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mercoledì 14 maggio 2014

#Comitato di Quartiere S.Albino - proposte per la Variante del #PGT di #Monza ( e qualche commento critico)


Riproponiamo oggi, in vista della prossima riunione della Consulta di S.Albino (che si terrà lunedì 19/5 ore 21 e che, ricordiamo, è ovviamente aperta al pubblico), il documento da noi già pubblicato il 4/5.
Come evidente dal cappello che accompagnava il testo la nostra intenzione era di dare risposta tempestiva alle sollecitazioni del Comune che chiedevano proposte in tempi rapidi (entro il 28/4 se ben ricordiamo). Del resto il nostro documento è il risultato di un lavoro fatto dal nostro Comitato negli ultimi anni e anche di numerosi incontri con gli Assessori e pressione per risolvere almeno alcune delle questioni più urgenti (vedi sicurezza alla rotonda killer). Ci pareva che il documento potesse risultare utile anche come base per un lavoro da fare in Consulta, discutendo in modo costruttivo con gli altri rappresentanti delle varie istanze santalbinesi. Nessuna volontà dunque di prevaricare o di precostruire forzature rispetto alle libere decisioni della Consulta.
Subito ci sono state fatte alcune osservazioni critiche anche nel merito. Secondo alcuni occorrerebbero nuove case perché la popolazione santalbinese è troppo anziana. Ci pare che dai dati statistici propostici dall'Assessore Longoni non risultasse affatto un dato del genere. Semmai ci pare che nella totale assenza di servizi che affligge il paese  i giovani siano sicuramente tra i più penalizzati (no biblioteca, no spazi culturali e aggregativi ma neppure luoghi interessanti in cui passare il tempo libero...).
Ringraziamo comunque Alessandro Pozzi e Luisa Garofano (che in Consulta rappresenta la Cooperativa Cattolica) per i loro contributi che trovate in calce.




NUOVO PGT
Ecco il documento che Paola Sacconi (per il Comitato) ha preparato. Dopo un'ultima condivisione verrà inviato al Comune e lunedì sera probabilmente verrà consegnato anche in cartaceo all'INCONTRO PUBBLICO DELLE CONSULTE S.ALBINO - S.ROCCO sulla variante al PGT (non mancate! Vedi qui: http://comitatosantalbino.blogspot.it/2014/05/incontro-su-salbino-e-srocco.html ).
 
Se avete osservazioni fatecele avere per tempo ( a cqsantalbino@yahoo.it)
Ciao



Proposte per la Variante del PGT di Monza - quartiere Sant’Albino e zone limitrofe - aprile 2014

Premesso che il Comitato di quartiere Sant’Albino, facente parte della Consulta di quartiere, ha elaborato fin dal 2011 una propria proposta organica per la riqualificazione territoriale della zona est di Monza, in più occasioni presentata all’Amministrazione comunale e sottoposta all’attenzione dei cittadini del quartiere Sant’Albino in numerose assemblee pubbliche, vogliamo oggi riproporre all’attenzione dell’A.C. tale proposta perché possa divenire parte integrante della Variante al P.g.t. in corso di elaborazione.
Ciò in considerazione della condivisione dei principi enunciati nei primi documenti presentati dall’A.C. per l’avvio del processo partecipativo, ovvero: riduzione del consumo di suolo; tutela dello spazio aperto (verde e agricolo); recupero e riuso del patrimonio industriale esistente; riqualificazione e tutela del patrimonio storico; realizzazione di un esteso e ramificato sistema di spazi verdi nella città; promozione della mobilità ciclabile e pedonale con massima interconnessione con i servizi pubblici ed i centri di vita.
Le nostre proposte fanno riferimento ai seguenti ambiti territoriali/tematici:
1. ZONA INDUSTRIALE A NORD DEL QUARTIERE
2. AREE AGRICOLE AD EST DI VIA ADDA
3. AREE A SUD DI V.LE INDUSTRIE (S.DAMIANO)
3. CENTRO ABITATO, PATRIMONIO STORICO, SERVIZI DI QUARTIERE
4. MOBILITA’

1. ZONA INDUSTRIALE A NORD DEL QUARTIERE
a) Aree inserite nel P.P. industriale Pompei Ercolano
Sono del tutto evidenti le possibili ricadute negative sul quartiere di uno sviluppo della zona industriale, a nord del quartiere stesso, che non tenga conto dell’esistenza del centro abitato. Ne è un chiaro esempio la costruzione del capannone industriale a ridosso dell’area verde per il gioco dei bambini di via Guardini.
Inoltre, come evidenziato anche nella pubblicazione - commissionata e recentemente presentata dall’A.C. - “Perlustrazione dei contesti paesistico-territoriali monzesi”, le aree su cui insiste il P.P. industriale Pompei Ercolano rientrano tra le “aree agricole connotate”, spazi liberi (…) che conservano una certa integrità agricola, caratterizzata da vaste estensioni coltivate a prato o a cereali. Aree che, nell’ottica di una riorganizzazione degli spazi aperti verdi e agricoli, hanno un ruolo fondamentale per mettere in connessione le aree verdi e i servizi a ovest di via Stucchi con quelle a est di via Adda.
Riproponiamo dunque:
  • Il ridimensionamento delle previsioni insediative del P.P., con la concentrazione dell’edificato sul lato nord dell’area, in continuità con gli insediamenti industriali esistenti;
  • La previsione di una consistente fascia a verde tra il quartiere e le edificazioni industriali, con funzione sia di mitigazione che di collegamento (attraverso un percorso ciclo-pedonale) tra i servizi dislocati lungo V.le Stucchi (campi sportivi e centro natatorio con relativo parcheggio - attualmente in stato di degrado, da segnalare e rendere agibile -), quelli di via Guardini, e le aree verdi su via Adda (ciclabile esistente e orti comunitari di prossima realizzazione);
  • La ridestinazione a servizi sportivi (ad es. palestra di arrampicata) della parte di capannone industriale (non ancora ultimato) prospiciente il ‘campetto giochi’ di via Guardini, con accesso solo pedonale da via Guardini e con accesso automobilistico da V.le Stucchi.
  • Nessun accesso alla zona industriale da via Adda.
b) Area Aruba al Malcantone
L’importanza dell’insediamento di Aruba è tale da rendere molto delicata la situazione viabilistica ed ambientale di via Adda, la strada provinciale che attraversa il quartiere e ne condiziona pesantemente la vivibilità.
Quindi:
  • Via Velleia, come promesso dall’A.C., deve essere a senso unico in entrata con accesso solo da Malcantone, per impedire il traffico di attraversamento del quartiere;
  • Va garantita la continuazione della fascia a verde pubblico esistente lungo via Adda (anche in corrispondenza della ex Casa cantoniera).
Chiediamo che il progetto edilizio venga sottoposto al parere della Consulta di quartiere prima della sua approvazione.

2. AREE AGRICOLE AD EST DI VIA ADDA
Tutto il territorio a est di via Adda fino ai confini comunali è fortemente caratterizzato dalla componente agricola, benché in alcuni punti compromesso da forme di abusivismo ( vedi anche “Perlustrazione dei contesti paesistico-territoriali monzesi”, area di attenzione paesaggistica n.1, pagg.48-49). Già il Pgt vigente individua tali aree tra i parchi agricoli di cornice e il PTCP le colloca tra le aree agricole strategiche. Con la variante recentemente approvata inoltre vengono reintegrate in tale sistema anche due grandi aree di proprietà comunale che la precedente amministrazione aveva reso edificabili.
Da sottolineare inoltre che il Canale Villoresi, considerato uno dei due assi portanti (insieme al Lambro) della riqualificazione ambientale di Monza, attraversa il quartiere e innerva tali aree fino ai confini est comunali. Purtroppo tutto questo tratto del Canale, interessato fino al Cimitero da interventi di riqualificazione in vista di Expo 2015, non è stato inspiegabilmente preso in considerazione in tale progetto.
Si tratta ora:
  • di giungere alla tutela effettiva delle aree agricole a est di via Adda con la perimetrazione del Parco agricolo Sant’Albino: lo strumento è l’adesione al PLIS della Cavallera (Concorezzo) o al PLIS Est delle Cave (Brugherio), così come è stato fatto con le aree della Cascinazza inserite nel Parco del Medio Lambro e quelle a ovest inserite nel Parco del Grugnotorto.

  • di valorizzare il Parco agricolo con: percorsi ciclopedonali e luoghi di sosta piantumati (via Sardegna - via Botticelli); contrasto dell’abusivismo; orti comunitari nelle aree agricole comunali (progetto City Farmers); coinvolgimento degli operatori agricoli.
3. AREE A SUD DI V.LE INDUSTRIE (S.DAMIANO)
Facendo riferimento ai suggerimenti contenuti nella già citata pubblicazione “Perlustrazione dei contesti paesistico-territoriali monzesi” (pag.50, Area di attenzione paesaggistica n.3 - S.Damiano), riteniamo che per questa parte del territorio monzese vada confermato l’indirizzo di riqualificazione paesaggistica già contenuto nel Pgt vigente, contraddetto dai numerosi interventi autorizzati in difformità da tale previsione che lo hanno pesantemente compromesso, trasformandolo in una sorta di “discarica” a cielo aperto della città.
Ricordiamo in particolare l’impianto per lo smaltimento di rifiuti speciali posto a ridosso dell’abitato di S.Damiano e in prossimità del Canale Villoresi. Situazione che va risolta al più presto prima che si trasformi in una bomba ecologica.

3. CENTRO ABITATO, PATRIMONIO STORICO, SERVIZI DI QUARTIERE
Il quartiere Sant’Albino ha di fatto due centri “storici”: da una parte Cascina Bastoni, con Piazza Pertini, via Marco d’Agrate e via Mameli dove sono dislocati i principali servizi pubblici: il Centro civico, la scuola elementare, la palestra, la piazza pedonale; oltre via Adda (strada provinciale) sono la ex Villa Porro-Schiaffinati (Villa S. Albino), la Chiesa S. Maria Nascente con i campi sportivi dell’oratorio e l’asilo nido in via Bande Nere. Inoltre il quartiere è strettamente connesso al quartiere San Damiano di Brugherio, del quale condivide alcuni servizi come la scuola media, il mercato, l’ufficio postale, negozi, ecc. costituendo un’unica grande comunità.
Quindi:
a) Valorizzazione di Piazza Pertini e via Marco d’Agrate (ripavimentazione, panchine e coperture, casa dell’acqua, casa del latte, chiosco centrale , edicola, ecc.) e di Via Mameli come strada dei servizi (scuola, palestra, centro civico, centro medico, ecc.) con ripavimentazione e tutela del traffico ciclopedonale (Zona 30);
b) Attenta riqualificazione paesaggistica delle aree libere tra Villa S. Albino e Chiesa parrocchiale, con l’inserimento delle stesse nel perimetro dei borghi storici e con l’attuazione della nuova strada già prevista dal Pgt vigente da via Adda a via Bande Nere, attrezzata con parcheggi, percorso ciclopedonale, piantumazione d’alto fusto, che consentirebbe di realizzare un anello a senso unico con via Bande Nere. Pavimentazione rialzata e differenziata di via Adda nel tratto prospiciente il sagrato della chiesa;
c) Previsione dei percorsi ciclopedonali di cui al capitolo successivo;
d) Tutela, in qualità di testimonianza di archeologia industriale, e destinazione ad usi collettivi dell’edificio dismesso posto all’inizio di via Sant’Albino (ex Cabina Enel);
e) Infine, date le particolari caratteristiche territoriali del quartiere e volendo difenderne le peculiarità positive (bassa densità) nell’ottica di una riqualificazione ambientale e paesaggistica, riduzione di tutti gli indici edificatori (fatte salve le maggiori slp esistenti) alla classe I, in particolare sul tessuto edificato a est di via Adda, inserito nel previsto Parco agricolo.

4. MOBILITA’
a) Rete dei percorsi ciclopedonali
Dato per acquisito il superamento del Viale Industrie – Stucchi, per il collegamento del quartiere con il resto della città, attraverso il previsto ma non ancora attuato sovrappasso ciclo-pedonale alla rotonda dal Cimitero (che verrà sdoppiata per facilitare anche l’accesso automobilistico - in attesa dell’interramento di via Stucchi? - ):
- Prosecuzione del percorso ciclopedonale lungo il Villoresi, da via Salvadori a via Sant’Albino (lato San Damiano, in collaborazione con il Comune di Brugherio) fino a via Adda (ricollegandosi alla ciclabile esistente) e alle aree del parco agricolo a est (nuova via di Pgt e via Botticelli).
- Completamento della ciclabile esistente in via Adda fino a Malcantone (poche decine di metri), coordinandosi con il Comune di Concorezzo, dando continuità al percorso interurbano Milano-Cologno-Brugherio-Monza-Concorezzo-Vimercate.
- Nuovo percorso ciclopedonale lungo la fascia di mitigazione tra quartiere e zona industriale, dal parcheggio a nord del centro natatorio fino a via Adda (e all’area degli orti comunitari).
b) Viabilità
- ridurre il traffico di attraversamento su via Adda (provinciale n.3 - Cologno M. – Brugherio – Concorezzo) che taglia in due il quartiere e i suoi servizi principali: da una parte la scuola elementare, la palestra, la piazza pedonale, dall’altra la Chiesa con l’asilo nido e i campi sportivi dell’oratorio (il sagrato della chiesa è tra l’altro direttamente affacciato sul provinciale). Con il completamento della ciclabile la frattura è stata in parte sanata, ma è necessario quantomeno deviare il traffico pesante, tramite segnaletica, sia a sud che a nord del quartiere. Da sud: in direzione est in via dell’Offelera verso zona industriale Agrate e tangenziale est, in direzione ovest in via Comolli-Lorenzetti (in Comune di Brugherio) verso viale delle industrie; da nord: al “Malcantone” in direzione ovest in viale Sicilia verso via Stucchi, in direzione est verso tangenziale est – Agrate.
- mantenere l’impegno di impedire qualsiasi commistione viabilistica di via Adda con la zona industriale Pompei Ercolano, i cui accessi devono essere garantiti da V.le Stucchi (per le provenienze da sud-ovest) e dalla riqualificazione di V.le Sicilia (per le provenienze da nord-est).
- riqualificare V.le Industrie con: “…un deciso incremento della piantumazione arborea compatibilmente con gli obblighi di apertura delle visuali stradali; un meticoloso intervento di riordino dei margini viari tendenti alla loro regolarizzazione, all’uso di materiali e di pavimentazioni omogenee, alla definizione degli spazi interstiziali, alla razionalizzazione delle reti tecnologiche aeree e di superficie; una sostanziale rimozione o drastica riduzione delle strutture pubblicitarie; una tenace protezione delle aree agricole limitrofe all’asse, mediante la posa di siepi e filari alberati; il tracciamento, a distanza di sicurezza, di paralleli percorsi ciclo-pedonali; l’eventuale inserimento, con l’obiettivo di un riordino degli accessi diretti, di percorrenze veicolari complanari a velocità ridotta; e ovviamente un deciso controllo delle attività improprie o inadatte.” (vedi “Perlustrazione dei contesti paesistico-territoriali monzesi”).

Monza, 30 aprile 2014 Comitato quartiere Sant’Albino

Quartiere Sant’Albino e aree limitrofe - Le proposte del Comitato di quartiere – aprile 2014




  • In giallo le aree agricole





    In rosso i percorsi ciclopedonali





    In azzurro il Canale Villoresi








    In verde scuro il perimetro del parco agricolo e della fascia di rispetto tra



    quartiere e zona industriale








    In verde chiaro le aree a verde pubblico da realizzare o riqualificare




    In blu il capannone industriale di cui si chiede la parziale ridestinazione








    -------------------------------------








    Mag 13 alle 11:39 PM

     

    Cara Paola,

     

     

    ti ringrazio di avermi mandato le proposte per la variante

     

     

     

     

      del PGT. Siccome non potrò esserci alla prossima 

     

     


     

    riunione della Consulta

     

     

     

     ti mando alcune osservazioni (molto stupide forse e 

     

     

     

    sicuramente fatte da una che se ne intende poco).

     

    Spero di avere occasione per discutere più 

     

     

    approfonditamente sull'intero documento in un 

     

     

     

    prossimo   

     

     

    futuro.

     

     

    BUON LAVORO      Luisa Garofano

     

     

     

     



punto 1/a
Con la crisi alcuni sono stati costretti ad intraprendere attività autonome di solito senza dipendenti.
Non potrebbe essere utile una piccola zona artigianale con spazi di 100-150 metri quadri?



Punto 3/e

Non so di preciso che cosa voglia dire “riduzione di tutti gli indici edificatori alla classe I”,ma penso vada salvaguardata la possibilità di un minimo di ampliamento dell'esistente per piccole necessità famigliari.
Per quanto riguarda la edificazione del nuovo io penso che in cinque anni la possibilità di edificare una cinquantina di appartamenti ben localizzati potrebbe starci.









    Buonasera,
    ho avuto modo di leggere solo ora le Vostre osservazioni sul PGT e apprendo che mentre scrivo si svolge un incontro a cui mi sarebbe piaciuto partecipare. Troppo tardi. Mea culpa.
    Condivido molte delle vostre idee e sono il primo a volere Sant'Albino sempre più bella visto che è il luogo dove vivo.
    Mi piace solo sottolineare un mio punto di vista sul quale forse vi troverò in disaccordo.
    Non trovo nel vostro documento alcun riferimento ad uno sviluppo abitativo del quartiere. Anzi, si richiede una riduzione degli indici edificatori.
    Io sono del parere diametralmente opposto.
    E' esperienza di tutti vedere come il quartiere si stia riducendo sempre più ad un quartiere abitato da persone anziane, privo di servizi, deserto per ampie porzioni della giornata. Gli iscritti all'asilo e alle scuole sono in continua diminuzione. I pochi negozi che ci sono fanno fatica e molto spesso chiudono per mancanza di un adeguato bacino di utenza.
    A mio avviso senza puntare su uno sviluppo demografico, ovviamente controllato e regolato, nel rispetto dell'ambiente e del territorio è inutile chiedere all'A.C. servizi o aspettarsi che una banca o le Poste aprano uno sportello.
    Abbiamo a pochi passi una realtà da cui prendere esempio: San Damiano.
    I servizi arrivano se c'è un bacino di utenza a sostenerli e meglio se a costo zero per l'A.C. se a scomputo oneri per interventi di lottizzazione. La Posta e la banca vanno dove vedono i clienti. E così anche i negozi o il mercato.
    Quanto dureranno ancora le scuole elementari a S.Albino? Spero almeno fino a quando mio figlio le avrà finite ma di questo passo non ne sono convinto. Idem dicasi per il nuovo oratorio.
    Inoltre una realtà più numerosa ha un peso politico in termini di voti molto più rilevante rispetto ad un quartiere semi-deserto. E ciò influisce sulle scelte dell'A.C.
    Aumentare gli indici edificatori, incentivare le lottizzazioni e il recupero delle aree dismesse. Non confondere i prati con i parchi. Questa a mio avviso è l'unica strada per poter pensare ad uno sviluppo, o anche solo ad un mantenimento, del quartiere.
    Sperando di aver fornito uno spunto per il confronto, saluto.
     
    Alessandro Pozzi