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lunedì 15 settembre 2014

PTCP: la strategia del cemento

DOMENICA 14 SETTEMBRE 2014

PTCP: la strategia del cemento


Tratto dal blog Sinistra e Ambiente - Meda

Contro il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) sono stati inoltrati una serie di ricorsi al TAR da parte di svariati soggetti (Confindustria, Amministrazioni Comunali, immobiliari, privati) che ritengono questo PTCP "troppo vincolante".
Ora, a distanza di tempo, il 10-09-014 i primi pronunciamenti da parte del TAR su una serie di "cause "pilota".

Nonostante il tono un poco "trionfalistico" dell'articolo de il Cittadino, dobbiamo purtroppo registrare che il già debole grado di tutela degli AIP (Ambiti di Interesse Provinciale) risulta ora ulteriormente indebolito dal pronunciamento del TAR che non ha giudicato applicabile la parte relativa alle compensazioni ambientali territoriali consistenti nella cessione di aree verdi al patrimonio pubblico da parte del costruttore interessato all'edificazione all'interno degli AIP.

Come gruppi ambientalisti (riuniti nel coordinamento Osservatorio PTCP), avevamo sempre sostenuto che gli AIP avevano tutta la titolarità per essere considerati e cartografati come AAS (Ambiti Agricoli Strategici), con vincoli maggiori e più certi di tutela ambientale.

La Provincia di Allevi preferì invece classificare queste aree creando l'acronimo degli AIP e prevedendo una connessa (e più blanda) normativa. Il TAR, ha invece confermato il diritto della Provincia di individuare nei Comuni le Aree Agricole Strategiche con annessi livelli di conservazione e tutela.

La Provincia, ancora con il Presidente Allevi e l'Assessore Crippa (che rimarranno in carica sino al 12/10/14 data delle elezioni di secondo livello per la nuova configurazione provinciale), si dimostra altresì aperturista, rimandando la discussione di singoli casi (in particolare quelli relativi alle rilocalizzazioni e agli ampliamenti industriali nelle AAS e negli AIP)  all'Osservatorio Provinciale.
Struttura questa, che sta dimostrando di lavorare con poca trasparenza e poca attenzione rispetto ai pareri espressi dal rappresentante dei gruppi ambientalisti.