Qui trovi le 12 domande: http://comitatosantalbino.blogspot.it/2017/05/i-comitati-noi-compresi-indirizzano-12.html
COMUNICATO
STAMPA
Le
risposte dei candidati sindaco alle 12 domande del Coordinamento
delle associazioni e dei comitati di Monza.
Sabato 13
maggio il nostro Coordinamento delle associazioni e dei comitati di
Monza ha inviato a
tutti e sette i candidati sindaco 12 domande sui temi del territorio,
dell’ambiente, delle aree dismesse, del Parco, della
partecipazione, dell’inquinamento, della mobilità sostenibile,
delle fonti rinnovabili e dei rifiuti.
Nel termine
di scadenza (il 24 maggio alle ore 20), sono pervenute (in ordine di
arrivo) le risposte di Michele Quitadamo,
Paolo Piffer, Danilo Sindoni, Manuela Ponti.
Con 2 giorni di ritardo, le risposte di Roberto
Scanagatti e di Pierfranco Maffè. Non ci
sono pervenute le risposte di Dario Allevi. Ringraziamo chi ha avuto
la cortesia e la chiarezza di rispondere a domande non certo semplici
e generiche.
Mettiamo
le risposte ricevute a disposizione dei mezzi di comunicazione
(cartacei e online) nel testo integrale a noi
pervenuto, chiedendo
di darne la massima diffusione con
la consueta professionalità, affinché i cittadini possano decidere
con maggiore consapevolezza e coscienza su scelte che condizioneranno
Monza per i prossimi anni, su alcuni temi che da sempre ci stanno a
cuore.
Pensiamo che
non tutti i cittadini avranno la pazienza di leggere tutti e sette i
programmi elettorali, ma, almeno su alcuni aspetti cruciali contenuti
nelle nostre 12 domande, pensiamo valga la pena dedicare qualche
decina di minuti per rendersi conto di quali sono le intenzioni dei
candidati sindaco. Operando quindi non un atto di fede in questo o
quel partito o schieramento, ma
una scelta consapevole
sui contenuti che potrebbero fare di Monza
una città migliore di quella attuale.
Le nostre
domande non erano asettiche e
già indicavano alcune possibili soluzioni,
da noi auspicate. L'obiettivo era quello di ottenere
risposte su un insieme di interventi che a nostro parere hanno anche
un valore strategico per il futuro della città, la sua identità,
vivibilità, attrattività, la maggiore efficienza di strutture
e servizi pubblici, il coinvolgimento della cittadinanza.
Riteniamo peraltro
necessarie alcune
precisazioni
relativamente solo a
quelle risposte che a nostro avviso contengono delle evidenti
inesattezze o imprecisioni.
Domanda 1 (PGT).
Ribadiamo che “zero
consumo di suolo” è un obiettivo
irrinunciabile e fattibile. Non va confuso con
il burocratico “bilancio zero” tra le aree libere e quelle
edificabili. Vi sono alcuni esempi di Comuni
virtuosi con PGT a “zero consumo di suolo”. Monza poteva e può
farlo. Per la città è importante mantenere un equilibrio tra la
parte inedificata (aree agricole) e quella ormai antropizzata,
soprattutto nella situazione attuale;
Domanda 2 (PLIS).
La tempistica da noi richiesta è quella
dell’avvio delle procedura per l’inserimento
delle aree agricole ad est nei PLIS di riferimento (Cavallera e Est
della Cave), tenuto conto che
ai PLIS
stessi è consentito di proseguire in autonomia la propria attività,
di partecipare a processi di aggregazione (…), mantenendo il regime
originario di tutela e previa deliberazione dei Consigli comunali
interessati (art. 5, c.3
della LR 28/2016);
Domanda 3
(Riqualificazione viale industrie).
Sulle
suddette aree sono previsti interventi di trasformazione anche da
parte dell’Amministrazione comunale con due Ambiti (n.7 e
n.8) del nuovo PGT, mentre nel precedente (2007) era previsto
l’Ambito strategico n. 65 con una destinazione a servizi. D’altra
parte, se non fossero possibili previsioni urbanistiche sulle aree
private, i Piani di governo del territorio non esisterebbero.
Domanda
5 (Aree dismesse, strumenti normativi).
In realtà la domanda era sulla volontà di introdurre strumenti
normativi per garantire l'intervento del privato. L’esempio del
Regolamento edilizio di Milano può costituire una traccia legittima
per impedire il loro degrado in ambiente urbano.
Domanda 6 (Aree
dismesse, polo scolastico di via Berchet). Alcune risposte fanno
riferimento al solo strumento dell'esproprio. E’ invece possibile
individuare altri strumenti
e prevedere un intervento da parte di altri soggetti pubblici e
privati al fine di garantire il risultato auspicato. Anche la
mancanza di fondi della Provincia non è dimostrata ed è
contestabile (vedi recenti bandi sull'edilizia scolastica). Anche a
Monza nel tempo si sono avuti accordi col privato per un uso pubblico
di edifici privati dismessi (es. Pastori e Casanova o ex Buon
Pastore) oppure edifici in cessione al Comune come standard
qualitativi;
Domanda 7 (demolizione
sopraelevate). Tale demolizione
è prevista nel Piano territoriale (PTCP) del Parco Valle Lambro
(art. 17 delle sue Norme).
Non solo: nel corso degli anni diverse parti
“storiche” dell’autodromo (ingresso alla pista; vecchi box)
sono state demolite col benestare della Soprintendenza.
Domanda 9 (Consulte).
Quanto contino le Consulte come strumento di
partecipazione si è visto proprio nell’ambito del Bilancio
partecipativo, dove quest'anno si è tolto anche il "bonus"
per i progetti sostenuti dalle Consulte (frutto almeno di una
discussione annuale e di una condivisione plurale) per ribadire che
ci si rivolgeva alla creatività e fantasia dei singoli cittadini più
che ad una comunità capace di elaborare una visione di interesse
collettivo. La decisione finale e insindacabile demandata ai
“tecnici” ha poi stravolto il senso di molte proposte spacciando
spese di ordinaria manutenzione per innovazioni partecipate.
IL COORDINAMENTO DELLE
ASSOCIAZIONI E DEI COMITATI DI MONZA
Legambiente,
Circolo di volontariato Alexander Langer - CCR, Gruppo ambiente e
territorio - Greenman Monza - Comitato per il Parco di Monza A.
Cederna - Comitato Basta Cemento - Comitato di via Boito, Monteverdi
- Comitato di via della Blandoria - Comitato del quartiere S. Albino
- Comitato del quartiere San Donato - Comitato del quartiere Triante
- Comitato del quartiere San Carlo e San Giuseppe - Comitato via
Messa, Giordani.
Monza, 1
giugno 2017