Nota del Comitato di quartiere sant'Albino. Trovate sotto breve relazione sul primo tavolo di confronto ottenuto. Per il momento resta il fatto che le documentazioni oggettive mancano o sono semplicemente autocertficazioni di A.B.
Vi terremo via via informati degli sviluppi.
CQSA
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Dal biologo Remo Carlo Egardi di Concorezzo:
Il giorno 18/4/2018 presso la sala
consiliare del Comune di Concorezzo, alla presenza del Sindaco di Concorezzo,
una rappresentante del Comune di Monza, Arpa,Ats, Provincia di MB, Asfalti
Brianza e i rappresentanti dei comitati di Concorezzo, S.Albino e Monza, si è
tenuto il cosiddetto “Tavolo di Confronto” sull’annoso problema di
Asfalti Brianza.
I Comitati hanno ribadito di
essere in presenza, dopo una attenta lettura delle Analisi ambientali, di
emissioni inquinanti e fortemente odorigene.
Purtroppo le criticità di aziende come la A.B. pongono in forte
conflitto la popolazione residente con l’attività produttiva. In fase di
autorizzazione chi dovrebbe attentamente valutare la compatibilità di aziende
insalubri di prima classe con il contesto urbano, sceglie come unico parametro
l’ubicazione o meno dell’insediamento produttivo in zona industriale,
trascurando di verificare la possibile ricaduta di emissioni inquinanti e
tossiche sulla popolazione, bambini, persone malate ed anziani inclusi . I
responsabili di tutti gli enti presenti al “Tavolo” dovrebbero ripensare agli
approcci autorizzativi. Bisognerebbe fare riferimento a tecnici veramente
competenti in grado di giustificare anche un eventuale diniego autorizzativo
motivabile con relazioni tecniche scientificamente e legalmente inattaccabili. Autorizzare ciò che non dovrebbe essere
autorizzato costa molto alla popolazione in termini ambientali, di salute ma
anche per il ricorso a procedure legali ed amministrative.
La A.B. si è resa disponibile a verificare la fattibilità di soluzioni
innovative che i tecnici dei Comitati hanno proposto per cercare di risolvere
il problema. Gli accorgimenti tecnici che i Comitati
andranno a presentare ai Comuni e, in seconda battuta, alla A.B. dovrebbero
consentire di abbattere concretamente l’impatto di tutte le sostanze inquinanti
ed odorigene apportando modifiche avanzate agli impianti e nuove tecniche di
produzione per coperture stradali ad impatto zero.