La riunione del 19/9/2018 dovrebbe avere segnato una svolta importante nella spiacevole vicenda di inquinamento prodotto dalla Asfalti Brianza al Malcantone.
I comitati hanno ribadito la pericolosità delle emissioni (sostanze sicuramente cancerogene e rischio di inquinamento delle falde acquifere) e richiesto una riconversione verso produzioni meno inquinanti. Nessuno ha potuto contestare tali osservazioni. Del resto era già nota a tutti la pericolosità dell'impianto che dovrebbe sorgere ad almeno 200 metri dall'abitato (limite non rispettato).
Alla richiesta di riconversione produttiva avanzata dai Comitati la Ditta ha opposto un diniego legato alle attuali richieste del mercato. Tuttavia Asfalti Brianza ha accettato di fare modifiche e soprattutto di dotarsi, come richiesto dai Comitati, di un avanforno che dovrebbe abbattere le emissioni (preventivo da ottenere entro tre settimane).
I Comitati hanno ottenuto inoltre di poter controllare tutto l'iter modificativo grazie al monitoraggio da parte di un proprio tecnico di fiducia e l'impegno della Ditta a concludere i lavori entro la prossima primavera.
Volentieri pubblichiamo il comunicato stampa con cui i comitati (nostro compreso) chiariscono in modo più dettagliato la situazione dopo il tavolo del 19/9/2018.
COMUNICATO
STAMPA DEL COMITATO CITTADINI DI CONCOREZZO, GRUPPO SPONTANEO LIBERTA’(Monza
quartiere Libertà) COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO
La preoccupazione dei cittadini
di Monza e Concorezzo, per gli effetti dei fumi della Ditta Asfalti Brianza (di
seguito A.B.), con sede in via per Imbersago nel Comune di Concorezzo, va ben
oltre i generici disturbi olfattivi. Le
emissioni in atmosfera delle ditte che effettuano lavorazioni di bitumi
comprendono infatti, sostanze di certificata pericolosità per la salute e per
l’ambiente”. (fonte INAIL)
Il 19 settembre si è svolto, a
tale proposito, il terzo “Tavolo di Confronto” tra i Comuni di Concorezzo e
Monza, i Comitati cittadini e A.B.. L’incontro
aveva come obiettivo il recepimento, da parte della ditta dei provvedimenti
che i consulenti tecnici dei Comitati, Ing. Gabriele Zanotti e geom. Valerio
Zanotti, hanno formulato nei tre incontri. Le tecnologie proposte per eliminare inquinamento e odori, trovando
anche parere favorevole da parte delle amministrazioni Comunali, riguardano
sostanzialmente due modalità : la prima
permetterebbe la concreta riduzione degli inquinanti e dei relativi odori, adottando
modifiche strutturali all’impianto che continuerebbe però a produrre
conglomerati bituminosi. La seconda, prevedrebbe una graduale riconversione
dell’attività di Asfalti Brianza alla produzione di coperture stradali,
sfruttando una nuova tecnica, a matrici cementizie con totale esclusione di
conglomerati bituminosi.
I rappresentanti di Asfalti
Brianza si sono, nell’occasione, resi disponibili a valutare la fattibilità
della prima modalità, conservando l’uso di conglomerati bituminosi con modifica
dell’impianto di produzione per renderlo meno inquinante. Hanno valutato poi la
possibilità di una riconversione dell’azienda alla produzione di coperture
stradali con matrice cementizia nel momento in cui gli enti interessati
iniziassero a farne richiesta. Entro la
prossima primavera è stato fissato, dai rappresentanti del Comune di
Concorezzo, il limite tecnico per il completamento dei lavori che prevedono la
modifica degli impianti di A.B. per abbattere fumi e odori.
Come Comitati, siamo certi che i tempi
sono maturi per iniziare a strutturare o ristrutturare attività ad elevato
potere inquinante. Ciò consentirebbe non solo un enorme valore aggiunto per
l’azienda ma anche la tutela della salute dei cittadini, delle maestranze e la salvaguardia dell’ambiente.
Sarà però necessario un cambio di mentalità da
parte di chi richiede l’intervento di aziende che operano sul rifacimento dei
manti stradali. La Regione Lombardia ha
già recepito il cambiamento al tal punto da redigere un vero e proprio
Regolamento per la conservazione della acque meteoriche, compromesse dalle
strade asfaltate, e per la messa in sicurezza delle zone ad alto rischio
alluvionale. Le coperture drenanti in
matrice cementizia, citate nel regolamento, consentirebbero di recuperare un
bene così essenziale, come le acque meteoriche, senza interferire con la
qualità del prezioso liquido. Ricordiamo che l’acqua meteorica, cadendo sulla
superficie terrestre, può infiltrarsi nel suolo formando falde di acqua
sotterranea che sgorgano alla superficie, alimentano pozzi, sorgenti o pozzi
artesiani.
Il Comitato Cittadini di Concorezzo , il
Gruppo Spontaneo Libertà, Il Comitato di Quartiere di S.Albino nelle persone di
Remo Egardi, Maurizio Resseghini, Maurizio Confalonieri, ringraziano per
l’ospitalità, la sensibilità al problema
e la determinazione nel raggiungere una soluzione positiva per tutti, il
Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo e i suoi collaboratori. Un grazie al Comune di Monza che è stato
sempre presente con i suoi tecnici. Un grazie anche a tutti i consulenti dei
Comitati : Avv.Marcella Burlando che ha curato la parte legale, Dr.ssa Maria
Rosa Benzoni per la valutazione del rapporti tra inquinamento e danno alla
salute, l’Ing. Gabriele Zanotti e il geom.Valerio Zanotti per la preziosa consulenza sul tema delle
coperture stradali, l’Ing Fabio Arnoldi e il Dr.Paolo Perotti per la consulenza
tecnica.
Dopo i ringraziamenti una doverosa
precisazione: il lavoro dei Comitati ovviamente non è ancora finito.
Iniziative, condivise con le Amministrazioni Comunali, ci impegneranno per
seguire da vicino lo sviluppo dei lavori di A.B. fino al raggiungimento
dell’obiettivo che ci siamo posti per tutelare la salute di tutti i cittadini.