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lunedì 29 ottobre 2018

AGGIORNAMENTO SU ASFALTI BRIANZA (INQUINAMENTO DAL MALCANTONE)





RIUNIONE SU BRANZA ASFALTI

Il 24/10/2018 il nostro Comitato ha incontrato Remo Egardi, biologo ed anima del gruppo di Comitati che si sta battendo contro l’inquinamento prodotto da Asfalti Brianza, la ditta sita al Malcantone.  In particolare si tratta di un Comitato di cittadini di Viale Libertà a Monza, di un Comitato di Concorezzo e del nostro Comitato di Sant’Albino e che si avvale dell’impegno puntuale del nostro Maurizio Confalonieri e della consulenza sanitaria della Dottoressa Maria Rosa Benzoni.
In primo luogo Egardi ha sottolineato il risultato straordinario della nostra comune mobilitazione: probabilmente per la prima volta un gruppo di comitati ha ottenuto di poter riunire allo stesso tavolo di lavoro  l’Azienda, le Istituzioni (Comune di Concorezzo e di Monza) e propri rappresentanti. Ha inoltre ottenuto di poter monitorare l’intero lavoro di ristrutturazione del ciclo produttivo tramite un esperto di propria fiducia, l’Ing. Zanotti.
Durante la riunione del 19/9/2018 i comitati avevano ribadito la pericolosità delle emissioni riconosciuta dalla stessa INAIL. Al di là degli odori fastidiosissimi si tratta infatti di sostanze sicuramente cancerogene, mutagene (che possono produrre mutazioni genetiche e malformazione dei feti) e che possono inquinare le falde acquifere. Va ricordato tra l’altro che anche da noi le falde acquifere più superficiali sono ormai inquinate. L’acqua potabile viene tratta in genere da falde più profonde. Tali falde però andrebbero salvaguardate perché le precipitazioni atmosferiche fanno molto più fatica a rimpolparle. Esiste in proposito un Regolamento per le acque piovane della Regione Lombardia cui fare riferimento.
E’già nota a tutti la pericolosità dell'impianto di Asfalti Brianza che le tabelle di legge catalogano come “impresa insalubre di prima classe” che dovrebbe situarsi in zona isolata e comunque a non meno di 200 metri dall’abitato (distanza in questo caso non rispettata, considerando che le prime abitazioni sono a pochi metri e che l’intero agglomerato di Rancate dista poche centinaia di metri). Per inciso va detto che l’autorizzazione è provinciale e che i Comuni potrebbero muoversi per impugnarla.
Tutte queste osservazioni dei Comitati sono oggettivamente inoppugnabili e nessuno degli interlocutori al tavolo ha potuto contestarle (dati che invece in precedenza venivano spesso negati sulla base di presunte rilevazioni tecniche).  
I Comitati il 19/9/18 hanno avanzato all’Azienda una ipotesi di riconversione produttiva. Si è proposto di abbandonare la produzione di catrame e asfalto per produrre invece coperture in matrici cementizie (da non confondere col cemento). Si tratta di materiali ecologici per la copertura stradale che sono già stati sperimentati con successo anche in Comuni vicini.
Molto dell’asfalto attualmente richiesto (per i suoi bassi costi) è ricavato dal riscaldamento di materiale fresato di recupero. Tale operazione produce emissioni nocive e un prodotto di pessima qualità, usato per “rappezzare” le buche con gli effetti scadenti e poco durevoli che tutti possiamo quotidianamente costatare.
La matrice cementizia ha un sacco di vantaggi. In primo luogo è ecologica, fortemente drenante e fonoassorbente. Consente all’acqua di penetrare pulita nelle falde senza mescolarsi ai residui inquinanti dell’asfalto. La resistenza è assai maggiore e le riparazioni sono realizzate facilmente e rapidamente tagliando la superficie rovinata e sostituendola con una sorta di “piastrella” prefabbricata già pronta e che  si inserisce perfettamente a livello col resto.
In estate le strade asfaltate raggiungono temperature altissime (fino a 70 gradi) e funzionano come stufe accese contribuendo al surriscaldamento urbano. I materiali in matrice cementizia invece mantengono una temperatura uguale a quella dell’atmosfera esterna. I marciapiedi in matrice cementizia ovviano anche all’inconveniente delle radici degli alberi che spesso distruggono il fondo. Ciò avviene perché l’asfalto è impermeabile. Non fa passare né l’ossigeno né l’acqua. Così gli alberi espandono le loro radici nel tentativo di sopravvivere. La matrice cementizia invece è fortemente drenante e permeabile e consente alle radici di respirare e di bere.  
Alla richiesta di riconversione produttiva avanzata dai Comitati la Ditta ha opposto un diniego legato alle attuali richieste del mercato. Tuttavia Asfalti Brianza ha accettato di fare modifiche e soprattutto di dotarsi, come richiesto dai Comitati, di un avanforno che dovrebbe abbattere le emissioni (preventivo da ottenere entro tre settimane).
I Comitati hanno ottenuto inoltre di poter controllare tutto l'iter modificativo  grazie al monitoraggio da parte di un proprio tecnico di fiducia e l'impegno della Ditta a concludere i lavori entro la prossima primavera.

AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE:

alla data del 24/10/2018 (a più di un mese dall’accordo sottoscritto ):

- l’Azienda  non ha ancora convocato il tecnico consulente dei Comitati (che è stato accettato anche dal Comune di Concorezzo)

- il medico aziendale di Asfalti Brianza non ha ancora contattato la Dottoressa Benzoni consulente dei Comitati.

PS: I Comitati si muoveranno per promuovere fra i Comuni l'uso di coperture in matrice cementizia e a tal fine si coordineranno con altri Comitati ed  Enti impegnati a favore di pratiche più ecologiche a Monza e non solo.