Ad essere sinceri la riunione non è stata un gran che. Già l'orario di convocazione (alle 19) non era il massimo per garantire la partecipazione dei cittadini. In secondo luogo la Consulta era pronta ad incontrare l'Assessore Sassoli su un tema specifico ( i lavori in zona a nord della Piscina) mentre si sono presentati anche il Vicesindaco Villa e, in ritardo l'Assessore Arena. Ciò ha prodotto un ampliarsi delle tematiche piuttosto dispersivo. Anche l'illustrazione del progetto a nord della piscina (un discount che dovrebbe essere alla fine un Lidl o un Eurspin + un piccolo ristorante della catena Roadhouse) è stata fatta utilizzando slides poco visibili e un linguaggio tecnico poco accessibile al pubblico. La gestione del dibattito infine non è stata molto coordinata (anche colpa nostra) tanto che i sedenti nelle prime file per un bel po' hanno monopolizzato gli interventi non avendo contezza del fatto che anche dietro si alzava la mano per intervenire.
Ovviamente non sono mancate le critiche. Quella accorata di qualche commerciante preoccupato dell'impatto dei nuovi insediamenti commerciali sulle già asfittiche attività sopravvissute in quartiere. E quelle di merito sulle modalità di elaborazione e avanzamento del progetto. Da un lato il nostro comitato ha chiesto chiarimenti sulle procedure seguite. Discorso tecnico da approfondire che cercheremo di proporvi meglio dopo aver preso visione delle "carte" (finora non a nostra disposizione). Dall'altro lato il nostro comitato ha espresso perplessità sul modus operandi nei confronti della popolazione che si è trovata a dover accogliere un progetto già confezionato ed immodificabile. L'Assessore Sassoli è rimasta in qualche modo sorpresa dalle critiche. Riteneva di aver ridotto le cubature previste, di aver ottenuto dagli investitori compensazioni superiori al dovuto e di aver raccolto e cercato di rispettare le indicazioni ricevute dalla nostra consulta durante un incontro preliminare e che riassumendo erano: fare in modo che non vi fossero accessi automobilistici dal quartiere; utilizzo degli oneri di urbanizzazione per risistemare il parcheggio a nord della piscina e per realizzare una fascia verde di rispetto tra il quartiere e la zona industriale, fornita anche di ciclabile che si congiunga con via Adda di fronte all'Orto - giardino comunitario "il Ciliegio".
L'Assessore in effetti si è mossa in tale direzione anche se sono rimasti almeno tre elementi da discutere: in primo luogo il mancato coinvolgimento della cittadinanza nella fase elaborativa (ad es. su come risistemare l'area verde, l'area cani e il parco giochi); in secondo luogo la realizzazione di una ciclabile (non richiesta) che dal quartiere va alle nuove aree commerciali e che poi si prolunga a nord verso la zona industriale anziché piegare verso Via Adda; in terzo luogo la mancata permuta (da noi chiesta già alla precedente amministrazione) tra aree comunali adiacenti e una fettina di proprietà del privato investitore che rischia di invalidare il progetto della "nostra" ciclabile.
Per ulteriore memoria sul tema ricordiamo che il nostro comitato avrebbe privilegiato il permanere dell'area a verde. Che vista la decisione irrevocabile di costruire propose all'Amministrazionje una variante al PGT (non accolta) per spostare questo insediamento in aree più a nord e più lontane dal quartiere.
l dibattito successivo, come già detto, ha toccato in modo un po' caotico un sacco di questioni. Segnalazioni di disagi riguardanti la viabilità e il traffico; richiesta di info sugli sviluppi della situazione in via Offelera (la procura, ha detto Villa, sta per emanare qualche provvedimento) e all'impianto rifiuti speciali di Viale Industrie (Villa ha ribadito che c'è l'intenzione di non rinnovare la convenzione e magari di percorrere la strada di una rescissione anticipata a fronte di irregolarità gestionali comprovate). Poi si è criticata l'assenza dei vigili all'uscita delle scuole ecc.
In conclusione vi informiamo del fatto che nei giorni seguenti la Consulta ha chiesto formalmente all'Assessore Sassoli le carte e i disegni del progetto chiedendo il coinvolgimento della popolazione per una valutazione ulteriore delle cose da fare e del come farle mentre il nostro comitato ha chiesto all'Assessore informazioni precise sul "bosco a Sant'Albino" finanziato dalla Roche di cui ha parlato la stampa locale ma di cui non abbiamo notizie ufficiali.