Da alcuni anni il Comitato di Quartiere Sant’Albino
denuncia la situazione di illegalità e abusivismo in cui versa tutta la vasta
area agricola ad est di Via Adda (link al ns. dossier https://comitatosantalbino.blogspot.com/2015/02/elenco-aree-con-insediamenti-difformi_20.html)
L’area di Via Offelera e dintorni (al confine fra Monza e Brugherio) rappresenta la
situazione più grave.
I cittadini residenti in via Caprera e vie limitrofe
lamentano da anni situazioni di degrado e la violazione di ogni norma. Ora
hanno preparato una denuncia e una petizione alle autorità e col supporto del
nostro Comitato promuoveranno una raccolta firme e una serie di iniziative
volte a pretendere un deciso intervento delle Istituzioni.
Da decenni l’area è occupata da attività abusive
incontrollabili, potenzialmente illegali e pericolose. Ma da un biennio la
situazione è contrassegnata da una violazione ancor più macroscopica la cui
tolleranza da parte delle Autorità risulta inconcepibile. Infatti da circa due
anni un’area a destinazione "agricola di interesse strategico" (vedi PGT e PCTP vigenti) di circa 30.000 metri quadri è stata
acquisita da una società privata ed una porzione cospicua, pari a circa 12.000
metri quadri, è stata adibita e attrezzata per l'attività di autotrasporto. Qui
si movimentano ogni giorno tra gli 80 e i 100 autotreni che sollevano polvere e
fumi che obbligano a tenere chiuse le finestre delle abitazioni vicine. Per
liberare il terreno destinato a parcheggio sono stati tagliati alberi di alto
fusto. E’ presumibile che non vi sia stata alcuna preventiva autorizzazione della Forestale. Tutta questa occupazione di suolo e la relativa destinazione
ad attività commerciale è stata fatta in spregio alle più elementari norme
urbanistiche e sicuramente senza aver ottenuto alcuna regolare autorizzazione.
Ora pare sia previsto un ulteriore allargamento del deposito fino al confine
con le abitazioni di via Caprera.
Anche il Circolo di Legambiente di Monza ad aprile 2018 ha inviato una
segnalazione in merito a Comune di Monza e Provincia di Monza e Brianza (vedi link: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/04/via-delloffelera-legambiente-interroga.html ) ed è in contatto con residenti e Comitato di quartiere Sant'Albino.
Ai margini di questa attività priva di autorizzazioni e controlli (e comunque con una
responsabilità oggettiva del proprietario) si è insediata una comunità di
persone e famiglie con bambini che vivono senza acqua potabile né fognature,
senza alcun presidio igienico sanitario, senza ritiro dei rifiuti. Queste
condizioni di vita sono pregiudizievoli per la dignità e la salute di chi ci
vive ma anche degli abitanti delle case limitrofe. Quasi tutte le sere
gli occupanti accendono fuochi per scaldarsi o per bruciare gomma o altri
rifiuti e il fumo raggiunge le abitazioni. V'è anche rischio per l'incolumità
delle persone perché l'area è costellata di baracche di legno e si usano
combustibili pericolosi, specie nelle stagioni invernali. Recentemente vi è
stato un grave incendio causato dallo scoppio di bombole di gas ed alcune
baracche di legno sono andate a fuoco, fortunatamente senza vittime. Il Comune di Monza deve anche porsi il problema di garantire alle persone ivi residenti e soprattutto ai bambini condizioni di vita più dignitose.
In tutto questo tessuto incontrollato nessuno può escludere il proliferare di attività illegali pericolose o addirittura criminali.
In tutto questo tessuto incontrollato nessuno può escludere il proliferare di attività illegali pericolose o addirittura criminali.
Da moltissimo tempo si parla di riqualificare tutta
l'area ma al momento emerge solo la macroscopica ed intollerabile violazione di
qualsiasi norma e la totale impunità per chi ha realizzato questo business
illecito.
Per tale motivo i residenti della zona, assieme al
Comitato di quartiere Sant’Albino dichiarano che il tempo della pazienza è
finito, invitano tutti i santalbinesi e sandamianesi a firmare in modo solidale
la petizione e chiedono alle autorità un immediato intervento di sgombero
dell’area.