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domenica 18 novembre 2018

LA MONTAGNA (LA ROCHE) PARTORISCE UN TOPOLINO?



Ancora una volta dobbiamo constatare che una iniziativa potenzialmente utile ed interessante rischia di mancare l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia puramente pubblicitario.
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce dalla costante sottovalutazione del parere dei residenti.
Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amministrazioni di qualsiasi colore.
Da settimane chiediamo (noi e la Consulta di quartiere) dettagli e disegni del progetto delle opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina (area verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di un tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini) per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti utili con un progetto condiviso. A tutt’oggi niente.
Lo stesso vale per questo “bosco”, per il quale si sarebbe potuta valutare una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo.
Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò.
Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta.
Così la "gente" passa e "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute e che tra due anni, senza una adeguata manutenzione moriranno anche quelle sopravvissute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
Per questo, ancora una volta, reiteriamo la richiesta di disponibilità degli assessori ad una effettiva collaborazione con il quartiere.

Il Comitato di Quartiere Sant'Albino