Ancora una volta dobbiamo constatare che una
iniziativa potenzialmente utile ed interessante rischia di mancare
l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia puramente pubblicitario.
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci
daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva
comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce dalla costante sottovalutazione del parere dei
residenti.
Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente
dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione
della rotonda a fagiolo in Viale
Industrie. Un filo costante che sembra legare le amministrazioni di
qualsiasi colore.
Da settimane chiediamo (noi e la Consulta di
quartiere) dettagli e disegni del progetto
delle opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina
(area verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di
un tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini) per
metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare
suggerimenti utili con un progetto condiviso. A tutt’oggi niente.
Lo stesso vale per questo “bosco”, per il quale si sarebbe potuta valutare una più idonea
collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche
e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e
cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto
fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma
ancora molto remoto nel tempo.
Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò.
Non c'è stata neppure la creanza di rispondere
alle richieste del nostro Comitato e della Consulta.
Così la "gente" passa e
"scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono
75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute e che tra due anni,
senza una adeguata manutenzione moriranno anche quelle sopravvissute. Altri
fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo
intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi
mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
Per
questo, ancora una volta, reiteriamo la richiesta di disponibilità degli
assessori ad una effettiva collaborazione con il quartiere.
Il Comitato di Quartiere Sant'Albino