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sabato 9 novembre 2019

ASFALTI BRIANZA - PRIMA DI LANCIARE RASSICURAZIONI GENERICHE OCCORRE VERIFICARE LE EMISSIONI DI SOSTANZE CANCEROGENE NEL SUOLO E NELLA FALDA



NOSTRE OSSERVAZIONI, DOMANDE E RICHIESTE

- La DGR 3018 cui tutti i giornali e le amministrazioni continuano a riferirsi si occupa di "molestie olfattive" per cui il riferimento ad essa è fuorviante quando ci si occupi, come in questo caso, della emissione di sostanze cancerogene (benzene, aldeidi)  come ammette la stessa relazione autoprodotta da AB. 


Occorre sondare suolo, sottosuolo e falda e mettere subito le centraline (le procedure da DGR 3018 con "annusatori" e schede per ARPA non bastano).


- Supponiamo esista una relazione tecnica sulle procedure di caratterizzazione e smaltimento dei rifiuti. Sarebbe  importante renderla trasparente. 
La modalità di smaltimento descritta dal Sindaco Capitanio infatti non sembra sufficiente a garantire un controllo efficace delle operazioni.  

- Non abbiamo contezza di chi e come abbia incaricato il laboratorio di Brescia (Capitanio nel suo intervento non lo ha detto).


- A che percentuale di campionamento si riferiscono "i primi riscontri" cui ha fatto cenno il sindaco Capitanio?


- Le modifiche impiantistiche proposte da Asfalti Brianza vanno vagliate in modo serio da tecnici qualificati degli enti pubblici per valutare la loro efficacia non solo nei confronti delle "molestie olfattive" ma soprattutto delle sostanze cancerogene.


- L'Assemblea pubblica da noi richiesta, così come le operazioni di monitoraggio delle emissioni devono riguardare tutta  la cittadinanza toccata dalle emissioni (Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo)


CQSA