Giornale di Monza |
Abbiamo appena ricordato che nel Consiglio comunale di Concorezzo del 29/1/2020 il Sindaco Capitanio ha confermato (cosa che a noi era chiara da tempo) che secondo la vigente AUA (Autorizzazione unica ambientale) ASFALTI BRIANZA NON PUO' FARE ALCUN USO DEL FRESATO (asfalto vecchio recuperato dalle strade). Allora ribadiamo la domanda: a cosa serve questa vera e propria montagna che staziona lì da anni in violazione di qualsiasi norma? Una montagna esposta alle intemperie, che produce percolato e le cui polveri col vento raggiungono le case vicine.
Perché da anni si lascia che AB ammassi una montagna (25.000/30.000 mc. è la dimensione attuale) composta in gran parte da ASFALTO FRESATO che non dovrebbe usare?
IL 24/1/2020 scadeva il termine previsto per lo sgombero. Ora è stato prorogato di altri 60 gg. Il Sindaco Capitanio afferma che Concorezzo, a fronte della non ottemperanza della ordinanza sindacale ha espresso parere contrario alla concessione di una ulteriore proroga chiesta da AB per lo smaltimento dei rifiuti. Il Comune poi comunicherà alla Procura e ai magistrati notizia del mancato rispetto dell'ordinanza e gli organi giudiziari decideranno se il percorso accertativo sarà civile o penale.
La Procura invece avrebbe deciso per la riapertura parziale proprio per consentire lo smaltimento della montagna di rifiuti che, a questo punto si conferma essere per AB una specie di "assicurazione sulla vita". Abbiamo già detto che secondo noi tale montagna serve solo per poter agitare contro il Comune di Concorezzo il fantasma di un fallimento e di una bonifica onerosissima (si parla di un milione di euro o giù di lì) a carico dei cittadini di Concorezzo. L'AUA stessa però dice che una eventuale bonifica è a carico dell'azienda. Ci si muova prima che sia troppo tardi!
PS: ovviamente confidiamo nel lavoro della Prefettura e soprattutto abbiamo fiducia nel fatto che la Procura della Repubblica porrà rimedio a questa vicenda surreale che si trascina da troppi anni