giovedì 23 gennaio 2020
NOSTRO COMMENTO: L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!
CQSASD
Oggi, 23/1/2020, i sindaci di Brugherio e Agrate hanno scritto alla Procura e alla Prefettura.
Hanno a ribadito quanto già fatto aggiungere al verbale della Conferenza dei servizi del 10/1/2020:
- stupore e sconcerto per l'atteggiamento inadeguato di Asfalti Brianza;
- richiesta di documentazioni e risposte tecniche adeguate ancora mancanti;
- richiesta di chiarimenti sugli scarichi in fognatura e sul mancato rispetto dei 200 m. di legge dal pozzo di Brianzacque;
- richiesta di garanzie rispetto ad eventuale riapertura.
Hanno precisato che tutte queste domande chiedono risposte essenziali per la tutela della salute dei cittadini (di cui sono i responsabili).
E hanno aggiunto:
"A rafforzare questa convinzione c'è anche la nota del 21/1/2020 della Provincia che, nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA in corso di esame, ha ribadito che la stessa "non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)" e "non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l'annesso sistema di convogliamento delle emissioni)".
IL CHE SIGNIFICA, COMMENTIAMO NOI, CHE L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!
CQSASD
Oggi, 23/1/2020, i sindaci di Brugherio e Agrate hanno scritto alla Procura e alla Prefettura.
Hanno a ribadito quanto già fatto aggiungere al verbale della Conferenza dei servizi del 10/1/2020:
- stupore e sconcerto per l'atteggiamento inadeguato di Asfalti Brianza;
- richiesta di documentazioni e risposte tecniche adeguate ancora mancanti;
- richiesta di chiarimenti sugli scarichi in fognatura e sul mancato rispetto dei 200 m. di legge dal pozzo di Brianzacque;
- richiesta di garanzie rispetto ad eventuale riapertura.
Hanno precisato che tutte queste domande chiedono risposte essenziali per la tutela della salute dei cittadini (di cui sono i responsabili).
E hanno aggiunto:
"A rafforzare questa convinzione c'è anche la nota del 21/1/2020 della Provincia che, nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA in corso di esame, ha ribadito che la stessa "non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)" e "non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l'annesso sistema di convogliamento delle emissioni)".
IL CHE SIGNIFICA, COMMENTIAMO NOI, CHE L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!