Al Presidente della Provincia di Monza e della Brianza
Oggetto: interrogazione consiliare sulla situazione di Asfalti Brianza
Ai sensi dell’art. 34 del Regolamento del Consiglio Provinciale, i sottoscritti consiglieri del gruppo BrianzaReteComune presentano la seguente interrogazione sulla situazione di Asfalti Brianza.
PREMESSO CHE
La vicenda dello stabilimento Asfalti Brianza era già stata oggetto di discussione e approfondimento in Consiglio Provinciale.
In data 13 maggio 2020 i Sindaci dei Comuni di Monza, Brugherio e Agrate Brianza hanno scritto una lettera indirizzata alla Procura della Repubblica, alla Prefettura, alla Provincia di Monza e della Brianza, ad ARPA Lombardia, ATO MB e ATS Brianza, nella quale vengono richiamati i seguenti aspetti:
Con l’avvio della “fase due” dell’emergenza coronavirus ed in attuazione del DPCM 26 aprile 2020 e delle ordinanze regionali, anche l’impianto ha ripreso la sua attività produttiva a regime ridotto, così come da autorizzazione ricevuta, che era legata alla contestuale esecuzione del piano di smaltimento dei rifiuti.
Questa ripresa, seppure parziale, ha da subito fatto ripartire le segnalazioni dei cittadini alle istituzioni, essendo avvenuta senza nessuna preventiva risoluzione delle numerose criticità già più volte segnalate, e delle quali gli Enti e le Istituzioni si sono già fatte carico da tempo.
A seguito della rinuncia da parte di Asfalti Brianza alla domanda di variante non sostanziale AUA, restavano in sospeso le risposte in merito ad almeno tre questioni fondamentali che erano state poste durante le sedute della conferenza di servizi: - la presentazione di documenti che dimostrassero il rispetto da parte di Asfalti Brianza del divieto di scarico in fognatura, fino a che non fosse stato portato a termine quanto richiesto loro dall’Ufficio Territoriale d’Ambito di Monza e Brianza; - la necessità di sapere se lo stoccaggio dei rifiuti fosse stato spostato al di fuori del raggio di 200 m di rispetto del pozzo di captazione di Brianzacque; - l’importanza di una risposta altrettanto chiara da parte dell’azienda sul rispetto delle condizioni fissate per la riapertura parziale, prima tra tutte la rimozione dei rifiuti presenti.
Nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA, la Provincia aveva ribadito che la stessa “non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)”
e “non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l’annesso sistema di convogliamento delle emissioni)”.
SI CHIEDE
Di aggiornare il Consiglio Provinciale sulla situazione dello stabilimento di Asfalti Brianza e di fornire informazioni, per quanto di competenza dell’Ente, rispetto ai quesiti che vengono posti dai Sindaci del territorio nella lettera sopra richiamata:
- come è avvenuta la rimozione dei rifiuti, che era la condizione per la ripresa seppure parziale delle attività? - si sta lavorando utilizzando il nuovo bruciatore, che però risulta non ancora autorizzato (vista la rinuncia alla variante non sostanziale) e quindi non valutato rispetto alla sua efficacia? - è stata data una risposta in merito alla diffida dell’ATO? - lo stoccaggio dei rifiuti è stato effettivamente spostato al di fuori del raggio di 200 m di rispetto del pozzo di captazione di Brianzacque? - qual è, attualmente, il “percorso” del fresato? - è stata presentata la richiesta di variante sostanziale ed è stata prodotta la relativa documentazione per l’esame della stessa? - è verificata la regolarità del DURC dell’azienda?
I Consiglieri del gruppo BrianzaReteComune
Vincenzo Di Paolo Egidio Longoni