3/5/2020 |
La misura della tassa variava a seconda del tipo di cereale, ed era commisurata a ogni quintale macinato.
Forse, in assenza di sanzioni più drastiche ed adeguate, varrebbe la pena di reintrodurla per alcuni casi particolari.
Il 27/5/2020 a mezzanotte il Sindaco Capitanio e qualche suo uomo di fiducia sono venuti a Sant'Albino per incontrarci. A quell'ora si è cominciato a sentire (anche se in forma molto lieve rispetto al solito) l'inconfondibile puzza di Asfalti Brianza. Intanto è passato, in direzione Cologno e senza alcuna copertura, un camion proveniente da AB. Tutti lo abbiamo riconosciuto. Noi però abbiamo riconosciuto anche il contenuto: era un materiale scuro, macinato, non fumante.
Il Sindaco Capitanio nel Consiglio Comunale di Concorezzo del 29/1/2020 ha ribadito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai usare il fresato nella propria produzione perché l' AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) non lo prevede.
E' evidente che non può neppure commercializzarlo anche perché la sua montagna di fresato è piuttosto una montagna di materiale di ignota origine e composizione.
Resta il fatto che la montagna, per quanto pare di arguire dalle foto, viene "rosicchiata" ed il materiale ricavato viene pure macinato. A parte il fatto che non si comprende perché dei rifiuti non caratterizzati destinati ad essere smaltiti a pagamento in cave specializzate debbano essere macinati, a noi risulta anche che dall'11/3/2020 al 10/5/2020 nessun camion è uscito per lo smaltimento imposto dalla Procura della Repubblica. Lo smaltimento è poi ripreso l'11/5 ma è già cessato il 15/5/2020. La stessa ditta ha comunicato poi al Prefetto che non intende proseguire con lo smaltimento (ma decide lei anche questo !?). E allora perché macinatura e presenza di tutti quei bei camion sul piazzale?
E il materiale "rosicchiato" e macinato dove finisce? E' una domanda che anche i Sindaci di Agrate, Brugherio e Monza hanno rivolto a Procura e Prefettura nella loro lettera del 13/5/2020.
non è un gatto delle nevi... |