Asfalti Brianza, un Nuovo Rinvio
Tutto come previsto, tutto rinviato. L'affaire Asfalti Brianza non trova soluzione. Provincia e Comuni dovrebbero assumere una linea dura, invece a prevalere è quella dell'attendismo, del rinvio, della proroga. Che di certo non giova ai cittadini.
La conferenza dei servizi dello scorso 30 settembre non ha risolto nulla: il problema rimane, solo la data di un nuovo incontro è stata spostata in là. La nuova data da fissare sul calendario è quella dell'11 novembre. Tra carte mancanti, mezzi silenzi e pochi riscontri, l'unica soluzione trovata è stata quella del rinvio.
La Ato di Monza e Brianza, cioè l'autorità della rete idrica aveva diffidato la società per irregolarità riguardo agli scarichi fognari nel 2019. Il bitumificio dice di essersi messo in regola. Peccato che la cosa non sia verificabile. Perchè la montagna di fresato che occupa il piazzale dell'azienda impedisce ai tecnici di verificare l'adeguamento della rete fognaria che la famiglia Bianchi afferma di aver messo a norma. Al riguardo, pare che l'azienda che ha eseguito i lavori, la “W.Bau”, in realtà sia un'azienda fantasma e che la documentazione dei lavori sia incompleta. Questo è quanto sarebbe emerso da un controllo dei carabinieri.
A proposito della montagna di fresato: in un primo momento Asfalti Brianza aveva ottenuto la possibilità di smaltirlo entro l'inizio dell'anno. Per non smentirsi ha ottenuto una proroga, al 30 settembre, scaduta anche quella. Eppure quei rifiuti sono ancora lì, magari in attesa di essere riutilizzati nel prossimo ciclo di produzione.
commenti:
Ciò che non capisco è perché diano ancora possibilità di argomentare ad un soggetto del genere (AB) , continui rinvii per mancanza di documenti ed evidenze già richieste. Stiamo parlando di un azienda insalubre di prima classe, che non dovrebbe stare lì, che ha disatteso completamente le ultime ordinanze (il fresato è ancora quasi tutto li) , che ha pendente una diffida ATO da parecchio tempo eppure si continua a rinviare decisioni che, alla luce dei fatti, dovrebbero essere semplici da prendere! Basterebbe vedere ciò che è stato scritto sulla perizia commissionata dallo stesso comune di Concorezzo, per prendere decisioni, invece no si continua a dare delle possibilità a chi non le merita proprio....Non mi capacito di questo.
Era tutto previsto soprattutto da chi questa vicenda la conosce fin dagli albori. Ora tutti gli enti e le istituzioni in campo fanno molta attenzione a non commettere gli "errori" o le "sviste" del passato perché a vigilare c'è la Procura della Repubblica, ma ricordiamo che l'azienda, per dirne una, avrebbe dovuto regolarizzare la posizione con ATO nel 2016, ma ATO si è accorta di questa mancanza solo dopo il sequestro (settembre 2019). Lo stesso vale per l'enorme ammontare di rifiuti presenti sul piazzale ancor prima nel 2016 e per questo ci si chiede come potessero aver istallato la rete fognaria richiesta (misteri della scienza costruttiva)...Potremmo proseguire x ore ...ma ci limitiamo ad incrociare le dita e confidare nel lavoro della Procura, unica garanzia di legalità.
L' unica istituzione in cui confidiamo fino ad ora è la Procura della Repubblica. Seri i comuni di Agrate e Brugherio che però non hanno lo stesso potere del comune di Concorezzo (se il Sindaco Capitanio solo volesse...). Monza dopo anni di presenza inutile al Tavolo di concertazione diretto (malissimo) dalla Giunta di Concorezzo si fa sentire solo quando la Procura si muove. ARPA idem. Vergognoso silenzio pluriennale di ATS. Il nostro timore (o peggio la nostra previsione) è che Provincia di Monza e Brianza e Comune di Concorezzo, appena la Procura si leva di torno faranno riaprire Asfalti Brianza alla grande.