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martedì 4 maggio 2021

ASFALTI BRIANZA - AMICI DI SANT'ALBINO, SAN DAMIANO, CEDERNA, CONCOREZZO, AGRATE: IL RISCHIO CANCEROGENO PER I NOSTRI FIGLI E NIPOTI E' 30 VOLTE SUPERIORE AI LIMITI ACCETTABILI PER LEGGE

Il rischio cancerogeno si riferisce ai danni futuri, che ricadranno sulle nuove generazioni, i nostri figli e i nostri nipoti. 

Il 30/6/2020 ARPA ha finalmente svolto controlli al camino (come da noi richiesto da tempo). Ebbene in 9 verifiche su 14 il benzene (sostanza potenzialmente cancerogena e mutagena) è risultato fuori norma. A questo punto la Procura della Repubblica ha emesso un sequestro per emissioni illecite, facendo seguito ad altro sequestro della Procura per gestione illecita dei rifiuti. 

ARPA ha anche effettuato campionamenti mediante centraline posizionate a Concorezzo e Sant'Albino e ne ha comunicato i dati ad ATS. ATS il 19/4/2021 ha trasmesso al Prefetto e al comune di Concorezzo i risultati che sono angoscianti: il rischio tossicologico è 40 volte superiore al limite massimo e il rischio cancerogeno è 30 volte superiore al limite ritenuto "accettabile". Si noti bene che per le sostanze cancerogene non esiste alcun limite di soglia sotto il quale non vi sia danno. Qualsiasi quantitativo sopra lo zero è inquinante. Solo per una "convenzione" economica si è definito un "limite accettabile" (sempre dannoso ma in qualche modo, secondo noi inopportunamente, autorizzato).

Il bello è che le prime lamentele sono del 2014; che già nel 2016 un comitato di Concorezzo aveva sollevato la questione dati alla mano e che perfino nella relazione autoprodotta da Asfalti Brianza nel 2018 si ammettevano queste emissioni potenzialmente cancerogene. Dunque almeno 5 anni di ritardo rispetto ad interventi di tutela della salute che avrebbero dovuto essere immediati!  

Ma in tutti questi anni l'Amministrazione di Concorezzo (al di là di alcune affermazioni fantasiose di oggi, assai facilmente smontabili) ha preferito alla tutela della salute la "concertazione". Il fermo dell'azienda è solo frutto delle indagini e delle iniziative della Pprocura mentre ancora dopo la pubblicazione dei risultati il Sindaco Capitanio anziché muoversi per uno stop definitivo propone nuove analisi (??!!) e suggerisce all'azienda di chiedere una nuova autorizzazione (??!!).

Dobbiamo mobilitarci per la salute dei nostri figli e nipoti. A breve lanceremo una raccolta fondi per pagarci le spese legali. Tenetevi pronti.

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ed ecco un estratto della relazione ATS preparato dagli amici de "La Rondine" . Segue loro post con link alla relazione. Infondo, come nostra abitudine, trovate l'intera relazione che potete visionare direttamente.


CQSASD

























ASFALTI BRIANZA. ECCO LA RELAZIONE ATS CHE CERTIFICA I RISCHI PER LA SALUTE.

Qualche giorno fa abbiamo denunciato pubblicamente l'esito delle analisi sulla qualità dell'aria a Concorezzo e S. Albino. La relazione di ATS certifica un rischio cancerogeno oltre 30 volte sopra i limiti, mentre il rischio tossicologico è di quasi 40 volte superiore all'accettabile. Ci avete scritto in tantissimi, chiedendoci di poter visionare le carte.

‼️ Abbiamo deciso di pubblicare integralmente la relazione di ATS e restiamo a vostra completa disposizione per maggiori dettagli sui contenuti. La trovate sul nostro sito, alla pagina interamente dedicata al caso Asfalti Brianza, cliccando su "Scarica la Relazione ATS": https://www.larondineconcorezzo.com/asfalti-brianza

‼️ La tabella 13 a pagina 10, qui riportata in foto, contiene il calcolo degli indici di rischio, tossicologico e cancerogeno. Nella relazione è la stessa ATS a sottolineare la "criticità" della situazione rilevata a fronte del grave sforamento dei limiti previsti.

E' bene rendersi conto di come le analisi che oggi rendiamo pubbliche siano state condotte in un periodo di regime ridotto della produzione, quando l'azienda sapeva di essere già sotto osservazione. Erano già intervenute sia la Magistratura che la Prefettura.

Migliaia di cittadini sono stati esposti a gravi rischi per quasi sette anni, mentre chi amministra Concorezzo taceva i fatti, scegliendo di minimizzare e accusandoci di fare terrorismo. E' oggi piuttosto difficile valutare con esattezza l'impatto che la cattiva politica ha avuto sulla salute dei tanti residenti inascoltati per anni.

Preferiamo non commentare oltre la condotta e le gravi responsabilità di chi avrebbe dovuto difendere la salute dei cittadini. Ci vogliamo invece rivolgere a chi ha subito per tanti anni questi inaccettabili soprusi: siamo con voi senza esitazioni; insieme riusciremo a porre fine a tutto questo.




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