Anita abbracciata dal papà Roldano Radaelli, autore del bel commento che riportiamo qui sotto: |
Ho una canzone che amo: No Surrender, di Bruce Springsteen. È l’inno della mia vita, cerco di onorarlo ogni giorno. A volte riesco, ogni tanto sbaglio e casco ma mi rialzo e riparto. Cosa vuol dire non arrendersi mai? Me l’hanno rispiegato con i fatti mia figlia Anita e la sua squadra di pallanuoto ASD Como Nuoto Recoaro, ieri promosse finalmente in A1.
Dopo altre due eliminazioni ai play-off negli anni scorsi… Tre anni fa: sconfitti in finale. Due anni fa: sconfitti in semifinale. L’anno scorso: in testa senza rivali ma campionato sospeso per le note ragioni. Quest’anno - di nuovo - vincono il girone, la semifinale e raggiungono ancora la sfida per salire lassù. Questo dopo un anno e mezzo trascorso facendo training collettivi via zoom, girovagando per allenarsi tra piscine dal Canton Ticino alla Brianza per via del centro Coni di Como inagibile, tamponi a non finire, vita sociale semi-monacale, con una società che nel frattempo affronta con coraggio e vince una battaglia legale per il mantenimento della sede storica. Però sono sempre tutte lì -col super coach Stefano Tete Pozzi - a inseguire un sogno.
È il prologo di un romanzo sportivo di una finale da leggenda: si vince gara uno ai rigori, dopo aver recuperato due reti nel quarto tempo con metà titolari espulse. Si perde - malamente - al ritorno con un sacco di pali colpiti. Alla bella di ieri, le ragazze sbagliano solo le virgole: siamo sempre sopra, a volte tallonate e raggiunte ma il nostro portiere paga tre rigori nei momenti decisivi. Ho una gioia che mi esce da ogni poro, gli occhi annebbiati. Mi abbraccio tutte le ragazze che mi capitano a tiro e mi stringo forte Anita che a 17 anni non si è persa i 5 allenamenti di sera a settimana, all’aperto fino alle fine di ottobre, affrontando due ore di viaggio al giorno, cenando a mezzanotte e riaprendo gli occhi alle 6.30 per la scuola. Una ragazza che si è giocata tutte le partite che poteva e doveva e si è seduta in panchina con umiltà quando serviva, vincendo nell’anno con le giovanili anche due titoli regionali U18 e U20. Nel frattempo, è stata ovviamente promossa a pieni voti a scuola. No Surrender. Chiaro no?
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L'omaggio del Nuoto Club Monza in cui Anita ha iniziato
Una foto di qualche anno fa |
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Vedi anche questa bella intervista di Tele Como all'allenatore Tete Pozzi che parla delle sue giovani promesse Anita radaelli e Anna Cassano.
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/06/anita-radaelli-tele-como-in-vista-dei.html
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