L’altro ieri ho pubblicato un “post di commiato”. Non l’ho fatto perché convinto che le mie problematiche personali debbano interessare a qualcuno ma semplicemente per declinare in futuro telefonate di giornalisti e di singoli cittadini che mi chiedono informazioni o mi suggeriscono interventi. Alcuni dei commenti però mi hanno sollecitato delle riflessioni. Avendo (involontariamente) resa pubblica la questione trovo corretto proporre pubblicamente alcune conclusioni che ho tratto.
In primo luogo intendo chiarire che non c’è alcun conflitto
personale nei confronti di alcuno. Semplicemente la mia struttura di
personalità, l’età che modifica anche la capacità di resilienza emotiva, la
stanchezza e lo stress mi rendono sempre più difficile (in realtà mai avuto) lo
spirito di mediazione, la capacità di discussione, la condivisione di decisioni
con altri. Penso sia l’altra faccia di una disposizione quasi maniacale
all’impegno (tratto comune a molti che fanno volontariato, meritoriamente ma spesso senza averne consapevolezza, per sanare ferite personali profonde).
D’ altra parte qualcuno mi ha fatto notare che dovrei
mantenere almeno la gestione del blog che, in assenza di meglio, ha comunque
una funzione utile di comunicazione dal e per il quartiere. In effetti anche a
me dispiacerebbe vanificare un lavoro di anni che (vedi ad esempio la vicenda
Asfalti Brianza) chiede di essere ancora portato a buon fine.
Pertanto ho deciso che continuerò a gestire il blog e la
pagina FB del Comitato, rinunciando però alle riunioni decisionali di Comitato
e Consulta cui non mi sento di poter dare un contributo costruttivo. Del resto ho piena fiducia nelle persone che se ne occupano. Come
corollario non potrò più essere il referente del Patto di Scambio libri che
dovrà essere affidato ad altri.
Mi scuso di proporre all’attenzione di tanta gente una
questione così banale ma mi sembrava corretto farlo.
Paolo Teruzzi