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giovedì 30 dicembre 2021

Sant'Albino - 200.000 euro per una "zona 30" sbagliata. Occorre ampliarla!

Da anni con il nostro Comitato e la Consulta chiediamo l'istituzione di zone 30 a Sant'Albino ed una particolare attenzione per l'uscita della scuola elementare in Via Mameli. A quanto pare gli Amministratori non ci ascoltano mai e anche quando hanno buone intenzioni (e 200.000 euro di finanziamenti ministeriali; a proposito: non saranno troppi per un po' di cartelli nuovi?) sbagliano perché non conoscono il territorio. Anche se, a dire la verità, almeno il Vice Sindaco ci ha passato una vita...Dunque "tenendo in considerazione la presenza di scuole, centri di aggregazione, piazze, spazi pubblici e negozi di vicinato" (recita il testo del Comune) a Sant'Albino ci sarà zona 30 in Via Alberto da Giussano e in Via Murri.  Buona cosa comunque perché quelle due vie vengono spesso usate come "scorciatoie" da automobilisti di passaggio. Ma il nodo cruciale erano e restano via Mameli (dove c'è la piazza, il capolinea del bus, la scuola elementare, la palestra, il circolo e il Centro civico e che comunque è la via di ingresso in quartiere di tutto il traffico "estraneo"), Via Marco d'Agrate Via Sant'Albino, strade molto anguste dove ci sono i pochi negozi e servizi rimasti; che sfociano da un lato in Via Adda e dall'altro alla "rotonda a fagiolo". In Via Sant'Albino, proprio a causa del continuo afflusso di automobilisti in cerca di una scorciatoia si formano code lunghe fino alla farmacia. Tutte auto estranee al traffico locale ed entrate tutte da Via Mameli. 

Ovviamente l'attuazione di zona 30 in Via Alberto da Giussano e in Via Murri avrà come effetto il fatto che le centinaia e centinaia di auto che nelle ore di punta cercano una scorciatoia attraverso il quartiere continueranno ad entrare da Via Mameli (dove, ribadiamo c'è la scuola elementare, la palestra, il Circolo De Amicis, il capolinea del bus, la Piazza e il Centro Civico) e semplicemente anziché girare a desta verso Via Alberto da Giussano, gireranno a sinistra in Via Marco d'Agrate, strettissima, dove c'è la piazzetta, la Farmasalus, un dentista, una Clinica per gatti, gli alimentari e l'edicola  e poi a destra in Via Sant'Albino (dove c'è la Farmacia comunale e un veterinario) e continueranno ad intasare l'uscita da Sant'Albino, aumentando le soste causate dal semaforo e le code con relativo inquinamento in Viale Industrie.  

Chiediamo dunque che si corregga il progetto inserendo zona 30 in tutte e 5 le vie indicate: Via Mameli, Via Alberto da Giussano, Via Murri, Via Marco d'Agrate e Via Sant'Albino.

Questa soluzione costituirebbe (se sostenuta da adeguati sistemi di controllo e sanzione) un vero deterrente al passaggio di questo traffico "parassita" in quartiere, ridurrebbe almeno un po' l'impatto dell'inquinamento "interno" e riducendo sensibilmente il numero di auto in uscita dal quartiere ridurrebbe di molto anche il peso del semaforo rosso in Viale industrie che spesso causa code, ripartenze e smog.

Chiediamo a Fiab Monza di sostenere questa nostra richiesta.

 

CQSASD

PS: al solito spaventoso inquinamento da Viale Industrie in questi giorni si aggiunge la coda chilometrica che dal centro tamponi arriva all'Eurospin e oltre. Ma chi ha situato lì il  Centro tamponi non lo aveva previsto? No comment.