SEGUI GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI

LEGGI NELLE COLONNE DEL BLOG GLI AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SU MONZA; SU NEWS NAZIONALI E INTERNAZIONALI; SU ECOLOGIA E TUTELA AMBIENTE; SU EDUCAZIONE, LAVORO SOCIALE, CULTURA. Il meglio di un' edicola a tua disposizione! In fondo ad ogni prima pagina di aggiornamenti clicca su "altri" per vederli tutti.

giovedì 17 ottobre 2019

AFALTI BRIANZA - CHIEDIAMO MONITORAGGIO CHE ESCLUDA LA PRESENZA DI SOSTANZE CANCEROGENE IN ARIA, SUOLO, SOTTOSUOLO E FALDA

Un articolo che propone un percorso che ci lascia molte perplessità. In primo luogo un migliaio di segnalazioni hanno identificato in modo inoppugnabile che Asfalti Brianza era la fonte inequivocabile dei terribili miasmi che hanno avvelenato decine di migliaia di persone nei mesi estivi del 2019. La controprova è che dalla chiusura le segnalazioni si contano sulle dita di una mano. In secondo luogo il tema delle puzze è un'arma di distrazione di massa. L'azienda insalubre di prima classe produce emissioni CANCEROGENE.  Lo ammette la stessa Asfalti Brianza in una relazione tecnica autofinanziata (perciò di parte) che si limita solo a restringere ad un raggio di 500 metri l'area esposta a queste emissioni nocive. Peraltro negli stessi 500 metri, anche dando per buona la limitazione, insistono bar, ristoranti, uffici e numerose abitazioni. Per cui prima di fare esperimenti occorre che ARPA  e ATS non si limitino a valutare solo le molestie olfattive ma analizzino scientificamente il fatto che questa azienda emette per definizione idrocarburi policiclici aromatici (benzene, toluene ecc.) e altre sostanze cancerogene. Occorrono centraline per monitorare l'aria ma anche una analisi di suolo, sottosuolo e falda.
E' tutto da dimostrare anche il fatto che i lavori svolti sull'impianto possano aver ridotto non solo "le puzze" ma anche gli effetti delle sostanze nocive. Senza contare che neppure la sbandierata ipotetica riduzione del 60-70% (60 o 70???) degli "odori" può essere considerata un obiettivo apprezzabile per le persone.

CQSA