Ci appelliamo ai consiglieri comunali e ai Sindaci di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate, alle Autorità provinciali e regionali, alla Signora Prefetto.
In questi giorni è in discussione il nuovo PGT di Concorezzo. La Rondine (Lista civica di Concorezzo), Legambiente e un gruppo di cittadini monzesi hanno presentato delle osservazioni miranti a modificare la destinazione dell'area occupata da Asfalti Brianza. Sarebbe un modo indolore per porre fine a questa vergognosa vicenda che si trascina da anni. I motivi che impongono la chiusura sono notissimi (vedi qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/01/la-chiusura-di-asfalti-brianza-e-una.html).
Il rischio di ricorsi da parte dell'Azienda con pagamento di penali è scongiurato dal fatto che praticamente da settembre 2019 l'Azienda è ferma e sotto sequestro per l'infinita serie di irregolarità riscontrate. Per l'Azienda sarebbe anche impossibile riproporre l'ennesima richiesta per una nuova AUA (Autorizzazione unica ambientale).
L'obiezione tecnica avanzata secondo cui la competenza di tale modifica resterebbe in capo solo alla Provincia non ha fondamento come testimonia il fatto che proprio a Sant'Albino la precedente amministrazione ha modificato di propria iniziativa alcune aree ad est di Via Adda variandole a verde agricolo di interesse strategico. Il nuovo PTCP provinciale, quando approvato, recepirà la variazione già operativa. Lo stesso si può fare a Concorezzo.
Una decisione di questo genere potrebbe anche porre fine a polemiche e contenziosi spiacevoli per tutti, salvo ovviamente il libero corso dei provvedimenti della Procura della Repubblica che ha sequestrato l'Azienda e indaga su di essa.
Chiediamo a tutti i cittadini colpiti dall'inquinamento di Asfalti Brianza di sostenere la nostra proposta e ci rivolgiamo al buon senso e alla buona volontà di tutti gli Amministratori perché recepiscano questa proposta
Il Comitato di quartiere Sant'Albino e San Damiano (CQSASD)