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giovedì 6 ottobre 2022
AMPLIAMENTO ELESA A SANT'ALBINO - IL COMITATO NON CONDIVIDE L' ENTUSIASMO DELL' ASSESSORE
La salma di Matteo ritorna a casa, sabato i funerali
mercoledì 5 ottobre 2022
Ok della giunta all'ampliamento di Elesa. Le richieste dell'Assemblea dei cittadini di Sant'Albino
In seguito all’assemblea pubblica del 3 ottobre presso il Centro Civico Sant’Albino abbiamo indirizzato all’Assessore Lamperti la seguente comunicazione:
Prendiamo atto che in data 27/09/22 la giunta comunale ha adottato il PA Elesa, nonostante avessimo richiesto in data 23/09/22 con posta elettronica inviata dalla Coordinatrice del Centro Civico - Laura Malusardi - di svolgere un’assemblea pubblica alla presenza dell’Assessore prima della deliberazione da parte della giunta. Lunedì 3 ottobre si è tenuta una assemblea pubblica di quartiere e trasmettiamo le richieste emerse:
1) riconfermiamo la richiesta di un incontro pubblico urgente e riproponiamo le nostre disponibilità già trasmesse: 11, 12, 14 ottobre. Chiediamo che all’incontro sia presente anche l’amministratore delegato di Elesa o un suo rappresentante (il progettista).
2) chiediamo che entro quelle date ci vengano forniti chiarimenti sulle incongruenze emerse relativamente allo stato delle proprietà comunali in quartiere, nel confronto tra la planimetria “SIT- Patrimonio del Comune” del 23/09/22 e quella già in nostro possesso del 18/05/21, con evidenza degli atti amministrativi che sostanzino le ragioni di tali differenze. In particolare relativamente: - alle aree che dovevano essere cedute a standard nell’ambito del Piano Attuativo APA posto tra via Fontana e il parco giochi di via Guardini, sulle quali il PGT prevede il passaggio della ciclabile che dall’Eurospin conduce a via Adda, come richiesto anche dalla Consulta da anni; - all’area fra via M. D’Agrate (sentiero dei Mulini) e via Ferrucci, che doveva essere ceduta a standard nell’ambito dell’attuazione del Piano di zona di Edilizia Popolare, interventi attuati tra il 1982 e il 1992, e che risulta invece ancora privata. Tale area è tutt’ora inserita nel Piano dei servizi del PGT vigente e si fa notare come la mancata cessione di tali aree abbia comportato un danno evidente alla comunità, che si è trovata priva per decenni della possibilità di ampliare l’area verde (parco giochi e area cani) di via Guardini.
3) chiediamo la disponibilità dell’amministrazione comunale a modificare la convenzione adottata accettando le osservazioni che i cittadini attivi della Consulta presenteranno entro il 31 ottobre per quanto riguarda il tema delle compensazioni. Con riferimento all’art. 9 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole, chiediamo che la compensazione ambientale per l’espansione dell’impianto Elesa, avvenga prioritariamente attraverso “la cessione gratuita al Comune di aree aventi destinazione a verde (V) nel PdS” (punto 2), aree di cui al punto precedente, se non già di proprietà comunale; in secondo luogo attraverso “la realizzazione di attrezzature qualitative ambientali da realizzare su altre aree già pubbliche, di uso pubblico o cedute/asservite all’uso pubblico, nonché opere di riqualificazione del verde esistente” (punto 3), per le quali il quartiere fornirà un elenco di priorità. Chiediamo di ricorrere alla monetizzazione solo se finalizzata all’eventuale esproprio delle aree da noi indicate al punto 2, quale alternativa alla cessione gratuita da parte di Elesa. Rimaniamo in attesa della data utile per l’organizzazione della prossima assemblea pubblica in Sua presenza.
Distinti saluti.
Michela Martinengo Già Coordinatrice Consulta Sant’Albino
vedi anche dalla stampa:
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https://www.mbnews.it/2022/10/espansione-elesa-lcomitato-santalbino-richieste-di-chiarimenti-monza/
LA GIUNTA ADOTTA IL PIANO ATTUATIVO PER AMPLIAMENTO ELESA
COMUNICATI
QUARTIERE SANT’ALBINO: LA GIUNTA ADOTTA IL PIANO ATTUATIVO PER VIA POMPEI
4 ottobre 2022La Giunta Comunale ha adottato il progetto che prevede l’ampliamento del sito produttivo di Elesa in via Pompei: l’azienda, che vanta una storia di oltre 80 anni, si appresta così ad investire nuovamente in città, con un occhio particolare sul fronte della sostenibilità ambientale.
L’intervento. Il progetto che ha ottenuto il via libera dalla Giunta è conforme al P.G.T. e assicura la realizzazione di interventi a impatto minimo: l’attenzione alla qualità progettuale e alla sostenibilità dei materiali impiegati, infatti, si affiancherà ad interventi di compensazione ambientale particolarmente accurati per un totale di 989.000 euro.
“L’operatore realizzerà solo il 75% di quanto permesso, con una conseguente riduzione del consumo di suolo rispetto a quanto previsto dal PGT – precisa l’Assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti. Inoltre questo Piano Attuativo ci permette di sistemare la viabilità dell’area industriale a nord di Sant’Albino, tracciare una nuova ciclabile e risorse per opere in campo ambientale di quasi 1 milione di euro”.
I servizi. Il progetto, oltre alle opere a verde, prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale, da realizzare in un corridoio verde da via Adda fino a via Walter Fontana verso il centro natatorio Pia Grande; sono previsti anche altri interventi nel quartiere Sant’Albino. Dal punto di vista della mobilità è prevista anche la congiunzione delle due vie ora a fondo cieco, via Fontana e via Pompei, con la realizzazione dei relativi sottoservizi.
L’indotto. Secondo le stime il progetto di ampliamento porterà 100 nuovi posti di lavoro e altrettanti, stimati, nella rete dell’indotto. “La manifattura rappresenta un importante asset strategico per il nostro territorio – aggiunge l’Assessore alle Attività Produttive Carlo Abbà – che conferma la propria vocazione e si pone al centro di un processo europeo di ‘reshoring’ che non può che portare vantaggi occupazionali anche a Monza. Per questo l’Amministrazione Comunale sostiene e incoraggia le iniziative che vanno in questa direzione, riconoscendone il valore soprattutto in una congiuntura economica così delicata come quella che stiamo vivendo”.
Iter. Fino al 31 ottobre sarà possibile presentare osservazioni al progetto, che poi seguirà il suo iter di approvazione conclusivo da parte della Giunta Comunale.
martedì 4 ottobre 2022
DOMENICA 9/10/22 ORE 11 - CONFERIMENTO DELL' ONORIFICENZA A EUGENIO CAIANI, CITTADINO BENEMERITO DI BRUGHERIO
IL RITORNO DALL’INFERNO DI
MITTELBAU- DORA.
Eugenio Caiani Nasce a Brugherio il 10/11/1919.
Lui, il padre Pietro
Caiani e la madre Baracchi Luigina
ed i fratelli, vivono a Sant' Albino, in via Sant' Albino 21. Dopo i primi anni vissuti nella "corte" dove sono
nati il destino li porta a ricostituire la famiglia presso la sorella della
madre e si trasferiscono a Monza in via Zucchi 47. Successivamente
tornano nella "corte" di nascita a Sant' Albino (in territorio di Brugherio).
Eugenio è alla leva obbligatoria con la classe del 1919 nel
distretto di Monza, al 76° , matricola 7746. Viene poi lasciato in congedo illimitato
dal capo addetto Antonio Francesco
il 28/01/1939.
Il 20/03/1940 viene
richiamato e inviato al deposito del 3° raggruppamento di guardia militare alla
frontiera greco-albanese. Poi aggregato il giorno seguente, il 21/03/1940 per addestramento al 7° raggruppamento artiglieria
del corpo d’armata di Cremona dove prende contatto con i compagni che avrà al
suo fianco al fronte.
E' in territorio in stato di guerra alla frontiera greco-albanese l’11 Giugno 1940. Fatto artigliere scelto un mese dopo, l’ 1/07/1940. Dopo 4 mesi fortunatamente
passati indenni in territorio di guerra, fa il suo rientro in Italia il 17 Novembre 1940.
I destini di molti giovani in quel periodo si
incrociavano con gli eventi di guerra. A poche settimane dal suo rientro in patria il 18/12/1940 è inviato all' 8° raggruppamento del 3° Reggimento
artiglieri per l'addestramento e per le istruzioni sulle prossime missioni
militari. Due mesi più tardi, il 2 Marzo del
1941, con una colonna di mezzi militari si imbarca a Bari direzione Bastia, in
territorio albanese, per poi raggiungere Durazzo
il 4 Marzo del 1941. Rimane in servizio al corpo artiglieri sino a che il 30/11/1942 viene aggregato alla 2a
compagnia del 2° battaglione Genio Artieri per condotta autoveicoli in servizio
militare. Continua il suo percorso militare sulla frontiera albanese sino ad
arrivare in territorio greco i primi
giorni di settembre del 1943. Giunti all' 8 settembre 1943, alla proclamazione dell’armistizio, Eugenio
Caiani racconta di aver avuto un acceso
diverbio con il sottoufficiale addetto alla truppa, diverbio che cambiò da lì a poco il
destino della sua vita. Gli venne infatti negato il rientro in patria tramite traghetto
per Bari e di conseguenza fu costretto al rientro in treno. Il 9/9/1943 viene catturato e trattenuto
dai militari tedeschi nei pressi di Salonicco
sulla via per il suo rientro
in patria.
Questo perché l' 8
settembre 1943 è una data che segna la storia italiana
durante la seconda guerra mondiale. Dopo conflitti con gravi insuccessi, con
truppe armate e guidate male, poco tempo dopo lo sbarco delle truppe alleate in
Sicilia avvenuto il 9 Luglio del 1943, l’annuncio
dell’armistizio avrebbe dovuto portare finalmente l’Italia fuori dalla guerra,
voluta e condotta dal regime fascista al fianco della Germania nazista. In
realtà, anche a causa della dilettantesca gestione ad opera dei vertici
istituzionali e militari, l’8 settembre
fece precipitare il Paese nella feroce occupazione militare tedesca, nel lungo
e durissimo confronto tra eserciti stranieri lungo la penisola e nella cruenta
guerra tra italiani che fu a tutti gli effetti una “guerra civile”.
Infatti, quando il maresciallo d’Italia
Pietro Badoglio proclamò alla radio,
alle 19:42 dell’8 settembre,
l’ Armistizio concordato con gli Alleati, disse soltanto che da
parte delle nostre Forze Armate doveva cessare qualsiasi atto di ostilità
nei confronti degli Anglo-americani e che esse avrebbero dovuto reagire “ ad eventuali attacchi da qualsiasi altra
provenienza”. L’ovvio riferimento era alla inevitabile reazione
tedesca, ma nessuna precisa disposizione venne data ai nostri soldati che
furono colti di sorpresa, a differenza dei tedeschi stessi, che,
invece, avevano predisposto, già dal mese di luglio, un piano operativo per
occupare l’Italia e disarmare le Forze Armate Italiane anche fuori dei confini
nazionali.
Eugenio Caiani e altri compagni furono
catturati e disarmati al fronte. Vennero condotti dapprima nel campo di
Buchenwald, uno dei campi affidati
all'autogestione da parte dei "triangoli verdi", cioè i delinquenti
comuni. E questo fu il campo dove maggiormente fu sperimentato l'annientamento per
mezzo del lavoro. All'interno del campo furono trattenuti un grosso numero di
prigionieri di guerra russi. Oltre che nella costruzione del campo i deportati
furono utilizzati in ben 130 campi e sottocampi esterni. Alcuni detenuti erano
utilizzati come manodopera per gli stabilimenti della BMW.
In un secondo tempo Eugenio è
trasferito al sottocampo di Schonebeck. Dai racconti che fece al figlio Pietro si
salvò da morte certa per le sue capacità come meccanico e per essersi spacciato
anche come elettricista, qualità molto ricercate nei campi di lavoro militari. Per questo non fu destinato ai lavori più pesanti come gli scavi dei tunnel dove la
morte per sfinimento era all’ordine del giorno. In questo campo nello specifico
era addetto al trasporto dei missili V1 con carrelli spinti a mano su dei
binari di collegamento dei vari reparti.
Un pesante
attacco aereo da parte della Royal Air Force del 18 agosto 1943 porta a una brusca interruzione della produzione dei
V2 a Peenemünde. Con il bombardamento della cittadina i comandi nazisti non
hanno altra scelta che spostare l’impresa per l’assemblaggio dei missili V1 e
V2 in una regione meno esposta ad attacchi aerei angloamericani. La scelta
ricade sul sistema di tunnel appartenenti alla società di ricerca economica
sul Monte Kohnstein vicino a Nordhausen in Turingia. I primi deportati vengono
li trasferiti il 28 agosto 1943. Molti di loro morirono per il freddo, la fame, la sete e il durissimo
lavoro.
CONSULTE DI QUARTIERE: PROROGA FINO AL 12 OTTOBRE PER LE ISCRIZIONI
Recepite le richieste dei cittadini.
- 7 settembre 2022
I cittadini residenti o che lavorano in un determinato quartiere e rappresentanti di associazioni, cooperative sociali con sede o attività nel quartiere, che desiderano partecipare e collaborare alla vita sociale del proprio territorio, possono iscriversi on line alla Consulta di quartiere fino 12 ottobre 2022.
Dal 5 al 12 ottobre sarà possibile iscriversi anche inviando via mail o consegnando presso i Centri Civici la modulistica cartacea.
Ogni quartiere, ha la propria consulta di riferimento che si ritrova mensilmente presso il Centro Civico.
La consulta si occupa di:
- organizzare momenti di confronto con la cittadinanza del quartiere raccogliendo criticità, esigenze, bisogni del territorio
- collaborare con l’Amministrazione tramite gli strumenti dei patti di cittadinanza e collaborazione.
lunedì 3 ottobre 2022
3/10 ore 21 ASSEMBLEA PUBBLICA AL CENTRO CIVICO DI S.ALBINO ( SU AMPLIAMENTO ELESA)
Centrocivico via Mameli
Centro Civico Sant'Albino
Ufficio Centri Civici di Quartiere e Partecipazione
Servizio Giovani, Pari Opportunità, Conciliazione, Centri Civici e Volontariato
Settore Servizi Sociali
Via Mameli, 6
20900 Monza
tel. 039/204331
centrocivico.mameli@comune.monza.it
Orario di apertura: