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giovedì 11 giugno 2020

ASFALTI BRIANZA - DOVE FINISCE IL FRESATO ROSICCHIATO DALLA MONTAGNA?


  • Stabilito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai utilizzare il fresato nella produzione (lo ha confermato anche il Sindaco Capitanio nel Consiglio Comunale di Concorezzo del 29/1/2020) 
e per inciso rileviamo l'ennesima illegalità già compiuta e "autodenunciata" da AB nel verbale del sopralluogo ARPA del 24/9/2019 in cui ammette di utilizzare il fresato (anche se solo quello proveniente dai propri cantieri; ma come lo distingue se ARPA dice che non c'è alcuna documentazione?). 
  • Stabilito che dopo il sequestro del 25/9/2019 Asfalti Brianza non può occuparsi della gestione, stoccaggio e commercializzazione dei rifiuti ma solo del loro smaltimento.
  • Stabilito che con lettera al Prefetto del 22/5/2020 Asfalti Brianza comunica che non intende procedere allo smaltimento impostole e che dal 13/5/2020 non ci risulta uscito alcun camion per eseguire tale smaltimento.
  • Considerato che molti di noi hanno verificato l'ingresso e l'uscita anche a orari assai diversi di camion scoperti contenenti materiale non fumante, macinato e nero (uno lo abbiamo visto passare a Sant'Albino solo qualche giorno fa alle ore 1 in presenza del Sindaco Capitanio) 

                                                                CHIEDIAMO
(come peraltro hanno già fatto i Sindaci di Agrate, Brugherio e Monza con loro lettera a Procura e Prefettrura del 13/5/2020)  
che fine faccia il materiale che da giorni viene rosicchiato alla montagna di AB e successivamente tritato (vedi nostra documentazione video e fotografica) dal momento che non può uscire in modo legale.

CQSASD  












ASFALTI BRIANZA - LE RICHIESTE DEL COMITATO AL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA ED AI SINDACI DI AGRATE, MONZA E BRUGHERIO


 In vista del Consiglio comunale di Monza riproponiamo le nostre richieste: 


-          La Commissione consiliare del 10/2/2020 aveva già deciso che il Sindaco di Monza chiedesse di partecipare al Tavolo organizzato a novembre 2019 dalla Prefettura. Chiediamo che d’ora in poi il Sindaco di Monza partecipi assieme anche ai sindaci di Agrate e Brugherio al tavolo della Prefettura ma anche a quelli della Provincia. Chiediamo che il Sindaco si adoperi perché anche il nostro Comitato presenzi ai tavoli come rappresentante dei cittadini più colpiti dall’inquinamento. Dopo l’accesso agli atti il nostro Comitato ha informazioni importanti da condividere con le autorità istituzionali.
-          Chiedere che la Giunta di Monza si esprima in modo fermo contro la vergognosa lettera con cui Asfalti Brianza ha comunicato di non voler più ottemperare al piano di smaltimento dei rifiuti (gestione illegale, come accertato dalla Procura ) imposto dal Tavolo della Prefettura. Fare in modo che non sia consentito ad Asfalti Brianza di chiedere una nuova AUA per modifica non sostanziale. Con tale autorizzazione Asfalti Brianza mira a utilizzare la montagna di fresato nella produzione. Cosa che, come da relazione ARPA del settembre 2019, ha già fatto, violando l’AUA e ogni normativa. Oltretutto di tale materiale la stessa relazione ARPA dice che non è stata prodotta alcuna documentazione per cui potrebbe trattarsi di rifiuti ancor più pericolosi. Tra le altre cose il fresato alcuni anni fa conteneva catrame e non bitume con un potere inquinante assai maggiore.
-          Non si può delegare la presenza ai tavoli e la relativa comunicazione al solo sindaco di Concorezzo che, ricordiamo, con vari incarichi è in giunta da più di dieci anni, per molti dei quali la vicenda Asfalti Brianza si è trascinata in improduttive concertazioni con l'azienda.
-          A parte le responsabilità del passato (sopralluoghi ad impianto fermo; centraline metereologiche ARPA, indispensabili per la valutazione delle scie dell’inquinamento, non funzionanti dal 2013; la centralina più vicina, quella di Agrate, non funziona dal 2016, anno dell’AUA di AB ma anche anno in cui si sono intensificate emissioni e proteste dei cittadini) le valutazioni di ARPA promosse dal tavolo prefettizio non potranno dare risultati probanti perché i campionamenti sono stati concordati con l’azienda e con impianto che opera al 30%.
-          ATS fin dall’inizio dei tavoli promossi dal Comune di Concorezzo nel 2017 si è limitata ad argomentare che non risultano segnalazioni di malori da parte di lavoratori di AB, disattendendo completamente alla responsabilità di tutelare la salute dei cittadini, responsabilità cui era stata richiamata dalla stessa ARPA che aveva dichiarato che le molestie olfattive rimandano sempre anche ad approfondimenti sanitari che sono in capo all’ATS.
-          Chiediamo che nelle sedi opportune il Sindaco di Monza ricordi a Procura, Prefettura e Provincia che dal 13/8/2019 Asfalti Brianza opera con un bruciatore nuovo che ha prodotto un aumento dell’inquinamento e dell’area investita. Bruciatore che nessuno ha autorizzato né messo a regime, senza alcuna valutazione delle emissioni né ulteriori misure di contenimento. Una situazione che rende non più valida l’AUA vigente e configura gravi responsabilità per le autorità che non hanno provveduto in alcun modo a tali controlli indispensabili per legge.  


ps : Nonostante produzione ridotta, additivi profumati e finestre ben chiuse le segnalazioni di inquinamento proseguono.

Anche se negli ultimi giorni si avverte meno puzza notturna e in compenso sembra ci sia una certa "riconversione": si vede un lato della montagna che viene rosicchiato e poi macinato (ma perché macinare materiale che va conferito a pagamento in discariche specializzate? E qualcuno sa dove va a finire il materiale rosicchiato visto che non può finire nella produzione ?). E si vedono uscire camion scoperti ma non più fumanti e puzzolenti ma con un materiale macinato e nero. Uno lo abbiamo visto verso la una di notte a Sant'Albino e c'era presente anche il Sindaco Capitanio. Ma quali cave sono aperte all'una di notte? Qualcuno dovrebbe darci qualche risposta anche su questa "nuova gestione" dei rifiuti.

CQSASD