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lunedì 21 luglio 2014
BILANCIO - COMMENTO DI MARCO LAMPERTI (PD)
Consiglio comunale approva bilancio di previsione 2014
Approvato il bilancio di
previsione 2014: garantiti tutti i servizi nonostante riduzione dei
trasferimenti dallo Stato e il buco ereditato e certificato. La modifica
dell’addizionale Irpef tutel...
DOCUMENTO DI CITTA' PERSONE SUL BILANCIO
Inviamo
comunicato stampa del Comune di Monza e in allegato intervento del
nostro consigliere Appiani per vostra opportuna conoscenza.
Cristina Sello
Città Persone
3466926882
Comunicato stampa
Consiglio comunale approva bilancio di previsione 2014
Nonostante riduzione dei trasferimenti dallo Stato, buco ereditato e certificato, garantiti tutti i servizi. La modifica dell’addizionale Irpef tutela le fasce medio basse.
Monza, 19 luglio 2014 - Dopo un lungo confronto prima nelle commissioni e poi in aula, il Consiglio comunale ha approvato giovedì il bilancio di previsione 2014 con i 18 voti a favore della maggioranza di centrosinistra, 8 contrari e 1 astenuto. Un bilancio segnato ancora una volta da una riduzione dei trasferimenti dello Stato (5 milioni di euro nell’ultimo anno da aggiungere ai 20 milioni ridotti dal 2011), dalla necessità di coprire un buco ereditato di 8 milioni e dagli sforzi compiuti dall’amministrazione per contenere la spesa (11 milioni di spending review nell’ultimo biennio) e dalla Tasi, la nuova imposta che sostituisce la vecchia Imu sulla prima casa, che genererà però un gettito inferiore, rispetto alla precedente, di 1,6 milioni di euro.
Il bilancio corrente è previsto in pareggio a 127 milioni di euro. Pur tra mille difficoltà saranno garantiti i servizi indispensabili, il settore sociale, finanziato con 26,2 milioni e il settore istruzione, a cui sono destinati 11,2 milioni. Tra gli altri, al settore viabilità e trasporti vanno 11,3 milioni; alla polizia locale 6,3 milioni, alla cultura 3,8 milioni e alle attività sportive e ricreative 1,8 milioni. Per quel che riguarda gli investimenti nel 2014 sono previsti 69 milioni di euro destinati alle opere pubbliche - prioritarie scuole e strade - che saranno finanziati con mutui (16 milioni di euro), alienazioni di immobili, oneri e trasferimenti.
Sull’addizionale Irpef il Comune ha deciso di aumentarla differenziandola però per scaglioni di reddito, tutelando le fasce medio basse e esentando dall’imposta i redditi fino a 15 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro (ma solo se il reddito complessivo supera tale soglia) l’aliquota sarà dello 0,6%, dello 0,65% tra 15 e 28 mila euro, dello 0,7% tra i 28 e i 55 mila, dello 0,75% tra 55 e 75 mila mentre l’aliquota massima dello 0,8% sarà applicata a tutti i redditi superiori a 75 mila euro. In cifre, per le fasce inferiori alla soglia massima, gli aumenti dell’addizionale comunale sull’Irpef andranno da 1,5 a 14 euro al mese. Monza è tra i pochi capoluoghi lombardi che non hanno applicato il massimo dell’aliquota (0,8%) a tutte le fasce di reddito. Il Consiglio comunale ha confermato la proposta della Giunta di determinare l’aliquota della Tasi, fissandola al 2,5 per mille, quindi sensibilmente sotto il 3,3 per mille, aliquota massima consentita dalla legge. Sulla Tasi e' prevista anche una detrazione di 60 euro per gli immobili la cui rendita catastale non superi i 300 euro: ciò escluderà dall’applicazione del tributo una parte rilevante dei possessori di prime case.
Sul contenimento della spesa il Comune è riuscito a ridurla di 11 milioni di euro nell’ultimo biennio attraverso, ad esempio, la revisione dei costi di telefonia, la riduzione delle locazioni utilizzate dall’amministrazione, la cancellazione di commissioni superflue, la riduzione del personale, che negli ultimi anni è passato dalle 980 persone a tempo indeterminato e 76 a tempo determinato alle, rispettivamente, 936 e 46 attuali.
“Il nostro bilancio, come quello di tutti i comuni d'Italia, risente dei pesanti tagli ai trasferimenti dello Stato – dichiara il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. Purtroppo per Monza la situazione e' ancora più difficile perché dobbiamo fare i conti con una pesante eredità del passato, certificata anche da enti indipendenti esterni alla nostra amministrazione. Una situazione che per fare fronte ai debiti accumulati ci ha costretto a modificare alcune imposte. Lo abbiamo fatto consapevoli del momento di crisi e salvaguardando le fasce medio basse. Sono i numeri che parlano chiaro e che dimostrano come lo sforzo compiuto per mettere mano alla spesa inutile, ci consente oggi di garantire i servizi essenziali ai cittadini, da quelli sociali, all'istruzione alle manutenzioni che una città come Monza richiede e merita. In questi anni abbiamo dimostrato che si può fare molto pur in presenza di una situazione particolarmente difficile. Il completamento di tante opere incompiute sono una chiara dimostrazione. Ora l'impegno e' quello di ottenere finanziamenti esterni alle casse comunali. E' un lavoro incessante quello che abbiamo avviato e che non si fermerà. Come pure non ci fermeremo nel percorso di risanamento e continueremo a razionalizzare la spesa e a puntare sui processi di innovazione che già oggi in parte ci permettono di fare di più con meno risorse".
Consiglio comunale approva bilancio di previsione 2014
Nonostante riduzione dei trasferimenti dallo Stato, buco ereditato e certificato, garantiti tutti i servizi. La modifica dell’addizionale Irpef tutela le fasce medio basse.
Monza, 19 luglio 2014 - Dopo un lungo confronto prima nelle commissioni e poi in aula, il Consiglio comunale ha approvato giovedì il bilancio di previsione 2014 con i 18 voti a favore della maggioranza di centrosinistra, 8 contrari e 1 astenuto. Un bilancio segnato ancora una volta da una riduzione dei trasferimenti dello Stato (5 milioni di euro nell’ultimo anno da aggiungere ai 20 milioni ridotti dal 2011), dalla necessità di coprire un buco ereditato di 8 milioni e dagli sforzi compiuti dall’amministrazione per contenere la spesa (11 milioni di spending review nell’ultimo biennio) e dalla Tasi, la nuova imposta che sostituisce la vecchia Imu sulla prima casa, che genererà però un gettito inferiore, rispetto alla precedente, di 1,6 milioni di euro.
Il bilancio corrente è previsto in pareggio a 127 milioni di euro. Pur tra mille difficoltà saranno garantiti i servizi indispensabili, il settore sociale, finanziato con 26,2 milioni e il settore istruzione, a cui sono destinati 11,2 milioni. Tra gli altri, al settore viabilità e trasporti vanno 11,3 milioni; alla polizia locale 6,3 milioni, alla cultura 3,8 milioni e alle attività sportive e ricreative 1,8 milioni. Per quel che riguarda gli investimenti nel 2014 sono previsti 69 milioni di euro destinati alle opere pubbliche - prioritarie scuole e strade - che saranno finanziati con mutui (16 milioni di euro), alienazioni di immobili, oneri e trasferimenti.
Sull’addizionale Irpef il Comune ha deciso di aumentarla differenziandola però per scaglioni di reddito, tutelando le fasce medio basse e esentando dall’imposta i redditi fino a 15 mila euro. Per i redditi fino a 15 mila euro (ma solo se il reddito complessivo supera tale soglia) l’aliquota sarà dello 0,6%, dello 0,65% tra 15 e 28 mila euro, dello 0,7% tra i 28 e i 55 mila, dello 0,75% tra 55 e 75 mila mentre l’aliquota massima dello 0,8% sarà applicata a tutti i redditi superiori a 75 mila euro. In cifre, per le fasce inferiori alla soglia massima, gli aumenti dell’addizionale comunale sull’Irpef andranno da 1,5 a 14 euro al mese. Monza è tra i pochi capoluoghi lombardi che non hanno applicato il massimo dell’aliquota (0,8%) a tutte le fasce di reddito. Il Consiglio comunale ha confermato la proposta della Giunta di determinare l’aliquota della Tasi, fissandola al 2,5 per mille, quindi sensibilmente sotto il 3,3 per mille, aliquota massima consentita dalla legge. Sulla Tasi e' prevista anche una detrazione di 60 euro per gli immobili la cui rendita catastale non superi i 300 euro: ciò escluderà dall’applicazione del tributo una parte rilevante dei possessori di prime case.
Sul contenimento della spesa il Comune è riuscito a ridurla di 11 milioni di euro nell’ultimo biennio attraverso, ad esempio, la revisione dei costi di telefonia, la riduzione delle locazioni utilizzate dall’amministrazione, la cancellazione di commissioni superflue, la riduzione del personale, che negli ultimi anni è passato dalle 980 persone a tempo indeterminato e 76 a tempo determinato alle, rispettivamente, 936 e 46 attuali.
“Il nostro bilancio, come quello di tutti i comuni d'Italia, risente dei pesanti tagli ai trasferimenti dello Stato – dichiara il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. Purtroppo per Monza la situazione e' ancora più difficile perché dobbiamo fare i conti con una pesante eredità del passato, certificata anche da enti indipendenti esterni alla nostra amministrazione. Una situazione che per fare fronte ai debiti accumulati ci ha costretto a modificare alcune imposte. Lo abbiamo fatto consapevoli del momento di crisi e salvaguardando le fasce medio basse. Sono i numeri che parlano chiaro e che dimostrano come lo sforzo compiuto per mettere mano alla spesa inutile, ci consente oggi di garantire i servizi essenziali ai cittadini, da quelli sociali, all'istruzione alle manutenzioni che una città come Monza richiede e merita. In questi anni abbiamo dimostrato che si può fare molto pur in presenza di una situazione particolarmente difficile. Il completamento di tante opere incompiute sono una chiara dimostrazione. Ora l'impegno e' quello di ottenere finanziamenti esterni alle casse comunali. E' un lavoro incessante quello che abbiamo avviato e che non si fermerà. Come pure non ci fermeremo nel percorso di risanamento e continueremo a razionalizzare la spesa e a puntare sui processi di innovazione che già oggi in parte ci permettono di fare di più con meno risorse".
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