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martedì 28 novembre 2017

30/11: I LUOGHI OSCURATI - PROIEZIONE DI VIAGGI IN YEMEN E IN LIBIA

FINALMENTE AL CENTRO CIVICO DI SANT'ALBINO RIPARTONO SOCIALITA' E CULTURA!






NON MANCATE!

Per l'intitolazione della Passerella ciclopedonale di Viale industrie alla memoria di Simone della Vella


In data odierna abbiamo inviato al Sindaco Allevi e all'Assessore Villa nostra richiesta ufficiale di intitolazione della Passerellla ciclopedonale di Viale industrie alla memoria di Simone della Vella corredata anche da nulla-osta della famiglia del ragazzo. 
CQSA





Egr. Sig. Sindaco Dario Allevi
Egr. Sig. Vicesindaco ed Assessore ai lavori pubblici Simone Villa

Oggetto: richiesta intitolazione a Simone Della Vella della passerella ciclopedonale all’intersezione tra via Salvadori/via Sant’Albino e viale Stucchi.

Monza, 27 novembre 2017
Il 7 novembre 2012 moriva, travolto da un camion, Simone Della Vella, diciannovenne brugherese che in sella alla sua bicicletta transitava in quella che da allora è nota come “rotonda killer”.
Già da tempo i cittadini di Sant’Albino chiedevano un attraversamento protetto per pedoni e ciclisti alla rotonda del cimitero, dove nel corso degli anni si erano ripetutamente verificati incidenti anche gravi, per poter raggiungere in sicurezza il centro della propria città, Monza.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: 2.414 cittadini sottoscrissero la petizione del Comitato di quartiere Sant’Albino per realizzare  “un sovrappasso ciclopedonale (anche per dare continuità ai percorsi ciclabili previsti sul Villoresi) e la modifica della rotonda,  per separare e rendere meno pericolosi gli accessi automobilistici da S. Albino e S. Damiano”.
Finalmente nell’autunno 2015 venne presentato alla cittadinanza il progetto esecutivo per la realizzazione della passerella ciclopedonale, accolto con grande soddisfazione (malgrado evidenti pecche che furono subito segnalate all’amministrazione comunale).
A cinque anni di distanza dalla morte di Simone i lavori di realizzazione della passerella si stanno finalmente avviando alla loro conclusione, che dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno, cosa che ci auguriamo fortemente dati i continui rinvii e ritardi.
Siamo ora a chiedere, con l’assenso della famiglia (allegato alla presente), l’intitolazione della passerella a Simone, affinché il lutto e il dolore incolmabile per la sua morte sia mitigato dalla consapevolezza che ha dato avvio alla realizzazione di un’opera che potrà scongiurare altre future disgrazie.
Ci auguriamo al contempo che l’inaugurazione della passerella possa coincidere con la cerimonia di intitolazione della stessa a Simone Della Vella.
In attesa di un cortese riscontro porgiamo distinti saluti

per il Comitato di quartiere Sant’Albino

Cristina Daniotti, Paola Sacconi, Paolo Teruzzi ( cqsantalbino@yahoo.it )





Allevi chiama le Consulte in municipio: il 5 dicembre il giorno della verità - Qui Brianza News

Allevi chiama le Consulte in municipio: il 5 dicembre il giorno della verità - Qui Brianza News

A PROPOSITO DI CONSULTE E CENTRI CIVICI (CONSIGLIO COMUNALE DEL 16/11/2017)

La seduta del Consiglio comunale del 16/11/2017 è stata caratterizzata dalla discussione su Consulte e Centri civici. Interessante visionare la seduta ed in particolare l’intervento del Sindaco Allevi.
Il sindaco sulla questione consulte e centri civici ha esordito citando il Regolamento stesso elaborato dalla giunta precedente. All’Art. 2 lettera E, ha ricordato, si precisa che esiste anche un tema di “sostenibilità economica” per cui si potrà anche intervenire allorché “gli oneri siano superiori ai benefici”. Ha osservato che 10 centri civici sono lo stesso numero della città di Milano e che in una analisi dei costi si potrà anche considerare la riduzione di tale numero magari convertendo qualche centro civico a sede di associazioni meritorie. Allevi si è chiesto: ”Ci possiamo permettere 10 centri civici? …E i facilitatori esterni? “. Sempre in materia di costi ha affermato che i facilitatori esternalizzati delle consulte hanno un costo di 200.000 euro l’anno e cioè un costo totale x il triennio di 600.000 euro.  Ha annunciato che già nel bilancio previsionale del 2018 tale voce di spesa è azzerata
A corroborare l’idea di un cambio di rotta, ha estratto anche i verbali di parecchie riunioni della Consulta di San Fruttuoso per notare il numero bassissimo di presenze di cittadini “normali”.
A questo punto ci consentiamo qualche commento.  Tutti possono verificare che a suo tempo abbiamo rivolto critiche abbastanza ferme all’impianto della Consulta come concepita dalla Giunta precedente. Abbiamo sempre detto che era solo consultiva, con competenze assai limitate (no urbanistica, no PGT ecc.). Il regolamento stesso è stato approvato prima di analizzare le nostre osservazioni.
Tuttavia onestà intellettuale impone di dire che, come ha osservato Longoni in Consiglio, per un lungo tratto le Consulte non hanno previsto la partecipazione dei cittadini  ”normali” per cui farne la conta dai verbali ha poco senso. Come non è giusto passare sotto silenzio le centinaia di progetti e le migliaia di voti partoriti a Monza da Bipart. Un lavorio che ha prodotto lo sviluppo di un primo tessuto di socializzazione, relazioni e reti che, come nel caso di Sant’Albino, ha favorito l’incontro di associazioni diverse per storia e statuto attorno ad un progetto comune per il quartiere.
Anche i dati sui costi dei facilitatori esterni citati dal Sindaco non risultano corretti. Ci risulta infatti che 200.000 euro erano l’impegno di spesa per tre anni, quindi l’importo sarebbe stato di 66.000 euro all’anno. Oltre al fatto che da noi gran parte del lavoro è stato svolto dalla segretaria del Centro civico.

Le affermazioni sui Centri civici sono poi le più preoccupanti. Sembrano scaturire da una visione assai povera del decentramento amministrativo. I centri civici sembrano intesi solo come centri di spesa. Anche in questo caso ci sembra assai più interessante e utile la visione descritta da Longoni e suffragata da esperienze già rodate a Monza. I Centri civici infatti possono divenire, anche a costi assai ridotti, luoghi gestiti dal volontariato, dal terzo settore, da cooperative sociali e in grado di portare ai cittadini servizi di prossimità, esperienze sociali innovative ma anche start up e opportunità di lavoro. Tutte cose che a Sant’Albino sono appena in nuce ma che non possiamo neppure concepire senza un Centro civico, per l’apertura del quale, ricordiamo tra parentesi, i cittadini di Sant’Albino si sono battuti per anni . Ora confidiamo che nel corso dei prossimi incontri con la Giunta le nostre preoccupazioni possano rivelarsi infondate. Perché comunque indietro non si torna. 


Riportiamo nuovamente anche la MOZIONE APPROVATA DALLA CONSULTA DI QUARTIERE SANT'ALBINO in merito:

http://comitatosantalbino.blogspot.it/2017/11/mozione-della-consulta-di-quartiere.html