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giovedì 10 novembre 2016

STRISCIA!? A CIASCUNO IL SUO! LA MONNEZZA ERA DI MONZA!

Marco Magni
Ieri la trasmissione STRISCIA LA NOTIZIA segnalava la presenza di rifiuti abbandonati sul territorio del Comune di Brugherio, precisamente in via dell'Offelera. Due livelli di ragionamento, uno più burocratico legato a ruoli e responsabilità, l'altro più strategico. Quello più puntuale è che si conferma che i cumuli di rifiuti abbandonati sono su territorio del Comune di Monza. Via Offelera ha un lato della strada appartenente al comune di Monza, l'altro lato è invece brugherese. Questa mattina, abbiamo predisposto un sopralluogo - effettuato tramite CEM che conferma quanto sopra.
Si segnala, per massima trasparenza e correttezza nei confronti di Monza, che durante il sopralluogo odierno veniva effettuato tramite automezzo con ragno della ditta Sangalli (la ditta che effettua i Servizi di Igiene Urbana per il Comune di Monza), la pulizia dell'area. Periodicamente a seguito anche di nostre segnalazioni il Comune di Monza fa effettuare la pulizia dell'area.
Aspetto più strategico. Le aree sul territorio del Comune di Brugherio, risultano prive di rifiuti per un accordo con i proprietari dei terreni laterali a via Offelera i quali avevano dapprima riunito e accatastato i rifiuti abbandonati (raccolti poi tramite servizi specifico di CEM) e poi recintato le aree, di modo da limitare la superficie a lato strada di abbandono rifiuti. Il risultato è che da allora l'abbandono rifiuti su Brugherio è considerevolmente diminuito e viene gestito con interventi più o meno settimanali da parte degli operatori normalmente addetti al servizio, senza interventi extra di abbandono rifiuti/discariche abusive.
L'area di Monza è più difficile da gestire poiché presenta un dosso con vegetazione spontanea. Detto questo abbiamo chiesto un intervento risolutivo al Comune e diamo tutta la nostra disponibilità a collaborare perché solo aiutandoci la situazione può essere risolta. #openbrugherio


Marco Troiano ha condiviso il post di Marco Troiano Sindaco.
4 h
A proposito del servizio di "Striscia" di martedì, qualche ulteriore elemento di chiarezza, oltre a quello che vi ha già raccontato ieri Marco Magni
Marco Troiano Sindaco ha aggiunto 3 nuove foto.
4 h
 è andato in giro a cercare i rifiuti abbandonati per strada, e ha dedicato il servizio ai rifiuti abbandonati a Brugherio (così c'era scritto), intervistando anche un signore che diceva di avere avvisato il Comune più volte, senza esito.
Come capite dalle foto, EuGenio (???) era in via dell'Offelera, dove da tempo purtroppo combattiamo contro gli incivili che buttano i rifiuti. C'è un particolare, che abbiamo raccontato più volte: la via ha un lato brugherese e uno monzese, che sono messi nelle condizioni che vedete in queste foto.
Sia chiaro: non stiamo dicendo che Monza non fa nulla, ma la loro situazione è molto più complessa della nostra, come ha spiegato bene ieri l'assessore Marco Magni, in un post che vi invito a leggere sulla sua pagina facebook.
Naturalmente EuGenio (???) non si è preoccupato di verificare l'informazione, e quindi a rimetterci è stato il nome di Brugherio, che nulla c'entrava.
Domanda: secondo voi siamo stati contattati dalla redazione per avere spiegazioni prima di scrivere "Brugherio" a lettere cubitali? Ci hanno chiesto la nostra versione? Hanno voluto capire qual è la complessità nella gestione di una via che interessa due Comuni? Risposta esatta: assolutamente NO!
Del resto il "metodo" di Striscia è ormai noto... e non è un caso che la trasmissione non faccia più gli ascolti di una volta.
PS: ovviamente stiamo contattando la redazione per chiedere una smentita ufficiale, ma dubito che verrà, e in ogni caso non ripagherà il danno fatto a Brugherio per la loro "evidente" capacità di fare informazione

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Commenti
Angela Salomoni Grazie Marco!!
Mi piaceRispondi3 h
Anna Ricci Ho visto martedì striscia, infatti volevo scriverti, ma poi non sono riuscita. L'unica cosa per ripristinare tutto è magari richiamarli e mostrare che quanto riguarda noi, siamo in regola, poi ci sarà una segnaletica Monza e tutti capiranno. Comunque Striscia la Notizia ha mostrato una indecenza, non fatta da loro certo?
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Paolo Piffer Marco Magni Marco Troiano che probabilità ci sono che non ci faccia un post su questa cosa ? E non pensate di cancellarlo perché tanto ho screenshottato. 😄
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COLOMBO, NON CHIEDIAMO L'AMERICA! (Ecomostro 2)



Ieri sera la Consulta di quartiere ha incontrato l’Assessore Colombo. L’incontro è stato promosso dal nostro Comitato. 


IL NUOVO ECOMOSTRO

La questione primaria riguardava l’ennesimo ecomostro che sorgerà a nord della piscina, troppo a ridosso delle ultime abitazioni di Via Ferrucci.


PROMEMORIA

A fine giugno in Consiglio Comunale si discute sulla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT). Il 7 luglio 2016 il nuovo PGT viene approvato. Esso prevede una fascia di rispetto a verde tra zona industriale e quartiere S.Albino. Non solo! Un emendamento proposto dal segretario del PD Alberto Pilotto in Consiglio Comunale e fatto proprio dalla stessa Giunta assegna alla previsione a verde di questa area, individuata nel Documento di Piano come “rete della naturalità diffusa”, una valenza prescrittiva. In poche parole la Giunta decide che quest’area è e deve restare a verde.

Il 30 giugno 2016 però, in modo un po' schizofrenico, nel pieno della discussione sul PGT e pochi giorni prima della sua approvazione, la stessa Giunta dà l’ok alla costruzione di un capannone industriale che cade per metà nella stessa area a verde. (Progetto del 2012 dello studio Architettura Battistoni Associati -  schema di convenzione urbanistica del lotto F3 del Piano Particolareggiato Pompei Ercolano della “Soc. Imm. Bavaria ’79 s.r.l.” -  presentato in data 8 giugno 2016, solo 22 giorni prima).



Già i tempi della approvazione ci parlano di una operazione quantomeno frettolosa e contraddittoria rispetto alle stesse linee guida tanto enfatizzate dalla Giunta (la famosa ma piuttosto teorica “riduzione del consumo di suolo”). E’ poi sotto lo sguardo di tutti il fatto che in questa fase di crisi il proliferare di capannoni risponde a logiche di speculazione più che al rilancio dell’occupazione. Il capannone che incombe sull’unico parchetto giochi di Sant’Albino, ormai conosciuto in quartiere come “ecomostro”, è a tutt’oggi semivuoto e rischia di diventare un’area dismessa ancora prima di diventare produttiva. 

LA NOSTRA PROPOSTA/MEDIAZIONE 
Il nostro Comitato cerca (già ai primi di ottobre) di fare comunque una proposta costruttiva. In poche parole (vedi l’immagine sotto) chiediamo di unificare i lotti F2 e F3 e di far slittare il capannone verso nord, cioè più lontano dalle case, spostando le superfici a standard (parcheggio e aree verdi) verso sud, cioè verso le case e il quartiere.




La linea verde indica il margine al di sotto del quale è prevista dal Pgt adottato la fascia a verde di rispetto verso il quartiere S.Albino




LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE



L’Assessore Colombo giustifica l’operazione dicendo che la responsabilità dell’approvazione  era in carico al dirigente e non all’Assessore e che doveva rispondere solo al rispetto delle norme vigenti. Dice esplicitamente di non comprendere le preoccupazioni degli abitanti rispetto ad impatto visivo e ambientale della nuova costruzione. A suo avviso la distanza dalle case è più che sufficiente. Argomenta che la legge tutela la proprietà privata (dell’immobiliare). In compenso Colombo mostra poca sensibilità alla salvaguardia di proprietà più immateriali ma inestimabili. Non è la stessa cosa,infatti, avere di fronte alle finestre un muro di cemento al posto della abituale visione di Grigna e Resegone!

Anzi alla fine Colombo ritiene ingenerose le nostre osservazioni perché a suo avviso in questo caso l’Amministrazione ha rinunciato a monetizzare ottenendo un ampliamento dell’area verde.

Il Comitato e alcuni cittadini presenti chiedono allora che la politica svolga il proprio compito di reale tutela del territorio e della comunità, al di là delle anguste visioni tenico-normative. Insomma che l’Assessore ascolti la gente e che cerchi di rimediare. Si chiede che almeno contatti l’immobiliare per proporre una permuta con terreni comunali più a nord. Tale soluzione allontanerebbe un po' dalle case le costruzioni e anche l’accesso viabilistico al capannone da Viale Industrie, altro elemento che potrebbe avere ricadute critiche e che è stato del tutto ignorato in via di programmazione.
Solo dopo lunghe insistenze nostre e obiezioni sue l’Assessore ha detto che ci proverà. Lo attendiamo alla prova dei fatti.