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martedì 20 novembre 2018

BOSCO DI SANT'ALBINO - LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE SASSOLI ALLE NOSTRE OSSERVAZIONI

Riceviamo stasera (alla tarda vigilia dell'inaugurazione) - ore 18,59 dall'Assessore Sassoli

CQSA




Buonasera

di fronte alla disponibilità e alla sensibilità dell'azienda Roche, l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno destinare questo intervento al quartiere Sant'Albino, con l'intento di costruire le basi per la realizzazione del Bosco di Sant'Albino.


Per tale motivo il Servizio tecnico in collaborazione con  l'Ufficio  Valorizzazione Asset  ha avviato una ricognizione delle aree di proprietà pubblica atte ad ospitare l'opera di piantumazione.  Trattandosi di impianto di rimboschimento da destinare ad aree di forestazione periurbana caratterizzate da ridotto o nullo intervento antropico, l’area individuata è risultata la più idonea per dimensione, ubicazione e conformazione, all’intervento di forestazione proposto.



In merito alla qualità arborea si precisa che l’intervento è stato effettuato in conformità a quanto previsto dai criteri generali per gli imboschimenti di pianura, che prevede le seguenti prescrizioni tecniche e operative:

Densità d’impianto

  • Per gli interventi di forestazione è previsto, di regola, una densità d’impianto non inferiore a 1100 piante per ettaro (al netto delle tare di “coltivazione”)
  • La presenza di sistemi di protezione individuale per le piante, normalmente richiesta, può essere resa obbligatoria in particolari condizioni ambientali (l’impianto in oggetto è provvisto di shelter protettivo e disco pacciamante).
Sesto d’impianto
  • La disposizione sul piano di campagna dell’impianto forestale, dovrà prevedere uno sviluppo il più possibile naturaliforme.
Specie da utilizzare
  • Gli interventi di rimboschimento saranno da realizzarsi con una consociazione di essenze autoctone, cioè caratteristiche della zona di intervento, al fine di garantire una stabilità ecologica e ottenere così un miglior risultato in termini ambientali.
  • Se possibile le piante da collocare a dimora dovranno essere possibilmente prodotte con materiale della stessa regione di provenienza dell’area in cui si effettua l’intervento di forestazione.
  • È consigliabile l’utilizzo di giovani esemplari coltivati in contenitori o forniti in zolla, con altezza compresa tra 50 centimetri e 200 centimetri, che garantiscono una maggiore probabilità di attecchimento ed affrancamento dell’impianto.
Nella fattispecie l’impianto è costituito da N° 100 esemplari così suddivisi: N° 40 Quercus ilex, N° 40 Acer campestre, N° 40 Quercus robur. Ad oggi tutte le essenze risultano vegete. Roche si occuperà della manutenzione dell’area verde per 2 stagioni vegetative post impianto (sfalcio, bagnatura di soccorso, sostituzione piante eventualmente non attecchite e cure colturali necessarie)

Preme sottolineare che simili interventi, ancorchè simbolici, denotano una sempre crescente sensibilità dei temi ambientali, per tale motivo quest'Amministrazione comunale è grata agli enti pubblici o privati che decidono di inserire un'attività di rimboschimento nella nostra città che, per definizione, divengono attraverso la piantumazione di alberi in giovane età per garantire il miglior attecchimento.

La simbolicità dell'intervento risiede, infatti, nel fatto che questi alberi potranno crescere nell'arco dei prossimi anni all'interno di un quartiere e ancor più di una città che oggi sta investendo il proprio futuro.

In merito ai documenti richiesti si fa presente che sono disponibili sul sito del Comune di Monza alla sezione Servizi /Urbanistica e  SIT.

Rinnovo la disponibilità ad incontrarvi, qualora lo riteniate opportuno e utile per la nostra città.

L'Assessore al Territorio  e all'Ambiente
Martina Sassoli






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CQSA











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21/11/2018 ore 10 - INAUGURAZIONE DEL "BOSCO CHE NON C'E'" A SANT'ALBINO - PERSINO IL SITO DEL COMUNE NON NE PARLA (PUDORE?)

Solo ieri ci è giunta informazione dal Centro civico. A tutto oggi non riusciamo a trovarne traccia nel sito del Comune.
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).


Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.

CQSA