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giovedì 11 aprile 2019
PERCHÉ VENIRE ALLO "SCAMBIO LIBRI" AL CENTRO CIVICO DI SANT'ALBINO
Nella giornata di ieri, durante lo spazio
dedicato allo “Scambio libri” abbiamo ricevuto delle gradite visite. Sono intervenuti come sempre i bambini che
giocano vicino al Centro civico di Via Mameli. Sono divenuti ormai degli ospiti
abituali. Prendono libri e li riportano
e ci hanno anche donato libri loro che hanno già letto.
E’poi è venuta la signora Corna che è la
responsabile del gruppo San Vincenzo parrocchiale. Con lei abbiamo ipotizzato di dare vita,
sempre in collaborazione con la Consulta di quartiere, a qualche evento dedicato all’ attività della
organizzazione, che tra le altre cose gestisce anche un laboratorio di taglio e
cucito cui partecipano donne italiane e straniere. Abbiamo immaginato di poter
mettere in piedi una serata informativa aperta alla popolazione o un pomeriggio
conviviale per bere il tè assieme e per conoscerci reciprocamente. Vi faremo
sapere.
E’ venuto anche il signor Summo che potrebbe
organizzare al Centro civico o a Scuola una mostra di navi della marina. Gli
abbiamo chiesto di raccontarci un po' della sua esperienza di immigrato a San
Damiano prima e a Sant'Albino poi. Il
signor Summo ha raccontato della sua
giovinezza a Terlizzi, in provincia di Bari, dove ha conosciuto di
persona Don Tonino Bello, poi vescovo Molfetta, uno dei sacerdoti più impegnati
nel campo sociale.Ci piacerebbe poter dedicare una serata alla presentazione di
questa figura molto rilevante non solo per i credenti. Contiamo di poterne
parlare in Consulta e di incontrare in particolare la collaborazione della San
Vincenzo e della Parrocchia.
In questo mercoledì e in altri precedenti abbiamo
incontrato Fausto Federici. Con lui abbiamo ripercorso le vicende della sua
infanzia, quando il papà era in Russia e lui fu sfollato con la famiglia a
Cambiago, vivendo sulla sua pelle l'esperienza della fame più nera. Poi abbiamo parlato con lui della sua
militanza politica e sindacale.
Un altro mercoledì abbiamo incontrato il
signor Ferrario Giancarlo il quale è stato testimone di più di un rastrellamento nazista
a Sant'Albino. In particolare ci ha raccontato della terribile vicenda della
deportazione del signor Montrasio che abitava in Corte dei Passoni (dietro al
negozio di Giancarlo) e che fu portato in Germania per errore, per uno scambio
di persona e che morì in campo di concentramento. Da questa vicenda nasce
l’idea, che cercheremo di realizzare, di porre una “pietra d'inciampo “
all'uscita di Corte dei Passoni per ricordare a tutti il nome di questa vittima
della violenza nazifascista.
Un altro bagaglio di esperienze che vorremmo
recuperare è quello dei nostri amici compaesani venuti dal sud.
Seguendo le affermazioni del “paesologo”
Franco Arminio crediamo che un paese ( o un quartiere) da un lato è un luogo claustrofobico, che
rischia di spegnere la fantasia e la voglia di sognare ma nel contempo è uno
scrigno di vicende umane, di storie, di relazioni che vanno recuperate alla
memoria e che possono fondare una comunità
più consapevole, più matura, legata, più della città, alle questioni
davvero importanti dell'esistenza: il senso dell’coesistenza, della vita (e
della morte).
Tutte queste esperienze da non disperdere
potrebbero confluire in un materiale che vorremmo utilizzare per mettere in piedi un lavoro teatrale itinerante da rappresentare per le vie e le piazze di
Sant'Albino e San Damiano.
Tutto questo lavorio implica la partecipazione
delle persone, dei giovani, delle scuole e dei genitori.
Per ora
invitiamo tutti ad incontrarci ogni mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 18:00
presso il Centro civico per l’attività di “Scambio libri”. Come saprete abbiamo già raccolto centinaia di libri per adulti e
bambini. Potete venire e prendere un libro da leggere. Meglio ancora se
in cambio ne portate uno da scambiare.
Lo “Scambio libri” sarà anche l'occasione per
incontrarci, conoscerci, raccontarci vicendevolmente, nel tentativo di
ricostruire una rete di comunità che aiuti tutti a vivere meglio.
PS: per noi Sant'Albino e San Damiano, soprattutto sul piano della memoria condivisa, sono una sola comunità. Per cui aspettiamo anche tutti i sandamianesi!
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