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lunedì 12 aprile 2021

ASFALTI BRIANZA - LA DETERMINA DELLA PROVINCIA (24/3/2021) CHIARISCE CHE NULLA E' IN REGOLA, CHE VI SONO GRAVI RISCHI PER LA SALUTE (E CHE L'AUA E' DECADUTA)










Premessa: come sempre le conclusioni che tiriamo le potete verificare direttamente di persona leggendo i documenti che alleghiamo sotto.

CQSASD


L'azienda è sequestrata dalla Procura della Repubblica di Monza per proprie indagini i cui contenuti ovviamente sono secretati. 

A noi sembra che le motivazioni addotte per il rigetto dell'istanza configurino automaticamente il ritiro dell'autorizzazione originaria del 2016. Essa infatti era stata concessa preventivamente solo a patto che Asfalti Brianza assolvesse tempestivamente ad alcuni adempimenti indispensabili che in realtà a tutto oggi risultano inevasi. 

  • La sistemazione degli scarichi di prima pioggia e fognari andava eseguita entro 180 gg.. Inoltre andava garantita l'impermeabilizzazione a tutela della falda e il rispetto di almeno 200 m. di distanza dal pozzo di acqua potabile ivi presente. Sono passati 5 anni e nulla è stato fatto (nonostante una decina di "tavoli" e Conferenze servizi dedicate e altrettante richieste e solecitazioni).
  • Asfalti Brianza avrebbe dovuto poi certificare tempestivamente la mancanza di molestie olfattive e la non nocività delle emissioni. Cosa mai avvenuta. Come ha affermato anche ATS MB in questa occasione già nel 2018 l'Azienda stessa aveva dovuto ammettere (nella propria relazione di parte firmata da Osmotech) la presenza di emissioni tossiche e anche potenzialmente cancerogene anche se affermava che il raggio a rischio si limitava a soli (si fa per dire) 500 m (ci sono case a 50 m.). Il controllo ARPA del 30/6/2020 ha certificato la presenza di emissioni tossiche e potenzialmente cancerogene. ATS ha rilanciato queste preoccupazioni chiarendo che oltre a quanto già contenuto nella relazione Osmotech sopra citata e oltre alle pesanti risultanze delle rilevazioni al camino fatte da ARPA il 30/6/2020 anche le rilevazioni fatte mediate centraline poste a Concorezzo e nei comuni circostanti confermano dati molto critici. Anche negli ulteriori dati integrativi proposti ad agosto 2020 da AB l'Azienda non ha fornito, lamenta ATS, gli indispensabili dati relativi alle emissioni di COV. Insomma l'ennesima produzione di carta  priva di dati seri.

Questi soli elementi bastano a far decadere totalmente la legittimità dell'AUA rilasciata nel 2016. Senza contare un'infinità di altre irregolarità certificate: assenza di registri delle manutenzioni, assenza di segnali indispensabili alla sicurezza in caso di incidente, irregolarità impiantistiche di vario genere (nastro trasportatore abusivo, allacciamenti al camino non autorizzati ecc.) , mancata documentazione del materiale accumulato, mancanza di registri relativi al ciclo produttivo, impossibilità di verificare l'impermeabilizzazione e gli scarichi eventualmente presenti sotto l'immensa e illegittima montagna di presunto fresato, impossibilità di verificare il mancato inquinamento della falda, violazione dei 200 mt. di rispetto per il pozzo di acqua potabile, debiti con INPS e INAIL per mancati versamenti contributivi ecc. ecc.).

Chi di dovere provveda all'annullamento dell'AUA del 2016.

CQSASD  













COMITATO RESIDENTI AREA SCOTTI E COORDINAMENTO DEI COMITATI DI MONZA - LETTERA AL SINDACO

 

🔴𝗔𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗜𝗹 𝗖𝗢𝗢𝗥𝗗𝗜𝗡𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗗𝗘𝗜 𝗖𝗢𝗠𝗜𝗧𝗔𝗧𝗜 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔𝗗𝗜𝗡𝗜 𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 “𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮” 𝗔𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗠𝗼𝗻𝘇𝗮, 𝗔𝗹𝗹’𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹’𝗨𝗿𝗯𝗮𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗔𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮, 𝗮𝗶 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗮𝗹𝗶, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗼𝗽𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗱 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗺𝗽𝗮.
🔴La lettera ha per oggetto la tutela della Ciminiera Scotti e contiene tutte le informazioni atte a ribadire l’estrema importanza e la fattibilità di tale richiesta di conservazione..
Alla lettera sono stati allegati:
👉 L’articolo del Cittadino del 9 luglio 2020, dove il Presidente dell’Ordine degli ingegneri di Monza, Ing.Paolo Cicchiello, auspicava la salvaguardia dello storico manufatto
👉 Il parere dell’Ing.Campagna (recupero ciminiera del sito Unesco di Crespi d’Adda) sulla 𝙛𝙖𝙩𝙩𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙚𝙡 𝙧𝙚𝙘𝙪𝙥𝙚𝙧𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙢𝙞𝙣𝙞𝙚𝙧𝙖 𝙎𝙘𝙤𝙩𝙩𝙞
👉 Il nostro censimento fotografico sulle ciminiere rimaste a Monza
👉 La presentazione sull’Archeologia Industriale che la Prof. Del Brenna ha esposto durante la nostra serata informativa per spiegare come vengono riutilizzati nel mondo manufatti simili.
Era doveroso fare anche questo passo per circostanziare ancora meglio la nostra richiesta a coloro che dovrebbero mediare le esigenze dei costruttori con gli interessi della città ed agli Enti competenti di anteporre ad esse la tutela di queste rare e preziose preesistenze storiche, che possono degnamente convivere con qualsiasi progetto.
Sempre che ci sia la volontà di farlo...