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venerdì 2 ottobre 2020

CEM - VILLA: NEL 2020 LA CONVENZIONE NON VERRA' RINNOVATA - CQSASD: VA BENE MA VA RIPRISTINATA LA DESTINAZIONE A VERDE!





Se lo dice Villa non possiamo che crederci. Peccato però che l'area, sottratta illegalmente alla sua vocazione verde andrebbe appunto restituita a tale destinazione, magari utilizzandola per il bel progetto di un "Parco della Memoria", proposta avanzata da Cristina Daniotti e Alessandro Ruggiero, mentre il Comune di Monza sembra orientato ad ampliarvi la piattaforma ecologica mantenendo sotto le finestre dei sandamianesi cemento e rumore.

CQSASD 

PS: non siamo i soli a nutrire seri dubbi. Vedi sotto l'interrogazione proposta da Egidio Longoni in Consiglio comunale di Monza.


























































clicca sulle foto sotto per visualizzarle meglio:












































ASFALTI BRIANZA: IL TEMPO E' SCADUTO! (DA SIMONE CASTELLI)





Da ieri sono attive le misure anti-smog anche a Brugherio, negli scorsi giorni invece uno studio ha dimostrato la correlazione tra inquinamento e Covid-19, nel frattempo c’è qualcuno che continua a dare tempo a chi contribuisce a violare leggi e limiti di emissioni.
Mercoledì scorso, il 30 settembre 2020, era l’ultimo giorno utile per Asfalti Brianza per rimuovere l’enorme montagna di rifiuti stoccati illegalmente nel proprio sito ma dal giorno di emissione dell’ordinanza della Provincia che su richiesta della Procura sospendeva l’Autorizzazione Unica Ambientale, il 28 luglio 2020, nulla è cambiato.
Nella Conferenza dei Servizi in Provincia, tenutasi proprio mercoledì, l’azienda si è presentata senza documentazione. Risultato: AB non potrà produrre fino al 30/10/2020 e prossima Conferenza dei Servizi fissata l’11/11/2020.
In tutto ciò, ad agosto è stato bocciato dalla Provincia il piano di rientro dell’azienda che proponeva di raddoppiare la produzione in modo da smaltire il rifiuto in loco, a giugno una perizia tecnica commissionata dal Comune di Concorezzo, elencava in maniera dettagliata nelle sue ventuno pagine come in quell'azienda ci sia ben poco a norma e a luglio una relazione di ARPA dimostrava come in un giorno fossero stati superati i limiti di COV e benzene (cancerogeno) in 9 casi su 14.
Sorgono dunque spontanee alcune domande:
1. Perché bloccare la produzione fino al 30/10 e non fino al 11/11?
2. Perché dare ancora nuove possibilità ad un’azienda e una proprietà che vanta debiti tributari, un’interdittiva antimafia per aver subappaltato a 17 aziende mafiose e che dal 2017 si prende gioco delle Istituzioni a vari livelli, sedendo a mirabolanti tavoli di concertazione?
Le Istituzioni che siedono al tavolo e hanno potere decisionale in materia, procedano con la REVOCA DEFINITIVA dell’AUA, il tempo è SCADUTO!
I cittadini hanno bisogno di RISPETTO e LEGALITA', non prese in giro, la SALUTE è un DIRITTO.