Asfalti Brianza ricorre al TAR e attacca frontalmente le Istituzioni e segnatamente:
- Comune di Concorezzo e ufficio Suap
- Provincia di Monza e Brianza
- ATS di Monza e Brianza
- ARPA LOMBARDIA – Dipartimento di Monza e Brianza
Le accuse sono pesantissime (vedi da pag. 22 in poi) .
alleghiamo infondo l'intero documento. Premettiamo una nostra breve disamina critica della ricostruzione (assolutamente di parte) fatta dagli Avvocati di AB.
VEDI QUI ANCHE I LINK A TUTTE LE VICENDE E DOCUMENTAZIONI DA NOI RACCOLTE IN UNA TABELLA (DAL 2014 A GIUGNO 2021)
https://docs.google.com/spreadsheets/d/19AS6JOFkiAvu4VRYo60kvPRoXY_WJIdeutZfVvivWgo/edit?usp=sharing
NOSTRA PREMESSA
Asfalti Brianza da due anni è ferma grazie agli interventi
(e evidentemente ad investigazioni secretate) della Procura della Repubblica.
Non mancano però i fondi per ricorrere ad Avvocati del Foro di Palermo (noti
per le loro abilità in campo di diritto amministrativo). Ovviamente nel loro ricorso
al TAR gli Avvocati di AB tacciono su tutta la lunghissima storia precedente
della proprietà (anni di lamentele per l’inquinamento avanzate dai cittadini di
Segrate, vicende per così dire travagliate della Lucchini Artoni, della Edil
Bianchi, interdittiva antimafia, scandalo Zunino a Santa Giulia ecc. ecc. ,
lamentele dal 2014 a tutto oggi per l’insediamento di Malcantone e così via). Si focalizzano ovviamente solo
sull’ultima conferenza di servizi senza mai citare le decine di tavoli e le
numerose conferenze di servizi precedenti in cui AB (dal 2016 ad oggi) si è
sempre mostrata inadempiente o incapace di produrre la documentazione richiesta
dalle Autorità. Anzi spesso l’impressione fu che le nuove richieste di
autorizzazioni avanzate dalla Azienda (con relativo avvio di una nuova
conferenza di servizi) servissero proprio ad eludere le nuove contestazioni e richieste
avanzate dagli Enti preposti al controllo . E’ anche vero che gli Enti in campo
(in primis il Comune di Concorezzo) sembrano essersi prestati spesso a tale
gioco di rinvii rimpallandosi reciprocamente una finalmente seria presa di
responsabilità.
Ovviamente tutte le richieste di nuova autorizzazione
secondo AB avevano le caratteristiche di una “modifica non sostanziale”,
compreso quando decise di cambiare il bruciatore (anziché mettere dei filtri
adeguati al contenimento delle emissioni gassose, come richiesto)! In questo
caso la Provincia chiarì che si trattava di modifica sostanziale e il Sindaco
Capitanio incredibilmente con ordinanza del 13/8/2019 impedì alla Provincia le
verifiche autorizzative previste dalla legge “imponendo” ad AB il cambio immediato
del bruciatore. Col risultato di una esplosione dell’inquinamento nel mese di
agosto 2019 con quasi mille segnalazioni inpoche settimane da parte dei
cittadini dei comuni circostanti (Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate).
Bruciatore che a tutto oggi non è stato messo a regime.
Ovviamente per gli Avvocati di AB anche l’ultima richiesta
di modifica (compresa la richiesta di uso nella produzione del presunto
“fresato” , materiale ammassato illegalmente e di ignota origine e composizione;
il passaggio delle ore di lavoro da 8 a 15 e trasferimento della produzione in
orario notturno) è considerata “modifica non sostanziale”.
Gli Avvocati di AB denunciano l’ atteggiamento delle
Istituzioni che, per motivazioni politiche e pressate dalla opinione pubblica
(sic!) con le loro incongrue sanzioni amministrative avrebbero condannato AB
alla chiusura ed impedito perfino gli interventi mitigatori sempre promessi (NOSTRA NOTA: e mai realizzati dal 2016 ad oggi) da
AB.
Ma gli Avvocati dovrebbero anche ricordare la diffida ATO MB
che pende dal 2019 su AB che non ha mai messo in opera il sistema fognario che
entro 180 gg. andava realizzato secondo l’AUA del 2016 (cosa che a nostro
avviso avrebbe dovuto far decadere l’AUA tout court; AUA originaria peraltro
già piena di anomalie, come ad es. la mancata indicazione della potenza del
bruciatore, cosa da noi denunciata da tempo e confermata da ARPA in un
sopralluogo del 2019).
Ma soprattutto dovrebbero ricordare che AB è sotto
sequestro non per qualche strana sanzione amministrativa di qualche ente ma per
sequestro da parte della Procura della Repubblica di Monza le cui indagini sono
secretate ma, si suppone, di carattere penale.
E, al di là di tutti i sofismi giuridici i veri dati di
fatto accertati dagli Enti di controllo sono:
-
Verifica al camino del 30/6/2020 : su 14
campionamenti in 9 casi c’è superamento del benzene (cancerogeno)
-
Centraline ARPA posizionate a Concorezzo e
Sant’Albino nei primi mesi del 2020: rischio tossicologico 400 volte superiore
alla norma e rischio cancerogeno superiore 300 volte al “limite di
tollerabilità” (perché i cancerogeni fanno sempre male e non esiste alcuna
soglia minima).
Ora scorriamo un po’ le pagine del ricorso e aggiungiamo in
rosso qualche nostro commento:
Asfalti Brianza ricorre al TAR e attacca frontalmente le
Istituzioni e segnatamente:
-
Comune di Concorezzo e ufficio Suap
-
Provincia di Monza e Brianza
-
ATS di Monza e Brianza
-
ARPA LOMBARDIA – Dipartimento di Monza e Brianza
Asfalti Brianza chiede l’annullamento del provvedimento
del 2/4/2021 assunto dal SUAP e avente
come oggetto il rigetto della domanda di modifica non sostanziale dell’AUA.
E di ogni atto in qualsiasi modo connesso a tale atto,
con particolare riferimento al verbale della Conferenza di Servizi Decisoria
del 25/2/2021; alla Determinazione Dirigenziale della Provincia di Monza e
Brianza (471 del 24/3/2021) ; e a i verbali della Conferenza di Servizi dell’
8/7/2020 e del 30/9/2020.
Asfalti Brianza dispone, ricordano i suoi Avvocati, di
AUA del 24/10/2016 (ex art. 4, co 7, DPR 59/2013)
Validità dell’AUA : 15 anni
Si citano le numerose indicazioni contenute per le varie
matrici e i pareri favorevoli del Comune dal punto di vista urbanistico e
acustico.
NON SI CITA IL FATTO CHE
L’AUA ERA CONDIZIONATA AL FATTO CHE ENTRO 180 GG. ANDAVANO COMPLETATE LE
FOGNATURE (cosa ancora non realizzata)
Non si citano altre numerose
anomalie emerse: ad es. la mancata indicazione della potenza del bruciatore e
il mancato rispetto della distanza dal pozzo di acqua potabile.
Poi gli Avvocati di AB
pretendono di giustificare la richiesta di inserire il (presunto) “fresato”
nella produzione (cosa esplicitamente negata dall’AUA) in nome dell’economia
circolare e come soluzione alle “criticità” (le numerosissime proteste) e soprattutto
alle difficoltà di smaltimento (??!!). Ovviamente senza fare alcun cenno ai
numerosissimi “tavoli di concertazione” promossi dal Comune di Concorezzo(!!??)
da fine 2017 in poi, tavoli cui AB non ha mai portato elementi credibili.
Rispetto alle emissioni odorigene Asfalti Brianza sarebbe
stata destinataria nel corso degli ultimi due anni – proseguono gli Avvocati di
AB - di iniziative bloccanti (a volte
anche sovrapposte fra loro) da parte delle Amministrazioni
Gli Avvocati di AB producono poi un lungo elenco di queste
presunte “iniziative bloccanti” (che sono semplicemente
tentativi, sempre vanificati da AB, di ricondurre l’Azienda al rispetto delle
normative, specie di quelle poste a tutela della salute pubblica).
Es: provvedimento del 1/10/2019 della Provincia di Monza
e Brianza alla luce del sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla
Procura della Repubblica per aver accertato in sito una quantità di rifiuti
eccedente quelle autorizzate da AUA (NOSTRA
NOTA: quantità 30 volte superiore a quanto previsto da AUA , una vera montagna
di materiale privo di caratterizzazione e documentazione che dunque potrebbe
contenere catrame o qualsiasi altro inquinante. Montagna che oltretutto impedisce
la verifica del sistema fognario e degli scarichi e che ingombra l’area di
rispetto del pozzo di acqua potabile).
Altri esempi di “iniziative bloccanti” (secondo gli Avvocati
di AB)
-
il provvedimento della Provincia di MB del
25/6/2020 con cui è sospesa l’autorizzazione agli scarichi in fognatura
(per 30 gg) per inosservanza dell’obbligo di realizzare tutto quanto previsto.
-
La Determinazione Dirigenziale della
Provincia di MB n. 1232 del 28/7/2020 con cui, sulla base dei rilievi
condotti da ARPA (che ha accertato il superamento del limite di emissioni (COV)
da un lato ha confermato il divieto di prosecuzione dell’attività di gestione
dei rifiuti e quello di ritirare rifiuti all’interno dello stabilimento e
dall’altro ha prescritto ad Asfalti Brianza di rientrare nei quantitativi
autorizzati dall’AUA (per singola categoria) entro il 30/9/2020, dando la
priorità al recupero/smaltimento (nostra nota: allo
smaltimento, non al recupero!) dei rifiuti stoccati nella fascia di
rispetto del pozzo. (E poi: dove starebbe la
contraddizione? AB non può trattare rifiuti e deve smaltire quelli stoccati
irregolarmente).
-
La
Determina dirigenziale della Provincia di Monza e Brianza n. 1598 del 29/9/2020 con cui l’Ente ha prorogato il
divieto di esercizio dell’attività di produzione del conglomerato bituminoso,
dunque sancendo (dicono gli Avvocati) la chiusura di AB.
-
L’ordinanza sindacale del Comune di Concorezzo
n. 75/2020 del 22/6/2020 con cui si è imposto ad AB l’adozione, entro il
30/6/2020, di misure finalizzate al contenimento delle emissioni odorigene.
-
Il provvedimento dell’11/12/2020 con cui la Provincia
ha disposto il divieto di prosecuzione dell’attività di messa in riserva e
recupero dei rifiuti non pericolosi, la revoca del titolo “comunicazioni in
materia di rifiuti” e la cancellazione di AB dal registro delle aziende che
effettuano il recupero dei rifiuti. (e allora? Se non
rispetti mai alcuna norma queste sono le inevitabili conseguenze. Semmai le
Istituzioni avrebbero dovuto intervenire fin dal 2016 anziché offrire per anni
inutili “tavoli di concertazione”! ).
A causa di tutto ciò, dice AB,
l’azienda dal novembre 2019 ha ridotto il proprio funzionamento, per fermarsi
completamente (per COVID) nel marzo 2020, per poi riprendere nuovamente per un
breve periodo e a orario ridotto e infine dal luglio 2020 ha cessato ogni
attività che ad oggi non è mai ripresa.
Nostra nota: MA E’ LA PROCURA
DELLA REPUBBLICA DI MONZA CHE VI HA CHIUSO E PER MOTIVI BEN DIVERSI DA
QUESTIONI AMMINISTRATIVE O PROCEDURALI!
In realtà, dice AB, il 12/6/2020 avevamo presentato al
SUAP di Concorezzo una comunicazione di modifica non sostanziale dell’AUA e
ciò al fine dichiarato di “contribuire al superamento di gran parte delle
criticità emerse ed accertate negli ultimi due anni dalle varie Autorità
coinvolte” (criticità attribuibili, dice AB a:
-
emissioni odorigene moleste (tali da provocare
molteplici lamentele a Concorezzo e comuni limitrofi).
-
presenza di rifiuti (nostra
nota: 30 volte il consentito!) specie nella fascia di rispetto del pozzo
d’acqua potabile del Malcantone (nostra nota:
circostanza da noi denunciata e lungamente negata da Asfalti Brianza ma anche
dal sindaco di Concorezzo).
L’Avvocato di Ab dice che Asfalti Brianza si è attivata “in
ogni modo, anche con ingenti investimenti” per ovviare alle diffide provenienti
dalle Autorità (nostra nota: quando mai? Dove sono
i progetti e i preventivi di spesa relativi? Tutti i verbali di tavoli (dal
2017 in poi) e le numerose conferenze di servizi lamentano costantemente
mancanza di documentazione adeguata; in particolare mancano anche i documenti
dettagliati del presunto “impianto di nebulizzazione” installato solo
parzialmente e oggetto dell’ultima conferenza di servizi ).
L’ultima richiesta di nuova AUA, dicono gli Avvocati di AB,
chiedeva :
-
autorizzazione scarichi fognari – in particolare
aggiornamento del sistema di trattamento e scarico delle acque (nostra nota: ma AB è inadempiente fin dal 2017 perché l’AUA
del 4/10/2016 fu concessa a condizione che entro 180 gg. venissero completati i
lavori alle fognature richiesti; cosa mai avvenuta tanto che è ancora vigente
specifica diffida del 2019 di ATO MB).
-
Autorizzazione emissioni in atmosfera
Secondo gli Avvocati di AB sono da considerarsi non
sostanziali le variazioni CHE NON COMPORTINO EFFETTI NEGATIVI E SIGNIFICATIVI
SULL’AMBIENTE (cfr. art. 2 comma 1, lett. G DEL dpr 59/2013). Secondo gli stessi Avvocati se l’Autorità
competente giudica l’intervento modifica sostanziale nei 30 gg. successivi deve
ordinare al gestore di presentare specifica domanda di autorizzazione ai sensi
e per gli effetti dell’art. 4 e la modifica comunicata non può essere eseguita
sino al rilascio della nuova autorizzazione.
Nel caso concreto – dicono gli Avv. di AB, la Provincia di
Monza e Brianza, pur riconoscendo la natura non sostanziale della richiesta di
modifica (nostra nota: dove? A noi non risulta!)
ha disposto una conferenza di servizi decisoria, simultanea e sincrona ai sensi
degli artt. 14, comma 2 e 14-ter della L. 241/1990 cui sono stati chiamati a
partecipare AB, il Comune di Concorezzo, ARPA Lombardia – dipartimenti di Milano
e MB, ATO MB, Brianzacque, ATS Brianza e come uditori i Comuni di Monza,
Brugherio e Agrate Brianza.
Insomma, dicono gli Avv. di AB, la Provincia ha trattato
la richiesta come fosse una modifica sostanziale,
cosa che non è.
-
(nostra nota
rispetto alle “emissioni in atmosfera” : a fronte di segnalazioni, lamentele e
inadempienze AB chiede l’uso del (presunto) fresato in produzione e il
raddoppio dell’orario di lavoro, da 8 a 15 ore giornaliere. Si noti
peraltro che la montagna di rifiuti illecitamente ammassata in AB non è
caratterizzata. Non si sa cosa sia né da dove venga. Potrebbe contenere catrame
o qualsiasi altro inquinante. Nonostante tutto un annoso iter di manchevolezze
AB pretende di usare il presunto fresato nella produzione per abbattere
l’impatto sull’ambiente dei camion impegnati nello smaltimento impostole e “in
nome della tanto decantata economia circolare” . Motivazioni veramente
paradossali (vedi documento AB del
6/8/2020).
-
L’USO NELLA
PRODUZIONE DI TALE MATERIALE POTENZIALMENTE PERICOLOSO E LA RICHIESTA DI PIU’
CHE RADDOPPIARE L’ORARIO DI LAVORO (CON INEVITABILE RADDOPPIO DELLE EMISSIONI
TOSSICHE E CANCEROGENE) NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE UNA MODIFICA NON
SOSTANZIALE! Allo stesso modo il presunto “impianto di nebulizzazione” va
studiato, analizzato ed eventualmente autorizzato. E in ogni caso secondo la
letteratura a noi nota questo tipo di impianti (peraltro qui neppure
completato) non può rimpiazzare i filtri adeguati al contenimento delle
emissioni gassose richiesti dagli Enti.
La prima seduta della conferenza di servizi – proseguono gli
Avv. di AB, è stata convocata l’8/7/2020 . In particolare, dicono, la Provincia
avrebbe chiesto (solo) al Comune di Concorezzo di dare parere su eventuali
vincoli ambientali e urbanistici e sulla azzonizzazione acustica. A seguito
di questa prima seduta sono stati concessi ad AB 60 gg. per produrre
documentazione integrativa (con conseguente sospensione dei termini per la
conclusione della stessa conferenza di servizi). Gli Avvocati sottolineano il
fatto che in quella occasione si è dato atto del fatto che AB, in ottemperanza
alla Ordinanza sindacale n. 75/2020 ha installato un nuovo impianto per la
mitigazione delle emissioni odorigene. (Nostra
nota: dai verbali risulta che di tale impianto di mitigazione AB non ha saputo
produrre alcuna documentazione specifica, né documenti di spesa). Oltretutto gli Avvocati stessi dichiarano che
tale impianto non è stato messo mai a regime causa il sopravvenuto fermo delle
attività disposto dal Comune (nostra nota-
solita storia: i sequestri sono stati decretati dalla Procura della Repubblica
di Monza per ragioni legate alle investigazioni e non per decisioni
amministrative). Gli Avvocati citano poi generici pareri favorevoli
di Brianzacque e ATO MB agli allacci in fognatura ma non possono negare che in
realtà ATO MB ha espresso parere negativo in quanto
ha aperto (a tutto oggi) una diffida
(n.66/2019) dal 2019 perché AB non ha prodotto (dopo anni di richieste)
la planimetria degli impianti di scarico e programma dettagliato sulla gestione
dei rifiuti. Intanto ATS ha
chiesto a Brianzacque dettagli sull’ubicazione del pozzo di acqua potabile.
ARPA, riportano gli Avvocati di AB, dice che non può
partecipare a conferenza decisoria per il proprio ruolo di mero supporto
tecnico per gli altri Enti (!!??) .
Il Comune di Concorezzo – proseguono gli Avv. di AB,
trattandosi di industria insalubre di 1^ classe (art.216 del T.U. delle leggi
sanitarie), ha preteso che il proprio parere avesse carattere vincolante in
seno alla conferenza. (Nostra nota: quando noi
facevamo riferimento a questa norma pretendendo tutela dal Sindaco c’è chi ha
raccontato storie). E secondo gli Avv. di AB il Comune di Concorezzo
avrebbe fornito in questa sede “parere favorevole condizionato alle
mitigazioni” (condizionato a cosa?).
Asfalti Brianza ha prodotto poi alcuni dei documenti
integrativi richiesti il 27/7/2020 e il 7/9/2020.
Intanto, proseguono gli Avv. di Asfalti Brianza, l’11/8/2020
ARPA Lombardia, prima ancora che tali documenti fossero acquisiti in conferenza
di servizi, ha pubblicato sul proprio sito alcuni esiti di attività di
controllo dicendo che per le sostanze monitorate (???) la qualità dell’aria non
faceva emergere situazioni critiche e che i dati erano in linea con altri del
2017 e 2018. Tali dati, dicono gli Avvocati di AB, sono stati portati anche al
tavolo della Prefettura di Monza.
Nostra nota: vogliamo ricordare
che tutti i controlli precedenti di ARPA vennero effettuati a camino spento
(come candidamente ammesso dal Dottor Maierna alle Iene nel novembre 2019)? Inutili rassicurazioni sulla base di questi
presunti dati sono state ripetutamente propalate anche dal Sindaco di
Concorezzo.
La seconda seduta della conferenza di servizi si è tenuta il
30/9/2020 e in quella sede il Sindaco di Concorezzo, dicono gli Avv. di AB, ha illustrato
il suo “parere favorevole condizionato”. Sostanzialmente, dicono gli Avv. , ha
osservato che il nuovo PGT di Concorezzo (3/9/2020) prevede l’insediamento di
(nuove, dicono gli Avvocati di AB) attività di produzione di conglomerati
bituminosi solo a particolari condizioni di tutela della salute e che per AB il
tutto è ammesso in quanto azienda di vecchia attività. A condizione che ATS dia
parere favorevole sulla base della nuova azzonizzazione prevista dal PGT. ATS
avrebbe risposto al Sindaco che intanto il nuovo PGT non è ancora vigente e che
comunque per l’insediamento di un’azienda insalubre di 1^ classe la competenza
è tutta del sindaco e che ATS al massimo può dare un supporto per le decisioni
da assumere.
NOSTRA NOTA: SINDACO, ATS E ARPA,
IN OGNI CASO NE ESCONO CON LE OSSA ROTTE. Evidentemente le nostre denunce erano
più che fondate e non si trattava di lottare solo contro le pratiche di questa
azienda e proprietà.
Dunque, secondo gli Avv. di AB, ATS stessa avrebbe
depotenziato le argomentazioni del Sindaco di Concorezzo fondate sul nuovo PGT.
Gli Avvocati dicono poi che “pur non attinendo tali
questioni allo specifico oggetto della conferenza di servizi” Asfalti
Brianza ha dato atto di aver presentato (il
28/7/2020) un piano d’intervento (e relativo cronoprogramma) per
l’ottimizzazione dei parametri impiantistici (con l’allontanamento dei materiai
giacenti nello stabilimento) e per l’adeguamento dei sistemi di contenimento
delle emissioni, nonché di essere disponibile alle misurazioni odorigene, ma di
non aver ricevuto ancora l’autorizzazione a far ripartire l’impianto (per
testare il nuovo bruciatore).
NOSTRA NOTA: QUALE ERA DUNQUE
LO SPECIFICO OGGETTO DELLA CONFERENZA? NON FORSE L’ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE
PRECISA SUL NUOVO IMPIANTO DI MITIGAZIONE (disegni, costi ecc.; materiale del
tutto mancante).
INTANTO GLI AVVOCATI AB
DANNO IMPLICITA CONFERMA DEL FATTO CHE DA AGOSTO 2019 ASFALTI BRIANZA LAVORA
CON UN NUOVO BRUCIATORE CHE NON E’ MAI STATO MESSO A NORMA. Cosa accaduta perché la assurda ordinanza del Sindaco
Capitanio del 13/8/2019 ha consentito ad AB di cambiare bruciatore senza prima
farlo verificare ed autorizzare dalla Provincia. Cosa che a nostro avviso
avrebbe dovuto far immediatamente decadere la vecchia AUA del 2016. AUA del
2016 che (perla tra le molte) non riportava neppure la portata del bruciatore,
cosa rilevata da noi ma anche da ARPA durante proprio sopralluogo.
Asfalti Brianza, prosegue la ricostruzione dei suoi Avvocati,
informa di aver sgomberato (Ndr: dopo anni!) la fascia di rispetto del pozzo.
Lamenta poi che le misurazioni dei quantitativi erano state sbagliate dalle
Amministrazioni precedenti (!!?? Ma bastava
l’occhio nudo per vedere l’immensa montagna eccedente 30 volte quanto
consentito).
Secondo gli Avv. AB finisce in gloria dicendo di aver
ricevuto proprio oggi (30/9/2020) una relazione tecnica (di chi? Doc. 22) che
quanto a COV e COT parlerebbe di rispetto di quanto previsto dall’AUA.
La seduta si conclude con la conferma da parte della
Provincia del provvedimento di fermo impianto fino al 31/10/2020 (e comunque
fino alla completa messa in atto del piano di intervento proposto da AB) e con
la richiesta di nuova documentazione per verificare la reale efficacia dei
sistemi di abbattimento previsti da AB (che dunque
risultano non sufficientemente documentati) .
Il 16/10/2020 e il 20/10/2020 AB presenta nuova
documentazione integrativa. AB denuncia di non aver potuto fare misurazione
delle emissioni odorigene e di non aver potuto produrre la relazione sulle emissioni
diffuse in atmosfera a causa del fermo imposto dalla P.A. (!!??). Gli Avv. di AB dicono dunque che in tal modo è
stato impedito di valutare i risultati prodotti dal nuovo impianto di
abbattimento (unico in Italia e, dicono, costoso; ma
dove sono le documentazioni relative?)
NOSTRA NOTA: AL DI LA’ DELLE
LAMENTELE PER FERMI IMPOSTI DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA A NOI SEMBRA CHE NON
SIANO MAI STATI PRODOTTI DISEGNI, CARTE, PROGETTI E IMPEGNI DI SPESA RELATIVI A
TALE IMPIANTO. A noi risulta dalla letteratura che in ogni caso dei
nebulizzatori (in questo consiste il nuovo intervento) siano del tutto
insufficienti a contenere le emissioni gassose (cancerogene).
Il 10/11/2020 proseguono gli avvocati, finalmente, alla
presenza di tecnici dell’ARPA viene effettuata da Asfalti Brianza una “campagna
di campionamento delle emissioni odorigene” da cui risulterebbe che nell’area
circostante non vengano rilevate molestie olfattive. Gli Avv. di AB ne deducono che allora ha ragione
il tecnico di AB che prevedeva un abbattimento del 44% delle emissioni
odorigene grazie ai nuovi interventi del giugno 2020 (che loro stessi ammettono
incompleti e mai messi a regime o verificati sempre a causa, ovviamente, delle
chiusure imposte dalla PP. AA. Gli Avv. ribadiscono la disponibilità a
monitoraggi periodici (bontà loro; è dal 2016 che
AB è “monitorata” con una decina fra tavoli e conferenze di servizi e sempre in
qualche modo inadempiente). Alla
fine gli Avv. ricordano alle Istituzioni che c’è sempre la possibilità di
attivare le procedure della DGR. 3018 (!!??)
NOSTRA NOTA: OVVIAMENTE GLI
AVV. NON FANNO NESSUN ACCENNO ALLE RILEVAZIONI AL CAMINO DEL 30/6/2020 (CON IL
NUOVO IMPIANTO DI ABBATTIMENTO GIA’ IN OPERA) IN CUI SU 14 RILEVAZIONI BEN 9
VOLTE C’E’ SUPERAMENTO DEL BENZENE (CANCEROGENO) E NEPPURE AI RISULTATI DELLE
CENTRALINE A CONCOREZZO E A SANT’ALBINO CHE HANNO EVIDENZIATO RISCHIO
TOSSICOLOGICO 400 VOLTE SOPRA IL LIVELLO DI LEGGE E RISCHIO CANCEROGENO 300 VOLTE
SOPRA IL “LIMITE TOLLERABILE” (PERCHE’ IN QUESTO CASO NON C’E’ ALCUN LIMITE
CONSENTITO. FANNO SEMPRE MALE!).
Quanto agli interventi richiesti dalle Autorità per il
contenimento delle emissioni diffuse (in zona silos e caricamento silos)
sostanzialmente gli Avv. di AB rispondono che sono le case circostanti ad
essere fuori luogo perché in area produttiva (SI
NOTI CHE L’INSEDIAMENTO DI RANCATE E’ SECOLARE!).
La richiesta, secondo gli Avv. è “atipica e
sproporzionata” anche se l’Azienda è disponibile (come dal 2016 ripete
vanamente) a valutare interventi (ma solo dopo aver valutato l’efficacia dei
nebulizzatori per abbattere le emissioni aeree). (NOSTRA
NOTA: L’ABITUALE ARROGANZA).
Gli Avv. di AB poi ricordano che con nota del 20/10/2020
AB aveva chiesto autorizzazione allo scarico nel sottosuolo ma che la Provincia
ha respinto l’autorizzazione configurando la modifica come sostanziale. (NOSTRA NOTA: DUNQUE NEL 2016 AVRESTI DOVUTO COMPLETARE IL
SISTEMA FOGNARIO. NON LO HAI FATTO. ANZI HAI AMMASSATO UNA MONTAGNA DI RIFIUTI
CHE PRODUCONO PERCOLATO, COME RILEVATO DAL SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI NEL 2019
E CHE IMPEDISCONO PERFINO LA VERIFICA DEL SISTEMA FOGNARIO. DI CERTO NEL 2019 E’
STATO RILEVATO ANCHE UNO SCARICO NON AUTORIZZATO. ATO MB HA APERTO NEL 2019 UNA
DIFFIDA PER QUESTE INADEMPIENZE. DIFFIDA TUTTORA VIGENTE. E ALLORA TU COSA FAI?
PRESENTI L’ENNESIMA RICHIESTA DI UNA NUOVA DIVERSA AUTORIZZAZIONE E RELATIVA
CONFERENZA SERVIZI. UNA PRASSI FURBESCA CHE AB HA GIA’ MESSO IN ATTO UN SACCO
DI VOLTE).
Comunque gli Avv. di AB ne concludono che se questa
modifica è giudicata sostanziale dalla Provincia evidentemente la modifica
contemplata dalla conferenza di servizi in corso sarebbe non sostanziale (conclusione logica tutta da dimostrarsi) .
Gli Avv. di AB denunciano poi
un clima “non disteso” (??) da parte
delle Amministrazioni nei confronti di AB, accentuato poi da “cittadini sul
piede di guerra” (??!!).
Il 25/2/2021 (a quasi 5 mesi dalla prima seduta, rilevano
polemicamente gli Avv. di AB) si tiene la terza seduta della conferenza di
servizi.
NOSTRA NOTA: MA I RITARDI, LE RICHIESTE DI PROROGA DA PARTE DI AB E
LA CONCESSIONE (INOPPORTUNA) DI RINVII DA PARTE DEGLI ENTI SONO LA COSTANTE DELLA
DECINA DI TAVOLI E CONFERENZE DI SERVIZI DAL 2016 A OGGI; RINVII COMUNQUE SEMPRE
IMPUTABILI A MANCANZA DI ADEGUATA DOCUMENTAZIONE E DI ADEGUAMENTO ALLE
PRESCRIZIONI DA PARTE DI AB.
Gli Avv. di AB dedicano poi molta attenzione alle dichiarazioni
del Comune di Concorezzo. Ricordano che già in precedenza il Sindaco aveva dato
“parere favorevole condizionato” (nota: condizionato alle valutazioni di ATS)
dal punto di vista urbanistico e della azzonizzazione acustica. Rilevano che
questi sono gli unici aspetti di competenza del Comune (NOSTRA NOTA: CONTRADDICENDO QUANTO GIA’ SCRITTO PRIMA DA LORO STESSI RISPETTO
ALLA NATURA DI AZIENDA INSALUBRE DI AB PER LA QUALE INVECE IL SINDACO HA UN
POTERE ASSOLUTO RISPETTO AUTORIZZAZIONI PER INSEDIAMENTO E MODIFICHE).
Questa volta invece, dicono gli Avv., il Comune da un
parere negativo (prevalente e vincolante) sulla base di queste motivazioni che
riportiamo liberamente:
“(omissis) …il piano di smaltimento dei rifiuti proposto
dall’Azienda è stato ampiamente disatteso…;(omissis) nei dintorni da anni vengono
lamentati disagi ecc. causati da problematiche carattere odorigeno (NOSTRA NOTA : E LE EMISSIONI CANCEROGENE COMPROVATE?)
. Gli Enti stanno facendo controlli (NOSTRA NOTA :
MA I CONTROLLI A CAMINO DEL 30/6/2020 HANNO GIA’ DIMOSTRATO LA CANCEROGENICITA’
DELLE EMISSIONI PERALTRO GIA’ NOTE DAL 2018).
Alla fine il Sindaco di Concorezzo dice di voler
coinvolgere la Provincia in sede di conferenza VAS per la variante generale al
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale affinché valuti eventuali
profili di incompatibilità per la collocazione di industrie insalubri di 1^
classe all’interno della propria Rete di ricomposizione paesaggistica. (NOSTRA NOTA: QUANTE VOLTE E GIUSTAMENTE ABBIAMO
DENUNCIATO LE INDECISIONI E LE INCONGRUENZE DEL SINDACO CHE ALLA FINE HANNO
OGGETTIVAMENTE DATO UNA MANO ALLE DINAMICHE TORTUOSE DI AB!).
Gli Avv. dicono che il Sindaco ha poi motivato con le
previsioni della nuova variante al PGT di Concorezzo (che prevedono specifici
controlli per aziende di questo genere; secondo gli Avv. norma che vale solo
per i nuovi insediamenti) il rimpallo di ogni decisione autorizzativa o meno ad
ATS.
ATS per parte sua avrebbe risposto al Sindaco che la
documentazione non è completa in particolare per le ricadute sulla matrice aria
la cui situazione risulta già critica.
ATS cita in particolare i controlli fatti da ARPA (nel
periodo 18/12/2019 – 16/6/2020) da cui risultano rischio tossicologico e
cancerogeno. Gli Avv. ribattono che in questo periodo l’Azienda era in regime
di produzione ridotta.
(NOSTRA NOTA: I DATI DI ARPA TRAMITE CENTRALINE A
CONCOREZZO E SANT’ALBINO SONO MOLTO PREOCCUPANTI. NOI ABBIAMO SEMPRE
AVVERTITO CHE QUALCUNO AVREBBE TENTATO DI SMINUIRNE LA
PORTATA CITANDO IL LOCKDOWN DA COVID O IMPUTAMDO AD ALTRE FONTI; IL DATO
SEMPLICE, PUNTUALE E INOPPUGNABILE E’ IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI AL CAMINO
CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME. RICHIESTA CHE è STATA ASCOLTATA SOLO IL
30/6/2020 CON GLI ESITI ASSAI PREOCCUPANTI CHE SAPPIAMO. ANCHE IL RICORSO
ALLA DGR 3018 PER LE MOLESTIE OLDFATTIVE PUO’ DIVENTARE UN’ARMA DI DISTRAZIONE
DI MASSA E DI RINVIO DELLE SOLUZIONI E NON A CASO PERFINO GLI AVV. DI AB LA
CITANO COME OPPORTUNITA’ (…PER LORO)).
Il Comune di Concorezzo, proseguono gli Avvocati di AB, ha
negato anche l’aumento dell’orario da 8 a 15 ore al giorno e lo spostamento in
orario notturno a causa del mancato
smaltimento dei rifiuti non autorizzati e della mancata soluzione delle
problematiche olfattive. Un parere negativo fondato, osservano gli avvocati di
AB su:
-
valutazioni di ATS sulla salubrità che non hanno
nulla a che vedere con le finalità della conferenza di servizi (che doveva solo,
dicono, esprimere parere sulle richiesta di modifica non sostanziale)
-
altri elementi estranei e non pertinenti
(interpretiamo: questioni legate al nuovo PGT di Concorezzo e PTCP della
Provincia)
-
circostanze non veritiere (la mancata messa in
atto di misure di contenimento delle molestie olfattive). Secondo gli Avvocati
di AB, infatti, le misurazioni fatte da AB alla presenza di tecnici ARPA a
novembre 2020 attesterebbero la riduzione. (NOSTRA
NOTA: COME SEMPRE SI PARLA SOLO DELLE
“MOLESTIE OLFATTIVE” TRASCURANDO I DATI INCOFUTABILI SU EMISSIONI TOSSICHE E
CANCEROGENE VERIFICATE AL CAMINO IL 30/6/2020 E ALLE CENTRALINE DI CONCOREZZO E
S.ALBINO. QUANTO ALLE RILEVAZIONI FATTE DA AB A NOVEMBRE 2020 RIBADIAMO CHE LA
CONFERENZA DI SERVIZI LAMENTA ASSENZA DI DOCUMENTAZIONE ADEGUATA SU PROGETTO,
COSTI ECC. DELL’IMPIANTO DI ABBATTIMENTO TRAMITE NEBULIZZATORI, IMPIANTO
PERALTRO MAI COMPLETATO).
-
Considerazioni di matrice essenzialmente
politica (??!!)
Gli Avvocati di Asfalti Brianza denunciano infine
l’incongruenza fra le dichiarazioni di ATS citati in conferenza di servizi del 25/2/2021
e le dichiarazioni di ATS al Tavolo del Prefetto solo 6 mesi prima.
NOSTRA NOTA: IN EFFETTI ANCHE A
NOI PARVE VERGOGNOSO L’ ATTEGGIAMENTO RASSICURANTE DI ATS AL TAVOLO PREFETTIZIO
E ANCOR PIU’ IL RILANCIO MEDIATICO FATTO DAL SINDACO CAPITANIO QUANDO I DATI
RACCOLTI DA ARPA NON ERANO STATI ANCORA DIFFUSI. COSI’ COME E’ STATO VERGOGNOSO
PERDERE QUASI UN ANNO PER RENDERE PUBBLICO, SULLA BASE DEGLI STESSI DATI ARPA
RACCOLTI QUASI UN ANNO PRIMA, IL PESANTE RISCHIO TOSSICOLOGICO E CANCEROGENO
CUI LA SALUTE PUBBLICA E’ ESPOSTA). ALLE OBIEZIONI DEGLI AVVOCATI DI AB
RISPONDIAMO CHE COMUNQUE I DATI PROCCUPANTI SONO INCONFUTABILI.
Gli Avvocati di AB dicono che ATS avrebbe risposto all’
accusa di incongruenza dicendo che la valutazione portata al tavolo del Prefetto
riguardava le sostanze “normate” e che comunque si era rimandato tutto ad
ulteriore approfondimento. Risposta ritenuta insufficiente. Quanto allo
smaltimento dei rifiuti dicono che delle 40.000 tonnellate rilevate da ARPA AB
ne ha smaltito 31.000 (NOSTRA NOTA: quantitativo
smaltito assai poco credibile ad una semplice verifica ad occhio nudo. Infatti
la montagna c’è ancora anche se smussata e sparsa qua e là - oltretutto di
tutto il materiale smaltito AB deve poter produrre bolle di accompagnamento dettagliate
e documenti degli impianti di smaltimento cui ci si è rivolti. Senza citare il
fatto che uno degli impegni imposti ad AB era la caratterizzazione dettagliata
di tutti i rifiuti in loco suddivisi per tipologia). Inoltre gli
Avvocati ribadiscono l’impegno di AB negli anni a ridurre le emissioni
odorigene (NOSTRA NOTA: i verbali di decine di
riunioni, tavoli e conferenze di servizi dal 2016 ad oggi confermano il
contrario).
Anche rispetto alla confermata sussistenza della diffida ATO
(N.66 del 2019 per gli scarichi) (per non aver a tutto oggi eseguito quanto
richiesto) gli Avvocati di AB dichiarano che questo fatto non ha rilevanza
rispetto alla conferenza di servizi che si riferiva – dicono - ad altro
aspetto”. (NOSTRA NOTA: QUINDI CONTINUIAMO COSI’:
AD OGNI DIFFIDA E DENUNCIA DI MANCATO ADEGUAMENTO DA PARTE DELLE AUTORITA’ PER
ASFALTI BRIANZA E’ SUFFICIENTE PROPORRE L’ENNESIMA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE
PER UNA NUOVA MODIFICA NON SOSTANZIALE E IL GIOCO DELL’OCA RICOMINCIA
IMPUNEMENTE DAL VIA?).
La conferenza di servizi, concludono gli Avv. di AB si
conclude con esito negativo “in considerazione delle prerogative che le
norme in campo igienico- sanitario assegano a Comune e ATS (quale supporto
tecnico del Comune)” . Tale esito - proseguono gli Avv. di AB è stato
trasfuso nella determina della Provincia n. 471 del 24/3/2021 con cui la
Provincia impone anche il completo smaltimento dei rifiuti (NOSTRA NOTA: MA QUESTO AB LO DOVEVA AVER GIA’ FATTO ENTRO
IL 24/1/2020!) e il completamento degli scarichi in fognatura (NOSTRA NOTA: MA ANCHE QUESTO AB AVREBBE DOVUTO FARLO
ENTRO 6 MESI DALL’ ottobre 2016!) . E’ stato altresì confermato il
divieto di produzione del conglomerato bituminoso fino a completamento degli
interventi richiesti dalle determine provinciali n. 1232 del 28/7/2020 e n.
1598 del 29/9/2020.
In conclusione gli Avvocati di AB chiedono al TAR
l’annullamento della conferenza di servizi del 25/2/2021 e della D.D. 471/2021.
Poi gli Avvocati adducono le loro motivazioni. In primo
luogo mirano a richiamare l’attenzione del TAR solo sulla specifica questione
di merito. Riconoscono implicitamente che in realtà le chiusure sono legate
agli interventi della Procura ma non mancano di denunciare un clima di
indiscriminata ostilità dei cittadini nei confronti di AB (!!??) e di lodare la disponibilità di AB a
proporre soluzioni migliorative (la cosa non merita
neppure un nostro commento).
A questo punto, dopo una (molto parziale) ricostruzione
della vicenda gli Avvocati di AB iniziano il loro affondo più specificamente
giuridico (vedi da pag. 22 in poi).
ALLEGHIAMO L'INTERO DOCUMENTO (CLICCA SULLE IMMAGINNI PER INGRANDIRLE):