In Piazza del Sole (e non solo) si ripresenta la cocciniglia Takahashia Japonica, insetto proveniente dal Giappone che sembra colpire soprattutto piante di gelso e acero.
da Internet:

È facilmente riconoscibile durante la fine del periodo riproduttivo grazie ai caratteristici ovisacchi dall’aspetto cotonoso, tubolari, formanti anelli lunghi da 4 a 5 cm di colore bianco.

Secondo le linee guida di ERSAF, ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste, non si rileva pericolosità per persone o animali: l'insetto allo stato attuale sembra essere più un problema estetico che un danno per le piante colpite. Infatti, una volta cadute tutte le foglie, il parassita lascia la pianta, che germoglia nuovamente e torna fiorente.
Ad oggi, il controllo di questo insetto risulta complesso per diversi motivi:

non esistono sistemi scientificamente riconosciuti, compatibili con le attuali normative, che debellino il problema;

l'utilizzo di prodotti fitosanitari specifici, che comunque oggi non possono essere commercializzati, comporterebbe l'annientamento degli insetti impollinatori;

alcuni sistemi palliativi, come tagliare rami infetti o invasi, paradossalmente comportano un maggiore problema per la pianta perché in un periodo di massima vegetazione nei rami è presente maggior linfa (infatti il parassita va proprio lì).