Ieri sera ci siamo trovati nella generosa (gratuita) ma angusta sede dello SPI.
Molti gli argomenti trattati:
1)
Visita di Appiani (consigliere delegato allo sport del Comune di Monza)
vedi:
.http://comitatosantalbino.blogspot.it/2014/04/mercoledi-164-alle-1430-appiani-in.html
Abbiamo sollecitato tale incontro x mostrare alcuni spazi del quartiere ed in particolare l’Ecomostro, nella speranza che l’Amministrazione comunale si attivi per un utilizzo sportivo e sociale del capannone situato presso il parco giochi di via Guardini, nell’interesse delle molte associazioni sportive (e non solo) del territorio ( Sanda, Eureka, i climber di S. Damiano, la società di A2 di pallanuoto ecc ecc. ).
2)
Visita del responsabile aree verdi del Comune. Vedi:
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2014/04/174-area-verde-di-via-guardini-il.html . Lo si accompagnerà a costatare la grande pericolosità di alcuni dei giochi collocati nel Parco giochi di Via Guardini. Occorre rimozione di alcuni e manutenzione di tutti. Occorre anche isolamento dalla zona industriale (anche con alta rete antipalloni) perché dalle reti ormai divelte e per raggiungere i palloni caduti al di là i bambini si avventurano in un terreno pericoloso con parecchie buche e pozzi a cielo aperto contenenti chissà quali liquidi. Tale segnalazione l’abbiamo già fatta e il presente scritto vuole essere un ultimativo richiamo prima che accada qualche disgrazia.
3) Nuovo PGT (piano di governo del territorio). Entro il 28/4 il Comitato dovrà proporre alcune proprie osservazioni per il nuovo PGT. Paola Sacconi sta già approntando il lavoro. Le tematiche principali riguarderanno:
• Rotonda killer e passerella ciclopedonale (realizzazione ciclabile e modifica della rotonda)
• Area industriale a nord del quartiere (riduzione volumetrie, utilizzo sociale e sportivo dell’Ecomostro, area verde di rispetto, totale isolamento del traffico pesante dal quartiere mediante entrate e uscite su Viale Induistrie e Viale Sicilia e senza sbocchi o accessi su e da Via Adda).
• Recupero e riqualificazione aree agricole ad est di Via Adda (progetto City Farmers, parco agricolo, inserimento nei PLIS o parchi di interesse sovracomunale quali Cavallera, Villoresi, Lambro, Increa, Parco est delle Cave)
• Recupero e riqualificazione delle aree prospicienti viale delle Industrie (con riconversione delle varie discariche…).
• Valorizzazione di Piazza Pertini (o piazza “del sole”): ripavimentazione, panchine e coperture, casa dell’acqua, casa del latte, chiosco, edicola ecc.
• Valorizzazione di Via Mameli come via dei servizi (scuola, palestra, centro civico, farmacom ecc.) con tutela del traffico ciclopedonale.
• Recupero di Via Adda al solo traffico locale.
• Valorizzazione del centro di S. Albino (Via Marco d’Agrate con zona 30; ma anche e soprattutto l’area su cui insistono chiesa, oratorio e “Villa del conte”.
• Realizzazione di un piano di viabilità pedonale e ciclabile interna al quartiere e in collegamento col sistema ciclabile sovracomunale (del Villoresi, di Via Adda, della Martesana ecc).
4) Consulta di quartiere e utilizzo Centro civico.
La nostra posizione rispetto alla Consulta è nota. Avremmo preferito una struttura elettiva e con qualche capacità decisionale. Tuttavia salutiamo con favore quello che rimane un tentativo di allargare la partecipazione. Insomma uno strumento perfettibile soprattutto se tutti (Associazioni ed enti vari) ci mettiamo la voglia di conoscerci, ascoltarci e lavorare ad una sintesi nell’interesse primario del quartiere.
Come Comitato lo scarso successo dei corsi civici (un solo corso attivato, quello di teatro) non ci sorprende molto. Dopo tanti anni di assenza di spazi in cui incontrarsi ed impegnarsi sarebbe stato meglio partire dal locale. Comunque anche in questo caso le scelte dell’assessorato avevano un loro senso: uscire dall’usurpazione “parapartitica” delle istituzioni partecipative.
Come corollario a tutto ciò a noi del Comitato pare che la Consulta debba lavorare su queste ipotesi:
• Allargare la partecipazione a tutte le possibili associazioni, enti e gruppi di S. Albino (società sportive come Sanda, Eureka ecc. ma anche alla scuola media consortile e altre agenzie educative e sociali).
• Procedere alla mappatura delle risorse (organizzazioni e singoli cittadini) già in grado di portare ad un utilizzo regolare del Centro civico. Solo a titolo di esempio potremmo già cominciare col dedicare alcune serate a queste presenze importanti del nostro territorio:
Una serata sulla storia locale ( a cura del Gruppo Vecchie Memorie)
Una serata di spettacolo e convivio (mangiare assieme) su orto e sostenibilità ( a cura di Arci Scuotivento)
Una serata di musica con la nostra Banda
Una serata di incontro con la Corte Solidale di S. Damiano
Una sera di proiezioni di viaggio (grazie all’amico Paleari che tutti conoscono)
Ecc. ecc. (le idee e i contatti non mancano).
• Arrivare ad una proposta di gestione di orari di apertura del Centro civico da parte dei vari enti della Consulta che si impegneranno a fornire e organizzare momenti di incontro, ascolto, servizi, eventi (solo a mo’ di esempio potremmo organizzare una emeroteca; uno sportello sociale; uno spazio di richiesta e offerta lavoro di taglio locale magari allargando il target a tutte le Consulte di Monza ecc. ecc.).
• Costruzione di strumenti di coinvolgimento e informazione della popolazione. Ad esempio noi del Comitato potremmo offrirci per collaborare ad alimentare un blog o un bollettino della Consulta in cui trovi voce tanto la Consulta come entità complessiva ma anche ogni singola realtà partecipante. Ovviamente tale bollettino dovrebbe avere poi anche una versione cartacea che possa raggiungere tutti i santalbinesi.
• Costruzione di una ipotesi di coinvolgimento dei giovani con incontri mirati nelle scuole, con le agenzie educative e anche con la costruzione di eventi adatti. Per un futuro di partecipazione occorre seminare a partire dalle nuove generazioni!