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domenica 9 ottobre 2016

STRABISMO DELLA GIUNTA? COLATA DI CEMENTO SU AREA VERDE A S. ALBINO



Breve sintesi per i non tecnici 
Il 30/6/2016, mentre in Consiglio Comunale si discuteva del nuovo PGT (entrato poi in vigore 7 giorni dopo, il 7 luglio 2016) la Giunta comunale ha approvato un’altra bella colata di cemento nella zona industriale a nord di S. Albino. O meglio: Situato in parte nella zona industriale ma soprattutto all’interno della zona che il nuovo PGT partorito dalla stessa Giunta destina a verde.


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.







Il comunicato del Comitato di quartiere S.Albino
Il 30 giugno 2016, nel pieno della discussione in Consiglio Comunale sulla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) e ad una settimana dalla sua adozione (7 luglio), la giunta approva lo schema di convenzione urbanistica del lotto F3 del Piano Particolareggiato Pompei Ercolano della “Soc. Imm. Bavaria ’79 s.r.l.”, presentato in data 8 giugno 2016 (solo 22 giorni prima, con discussione sul Pgt in corso) per la costruzione di un capannone industriale (progetto del 2012 dello studio Architettura Battistoni Associati) a poche decine di metri dal centro natatorio Pia Grande.
Il nuovo Pgt prevede, come peraltro da anni richiesto dai cittadini e dalla Consulta del quartiere Sant’Albino, una fascia di rispetto a verde tra zona industriale e quartiere, individuata nel Documento di Piano come “rete della naturalità diffusa”, che un emendamento presentato dal segretario del PD Alberto Pilotto in Consiglio Comunale e fatto proprio dalla stessa giunta, rende prescrittiva.

Ma  a volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Così negli stessi giorni e con una tempistica singolare , la stessa giunta approva la suddetta convenzione ed il relativo  progetto che fa ricadere la costruzione del capannone industriale in buona parte all’interno della fascia di rispetto, sulla base del planivolumetrico del vecchio Piano Particolareggiato, che invece nel nuovo Pgt non viene riconfermato.




La linea verde indica il margine al di sotto del quale è prevista dal Pgt adottato la fascia a verde di rispetto verso il quartiere S.Albino


Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.

Comitato quartiere Sant’Albino

Post scriptum:   Resta un dubbio. Il Piano Particolareggiato, approvato il 29 giugno 2006, in dieci anni è rimasto il gran parte inattuato; circa 200.000 mq di terreni liberi e coltivati potevano essere restituiti alla loro destinazione originaria, quella agricola; il capannone che incombe sull’unico parchetto giochi di Sant’Albino, ormai conosciuto in quartiere come “ecomostro”, è a tutt’oggi semivuoto e rischia di diventare un’area dismessa ancora prima di diventare produttiva; invece di prendere atto di questa realtà l’attuale amministrazione comunale persevera nell’errore ed anzi lo appesantisce, riproponendo su queste aree una miriade di Piani attuativi produttivi con il nuovo Pgt. Cui prodest?

sabato 8 ottobre 2016

Sant'Albino: apre nuovo tratto di collegamento

MonzaNews

Sant'Albino: apre nuovo tratto di collegamento

7 ottobre 2016
Per ridurre i disagi dei residenti dal 7 ottobre è aperto un nuovo tratto di strada per entrare ed uscire dal quartiere Sant'Albino su viale Stucchi.
Il tratto di strada di nuova realizzazione, annesso alla viabilità, si trova in corsia direzione nord, subito dopo la rotonda Salvadori/Stucchi e permetterà ai cittadini di raggiungere il quartiere.

Percorrendo tale tratto di strada è necessario fermarsi e dare la precedenza alle intersezione con via Sant’Albino e con viale Stucchi.
E' anche previsto il divieto di fermata su ambo i lati.

» Per saperne di più sui lavori


foto da Max e Teo

I confini del diritto di costruire - Vorrei

I confini del diritto di costruire - Vorrei | Rivista non profit di cultura, ambiente e politica

Stereotipi e consumo di suolo - Vorrei

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METROPOLITANA A MONZA

Buongiorno,

la nostra petizione per la Metropolitana a Monza, anche da Lei
sottoscritta, ha raccolto 9.000 firme ed ha ottenuto risultati.
Regione e comuni di Milano e Monza hanno avviato l'iter per realizzare
la linea e commissionato uno studio di fattibilità.
E' un successo, ma siamo solo all'inizio. E' il primo di 12 passi
amministrativi complicati.

Tutti i dettagli sul ns sito web www.hqmonza.it

Cordialmente.
Isabella Tavazzi
portavoce
Associazione HQMonza
ComitatoSanFruttuoso2000

RIAPERTA LA BRETELLA PER S.ALBINO

Da: Ufficio Stampa Comune di Monza <ufficiostampa@comune.monza.it>
Data: 7 ottobre 2016 13:37:19 CEST
Oggetto: Rotonda di via Stucchi: riapre oggi la bretellina stradale per Sant’Albino
Comunicato  Stampa
Rotonda di via Stucchi: riapre oggi la bretellina stradale per Sant’Albino
Monza, 7 ottobre 2016 – Riapre oggi la bretellina di collegamento stradale che consente l’accesso alla via Sant’Albino per chi proviene da viale Stucchi. L’interruzione dell’arteria era prevista inizialmente per un mese e mezzo, poi ridotta a due settimane in seguito a un accordo raggiunto settimana scorsa tra Comune e impresa che ha accelerato i lavori, ed era legata agli interventi di allestimento del cantiere per la realizzazione della passerella ciclopedonale per i quali non vi era alternativa tecnica. Quando le opere saranno completate, entro sei mesi, la passerella consentirà l’attraversamento in sicurezza a pedoni e ciclisti della rotonda di viale Stucchi e via Salvadori. I lavori, oltre all’allestimento della passerella, prevedono la costruzione di una nuova rotatoria ad occhiale che sarà posta più ad est rispetto a quella esistente.
 
Ufficio stampa
333 3417564

venerdì 7 ottobre 2016

PIZZA AL CIRCOLO DEGLI AMICI

Vale Zingara a NON SEI DI S.ALBINO SE....
 
Presso il Circolo degli amici da giovedi 13 ottobre inizieremo con la pizzeria!

Faremo I seguenti giorni:
Giovedi = solo asporto
Venerdi,sabato,domenica= asporto e servizio al tavolo!
E gradita la prenotazione 3408154671
Grazie a tutti!

NOI SANTALBINESI SIAMO PARTICOLARMENTE INTOLLERANTI?


Un tempo i santalbinesi godevano di una brutta fama ("Sant'Albin, làdar o asasìn").
Attualmente a noi sembra di essere divenuti abbastanza civili e pazienti ma i motivi di insoddisfazione non sono pochi.

Ecco un elenco casuale di alcune delle ultime questioni:
7.10.2016 8:12 AM
Nuovo capannone comparso proprio
6.10.2016 9:22 PM
Un sacco di Km di ciclabile interrotti solo dai 400 mt. mancanti a S.Albino
6.10.2016 12:25 PM
accesso bloccato, nessuna comunicazione, no segnalazioni, disegno sbagliato....
6.10.2016 9:38 AM
con Longoni avremmo parlato della Consulta ferma x mancata nomina della nuova facilitatrice, dei progetti bipart fermi ecc. 
SANT'ALBINO ISOLATA DAL CANTIERE - IL COMUNE: VOGLIAMO RIDURRE I TEMPI
3.10.2016 1:56 PM






MonzaEcoFest 2016: per uno stile di vita più rispettoso del pianeta. - Monzareale

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Monza, apertura bretella alla rotonda di Sant'Albino

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ALL'ASILO SAN LUIGI DI S.ALBINO IL COMUNE DI MONZA TAGLIA I CONTRIBUTI PER I SANDAMIANESI


 
Per ora sappiamo poco più di quanto espresso nel titolo. E' l'ennesima dimostrazione di una politica incapace di comprendere la storia di questa nostra singolare comunità umana.
Siamo due paesi (oggi si parla riduttivamente di "quartieri") divisi dal Canale Villoresi ma uniti sotto uno stesso campanile. Per la verità vi sono persino pezzi di S. Albino che dipendono amministrativamente da Brugherio. Abbiamo una scuola media consortile nata dallo sforzo di entrambe le comunità e che fu a lungo una scuola d'eccellenza, capace anche di mettere in campo attività in grado di contrastare la dispersione scolastica ed il disagio giovanile. Abbiamo un fiorente corpo musicale che non a caso si chiama Corpo musicale San Damiano Sant' Albino (anche se è finanziato solo da Brugherio vista la storica "ciecità" di Monza che non se n'è mai accorta). Società sportive come la SASD (S.Albino e San Damiano); la Cooperativa Cattolica fondata agli inizi del 1900 da soci di entrambi i paesi e che ha, tra le altre cose, dato vita a cooperative edilizie che hanno soddisfatto la domanda di casa proveniente da entrambi i paesi. La Parrocchia è poi elemento secolare di unificazione al di là delle demarcazioni amministrative. Il campo sportivo sta a metà fra i due paesi. Senza citare il gran numero di famiglie "miste" (con un genitore santalbinese e uno sandamianese).
Praticamente tutti i servizi usati dai santalbinesi (posta compresa) sono a san Damiano (come anche il mercato).  In compenso la discarica illegale di Antonicelli (coi suoi miasmi e rumori) è stata collocata in territorio di Monza ma a 50 metri dalle sole case di San Damiano.
Tornando al tema del titolo qui da noi anche i laici si sentono di criticare questa ultima assurda scelta del Comune di Monza. Paradossalmente un genitore sandamianese (quindi dipendente dalla amministrazione di Brugherio), magari anche cattolico praticante, che decida di iscrivere il figlio alla scuola materna della propria parrocchia (anche perché la scuola comunale è satura) risulta penalizzato. Ma più probabilmente verranno penalizzati tutti i residenti dei due paesi perché si presume che la Direzione poi possa (giustamente) spalmare gli aumenti su tutti gli utenti della scuola materna. Ma probabilmente anche in questo le due comunità trovano una ulteriore saldatura. Restano e anzi diventano sempre più due periferie dimenticate di due amministrazioni che non sanno dialogare fra loro.