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sabato 4 gennaio 2020

BREVE CRONISTORIA DELLA VICENDA ASFALTI BRIANZA (aggiornam. 1/1/2020)

sabato 4 gennaio 2020


Il nostro Comitato di quartiere Sant’Albino e San Damiano è un comitato spontaneo di cittadini che da un decennio si occupa di questioni urbanistiche ed ambientali.
Nel 2014 raccoglie a Sant'Albino (Monza) le prime segnalazioni per inquinamento che proviene da Asfalti Brianza, azienda che produce e vende bitume e calcestruzzo, sita a Concorezzo ma al confine con Monza e Agrate. Negli anni successivi seguono molte ulteriori segnalazioni, fino al picco impressionante dell’estate 2019 (circa 900 segnalazioni raccolte mediante il blog del nostro Comitato in un mese e mezzo e in un’area che si amplia molto toccando alla fine varie zone di Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo).

Asfalti Brianza è catalogata come "Azienda insalubre di prima classe". Dovrebbe stare lontano da qualsiasi centro abitato mentre qui le case più vicine sono a 50 metri. La presenza di sostanze cancerogene (IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici come benzene, toluene ecc.) è certificata perfino da una relazione di Osmotech autofinanziata dalla stessa Asfalti Brianza. Tale relazione non nega tale presenza ma cerca solo di restringere l'impatto di tali sostanze ad un perimetro di 500 m. Analisi fatte effettuare dalla trasmissione “Le Iene” a settembre del 2019 confermano la presenza di tali sostanze con una concentrazione però assai più elevata di quanto rilevato dalla reazione di Osmotech.

L’impianto di Asfalti Brianza dispone da sempre di un filtro a manica che è in grado di trattenere solo particelle grossolane, non le emissioni gassose (cancerogene). Questa è fin dall’origine un’anomalia inammissibile. L’analisi delle carte finalmente ricevute dalle amministrazioni (dopo nostra richiesta di accesso agli atti) ci ha evidenziato un’anomalia altrettanto inconcepibile presente fin dall’inizio del lavoro di questa proprietà: l'AUA (Autorizzazione unica ambientale) rilasciata da Provincia/Suap del Comune di Concorezzo nel 2016) non contiene indicazioni sulla potenza del bruciatore, come osserva anche ARPA in un sopralluogo del 20/6/2017 (citiamo testualmente da ARPA: "la PTN del bruciatore del forno di essicazione non è riportata nell'atto autorizzativo"). Un po' come dare la patente senza verificare se guiderai un motorino o un cacciabombardiere! Non ci sembra una prassi corretta.

Nell'estate 2017 si verifica un notevole aumento dell’inquinamento. Il nostro Comitato di quartiere investe allora della questione il Comune di Monza. Viene istituito un tavolo presso il Comune di Concorezzo. Partecipano i comuni di Monza e di Concorezzo, ARPA, ATS di Monza e Brianza, l’Azienda e alcuni comitati di cittadini.
Fin dall’inizio (novembre 2017) il Comune di Concorezzo rinuncia a prendere una posizione rigida e cerca una mediazione con l'azienda. Non si capisce a che titolo visto che le informazioni reperibili in rete da chiunque sulla proprietà di Asfalti Brianza non sono affatto rassicuranti (vedi l’appendice aggiunta in fondo al post *)

I TAVOLI

Fin dal primo tavolo ARPA MB dice di essere titolata ad intervenire solo qualora il Comune di Concorezzo si impegni ad attivare le procedure previste dalla D.G.R. 3018/2012 che si occupa di “molestie olfattive”. Dato che ciò non accade ARPA si defila ribadendo però il fatto che esistono problematiche sanitarie che vanno approfondite dagli enti specialzzati (presumiamo ATS); cosa che non è mai avvenuta in questi cinque anni.


Per dare un’idea di come si siano svolti i lavori dei successivi tavoli riportiamo una breve sintesi del primo tavolo (novembre 2017):
Resseghini (Comitato Quartiere Libertà di Monza) dice che le relazioni inviate da Asfalti Brianza sono state già esplicitate a sufficienza (?). Si noti che ancora il 26/12/2019 la Conferenza dei Servizi su Asfalti Brianza ha segnalato l’assenza di tutta una serie di documenti tanto da dover aggiornare i lavori al 10/1/2020.
L’Architetto Polletta del Comune di Concorezzo dice che non vi sono problemi urbanistici rispetto alla ubicazione di AB. Si noti che l’Azienda precedentemente autorizzata era lì dagli anni cinquanta, in un contesto urbanistico, abitativo e di traffico privo di qualsiasi possibile raffronto con l’attuale.
Bozzolan di ATS dice che il suo settore si occupa della sicurezza dei lavoratori e non dei cittadini.
Manna di ATS invita l'Azienda a fare un monitoraggio delle problematiche sanitarie nelle aree circostanti (?).
Resseghini ed Egardi (poi presidente di quello che a maggio 2019 diverrà il “Comitato tutela terra, acqua e aria” di Concorezzo) dicono che hanno proposte impiantistiche risolutive per i problemi odorigeni.
Asfalti Brianza si dice disponibile a prenderli in esame.
ARPA chiede al sindaco Borgonovo se intende attivare la procedura da DGR 3018.
L'Arch. Della Giovanna del Comune di Concorezzo dice che a suo avviso la fase A (segnalazioni) è già fatta e Osmotech (consulente di AB) conferma.
Egardi chiede di poter prima presentare le proposte di modifiche impiantistiche.
Si concorda di farlo il 7/5/2018.

In seguito, si fissa un altro tavolo per il 16/7/2018 ma poi il Comitato tutela chiede un rinvio al 16/9/2018 per assenza dei propri consulenti.

I tavoli si trascinano in modo poco concludente (come sostenuto dallo stesso Villa, vicesindaco di Monza) fino a metà 2019. Asfalti Brianza risulta sempre in ritardo rispetto alle richieste, chiede continue proroghe e spesso risulta inadempiente. Eppure, i verbali ne rimarcano lo spirito collaborativo (?).

A maggio 2019 (dopo un anno!) vengono ribadite le proposte avanzate dal Comitato Tutela di Concorezzo, peraltro rimaste tutte sulla carta.
Riportiamo dalla pagina FB dell’ Avvocato Daniela Musetta (Consigliera comunale di Concorezzo per la Lega e consulente del suddetto Comitato tutela ecc. )
17 maggio 2019 
“Sulla buona strada per la definizione della problematica ambientale della ditta ASFALTI BRIANZA sita in Concorezzo, grazie ad un ottimo lavoro di squadra tra il Comitato per la tutela di terra, acqua e aria rappresentato dal Dott. Remo Egardi, i comitati di Monza Viale Libertà e S. Albino, l'Avv. Daniela Musetta, l'Avv. Marcella Burlando, l'amministrazione comunale di #Concorezzo in persona del Sindaco uscente Riccardo Borgonovo e del Vicesindaco di Monza Simone Villa . 💪. Segue l’invito a leggere il comunicato seguente. 
COMUNICATO STAMPA DEL “COMITATO PER LA TUTELA DI TERRA, ACQUA E ARIA” SU ASFALTI BRIANZA
Lunedì 6 maggio 2019 i rappresentanti del “Comitato di Concorezzo per la tutela di Terra, Acqua ed Aria”, recente gruppo nato a tutela dell’ambiente e della salute, come da accordi previsti in sede di riunione tenuta ad aprile scorso con il Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, il Vicesindaco di Monza Simone Villa, i rappresentanti di Asfalti Brianza, presenti i Comitati di Concorezzo, Monza Via Libertà e S. Albino, si sono recati presso la Ditta Asfalti Brianza per dare seguito al progetto di contenimento e depurazione dei fumi di lavorazione della ditta. Come già annunciato, il nostro consulente Geom. Valerio Zanotti ha individuato le idonee soluzioni al problema di inquinamento atmosferico proveniente dalle lavorazioni di Asfalti Brianza. Gli Ingegneri di Aziende specializzate hanno eseguito, contestualmente, le opportune misurazioni per poter fornire, in tempi brevissimi, i preventivi di spesa per gli interventi sull’attuale impianto di A.B.. Gli interventi strutturali consentiranno di convogliare le emissioni diffuse che, non essendo state in questi anni depurate, hanno procurato molestie olfattive e inquinamento atmosferico chimico fisico. Tutte le emissioni verranno inviate ad un sofisticato impianto di filtri che, dopo aver ripulito i fumi e le polveri, porterà i residui dispersi nell’aria direttamente al camino principale dove avverrà una seconda depurazione. Le Aziende interessate al progetto prevedono di fornire i preventivi entro la settimana prossima. A questo punto Asfalti Brianza, presa visione dei progetti e dei preventivi di spesa, dovrà comunicare ai Comuni e ai Comitati l’accettazione degli interventi previsti e la data di inizio lavori. La prossima comunicazione avverrà dopo il ricevimento dei preventivi di spesa con le decisioni in merito da parte di A.B.
Ringraziamo il Sindaco Riccardo Borgonovo che ha sostenuto il progetto del Comitato convocando riunioni, seguendo da vicino l’evoluzione di contatti, anche con la presenza di ARPA, ATS, Regione, Provincia, Comune di Monza e la Dirigenza di Asfalti Brianza. Un ringraziamento anche ai consulenti: Avv. Daniela Musetta e Avv. Marcella Burlando per le competenze legali, il geometra Valerio Zanotti e il dott. Paolo Perotti per la consulenza tecnica.
Chi volesse conoscere e sostenere le nostre iniziative può mettersi in contatto scrivendo a : carlo.egardi@gmail.com
Remo Carlo Egardi
Comitato per la tutela di Terra, Aria e Acqua

Ma evidentemente qualcosa in questi ambiziosi programmi va storto perché fino ad oggi nulla o quasi viene realizzato. Per inciso nelle carte consegnateci dal Comune di Concorezzo non risulta alcun atto formale di incarico a tecnici e/o sedicenti tecnici proposti dal Comitato tutela e neppure alcun CV o titolo di studio degli stessi.

Solo il 4 luglio 2019 un'ordinanza del Comune di Concorezzo sollecita all'azienda la realizzazione di alcuni interventi impiantistici. Tali interventi dovrebbero concludersi ad agosto 2019 e ridurre consistentemente l'impatto delle emissioni.
In realtà ad agosto 2019 esplode un inquinamento fortissimo che specie a tarda sera rende l'aria irrespirabile. Varie persone finiscono al Pronto soccorso mentre anche parecchi animali domestici hanno disturbi (nausea e vomito). Qualche organo di stampa segnala perfino il ritrovamento non lontano da AB di alcuni gabbiani morti che non recano segni di ferite. Molti temono che dopo il sequestro degli atti relativi ad Asfalti Brianza ordinato  dalla Procura di Monza presso gli Uffici comunali di Concorezzo e prima di un ormai prevedibile sopralluogo in AB si stia “facendo pulizia”.
Il Comitato di quartiere Sant'Albino, raccogliendo le sollecitazioni dei cittadini organizza due assemblee pubbliche molto partecipate (2/8 e 2/9/2019) alle quali invita i “tecnici” del Comitato Tutela di Concorezzo (depositari di carte e progetti) che però non intervengono.

Il Comitato di quartiere Sant’’Albino avvia una raccolta di segnalazioni di inquinamento. In un mese e mezzo raccoglie più di 850 segnalazioni. L'area interessata, inizialmente limitata a Sant'Albino e San Damiano si allarga progressivamente ad una cerchia di circa 3 chilometri e oltre di raggio coinvolgendo Cederna e il quartiere Libertà di Monza e ampie zone di Agrate e Brugherio fino ai confini con Cologno Monzese.

Il 29/7/2019 la Provincia comunica che ad Asfalti Brianza e al Comune di Concorezzo che qualsiasi modifica impiantistica non sostanziale richiede la propria preventiva autorizzazione (e 60 gg di tempo utile per le verifiche).

Il 13/8//2019 il Sindaco Capitanio, con la motivazione di consentire subito la modifica del bruciatore (nessun cenno ad altre misure per la tutela della salute) senza attendere le verifiche della Provincia emette una ordinanza sindacale per imporre ad AB questa modifica impiantistica. 

Il comune di Agrate presenta un primo esposto ai Carabinieri (7 agosto 2019).


4-9-2019 - SOPRALLUOGO ARPA
In seguito a numerose segnalazioni Arpa interviene ma a impianto fermo. Rileva comunque una gestione dei rifiuti non adeguatamente compartimentata con possibili emissioni gassose nelle varie fasi. Verbalizza che i camion escono senza copertura. Bianchi di AB spiega che i camionisti sono padroncini ma ARPA rileva che è compito di AB verificare che la copertura ci sia. Bianchi afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per produrre conglomerato bituminoso cosa che invece avviene per il fresato dei propri cantieri. Ma di ciò, dice ARPA, non fornisce documentazione. AB non ha un registro per segnare gli orari di accensione e spegnimento né registrazione delle temperature.
Essendo l'impianto fermo ARPA non può registrare ulteriori problematiche ma fa delle proposte fra cui l’attivazione della DGR 3018. Aggiunge anche testualmente: “Si evidenzia inoltre che il problema delle molestie olfattive è in prima istanza un problema di carattere sanitario che richiede il coinvolgimento di soggetti in grado di esperire valutazioni specifiche per tale impatto”.

Al sopralluogo ad un certo punto interviene il Sig. Paolo Perotti del Comitato Tutela Acqua Aria Terra di Concorezzo. A questo punto al verbale del sopralluogo ARPA viene aggiunto il fatto che a fine sopralluogo il Sig. Perotti e l’architetto Della Giovanna del Comune di Concorezzo dichiarano di aver avvertito per un breve periodo un lieve odore di gomma bruciata non attribuibile ad Ab (?).

Il 20/9/2019 membri della trasmissione “Le Jene” fanno un blitz a casa del sindaco Capitanio e poi nell’azienda girando il servizio che andrà in onda poi il 12/11/2019. Nei giorni successivi giornali locali e nazionali danno grande risalto al blitz, tanto che il 24/9/2019 anche il comune di Monza deposita un esposto alla Procura della Repubblica di Monza.

25/9/2019 – SEQUESTRO - Intanto la Procura della Repubblica di Monza sta indagando sull’azienda e ne decide il sequestro preventivo urgente per scorretta gestione dei rifiuti. Nel corso del sequestro emerge anche la presenza di rifiuti pericolosi, di percolato nelle fognature e di una sorta di azienda “fantasma” interna, denominata Wu Bau che peraltro da ricerca in rete risulta vincitrice di appalti milionari.

La Procura decreta che i rifiuti presenti dovranno essere caratterizzati (analizzati) e smaltiti secondo rigido controllo e affida la responsabilità al Comune di Concorezzo che in realtà non può garantire una presenza continuativa dei propri vigili urbani per cui le operazioni (notturne) vengono controllate “a campione”. Ovviamente a noi pare una procedura che offre poche garanzie.

 

Il 15/10/2019 anche “Il Giornale” dedica un servizio con video alla vicenda Asfalti Brianza”. http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lazienda-che-avvelena-brianza-noi-qui-non-riusciamo-1769058.html

RIPRESA ATTIVITA’ (19/11/2019) - Non tutto in Italia va a rilento. Per ottenere la riapertura Asfalti Brianza presenta un piano di smaltimento dei rifiuti di 266 pagine in data 25/10/2019.  Tutti gli enti in indirizzo studiano con grande solerzia il malloppo tanto che il 19/11/2019 l'Azienda è già riaperta! Nonostante il sequestro in realtà permanga, la Procura della Repubblica di Monza (sospinta presumibilmente a ridurre l’enorme massa di rifiuti, una montagna alta una ventina di metri) consente infatti la ripresa di un’ attività in forma ridotta (solo di notte) e “sperimentale”. L’Azienda infatti argomenta di poter utilizzare una maggiore quantità di fresato (asfalto vecchio recuperato dalle strade) e di poterlo “lavorare” con temperature più basse utilizzando “additivi”, dei quali peraltro nessuno conosce la composizione e le eventuali “ricadute” in termini di ulteriore inquinamento.

Di certo gli additivi hanno l’effetto di “coprire” le puzze con un odore indefinibile di tipo dolciastro. Nessuno fa cenno al fatto che AB non ha modificato che il proprio bruciatore (cosa che ha coinciso con emissioni più impattanti e fastidiose in un’area assai più vasta di prima). AB continua “bruciare” utilizzando un impianto obsoleto e un filtro a manica del tutto inadeguato a contenere emissioni gassose (come sono quelle cancerogene).


12/11/2019 SERVIZIO DE “LE IENE”: “VIVERE RESPIRANDO ASFALTO”. Va in onda  il servizio.
Nei giorni successivi ovviamente la stampa locale e nazionale riporta ampia eco del servizio.

17/11/2019 - Il Sindaco Capitanio di Concorezzo comunica che ATO MB HA INVIATO AD ASFALTI BRIANZA UNA DIFFIDA PER SCORRETTA GESTIONE DEGLI SCARICHI METEORICI E FOGNARI. Tale anomalia desta molta preoccupazione e va assommata a quanto già rilevato durante il sopralluogo che ha preceduto il sequestro (rilevazione di percolato da aree ove erano ammassati anche rifiuti pericolosi). Tutto ciò accade in un’area nella quale è presente un pozzo di Brianzacque e in cui (come precisa la stessa AUA) la falda è appena a tre metri dalla superficie e non è protetta da alcuno strato argilloso. Per questo il nostro Comitato chiede da mesi verifiche della falda oltre a carotaggi su ampia area.

Il 22/11/2019 interviene anche la Prefetta di Monza che impone finalmente ad ARPA e ad ATS di elaborare un piano di monitoraggio rapido e coordinato in collaborazione col Comune di Concorezzo. Entro il 24 gennaio 2020 Asfalti Brianza dovrà aver smaltito tutta la gran massa di rifiuti eccedente quanto previsto dall’AUA.

Il 26/11/2019 si tiene la Conferenza dei servizi che rileva, per l’ennesima volta, la mancanza di documenti e informazioni necessarie da parte di Asfalti Brianza e rinvia il tutto al 10 gennaio 2020.

Nella stessa giornata del 26/11/2019 vi è un secondo blitz de “Le Iene”.

Intanto i comunicati del Comune di Concorezzo descrivono le fasi previste per il piano proposto alla Prefetta (17/12/2019). Eccone una prima restituzione:

Martedì 17 dicembre presso il Comune di Concorezzo si è tenuto un incontro di aggiornamento in merito alla questione di Asfalti Brianza. Presenti alla riunione l’assessore al Territorio Silvia Pilati, il vicesindaco di Monza Simone Villa, i funzionari della Provincia MB, i tecnici di ARPA e di ATS. Nel corso della riunione è stato dato aggiornamento sulla procedura di verifica della salubrità dell’aria che ha preso il via ufficialmente nel corso della riunione del 12 dicembre in Prefettura.

Il piano di lavoro, redatto in collaborazione da ARPA ed ATS, prevede tre differenti tipologie di campionamento dell’aria e verrà effettuato da parte di ARPA con anche la collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte.
Un tipo di campionamento verrà effettuato con il Canister, uno strumento in grado di effettuare un campionamento istantaneo dell’aria anche in occasione di particolari casi di molestie olfattive segnalati dai cittadini.
Mercoledì 18 dicembre ha invece preso il via l’installazione di cinque campionatori passivi, posizionati in cinque siti distinti individuati sul territorio dei quattro comuni interessati dalla questione, che serviranno per effettuare il monitoraggio a medio termine che durerà complessivamente tre settimane, distribuite nell’arco di due mesi, in relazione all’effettiva attività dell’azienda. Punti scelti sulla base dello studio di ricaduta delle emissioni e sulla base delle segnalazioni effettuate dalla cittadinanza nei mesi scorsi.
Resta poi confermato il terzo tipo di campionamento tramite il monitoraggio, sempre di medio periodo, con dei campionatori attivi che verranno installati nel mese di gennaio.
I risultati delle analisi dei campionamenti saranno disponibili nel mese di marzo in modo da rendere possibili le valutazioni relative alla qualità dell’aria. Contemporaneamente verrà attivata, da parte di ATS, un’indagine epidemiologica sulla popolazione coinvolta.
Nel corso della riunione è stata inoltre spiegata la procedura per l’attivazione della DGR 3018 per quanto riguarda le emissioni odorigene (NDR: annusatori e schede di segnalazione).
L’attenzione sulla questione di Asfalti Brianza rimane alta e sono attivi diversi tavoli di lavoro per gestire i diversi ambiti della problematica. È fondamentale, ora più che mai, il rispetto da parte dell’azienda di tutte le scadenze previste. In particolare, rimane confermato il termine, espresso dall’ordinanza del Comune di Concorezzo, del 24 gennaio 2020 per concludere lo smaltimento dei rifiuti da parte dell’azienda.

Per quanto leggiamo sulla stampa il Piano ha secondo noi notevoli pecche.

  • IN PRIMO LUOGO, PIANTIAMOLA DI PARLARE DI "MOLESTIE OLFATTIVE", DI DGR 3018 E DI "ANNUSATORI" E COMINCIAMO A PARLARE DI RISCHIO DI CANCRO.
  • I SOLI CONTROLLI NECESSARI E INCONFUTABILI SONO QUELLI FATTI NEL CAMINO, CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME E PER UN PERIODO LUNGO. Controlli di questo tipo svolti dal Noe in Lazio hanno prodotto chiusure immediate di impianti analoghi.
  • I CONTROLLI VANNO EFFETTUATI DAL NOE DEI CARABINIERI (perché è reparto specializzato e perché non è pensabile che istituzioni che per cinque anni non hanno fatto nulla ora si attivino per trovare risultati che potrebbero far saltare molte teste).
  • LA TEMPISTICA PROGRAMMATA PER I CONTROLLI SEMBRA DESTINATA A NON CONSEGUIRE ALCUN RISULTATO (SALVO QUELLO DI TAPPARCI LA BOCCA PER SEMPRE). Si controllano emissioni (non nel camino) in una stagione di bassissima produzione, finestre ermeticamente chiuse, umidità, alto livello di smog da riscaldamenti e veicoli. Se i vari nasi elettronici ecc. sono così efficienti perché non sono stati attivati negli anni scorsi e almeno immediatamente a luglio e agosto di quest'anno quando AB ha prodotto emissioni tanto insopportabili che perfino cani e gatti vomitavano? (con circa 850 segnalazioni da parte della popolazione!).  
  • LA MODALITA' DEI CONTROLLI NON È CONVINCENTE. Finora ci pare di aver capito che non ci sarà alcun monitoraggio nel camino ma UN SOLO CANISTER affidato ai vigili urbani di Monza (perché mai?) che dovrebbero correre di notte a piazzarlo SU CHIAMATA, cioè se qualche cittadino (nonostante le finestre chiuse, la produzione a scartamento ridotto, la consapevolezza di AB di essere sotto controllo e di non poter rischiare alcunché) dovesse comunque segnalare particolari emergenze. Dalle nostre letture risulta anche che l'affidabilità dei vari campionatori è condizionata da un sacco di altri fattori (vento, umidità, livelli circostanti di smog da veicoli, da riscaldamento e da altri impianti industriali; utilizzo di additivi, come nel nostro caso, usati, si dice erroneamente, per abbattere alcuni elementi inquinanti ma soprattutto per "coprire" le "molestie olfattive" ecc. ecc.).
  • GLI UNICI FILTRI IN GRADO DI AGIRE SULLE EMISSIONI GASSOSE SONO QUELLI AI CARBONI ATTIVI (ma sono costosi, vanno cambiati di continuo e soprattutto tengono traccia di tutto ciò che passa; n.d.r.: sarà un caso che AB non li ha e che nessuno glieli impone?) 
  • ASFALTI BRIANZA non è un'azienda qualsiasi. Questa proprietà (vedi anche l’appendice a fondo post *) si è distinta nei decenni per problematiche denunciate dalla popolazione di Segrate, Monza, Agrate, Brugherio, Concorezzo. È sempre stata inadempiente e in ritardo anche sui tavoli promossi dal Comune di Concorezzo (a che pro?). Ha ufficialmente quattro dipendenti, debiti pesanti con INPS (117.000 Euro) e INAIL (34.000 euro) per irregolarità nel versamento di contributi e accessori (dati relativi al 2/9/2019); un capitale sociale di soli 10.000 euro. La montagna di rifiuti che andrebbe rimossa entro il 24 gennaio rimane là, intatta, ben più alta del camino. AB ha un impianto antidiluviano. AB non è un'azienda strategica per il paese. E allora come si spiega tutta questa cautela e disponibilità mostrata per anni nei suoi confronti da parte dell'Amministrazione comunale di Concorezzo e non solo? Tutta questa incapacità di intervenire per cinque anni.  E ora tutta questa fretta di attivare misure formalmente corrette (la DGR 3018) ma sostanzialmente sbagliate? 

Crediamo che in questo contesto anche le poche figure positive, come i sindaci di Agrate e Brugherio e più recentemente la Prefetta, rischino di essere fuorviate da una ricostruzione parziale che si focalizza solo sugli ultimi eventi e che si richiama solo alle norme riguardanti le "molestie olfattive".
Ma noi la storia la conosciamo tutta e non intendiamo recedere. Tra le altre cose debbono spiegarci cosa intendono fare il 10 gennaio 2020 alla Conferenza dei servizi. Noi pensiamo che sarebbe scandaloso rinnovare l'AUA in assenza di un sacco di interventi a suo tempo promessi e mai realizzati.
Attendiamo con fiducia un incontro con la Prefetta e poi convocheremo un'assemblea pubblica che in assenza di altre garanzie preparerà una forte mobilitazione.

Per concludere: HACKERAGGIO INFORMATICO?
Dai primi di dicembre 2019 a tutto oggi il nostro blog (http://comitatosantalbino.blogspot.com) che svolge anche funzioni di utilità sociale (vedi ad es. un recente messaggio del medico di base ai suoi pazienti) subisce un boicottaggio digitale per cui risulta impossibile inserire direttamente su Facebook qualsiasi post, indiscriminatamente e indipendentemente dai contenuti. Inoltre, anche nostri gruppi WhatsApp collegati all’impegno sul tema Asfalti Brianza e raggruppanti più di un centinaio di persone subiscono quasi quotidianamente attacchi mediante inserimento di link da siti pornografici.
Un po’ come a Segrate alcuni anni fa una grossa mobilitazione della cittadinanza contro i medesimi proprietari della poi fallita Lucchini & Artoni fu boicottata mediante distruzione notturna di tutti i manifesti di convocazione affissi (notizia riportata dalla stampa). Sarà un caso?

CQSASD


APPENDICE DEDICATA A NOTIZIE TRATTE DALLA STAMPA A PROPOSITO DI ASFALTI BRIANZA E SUA PROPIETA’:

  • una rassegna stampa che desta qualche preoccupazione:

E ancora altre notizie:

Oltre a ulteriori questioni (informativa DIA per subappalti “anomali”, multe, problematiche giudiziarie per i lavori al Quartiere Santa Giulia di Milano ecc.) per anni la Lucchini & Artoni, appartenente agli stessi Bianchi, venne contestata dalla popolazione di Segrate a causa di miasmi e rumori, specie notturni.
Vedi, per es. Consiglio comunale di Segrate del 26/9/2011 - INTERROGAZIONE N. 26 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DELLA DITTA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEL CONSIGLIERE P. MICHELI - INTERROGAZIONE N. 27 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “DISTURBI CAUSATI AI CITTADINI DI SEGRATE DALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA, DALLA POLVERE E DAL RUMORE DERIVANTI DALL’ATTIVITA’ DELLA DITTA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEI CONSIGLIERI L. RADAELLI E S. CARRIERI - MOZIONE N. 10 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “DELOCALIZZAZIONE DELLA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEI CONSIGLIERI P. MICHELI E G. ROSA
13/3/2012 -  La Procura della Repubblica di Milano indaga sulla “Lucchini & Artoni” per eventuali reati ambientali e sequestra un’area di 30.000 mq della L.& A. dove sarebbero stati stoccati rifiuti pericolosi” (dal sito di “Libera”   http://liberamb.altervista.org/wp-content/uploads/2014/01/Report_mafie_a_Milano_e_in_Lombardia_sesta_edizione_aggiornato_25_10_2012.pdf).

L’1/8/2012 viene sottoscritto l’atto costitutivo della società Asfalti Brianza. Dopo due giorni, cioè il 3/08/12 si dichiara aperta la procedura di fallimento concordato della Lucchini & Artoni. Inizia anche un calvario per più di 200 dipendenti, per la maggior parte autotrasportatori. Intanto però i lavori e l’emissione di odori contro cui la popolazione si mobilita proseguono (inspiegabilmente) per quasi un anno all’interno del perimetro della Lucchini & Artoni.
Col senno di poi probabilmente in quei giorni ci si appresta a trasferire altrove lavorazioni…e polemiche.
La procedura di fallimento va avanti e nel 2017 si procede ad asta giudiziaria (su una base di 4.700 Euro) dei beni rimasti, atti a rifondere (si presume molto parzialmente) i creditori.
L’8/1/2014 Vincenzo Bianchi, reduce dal fallimento di L & A, compra dai Ferrario, con una società (la AB) che ha capitale sociale di 10.000 (diecimila) Euro l’impianto di Concorezzo pagandolo una cifra di 1 milione e 400mila €+IVA (unmilionequattrocentomila euro più IVA), tramite una comparente (a quanto risulta dall’atto notarile), tale Rito Maria Angela.
Il 27-2-2014 viene presentata in Provincia la richiesta di voltura delle autorizzazioni dalla Ferrario Costante srl alla Asfalti Brianza srl.

Il 4/3/2014 la Edil Bianchi (ex Lucchini & Artoni) dichiara di spostare la produzione di bitume da Segrate (indiviniamo dove?) e per la “riqualificazione “ dell’area propone all’amministrazione di Segrate un progetto di lottizzazione che offrirà al Comune 3.500.000 euro di oneri di urbanizzazione all’anno (per tre anni).Vedi qui:  https://www.7giorni.info/cronaca/segrate/la-dove-cera-la-lucchini-artoni-ora-capannoni-e-uffici.html  


QUANTO ALLE PREOCCUPAZIONI LEGATE AD IRREGOLARITA’ NELLA PRODUZIONE DELL’ASFALTO E ALLA GESTIONE DI RIFIUTI PERICOLOSI VEDI QUESTI ARTICOLI:




1.      
30 nov 2019 - L'asfalto, anche chiamato conglomerato bituminoso, .... I rifiuti costituiti da miscele bituminose sono spesso presenti nei cantieri di ... Procedure autorizzative semplificate e legittimazione degli impianti sotto il profilo urbanistico ...


1.      
28 feb 2019 - Strade dei veleni: tonnellate di rifiuti tossici interrati nell'asfalto nel Nordest ... Queste sostanze sono state usate per realizzare strade interpoderali in ... A finire sotto accusa è stato il materiale noto come “concrete green”.


1.      
Sei in: Home / Ambiente ed Energia / I RIFIUTI SOTTO L'ASFALTO ... «In tutti i cantieri dove ha lavorato la Perego – racconta l'operaio – sono stati utilizzati per ...









Alleghiamo anche mappa delle segnalazioni raccolte dal nostro Comitato
Mappa delle segnalazioni prodotte da CQSA - realizzata da La Rondine di Concorezzo)



domenica 29 dicembre 2019

29/12/2019 - COSA PENSIAMO DEI CONTROLLI CHE SI ATTIVERANNO SU ASFALTI BRIANZA

domenica 29 dicembre 2019


In assenza di informazioni più dirette e trasparenti e dovendoci rassegnare a quanto leggiamo sulla stampa ribadiamo qui alcune semplici convinzioni:


  • PIANTIAMOLA DI PARLARE DI "MOLESTIE  OLFATTIVE", DI DGR 3018 E  DI "ANNUSATORI" E COMINCIAMO A PARLARE DI RISCHIO DI CANCRO.
  • I SOLI CONTROLLI NECESSARI E INCONFUTABILI SONO QUELLI FATTI NEL CAMINO, CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME E PER UN PERIODO LUNGO.
  • I CONTROLLI VANNO EFFETTUATI DAL NOE DEI CARABINIERI (perché è reparto specializzato e perché non è pensabile che istituzioni che per 5 anni non hanno fatto nulla ora si attivino per trovare risultati che potrebbero far saltare molte teste).
  • LA  TEMPISTICA PROGRAMMATA PER I CONTROLLI SEMBRA DESTINATA A NON CONSEGUIRE ALCUN RISULTATO (SALVO QUELLO DI TAPPARCI LA BOCCA PER SEMPRE). Si controllano emissioni (non nel camino) in una stagione di bassissima produzione, finestre ermeticamente chiuse, umidità, alto livello di smog da riscaldamenti e veicoli.  Se i vari nasi elettronici ecc. sono così efficienti perché non sono stati attivati negli anni scorsi e almeno immediatamente a luglio e agosto di quest'anno quando AB ha prodotto emissioni tanto insopportabili che perfino cani e gatti vomitavano? (con circa 900 segnalazioni da parte della popolazione!).  
  • LA MODALITA' DEI CONTROLLI NON E' CONVINCENTE. Finora ci pare di aver capito che non ci sarà alcun monitoraggio nel camino ma UN SOLO CANISTER affidato ai vigili urbani di Monza (perché mai?) che dovrebbero correre di notte a piazzarlo SU CHIAMATA, cioè se qualche cittadino (nonostante le finestre chiuse, la produzione a scartamento ridotto, la consapevolezza di AB di essere sotto controllo e di non poter rischiare alcunché) dovesse comunque segnalare particolari emergenze. Dalle nostre letture risulta anche che l'affidabiltà dei vari campionatori è condizionata  da un sacco di altri fattori (vento, umidità, livelli circostanti di smog da veicoli, da riscaldamento e da altri impianti industriali; utilizzo di additivi, come nel nostro caso, usati per abbattere alcuni elementi inquinanti e soprattutto per "coprire" le "molestie olfattive" ecc. ecc.).
  • GLI UNICI FILTRI IN GRADO DI AGIRE SULLE EMISSIONI GASSOSE SONO QUELLI AI CARBONI ATTIVI (ma sono costosi, vanno cambiati di continuo e soprattutto tengono  traccia di tutto ciò che passa;  ndr: sarà un caso che AB non li  ha e che nessuno glieli impone?
  • ASFALTI BRIANZA non e' un'azienda qualsiasi. Questa proprietà si è distinta nei decenni per problematiche denunciate dalla popolazione di Segrate, Monza, Agrate, Brugherio, Concorezzo. E' sempre stata inadempiente e in ritardo anche sui tavoli promossi dal  Comune di Concorezzo (a che pro?). Ha ufficialmente quatto dipendenti, debiti con INPS e INAIL; un capitale sociale di 10.000 euro. La montagna di rifiuti che andrebbe rimossa entro il 20 gennaio rimane là, intatta, ben più alta del camino. Ha un  impianto antidiluviano.  Non è un'azienda strategica per il paese. E allora come si spiega tutta questa cautela e disponibilità mostrata per anni nei suoi confronti da parte dell'Amministrazione comunale di Concorezzo? Tutta questa incapacità  di intervenire per cinque anni.  E ora tutta questa fretta di attivare misure formalmente corrette (la DGR 3018) ma sostanzialmente sbagliate? 


Crediamo che in questo contesto anche le poche figure positive, come i sindaci di Agrate e Brugherio e più recentemente la Prefetta, rischino di essere fuorviate da una ricostruzione parziale che si focalizza solo sugli ultimi eventi e che si richiama solo alle norme riguardanti le "molestie  olfattive". Ma noi la storia la conosciamo tutta  e non intendiamo recedere. Tra le altre cose debbono spiegarci cosa intendono fare il 10 gennaio 2020 alla Conferenza dei servizi. Noi pensiamo che sarebbe scandaloso rinnovare l'AUA in assenza di un sacco di interventi a suo tempo promessi e mai realizzati.
Attendiamo con fiducia un incontro con la Prefetta e poi convocheremo un'assemblea pubblica che in assenza di altre garanzie preparerà una forte mobilitazione.

CQSASD