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mercoledì 8 aprile 2020

OPPORTUNITA' DIGITALI (segnalate dal Comune di Monza)

Opportunità digitali
Il corso Yoga Bimbi, attivo presso il Centro Civico San Carlo San Giuseppe, continua con lezioni online tenute dall’insegnante Laura Presicci.
Sul suo canale Youtube, raggiungibile tramite il seguente link, verranno caricate le video-lezioni.
https://youtu.be/l_0kXJwWLtQ

News dal Comune di Monza (Emergenza coronavirus)


Il 8 aprile 2020 alle 15.24 Beni Comuni ha scritto:

Gentilissimi, 
benritrovati con la terza newsletter per condividere alcune delle iniziative attivate sul nostro territorio al fine di promuovere forme di sostegno e di aiuto per la cittadinanza durante questa emergenza sanitaria .
Se siete a conoscenza di altre iniziative di interesse generale, saremo lieti di diffonderle.
Vi preghiamo di inoltrare tale comunicazione ai vostri contatti per una più efficace divulgazione.

N.B. Ricordiamo che, visto il continuo evolversi delle disposizioni in vigore, i canali ufficiali di comunicazione dove reperire le ultime informazioni ufficiali ed aggiornate rimangono quelli degli enti istituzionali (Comuni, Regioni, Governo, Ats, Asst, etc.)


Comune di Monza
  • La Giunta Comunale ha spostato le scadenze dei tributi comunali, alla luce della drammatica situazione provocata dall'emergenza sanitaria in corso.
    Non solo la Tari, ma anche la Tosap e la tassa sulla pubblicità potranno essere pagate, in diverse rate, da fine luglio a dicembre senza sanzioni e interessi.
            Maggiori informazioni al link:
             https://www.comune.monza.it/it/news/4a3e50ce-768f-11ea-8b0b-5d21e0492aef/
  • Al link qui di seguito riportato criteri e modalità per aderire e inoltrare la domanda per i “Buoni spesa”. Buoni per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità rivolto ai quei monzesi che stanno vivendo un periodo di grave difficoltà economica a causa dell’emergenza provocata dal Coronavirus.https://www.comune.monza.it/it/news/Coronavirus-al-via-i-buoni-spesa-00001/

  • Sul sito Monza Pulita indicazioni utili per quanto concernente la raccolta rifiuti in questo momento di emergenza.
    http://www.monzapulita.it/
  • Monza Pink Network e LILT Milano offrono webinar gratuiti sui seguenti temi:
              - “Ricette salutari da sperimentare in quarantena”
              - “Quarantena: come conciliare sonno e riposo”
              - “Alimentazione e rafforzamento delle difese immunitarie”
          Gli incontri si svolgono sulla piattaforma ZOOM.
          Al link tutte le informazioni relative.
  •  Sportello Stranieri/Badanti-Pratiche relative alle richieste di carte e permessi di soggiorno solo su appuntamento telefonico al numero 039.2372216.
    - Trasmissione della ricevuta di invio della richiesta di cittadinanza italiana al Ministero dell'Interno: verrà trasmessa alla mail dell'interessato dal seguente indirizzo e-mail: servizialcentro@comune.monza.it. Per informazioni telefonare a  039.2372.216
    Presentazione richieste di cittadinanza da inviare al Ministero solo su appuntamento telefonico al numero 039.2372216
    Informazioni richieste cittadinanza italiana - telefonare a 039.2372.216
    Appuntamenti con badante e famiglia richiedente (un solo parente per famiglia) urgenti e non rinviabili e che vogliono effettuare personalmente il "matching" solo su appuntamento telefonico al numero 039.2372244
    Compilazione scheda badante e famiglia richiedente e informazioni per matching - telefonare a 039.2372.244 oppure inviare una mail a sportellobadanti@comune.monza.it

Regione Lombardia
  • Ricetta medica tramite e-mail, sms, telefonata o sito FSE
Ricordiamo la possibilità di ottenere il Numero Ricetta Elettronico (NRE) delle ricette per la prescrizione di farmaci direttamente tramite e-mail, sms o comunicazione telefonica.
In questo modo sarà possibile recarsi in farmacia per il ritiro dei farmaci solamente con il numero della Ricetta Elettronica Dematerializzata (codice NRE) e la Tessera Sanitaria-CNS.
Al link di Regione Lombardia, qui di seguito riportato, si possono trovare tutte le indicazioni del servizio aggiornate alle nuove disposizioni del 3 aprile 2020.
https://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/DettaglioRedazionale/servizi-e-informazioni/cittadini/salute-e-prevenzione/coronavirus/ordinanza-farmaci
Per attivare il nuovo servizio per le prescrizioni farmaceutiche via SMS senza necessità di autenticarti è possibile farlo al link: https://www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it/
Se avevi già lasciato il tuo cellulare/email sul sito del FSE il servizio è automaticamente attivo.

Inps

Inziative contro la violenza domestica
Youpol: sull'app della Polizia si possono segnalare anche le violenze domestiche
Youpol, l’app realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, viene estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche.
L'estensione dell'applicazione a questo tipo di reati è un ulteriore passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale siamo costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.
L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi ed immagini agli operatori della Polizia di Stato; le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. 
È inoltre possibile dall'app chiamare direttamente il NUE e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura.
Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della questura competente per territorio.
Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima.
Anche chi è stato testimone diretto o indiretto - per esempio i vicini di casa -  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.
L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios Android.

Al link video di presentazione: https://www.poliziadistato.it/articolo/135e74a0112e9af858848025

Attenzione alle truffe!

Le false notizie e di tentativi di truffa legati al tema corona virus in questi giorni si moltiplicano. 
Vi invitiamo a prendere visione del sito della Polizia Postale dove potrete trovare notizie aggiornate e fare segnalazioni.
https://www.commissariatodips.it/index.html
Qui vi riportiamo un paio di esempi circolati anche sul nostro territorio.

La truffa del buono del supermercato

La Polizia postalesegnala una nuova truffa che in questi giorni di emergenza per covid19 sta circolando su WhatsApp.
Nel messaggio viene detto che, per far fronte alla crisi, i supermercati stanno offrendo buoni del valore di 200 euro.
La truffa si attiva attraverso il link contenuto nel messaggio, i malintenzionati possono appropriarsi dei vostri dati sensibili e usarli per scopi illeciti.
Quindi, vi invitiamo a fare sempre attenzione, non cliccare nel link e di non fare circolare il messaggio.

Sicurezza: falso volantino intestato al ministero dell’Interno

Si è diffuso in questi giorni, in molte province italiane, un volantino falso scritto su carta intestata del “Ministero dell'Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, con il logo della Repubblica Italiana.
Il falso volantino, che in alcune città è stato trovato affisso negli androni dei palazzi e sui muri dei quartieri, invita eventuali non residenti degli stabili a lasciare le abitazioni che li ospitano, per rientrare nel proprio domicilio di residenza, perché sarebbe in corso l’attività di controllo delle autorità.
Riporta anche l’obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione di affitto della casa e i propri documenti con foto.
Vi invitiamo a fare attenzione. Potrebbe essere l’astuta mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle le case in questo periodo di emergenza per covid_19.
Chiunque si imbatta in simili volantini è pregato di segnalarne la presenza alle Forze di polizia e di non seguire le indicazioni in essi contenute.

Opportunità digitali
Il corso Yoga Bimbi, attivo presso il Centro Civico San Carlo San Giuseppe, continua con lezioni online tenute dall’insegnante Laura Presicci.
Sul suo canale Youtube, raggiungibile tramite il seguente link, verranno caricate le video-lezioni.
https://youtu.be/l_0kXJwWLtQ

Proroghe, sospensioni e scadenze

Infine alleghiamo documento riassuntivo prodotto Adiconsum Lombardia relativo alle proroghe, sospensioni e scadenze attivate in vari ambiti a causa dell'emergenza sanitaria Covid-19.


Al prossimo aggiornamento, un caro saluto a ciascuno/a.


Manuela Federici
039 2141110
Valeria Valsecchi
039 2372464
Laura Malusardi
039 204331





Ufficio Partecipazione e Volontariato
Piazza Trento e Trieste
20900 Monza
0392372464 - 0392141110 - 0392043331

VIRUS - MODELLO VENETO E MODELLO LOMBARDO A CONFRONTO


Il cambiamento climatico è un virus - Jacobin Italia

Un bell'articolo che elenca le molte componenti (fra cui l'inquinamento) di uno sviluppo non più sostenibile.



Il cambiamento climatico è un virus - Jacobin Italia

martedì 7 aprile 2020

7 APRILE - GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE


Discarica Bussi, sentenza del Consiglio di Stato: chi inquina paga le bonifiche!

Discarica Bussi, sentenza del Consiglio di Stato. Il commento di Legambiente ⋆ Legambiente

I MEDICI LOMBARDI DENUNCIANO GLI ERRORI COMPIUTI DALLA GIUNTA REGIONALE NELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA

COSA STA SUCCEDENDO IN LOMBARDIA?
La Federazione Regionale degli Ordini dei Medici ha scritto una lettera che esamina le criticità del sistema lombardo e i gravi errori commessi dalla Giunta Regionale nella gestione dell'emergenza.
Nelle immagini qui sotto riportiamo i passaggi più significativi.
Nei prossimi giorni entreremo nel merito dei singoli punti sollevati dalla Federazione, dando ulteriori informazioni con trasparenza.
Qui il link al testo integrale: https://bit.ly/3aTGSNC
Prendetevi un momento per approfondire il tema, senza accontentarvi delle dirette televisive e della propaganda di partito.
Stiamo parlando della vita di milioni di cittadini. Occorre comprendere l'eccezionalità del caso lombardo, anche nel confronto con le regioni vicine.
Occorre prendere atto degli errori commessi nella gestione dell’epidemia, per aggiustare l’impostazione strategica e affrontare con efficacia i prossimi passi.








QUANDO LA SANITA' PRIVATA CI DIFENDERA' DAI VIRUS E DALLE VARIE ASFALTI BRIANZA?





























domenica 5 aprile 2020

LA STRAGE NASCOSTA NEL PIO ALBERGO TRIVULZIO

Continuiamo ad affidare a lacché dei politici ruoli di direzione nella sanità e nell'assistenza! Continuiamo a votare per questa gentaglia!

LA STRAGE NASCOSTA NEL PIO ALBERGO TRIVULZIO
di Gad Lerner su la Repubblica
Il Pio Albergo Trivulzio, a Milano, è uno dei più grandi poli geriatrici d'Europa, oltre milletrecento anziani ricoverati, il polo geriatrico più importante d'Italia, per tutto il mese di marzo ha occultato la diffusione del Covid-19 nei suoi reparti, intanto che il morbo contagiava numerosi pazienti e operatori sanitari. Il professor Luigi Bergamaschini, geriatra fra i più qualificati di Milano, ha subìto il 3 marzo un provvedimento di esonero perché colpevole di autorizzare l'uso delle mascherine chirurgiche al personale alle sue dipendenze. Il giorno stesso del suo allontanamento forzato è stato fatto esplicito divieto a medici e paramedici di indossarle. Le ripetute diffide sindacali che parlano apertamente di "gestione sconsiderata dell'emergenza" hanno indotto la Procura di Milano ad aprire un'inchiesta "Modello 44" a carico di ignoti. Ma il delegato Cgil della Rsu, Pietro La Grassa, non esita a indicare il nome e il cognome del direttore generale del Pat, Giuseppe Calicchio, prescelto dalla Regione Lombardia, in carica dal primo gennaio 2019. "Il filosofo", lo chiama, perché in effetti quello è l'unico titolo universitario che Calicchio indica nel curriculum. Di lui è noto semmai il legame con l'assessore regionale alle Politiche sociali, Stefano Bolognini, cerchia ristretta di Salvini, al cui fianco Bolognini si trovava anche l'estate scorsa al Papeete di Milano Marittima. «Gli anziani morivano e a noi, nonostante l'evidenza dei sintomi, dicevano che si trattava solo di bronchiti e polmoniti stagionali», denuncia La Grassa. «Il risultato è che ora al Trivulzio abbiamo sette reparti isolati completamente e due vuoti perché non accettiamo più nuovi pazienti. Nella struttura di Merate novanta sono sotto osservazione. Al Principessa Jolanda di via Sassi due reparti sono in isolamento». Non basta. «Quando l'epidemia non si poteva più nascondere, ci è arrivato l'ordine di non trasferire più i pazienti nel pronto soccorso dove di solito ricevono le cure necessarie», prosegue La Grassa, «il che di fatto significa: lasciateli morire nei loro letti. Niente tamponi, ci mandano allo sbaraglio». Fino ad oggi l'immagine del glorioso Pio Albergo Trivulzio, l'ospizio per vecchi inaugurato nel 1771 da un nobile amico dei grandi illuministi lombardi Pietro Verri e Cesare Beccaria, era stata infangata solo dalle banconote gettate nel cesso dal faccendiere Mario Chiesa: l'inizio di Tangentopoli, 17 febbraio 1992. Ma ora è successo di peggio. Per salvaguardare l'apparenza di struttura immune dal coronavirus, è stata sacrificata l'incolumità di milletrecento persone. A marzo sono stati settanta i morti solo nel grande edificio di via Trivulzio. Decisamente sopra la media. Senza contare le altre due sedi. Nei bollettini ufficiali si sosteneva che solo in nove decessi fosse riscontrabile il Covid-19 come concausa. Una cifra palesemente inferiore al vero. Intanto un fisioterapista è finito intubato in rianimazione, un medico risulta positivo con polmonite e altri due operatori sono infettati. Ma, in assenza di tamponi, è impossibile stabilire quanti siano davvero i portatori di coronavirus. Raggiungo il professor Luigi Bergamaschini, che lavora da cinque anni al Trivulzio grazie a un protocollo di collaborazione con l'Università Statale, e ne ottengo piena conferma dell'accaduto. Bergamaschini è rientrato in servizio solo il 25 marzo, dopo che la Statale ha minacciato di tutelarlo con un'azione legale. Questa è la sua testimonianza: «A fine febbraio, quando si ha notizia dell'arrivo dell'epidemia, ci poniamo il problema di utilizzare le mascherine chirurgiche. Ci rispondono che non ce ne sono. Chi riesce se le procura, tanto più che il 28 febbraio il mio reparto viene blindato. E io ovviamente, ignorando i rimproveri "mica sei tu il direttore sanitario" ne autorizzo l'impiego». Si arriva così alla mattina del 3 marzo, quando ormai è scattata l'emergenza in tutta Italia. Prosegue il racconto di Bergamaschini: «Vengo convocato e mi comunicano che il direttore generale Calicchio è montato su tutte le furie perché faccio indossare le mascherine. Replico: ma io mi limito a non impedire di adoperarle... A questo punto la dottoressa Rossella Velleca mi notifica che da domani dovrò restare a casa, anche a tutela della mia salute visto che ho 70 anni. Ma è una scusa che non regge, vista la mail inequivocabile che mi arriva: "Stante la Sua gestione, Lei è esonerato dall'attività generale"». Nei venti giorni di assenza forzata, il professor Bergamaschini apprende dei primi contagi importanti avvenuti nella struttura di Merate. Anche lì si è continuato a lavorare senza mascherine. Al Pat, trasferiscono altrove tutti i pazienti del suo reparto, il Pronto intervento geriatrico. Nel frattempo vengono ricoverati dall'esterno altri 12 pazienti non testati, per cui non è da escludersi che siano stati anch'essi veicoli del contagio. «Quando il 25 marzo sono rientrato in servizio continua Bergamaschini ormai al Pio Albergo Trivulzio si respirava un clima di terrore. Già si conoscevano i metodi autoritari del direttore Calicchio, giunto a sospendere un vecchio primario ormai prossimo alla pensione. Ma non riesco davvero a capacitarmi di che cosa lo abbia spinto a tenere sotto silenzio la grave situazione delle nostre strutture». Non sarà facile ristabilire un clima di serenità all'interno del più grande ricovero per anziani d'Italia. Cosa si voleva ottenere, tacendone la situazione e, soprattutto, negando al personale le indispensabili protezioni sanitarie? Dal 2003 il Pio Albergo Trivulzio si era fuso con le altre due gloriose istituzioni cardine della filantropia ambrosiana: i Martinitt e le Stelline. Proteso al risanamento dei bilanci, aveva messo sul mercato diverse proprietà ereditate e entrate a far parte del suo cospicuo patrimonio immobiliare. Al sindaco di Milano spetta la nomina del presidente, escluso di fatto dalla gestione operativa che è di spettanza della Regione Lombardia. Pare però che i rapporti di Calicchio con l'assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, fossero burrascosi. Lui preferiva farsi vedere con esponenti leghisti come l'assessore Bolognini e il presidente Fontana. «Sotto elezioni venivano ad accarezzare i nostri ospiti, "nonnini, nonnini..." ricorda il sindacalista.

La denuncia di Uneba, così in Lombardia si è acceso il fuoco nelle Rsa (04/04/2020) - Vita.it

La denuncia di Uneba, così in Lombardia si è acceso il fuoco nelle Rsa (04/04/2020) - Vita.it

SOLIDARIETA' DA NASHVILLE A SAN DAMIANO E SANT'ALBINO - VEDI IL CONCERTO DI PINO SQUILLACE AND FRIENDS

Grazie Pino!

--------------------------- Un'occasione per ricordare il fratello Max Squillace, scultore

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2016/10/ricordo-di-max-squillace.html

sabato 4 aprile 2020

LOMBARDIA - LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Alle persone più fragili è negato l’accesso alle cure. 
Una forte denuncia dal Forum Terzo Settore Lombardia insieme a Ledha, Uneba Lombardia e Alleanza Cooperative Italiane-Welfare Lombardia
Milano, 30 marzo – Questa volta gli innocenti non sono bambini, ma persone anziane con disabilità. Ma muoiono lo stesso, a centinaia. Tanti a casa a loro, molti di più nelle residenze socio-sanitarie regionali. Sono le persone con disabilità e fragilità, soprattutto anziane ma non solo, a cui in queste settimane è stata negata ogni forma elementare di difesa dal Covid19 e che ora stanno pagando con la vita questa negligenza.
leggi tutto  qui:

Lombardia: i malati mandati in quarantena nelle RSA piene di anziani

(di Michele Migone) (Radiopopolare)

C’è una delibera dell’otto marzo con cui la Regione Lombardia dispone che i pazienti con il covid 19 dimessi dagli ospedali, e quindi positivi, con la necessità di assistenza, vengano inviati in diverse strutture sanitarie regionali tra cui anche le Rsa, cioè le case di riposo per anziani. La delibera dice anche che devono essere ricoverati in sezioni isolate dal resto della struttura che li ospita.
L’approccio confuso, inadeguato delle autorità lombarde all’ epidemia ha prodotto anche questo: mandare persone positive nei luoghi dove ci sono i più fragili, i più esposti al rischio Le terribili cifre parlano chiaro. Nelle case di riposo è una strage. Il virus ha falciato le vita di centinaia di anziani. L’opposizione in Regione ha cercato di capire in quante RSA siano stati mandati effettivamente dei dimessi positivi.
Il consigliere regionale Fabio Pizzul ci dice che due settimane fa ha chiesto all’assessore i numeri, ma che Gallera non li abbia mai forniti. Quindo, allo stato attuale, non si sa ancora quanti e in quali RSA siano stati distribuiti. Per ora si conosce solo il caso del Palazzolo d Milano, ma li, dice Pizzul, c’era una struttura totalmente separata dal corpo centrale. Negli altri casi, quelli ancora sconosciuti, non si sa quali fossero le condizioni. Se cioè il personale sanitario e di assistenza fosse lo stesso per anziani e positivi, quindi con alta probabilità di diffondere il virus; se i reparti isolati fossero comunque contigui con il resto della struttura, altro veicolo di trasmissione.
Quando l’assessore Gallera fornirà queste informazioni? La sensazione è che si tenterà di nascondere la polvere sotto il tappeto. È probabile che dopo le proteste dell’opposizione e dei sindacati la Regione abbia limitato il più possibile questi trasferimenti, ma la delibera comunque non è stata ancora ritirata. Il fatto stesso che sia stata approvata e messa in pratica in qualche caso da il senso di quanto inadeguata sia la gestione dell’ epidemia da parte della Giunta Fontana.