Una buona notizia perché finalmente dovremmo garantirci due mesi estivi senza veleno.
Ma visto i personaggi in campo non ci rilassiamo. Già il Sindaco Capitanio, dopo sei giorni di silenzio in cui è stato probabilmente impegnato a costruire coi suoi legali una linea di difesa, ha iniziato a tessere la sua narrazione edulcorata anticipando che c' è qualche dato anomalo ma è garantita la salubrità dell'aria. Una bugia che ci sta proponendo da mesi. Invece per quel poco che finora abbiamo visto nella relazione ARPA emergono dati molto preoccupanti. Il livello di emissioni del Benzene, sostanza che la stessa Perizia promossa dal Comune di Concorezzo definisce cancerogena, quindi possibile causa di cancro nonché possibile causa di malformazioni genetiche e di gravi irritazioni a occhi, naso e gola, oltre che di sfoghi cutanei, è fuori norma. Altrimenti perché la Procura avrebbe sequestrato di nuovo l'azienda impedendole di produrre ?
Certo se per mesi si è lasciato che la gente venisse avvelenata inutilmente la responsabilità di qualcuno emergerà chiaramente. Tra l'altro i controlli al camino sono avvenuti da 3/6 al 30/6 (con produzione al 50% e temperature di 30 ° meno dello standard) e guarda caso, appena finiti i controlli, nella notte fra il 2 e il 3/7 AB si è "sfogata" ci ha asfissiato in massa.
D'altro canto anche sta volta si concede ad una azienda non credibile, col passato che ha, di fare nuove proposte entro il 14/8 e le si da la chance di "riparare" entro il 30/9/2020. Il bello è che la stessa Perizia commissionata da Capitanio (che poi ha tentato di secretarla e che ne sminuisce la portata devastante, che conferma tutte le nostre denunce) dice che le anomalie sono tante e tali che i tempi per un ripristino della legalità saranno comunque lunghi ed anzi addirittura imprevedibili.
Insomma siamo pronti all'ennesima piroetta dei nostri amministratori che al momento sono stati costretti ad intervenire dalla macroscopica evidenza delle violazioni. Confidiamo semmai nel nuovo atteggiamento di ARPA che, liberata dalle pastoie del "tavolo di concertazione" messo in scena da Borgonovo e guidata da una diversa Direzione possa fare fino in fondo il suo dovere di tutela della salute. Così come ATS fin qui mero convitato di pietra agli inutili tavoli succedutisi dal 2017 ad oggi.
Noi comunque leggiamo le carte, annotiamo, sentiamo esperti e legali e andiamo dritti per la nostra strada perché alla fine i fatti parleranno da soli.
CQSASD
Asfalti Brianza
la Provincia sospende l’Aua - autorizzazione unica ambientale
Superati i valori
limite delle emissioni inquinanti stabilite nell’autorizzazione
Monza,28
luglio 2020. La Provincia MB ordina la sospensione dell’autorizzazione unica
ambientale concessa con determina dirigenziale del 2016 per l’esercizio dello stabilimento adibito
alle attività di
“recupero di
rifiuti non pericolosi e produzione di conglomerato bituminoso”.
E’ stata
emessa, nel tardo pomeriggio, l’ordinanza “per il ripristino della
conformità dei valori limite alle emissioni misurati rispetto ai valori limite
prescritti dall’autorizzazione unica ambientale (AUA) per l’esercizio di
stabilimento adibito alle attività di “recupero di rifiuti non pericolosi e
produzione di conglomerato bituminoso”.
La Provincia
MB, attraverso questo atto amministrativo, dispone, pertanto, l’immediata
cessazione dell’attività di produzione del conglomerato bituminoso (e degli
annessi impianti) che rappresenta la causa del superamento dei valori limiti
alle emissioni, così come prescritti dall’AUA - autorizzazione unica ambientale
- e documentati dall’attività di controllo esercitata da Arpa Lombardia tra il
3 e il 30 giugno 2020.
L’attività di controllo e accertamento tecnico dell’ARPA Lombardia ha
riguardato la verifica delle operazioni di smaltimento dei rifiuti (da parte
dell’Impresa) nonché la misurazione dei valori limite alle emissioni al camino
siglato E1 che convoglia i fumi di essiccazione degli inerti per la produzione
del conglomerato bituminoso.
in particolare, si legge nella relazione consegnata alla Provincia “ l’ARPA Lombardia ha
proceduto per il parametro COV ad acquisire “(…) il dato in termini di COV
totale dal 03.06 al 15.06 e, quale ulteriore approfondimento, dal 15.06. al
30.06 il dato è stato acquisito distinguendo la componente metanica (riferibile
alla qualità della combustione) dalla componente non metanica (riferibile al
processo di produzione del conglomerato bituminoso). Le rilevazioni dei
suddetti parametri sono state acquisite in continuo per tutto il mese di
giugno, ad esclusione del solo periodo di fuori servizio dell’analizzatore “(…)
il parametro COV totale non rispetta il limite alle emissioni di 50 mg/Nm3
S in 9 dei 14 periodi operativi dell’impianto; si precisa che in 4 periodi è
stata acquisita la componente metanica e non metanica dei COV verificando che
il superamento del limite di 50 mg/Nm3 è direttamente riconducibile
al processo di produzione ovvero indipendente dalla componente metanica.”
L’azienda ha
tempo fino al 30 settembre per ottemperare alle prescrizioni richieste e fino
al 14 agosto per presentare un piano di intervento sull’impianto di produzione
del conglomerato bitumionoso necessario a garantire il rispetto dei valori
limite alle emissioni attualmente stabiliti.