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domenica 30 agosto 2020

CAPONAGO - LA VERGOGNOSA VICENDA DI CAVA VITALI - DAL 2015 L'IMPIANTO VA SMANTELLATO MA...

Con Asfalti Brianza pensavamo di avere visto di tutto. Ma la vicenda dei nostri amici di Caponago è ancora più paradossale e vergognosa. Cercheremo di aiutarci vicendevolmente.

Dopo tutti i passaggi legali il Consiglio di Stato decreta che l'impianto dei Vitali è stato edificato in dispregio  delle norme e va smantellato. Ebbene, dopo 5 anni nulla è stato fatto!


A proposito...Chi ha realizzato la nuova rotonda LIDL a Concorezzo?
Parebbe l'impresa Vitali...






Sulla vicenda di Caponago leggi qui una serie di articoli.

2015 - Caponago, Cava Vitali deve essere smantellata. Anche per il Consiglio di Stato - Cronaca Caponago

https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/caponago-cava-vitali-deve-essere-smantellata-anche-per-il-consiglio-di-stato_1110682_11/

2017 - https://www.mbnews.it/2017/12/cava-vitali-chiusura-entro-il-31-dicembre-sindaco-monitoreremo-la-situazione/

https://primamonza.it/cronaca/cava-vitali-la-societa-dovra-versare-788mila-euro-al-comune/

Vitali in Sardegna (2019) https://www.galluraoggi.it/olbia/puzza-impianto-catrame-aria-irrespirabile-21-dicembre-2019/





FACCIAMO RETE! UN ALTRO COMITATO CON CUI COLLABORARE! “NO AL BITUMIFICIO DI MONTIRONE”. PROTESTA DEGLI ABITANTI SOTTO LA PROVINCIA DI BRESCIA – Radio Onda d`Urto








Siamo già in contatto con gli amici di Montirone (BS) e presto cercheremo di costruire con loro e con altri comitati simili un coordinamento efficace.

Vedi il post e segui l'audio di Radio Onda D'Urto.



CQSASD



“NO AL BITUMIFICIO DI MONTIRONE”. PROTESTA DEGLI ABITANTI SOTTO LA PROVINCIA DI BRESCIA – Radio Onda d`Urto


vedi anche:

https://www.bresciaoggi.it/territori/bassa/un-onda-bianca-contro-il-bitumificio-l-appello-al-prefetto-1.8172367



ED ECCO LA PAGINA FACEBOOK DEL COMITATO

https://www.facebook.com/groups/2718991231711495/

sabato 29 agosto 2020

IL DEGRADO NON E' DI SANT'ALBINO - SEMMAI E' DELLA POLITICA


Cogliamo l'occasione di questo titolo (che trovate nell'articolo sotto) per ribadire che Sant'Albino non è affatto un luogo di degrado.
A dispetto della disattenzione totale delle Amministrazioni (e in particolare di questa che è in carica) Sant'Albino non è affatto un Bronx. Conserva ancora le caratteristiche di una piccola comunità abitata da gente decentemente socievole e decentemente attenta al proprio contesto di vita. C'è molta più sporcizia, degrado ed esplosione di criminalità in centro (cosa di cui ovviamente non gioiamo, in quanto monzesi). L'articolo in oggetto, scritto peraltro dal sempre bravo Martino Agostoni si occupa di un fatto di cronaca specifico ma il titolista, come spesso accade, ha scelto un titolo ad effetto ma fuorviante. L'ammasso di rifiuti al parcheggio della Piscina non è opera di santalbinesi, così come il contratto col gestore che tanti problemi ha dato non l'abbiamo certo definito noi. Vero che a Sant'Albino non c'è nulla e che nessuno si preoccupa di fornire alla cittadinanza alcunché. Non c'è una banca, non c'è una posta, non c'è neppure un bancomat! Non c'è un mercato rionale. I collegamenti con autobus sono scadenti  e per la verità mancano proprio qui i quattrocento metri di ciclabile per raggiungere Monza. Se si realizzasse qualcosa del genere forse la gente smetterebbe di utilizzare la ormai secolare formula:"Vado a Monza!". Del resto i santalbinesi dicono "vado a Monza" da sempre e ciò vorrà pur dire qualcosa rispetto ad un altrettanto secolare sentimento di abbandono ed emarginazione rispetto alla "grassa" Monza del centro. Quel poco che c'è a Sant'Albino nasce dalla collettività santalbinese, da iniziative personali e/o collettive, senza alcun supporto serio da parte di chi di dovere.



clicca per ingrandire l'articolo:















COSE DA FARE

Qui sotto riportiamo un cartellone del nostro Comitato che riassumeva (al 2015) le cose fatte e da fare.
Delle cose da fare per ora nulla è stato realizzato. Restano inevase le questioni "zona 30" in paese, la sempre pessima situazione della Rotonda di Viale Industrie, la sistemazione di Piazza Pertini, le aree agricole ad est di Via Adda che sulla carta sono un Parco ma che restano preda di abusivismo e degrado; il mancato collegamento di tale area agricola al Pane (Parco agricolo nord est di Vimercate); la mancanza di una biblioteca/area feste che si potrebbe realizzare di fronte alla scuola; la bonifica dell'area di Via Offelera che grazie all'impegno di Legambiente (e col contributo dei residenti di Via Caprera e nostro) è stata sottratta ad attività criminali; l'esclusione al traffico pesante di tutto il tratto che va da Malcantone a Via Offelera (come promesso dal Vicesindaco Villa su sollecitazione nostra e del Sindaco Troiano); la sistemazione della ciclabile di Via Adda e della sua segnaletica; la realizzazione del tratto di ciclabile necessario a congiungere la ciclabile Villoresi con la ciclabile di Via Adda garantendo un percorso continuo di decine e decine di chilometri; la garanzia di non rinnovare l'affitto alla CEM in Viale Industrie ed il ritorno di questa area illegittimamente occupata ad una destinazione verde e magari al Parco del Ricordo proposto da Cristina Daniotti e Antonio Ruggiero; la garanzia della delocalizzazione di Asfalti Brianza; la sistemazione dell'area fra Orto comunitario, parco giochi e parcheggio della Piscina con una vera area verde e ciclabile; ecc. ecc. ecc.
Chiediamo a tutti i santalbinesi (e sandamianesi) di prepararsi perché, nonostante l'emergenza Covid, riparta l'impegno per ottenere qualcuno di questi risultati. Di certo valuteremo i nostri amministratori dai fatti e non dalla propaganda e dalle inaugurazioni.

CQSASD












giovedì 20 agosto 2020

Il Cem si allarga. Detto Fatto; le promesse erano altre

Il Cem si allarga. Detto Fatto; le promesse erano altre
La salute dei cittadini non sta a cuore all'amministrazione di Monza. Due vicende sono lì a testimoniarlo. Sulla prima la giunta rimane nelle retrovie senza prendere decisioni e lasciando campo libero ad altri interessi. Sulla seconda, invece, da' il via libera all'ampliamento di un sito che proprio non ci dovrebbe essere.
I due siti in questione sono quello di Asfalti Brianza e di Cem, che si trovano a poche centinaia di metri l'uno dall'altro. Sul primo, classificato come impianto insalubre di prima categoria, la questione è nota. Sul secondo – un impianto di trattamento rifiuti – bisogna tornare all'ottobre del 2019 per valutare cosa sta accadendo oggi. A quell'epoca su invito del Pd, il consiglio comunale aveva votato unanimemente per non rinnovare il contratto di affitto dell'area. Non solo, spulciando tra le cronache di quei giorni è possibile trovare le parole del vicesindaco Simone Villa, che affermava di condannare “le scelte fatte in precedenza proprio perchè l’attività si è insediata a ridosso del centro abitato determinando disagi sonori, oltre a ripetute segnalazioni di disturbi di altro tipo. Opteremo per il mancato rinnovo della concessione. Ci teniamo a rafforzare la nostra posizione perché, non solo vogliamo chiudere il contratto, ma desideriamo, in un’ottica di restituzione e risarcimento, riqualificare l’area e metterla a disposizione di quanti hanno patito in questi anni dei reali disagi”.
Detto fatto. Non solo la concessione è stata rinnovata ma pare che il Comune abbia anche deciso di ampliare proprio su quell'area la piattaforma ecologica comunale. Tutto senza rispettare quanto previsto dal pgt del 2017, quando la giunta, di colore diverso, aveva deciso che quell'area avrebbe avuto una destinazione agricola.

Asfalti Brianza, la Provincia: "I rifiuti devono essere portati via" - Cronaca - ilgiorno.it

Solo una imprecisione nell'articolo. Asfalti Brianza ha accumulato illecitamente negli anni (senza che alcuna autorità di controllo intervenisse) circa 30.000 mc di fresato (non caratterizzato; non se ne sa né l'origine né la composizione) mentre l'AUA ne autorizzava solo 1.200. Asfalti Brianza, a dispetto delle sue continue violazioni dell'AUA e inadempienze pretende dora in poi di "bruciare" nei nostri polmoni l'intera montagaa (non i soli 1200 mc).

leggi qui l'articolo:

Asfalti Brianza, la Provincia: "I rifiuti devono essere portati via" - Cronaca - ilgiorno.it



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domenica 16 agosto 2020

Asfalti Brianza e quelle misurazioni un po' così... (di "A Monza x Esempio")

Ringraziamo "A Monza x Esempio" dell'attenzione. Ribadiamo che accanto a rilevazioni poco significative "sull'aria della zona" fatte in epoca di lockdown in realtà nell'unico giorno di controllo al camino con la produzione "quasi a regime" (dice la relazione stessa) ARPA ha rilevato un costante sforamento delle emissioni gassose ed in particolare del benzene (cancerogeno). Ha segnalato questo dato alla Procura che ha provveduto immediatamente al sequestro. Tutto ciò è difficile da far rilevare alla stampa e da far giungere al pubblico dei lettori anche grazie alle restituzioni edulcorate e manipolatorie del Sindaco di Concorezzo Capitanio che ovviamente ha tutto l'interesse a mettere sotto silenzio il fatto che anche e sopratutto grazie alla sua ordinanza del 13/8/2019 (quella che ha consentito l'installazione del nuovo bruciatore) migliaia di cittadini dell'area circostante Asfalti Brianza possano essere stati esposti a emissioni nocive e cancerogene per un anno intero!
Ma se la Procura ha sequestrato subito a causa delle irregolarità delle emissioni evidentemente la favoletta di Capitanio ("la qualità dell'aria è buona") non sta molto in piedi.

CQSASD  







A Monza X Esempio
12 h
Asfalti Brianza e quelle misurazioni un po' così...
Nessuna deroga, Asfalti Brianza deve smaltire il fresato entro la fine di settembre. L'azienda aveva chiesto una deroga a cui la Provincia ha risposto con un no. Nel frattempo sono arrivati i risultati dei campionamenti dell'aria svolti da Arpa. Per l'ente è tutto nei limiti di legge e ha escluso pericoli per la salute. Ma c'è un particolare che potrebbe inficiare le misurazioni: nel periodo in cui sono state effettuate il bitumificio lavorava a regime ridotto.
In ogni caso, Arpa ha messo sul tavolo alcuni vincoli piuttosto stringenti per il via libera della produzione. Un punto su cui si discuterà a settembre. Per ora rimane il blocco della produzione imposto dalla Procura di Monza conseguente ad alcune violazioni delle prescrizioni autorizzative.
Classificata come azienda insalubre di prima classe, i residenti della zona chiedono che il bitumificio venga spostato e che nel frattempo si attuino tutte le misure necessarie (e promesse da tempo) per mitigare l'impatto delle lavorazioni. Una richiesta sempre più urgente anche alla luce della volontà di Asfalti Brianza di non provvedere allo smaltimento della montagna di fresato. Ad oggi l'unica misura adottata da parte della famiglia Bianchi, proprietaria dell'impianto, è l'installazione di un nuovo bruciatore che nessuna autorità esterna all'azienda ha mai controllato come è prassi in casi come questi. Per di più, fanno notare i residenti della zona, ancora non è stata installata alcuna cappa di contenimento che dovrebbe poter filtrare le particelle dei residui di lavorazione, in particolare quelle più piccole, che corrispondono anche a quelle più pericolose.
Comitato Di Quartiere S.Albino Monza La Rondine Concorezzo
#asfaltibrianza

sabato 15 agosto 2020

Conferenza Sevizi Cem - Il Comune di Monza si rimangia le promesse e da parere favorevole all'ampliamento. A noi non sta bene!


Un po' come per ASFATI BRIANZA anche per il CEM una storia costellata di irregolarità, fin dall'autorizzazione di Antonicelli (poi arrestato). Eppure le promesse di mancato rinnovo dell'affitto fatte dal Vicesindaco Villa sono già dimenticate....

Ricordiamo che il Consiglio comunale di Monza ha espresso parere unanime per il non rinnovo a Cem dell'affitto dell'area, che è di proprietà comunale. La ditta si è insediata lì in difformita' alle previsioni di Pgt, che nel 2017 hanno confermato la destinazione agricola. Quindi non può ampliarsi né realizzare nuovi manufatti, in attesa che il Comune attui la previsione di Piano, previa disdetta del contratto d'affitto a Cem. A questo proposito il CQSASD ha fatto propria la proposta di due cittadini monzesi (Daniotti e Ruggiero) di realizzare lì il "bosco del ricordo", in linea con la destinazione agricola prevista dal Pgt. Alla luce di tutto ciò è del tutto incomprensibile il parere favorevole espresso dal Comune di Monza alla Conferenza dei servizi. Così come siamo fermamente contrari alla ventilata ipotesi di ampliare sull'area la piattaforma ecologica comunale.

CQSASD




VEDI VECCHI ARTICOLI QUI:

 https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/10/disdetta-del-contratto-per-l-impianto.html

https://www.mbnews.it/2019/10/monza-viale-delle-industrie-mozione-consiglio-comunale-contratto-impianto-rifiuti/



QUI I PARERI DEL COMUNE DI BRUGHERIO E DEL COMITATO SULLA CONFERENZA DI SERVIZI DEL 30/7/2020









vedi qui il verbale



















Asfalti Brianza, la Provincia dice “no” al rinvio della scadenza per smaltire il fresato - Prima Monza

Asfalti Brianza, la Provincia dice “no” al rinvio della scadenza per smaltire il fresato - Prima Monza

venerdì 14 agosto 2020

NOI CITTADINI NON SIAMO INVITATI AL TAVOLO DEL PREFETTO MENTRE QUESTI CI VANNO CON TANTO DI AVVOCATO

Da un anno vi invitiamo a "googolare" Asfalti Brianza, Lucchini e Artoni, Santa Giulia, Dogana di Segrate ecc. ecc. Speriamo che lo facciano i nostri Sindaci, gli amministratori pubblici, le forze dell'ordine, la Prefettura, i funzionari di Provincia e Regione, di ARPA e ATS. Tutti coloro che si siedono ai "tavoli di concertazione" e alle Conferenze di servizi. Di certo per obblighi prfessionali lo avranno già fatto in Procura.

Oggi, a quanto pare lo ha fatto anche qualcuno su Facebook.
Vi giriamo gli interessanti screenshot (che conoscevamo già)
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L'immagine può contenere: il seguente testo "fresato Grazia Pradella: hanno scoperto una parte dell' area (30mila metri) utilizzata come discarica di rifiuti speciali pericolosi Il resto finiva in cantiere per ammodernamento della Paullese. La di Vincenzo Bianchi, amministratore Lucchini Artoni. Una figura ritorna in diversi scandali sui veleni di Milano dintorni: è indagato la condannato pagare un' ammenda aver scaricato migliaia di metri di da parco Sud durante la riqualificazione Garibaldi- Repubblica. La Lucchini Artoni, inoltre, vista ritirare la certificazione antimafia dalla Dia imprese subappaltatrici su 22 legate ai clan, salvo riottenerla poi, intervento della Prefettura. la motivazione che rapporti, frattempo, erano"


L'immagine può contenere: il seguente testo "la nuova La di Milano finanza la polizia provinciale hanno sequestrato l' area in cui Bianchi smaltivai rifiutie la lo ha violazione del 2006 in materia ambientale. Sono stati sequestrati sette suoi camion usati trasporti perquisiti del comune di Milano e di Segrate e della Fintecna, la società pubblica ha venduto al Percassi. inchiesta le segnalazioni degli abitanti della segnalavano interramenti di rifiuti da della Lucchini tempo, resto, residenti hanno dichiarato guerra all' azienda: Legambiente altre associazioni ambientaliste denunciano, Pioltello, le «possibili emissioni di sostanze cancerogene» di sarebbe responsabile ditta nella lavorazione del decreto di sequestroi"




L'immagine può contenere: il seguente testo "bitume. Ora nel decreto di sequestroi pm scrivono che Bianchi, nel realizzare le discariche abusive, ha operato «nel più totale disprezzo dei reiterati interventi dell' autorità giudiziaria, manifestando un senso di impunità accresciuto nel corso degli anni, anche per i comportamenti incomprensibilmente tolleranti da parte dell' autorità amministrative incaricate delle autorizzazioni e dei controlli»."



E il bello che sta roba è stata scritta prima che Bianchi "si occupasse di Concorezzo e dintorni". 
A questo punto ci vien da chiedere come il Prefetto possa invitare sta gente al tavolo col proprio legale al seguito; come Borgonovo abbia iniziato una "concertazione" con l'azienda poi durata tre anni . Come Capitanio possa fare ordinanze (2019 e 2020) per consentire modifiche impiantistiche "inventate da AB". Come il Vicesindaco Villa, un anno fa, a nostra precisa domanda su chi fossero i proprietari di AB possa aver risposto: "Per me Asfalti Brianza è Asfalti Brianza" (come dire: chi siano i proprietari non mi riguarda). Il tutto ricordando che ASFALTI BRIANZA E' UN'AZIENDA INSALUBRE DI PRIMA CLASSE CHE NON DOVREBBE STARE ASSOLUTAMENTE IN UN ABITATO! 



ASFALTI BRIANZA - LA NOSTRA E' UNA BATTAGLIA PER LA LEGALITA'

L'ARTICOLO E' DI QUALCHE GIORNO FA. RILEVIAMO CON PIACERE CHE NEL FRATTEMPO LA PROVINCIA, QUESTA VOLTA, HA STOPPATO LE ASSURDE RICHIESTE DI AB.
















Quanto alla Prefettura speriamo in un ravvedimento: non si può ammettere al tavolo la proprietà di AB con presenza (a che pro se non ad effetto intimidatorio?) del legale dell'azienda inquinante ed escludere i cittadini!
Per il resto salutiamo con soddisfazione il cambio di rotta della Provincia da cui ci attendiamo d'ora in poi un atteggiamento conseguente.












































ED ECCO LE DIFFICOLTA' DI UNA RICOSTRUZIONE CORRETTA DEI CONTENUTI DELLA RELAZIONE ARPA (ANCHE GRAZIE ALLE FUORVIANTI INTERPRETAZIONI PROPALATE DAL SINDACO CAPITANIO)

















































































































12-8-2020 - ASFALTI BRIANZA : LA PROVINCIA RESPINGE LE RICHIESTE DI AB! ENTRO IL 30/9/2020 DOVRA' SMALTIRE LA MONTAGNA ILLEGALE!




Fondamentale presa di posizione della Provincia che finalmente dice stop alle vergognose pretese di questa azienda inquinante e sempre inadempiente che entro il 30/9/2020 dovrà smaltire la montagna illegale INDIPENDENTEMENTE DA QUALSIASI DECISIONE POSSA ESSERE PRESA DALLA PROSSIMA CONFERENZA DI SERVIZI.
Vedi anche il commento de "La Rondine" di Concorezzo con cui ci troviamo, come sempre, in pieno accordo

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/08/asfalti-brianza-va-chiusa.html


CQSASD








VEDI ANCHE IL DOCUMENTO DEL 29/7/2020
















































E questa era la vergognosa lettera di Asfalti Brianza che pensava di sanare le infinite manchevolezze bruciandoci nei polmoni, in nome dell'economia circolare e dell'interesse collettivo (!!) l'enorme eccesso di materiale stoccato (30.000 mc. a fronte del 1.200 consentiti dall' AUA). Materiale, ricordiamo ancora privo di qualsiasi caratterizzazione (non si sa da dove viene e di cosa sia composto).























giovedì 13 agosto 2020

ASFALTI BRIANZA VA CHIUSA!


Il titolo sopra è nostro. Il post de La Rondine di Concorezzo. Presto pubblicheremo i due documenti odierni della Provincia.
Non molliamo di un millimetro. E' una battaglia per la tutela della salute, contro l'inquinamento, per i diritti di tutti, contro corruzione e malaffare.
CQSASD
 
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Asfalti Brianza. Ora non ci sono più scuse. Se il 30 settembre la montagna illecita di rifiuti non sarà smaltita, la Provincia dovrà revocare l'autorizzazione. In caso contrario, se ne assumerà tutte le responsabilità.
La Rondine Concorezzo
UN PASSO DECISIVO. ORA NON SI PUO' TORNARE INDIETRO.
Il 6 agosto, Asfalti Brianza ha scritto alla Provincia dichiarando il sussistere di una "impossibilità tecnica e materiale" nel portare a termine, entro il 30 settembre, il piano di smaltimento dei rifiuti stoccati illegalmente nel sito di Concorezzo.
 Abbiamo denunciato pubblicamente questa nuova vergogna, pubblicando il documento: https://bit.ly/3alg0X8.
Oggi, l'ufficio Ambiente della Provincia ha risposto ufficialmente, negando il rinvio della scadenza. A questo punto si danno solo due possibilità.
 La prima. L'azienda ha mentito, è in grado di smaltire i rifiuti e ha provato a prendere in giro le istituzioni del territorio. Dovrà quindi portare via, entro il 30 settembre, la montagna di fresato oggi visibile dalla strada.
 La seconda. A fronte del mancato rispetto delle prescrizioni assegnate e del persistere di una grave violazione, la Provincia dovrà revocare l'autorizzazione oggi sospesa, mettendo fine alla vicenda.
Un passo indietro delle istituzioni, date queste nuove evidenze, sarebbe incomprensibile e inaccettabile.

ASFALTI BRIANZA - GRAZIE DELLE RASSICURAZIONI MA LE EMISSIONI RESTANO FUORI SOGLIA E CANCEROGENE

Uno schemino facile facile per chi non ha capito o non vuol capire il centinaio di pagine. Anche ad uso della stampa e degli amministratori pubblici perché inevitabilmente le narrazioni "dei potenti" (corroborate da sei anni di pratica manipolatoria ben rodata ai vari "tavoli" di concertazione) rischiano sempre di sovrastare le voci dei semplici cittadini. Per fortuna alla fine resta sempre il ricorso alle "carte" e, nel caso, alla magistratura.
CQSASD


CQSASD

mercoledì 12 agosto 2020

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E SAN DAMIANO A PROPOSITO DEI MONITORAGGI FATTI DA ARPA PRESSO ASFALTI BRIANZA

 

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E SAN DAMIANO A PROPOSITO DEI MONITORAGGI FATTI DA ARPA PRESSO ASFALTI BRIANZA

Dal 2014 i cittadini lamentano forte inquinamento. Dal 2016 avanzano dubbi rispetto alla cancerogenicità delle emissioni.

Da Novembre 2017 il Comune di Concorezzo organizza un tavolo cui partecipano l’Azienda e tutti gli Enti di controllo per “concertare” con Asfalti Brianza interventi risolutivi.

Nel 2018 Asfalti Brianza presenta una relazione di parte che è costretta a riconoscere che (almeno nel raggio di 500 m., dice lei) le emissioni sono nocive e potenzialmente cancerogene.

Ad agosto 2019 il Sindaco Capitanio consente con propria ordinanza la sostituzione del bruciatore. L’inquinamento esplode.

La Procura della Repubblica indaga su una gestione illegale dei rifiuti e il 25/9/2019 sequestra l’azienda.

A novembre 2019 la Procura concede una ripresa ridotta della produzione per consentire lo smaltimento della montagna di fresato illegalmente stoccata. Riprende l’inquinamento e la Prefettura organizza un proprio tavolo chiedendo in particolare ad ARPA e ad ATS (sempre presenti ma senza alcun risultato ai tavoli di Concorezzo) di presentare finalmente un piano di monitoraggio.

Il 30/6/2020, unico giorno di controllo delle emissioni al camino con impianto “quasi” a regime (così dice ARPA) su 14 rilevamenti effettuati per ben 9 volte le emissioni superano le soglie definite dall’AUA (l’Autorizzazione unica ambientale il cui mancato rispetto impone la sospensione dell’attività). In particolare la principale sostanza in eccesso è il benzene, sostanza cancerogena che può causare vari linfomi ecc. (vedi in proposito la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo). ARPA ovviamente segnala l'anomalia alla Procura della Repubblica che dispone immediatamente un nuovo sequestro (22/7/2020).

La Provincia (altro convitato di pietra dei 3 anni di tavoli concorezzesi) a questo punto non può che sospendere l’AUA ma rilancia ancora un salvagente a questa Azienda perennemente fuori regola. Asfalti Brianza, decreta la Provincia, potrà fare nuove fantasiose proposte entro il 14 Agosto 2020 (come ha già fatto un anno fa con esiti disastrosi).

Insomma ARPA in giorno solo ha fatto quanto ripetiamo da un anno: controllo al camino con impianto (quasi) a massimo regime e subito sono emerse le irregolarità nell’abbattimento delle emissioni gassose e cancerogene che hanno portato al nuovo sequestro. Inoltre ARPA ha definito nuovi e più  rigidi protocolli per le emissioni qualora l’Azienda dovesse riprendere l’attività.

Ora il Sindaco Capitanio e gran parte della stampa ci ripetono quotidianamente che ARPA avrebbe rassicurato tutti sulla salubrità dell’aria. Si tratta di una grande mistificazione in perfetta sintonia con questi sei anni di vergognosi rimpalli di responsabilità, omissioni, tentennamenti e accondiscendenza nei confronti dell’Azienda sempre inadempiente.  

ARPA ci spiega anche che dal 18 dicembre 2019 al 16 giugno 2020 ha posizionato dei campionatori passivi in un’area piuttosto vasta e ha usato (due sole volte) il famoso "naso elettronico". Ma era un periodo di produzione ferma o ridotta, di lockdown ecc. Scelta che abbiamo subito criticato e che ovviamente non poteva dare alcun risultato probante. Lo avevamo ampiamente preannunciato. ARPA ora si lancia addirittura in una dichiarazione apodittica dicendo che “si evidenzia che i dati risultano allineati a quelli rilevati durante la campagna di monitoraggio svolta in viale Libertà a Monza tra il 2017 e il 2018 - in un periodo di piena operatività dell'impianto - su richiesta dell'amministrazione comunale”. A parte che i voli pindarici non fanno parte del bagaglio corrente dello scienziato ribadiamo che in mezzo, tra le altre cose, c’è stato lo spaventoso inquinamento dell’estate 2019 e, per dirne solo una, il cambiamento di bruciatore che ha ora una portata 4 volte superiore.

Ci permettiamo ora di commentare quanto ARPA aggiunge in calce:

Le attività di Arpa hanno visto l'impegno significativo di 11 persone tra tecnici e dirigenti, 1896 ore di campionamento per il monitoraggio della qualità dell'aria, 672 ore di campionamento all'emissione, 18 sopralluoghi in azienda, 113.068 dati acquisiti di COVT (composti organici volatici totali) e 120.960 dati di concentrazioni di inquinanti "gassosi" (CO, NOx, SO2, CH4), oltre a quelli per la caratterizzazione fluidodinamica dell'emissione”.

E il commento è: ma se è bastato (come da noi sempre richiesto) un solo giorno di controllo al camino con impianto “quasi” a regime (il 30/6/2020) per rilevare emissioni gassose e cancerogene fuori norma tanto che la Procura ha sequestrato di nuovo l’Azienda perché avete buttato inutilmente tanto impegno e tanti soldi dei contribuenti?

E perché sminuite tanto questi vostri risultati definendoli en passant “delle criticità” ed invece enfatizzate la buona qualità dell’aria circostante? A noi cittadini non ce ne può fregar di meno che l’aria di Via Giovanni delle Bande Nere a Sant’Albino non sia dissimile da quella di Viale Marche a Milano. A noi (e a quanto pare anche alla Procura di Monza) interessa che avete scritto nella vostra relazione che dal camino di Asfalti Brianza esce roba cancerogena non adeguatamente abbattuta.

la Provincia risponde ad Asfalti Brianza - 12/8/2020

https://drive.google.com/file/d/1plRiQfcoz9yuqybyGaegG7oID8xUKBMb/view?usp=sharing

martedì 11 agosto 2020

LA RELAZIONE ARPA (MAL)RACCONTATA DAL SINDACO CAPITANIO

 Per ora cerchiamo di difendere i contenuti della Relazione ARPA. Ci attendiamo che per salvaguardare la propria professionalità ARPA spenda due parole contro la "vulgata" di Capitanio che mette sotto silenzio gli allarmanti risultati della rilevazione al camino del 30/6/2020. Altrimenti ce ne faremo una ragione perché dopo sei anni di silenzi non rimarremmo certo sorpresi.

CQSASD 



ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE ARPA - NON CRITICHIAMO LA RELAZIONE MA L'USO SCORRETTO CHE NE FA IL SINDACO CAPITANIO