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lunedì 5 ottobre 2020

ASFALTI BRIANZA - NUOVO RINVIO (A MONZA X ESEMPIO)

 


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Asfalti Brianza, un Nuovo Rinvio
Tutto come previsto, tutto rinviato. L'affaire Asfalti Brianza non trova soluzione. Provincia e Comuni dovrebbero assumere una linea dura, invece a prevalere è quella dell'attendismo, del rinvio, della proroga. Che di certo non giova ai cittadini.
La conferenza dei servizi dello scorso 30 settembre non ha risolto nulla: il problema rimane, solo la data di un nuovo incontro è stata spostata in là. La nuova data da fissare sul calendario è quella dell'11 novembre. Tra carte mancanti, mezzi silenzi e pochi riscontri, l'unica soluzione trovata è stata quella del rinvio.
La Ato di Monza e Brianza, cioè l'autorità della rete idrica aveva diffidato la società per irregolarità riguardo agli scarichi fognari nel 2019. Il bitumificio dice di essersi messo in regola. Peccato che la cosa non sia verificabile. Perchè la montagna di fresato che occupa il piazzale dell'azienda impedisce ai tecnici di verificare l'adeguamento della rete fognaria che la famiglia Bianchi afferma di aver messo a norma. Al riguardo, pare che l'azienda che ha eseguito i lavori, la “W.Bau”, in realtà sia un'azienda fantasma e che la documentazione dei lavori sia incompleta. Questo è quanto sarebbe emerso da un controllo dei carabinieri.
A proposito della montagna di fresato: in un primo momento Asfalti Brianza aveva ottenuto la possibilità di smaltirlo entro l'inizio dell'anno. Per non smentirsi ha ottenuto una proroga, al 30 settembre, scaduta anche quella. Eppure quei rifiuti sono ancora lì, magari in attesa di essere riutilizzati nel prossimo ciclo di produzione.

commenti:

Ciò che non capisco è perché diano ancora possibilità di argomentare ad un soggetto del genere (AB) , continui rinvii per mancanza di documenti ed evidenze già richieste. Stiamo parlando di un azienda insalubre di prima classe, che non dovrebbe stare lì, che ha disatteso completamente le ultime ordinanze (il fresato è ancora quasi tutto li) , che ha pendente una diffida ATO da parecchio tempo eppure si continua a rinviare decisioni che, alla luce dei fatti, dovrebbero essere semplici da prendere! Basterebbe vedere ciò che è stato scritto sulla perizia commissionata dallo stesso comune di Concorezzo, per prendere decisioni, invece no si continua a dare delle possibilità a chi non le merita proprio....Non mi capacito di questo.
Era tutto previsto soprattutto da chi questa vicenda la conosce fin dagli albori. Ora tutti gli enti e le istituzioni in campo fanno molta attenzione a non commettere gli "errori" o le "sviste" del passato perché a vigilare c'è la Procura della Repubblica, ma ricordiamo che l'azienda, per dirne una, avrebbe dovuto regolarizzare la posizione con ATO nel 2016, ma ATO si è accorta di questa mancanza solo dopo il sequestro (settembre 2019). Lo stesso vale per l'enorme ammontare di rifiuti presenti sul piazzale ancor prima nel 2016 e per questo ci si chiede come potessero aver istallato la rete fognaria richiesta (misteri della scienza costruttiva)...Potremmo proseguire x ore ...ma ci limitiamo ad incrociare le dita e confidare nel lavoro della Procura, unica garanzia di legalità.

L' unica istituzione in cui confidiamo fino ad ora è la Procura della Repubblica. Seri i comuni di Agrate e Brugherio che però non hanno lo stesso potere  del comune di Concorezzo (se il Sindaco Capitanio solo volesse...). Monza dopo anni di presenza inutile al Tavolo di concertazione diretto (malissimo) dalla Giunta di Concorezzo si fa sentire solo quando la Procura si muove. ARPA idem. Vergognoso silenzio pluriennale di ATS.  Il nostro timore (o peggio la nostra previsione) è che Provincia di Monza e Brianza e Comune di Concorezzo, appena la Procura si leva di torno faranno riaprire Asfalti Brianza alla grande. 


sabato 3 ottobre 2020

SANT'ALBINO: REQUIEM PER IL BOSCO DELLA ROCHE

 




Ovviamente la foto sopra non è de Il Giorno 


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Segue articolo del Giorno

https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/il-bosco-adottato-dalla-roche-bocciato-dal-comitato-sant-albino-1.5562169


Il Comitato di quartiere di Sant’Albino boccia il bosco Roche. L’area verde piantumata due anni fa dall’azienda monzese avrebbe perso l’antico smalto. "Quel progetto è stato un fallimento totale – si legge sul blog del Comitato di quartiere –. Le piante posizionate tra i campi sportivi e il parcheggio della piscina sono morte. C’è stata mancanza totale di coinvolgimento della popolazione e una locazione errata". Il Comitato di Sant’Albino da anni sollecita la realizzazione di un bosco urbano all’interno del rione. "Non nello spazio di via Murri, ma come previsto dal Pgt nella fascia di rispetto a nord del quartiere". L’area è stata piantumata a novembre del 2018: un bosco realizzato grazie al sostegno di Roche Italia, in collaborazione con il Comune e con AzzeroCO2. Sono state messe a dimora 100 piante su una superficie di circa 1.800 metri quadrati. Un bosco costituito da piante autoctone (aceri campestri, lecci e farnie) che crescendo avrebbero avuto il compito di ridurre la concentrazione di Co2 nell’aria, in una zona altamente trafficata sia come arteria di accesso e di uscita dalla città, sia all’interno del quartiere stesso. Ma ad oggi di quel bosco che avrebbe dovuto portare una boccata d’ossigeno secondo i residenti resterebbe ben poco. Dal Comune fanno sapere che, secondo l’accordo sottoscritto, la manutenzione ordinaria del bosco è affidata per due anni a Roche. Il Comune si è attivato per verificare la situazione. B. Api.

LA PRESENZA DEL PD DI MONZA A SANT'ALBINO E' STATA RINVIATA AL 10/10 PER MALTEMPO

 



venerdì 2 ottobre 2020

CEM - VILLA: NEL 2020 LA CONVENZIONE NON VERRA' RINNOVATA - CQSASD: VA BENE MA VA RIPRISTINATA LA DESTINAZIONE A VERDE!





Se lo dice Villa non possiamo che crederci. Peccato però che l'area, sottratta illegalmente alla sua vocazione verde andrebbe appunto restituita a tale destinazione, magari utilizzandola per il bel progetto di un "Parco della Memoria", proposta avanzata da Cristina Daniotti e Alessandro Ruggiero, mentre il Comune di Monza sembra orientato ad ampliarvi la piattaforma ecologica mantenendo sotto le finestre dei sandamianesi cemento e rumore.

CQSASD 

PS: non siamo i soli a nutrire seri dubbi. Vedi sotto l'interrogazione proposta da Egidio Longoni in Consiglio comunale di Monza.


























































clicca sulle foto sotto per visualizzarle meglio:












































ASFALTI BRIANZA: IL TEMPO E' SCADUTO! (DA SIMONE CASTELLI)





Da ieri sono attive le misure anti-smog anche a Brugherio, negli scorsi giorni invece uno studio ha dimostrato la correlazione tra inquinamento e Covid-19, nel frattempo c’è qualcuno che continua a dare tempo a chi contribuisce a violare leggi e limiti di emissioni.
Mercoledì scorso, il 30 settembre 2020, era l’ultimo giorno utile per Asfalti Brianza per rimuovere l’enorme montagna di rifiuti stoccati illegalmente nel proprio sito ma dal giorno di emissione dell’ordinanza della Provincia che su richiesta della Procura sospendeva l’Autorizzazione Unica Ambientale, il 28 luglio 2020, nulla è cambiato.
Nella Conferenza dei Servizi in Provincia, tenutasi proprio mercoledì, l’azienda si è presentata senza documentazione. Risultato: AB non potrà produrre fino al 30/10/2020 e prossima Conferenza dei Servizi fissata l’11/11/2020.
In tutto ciò, ad agosto è stato bocciato dalla Provincia il piano di rientro dell’azienda che proponeva di raddoppiare la produzione in modo da smaltire il rifiuto in loco, a giugno una perizia tecnica commissionata dal Comune di Concorezzo, elencava in maniera dettagliata nelle sue ventuno pagine come in quell'azienda ci sia ben poco a norma e a luglio una relazione di ARPA dimostrava come in un giorno fossero stati superati i limiti di COV e benzene (cancerogeno) in 9 casi su 14.
Sorgono dunque spontanee alcune domande:
1. Perché bloccare la produzione fino al 30/10 e non fino al 11/11?
2. Perché dare ancora nuove possibilità ad un’azienda e una proprietà che vanta debiti tributari, un’interdittiva antimafia per aver subappaltato a 17 aziende mafiose e che dal 2017 si prende gioco delle Istituzioni a vari livelli, sedendo a mirabolanti tavoli di concertazione?
Le Istituzioni che siedono al tavolo e hanno potere decisionale in materia, procedano con la REVOCA DEFINITIVA dell’AUA, il tempo è SCADUTO!
I cittadini hanno bisogno di RISPETTO e LEGALITA', non prese in giro, la SALUTE è un DIRITTO.

giovedì 1 ottobre 2020

ASFALTI BRIANZA, CONFERENZA DI SERVIZI RINVIATA, PROROGHE INGIUSTIFICATE E LE FAKE NEWS DELLA "BESTIA" DI CAPITANIO...












COSA SAPPIAMO DELLA CONFERENZA DI SERVIZI DEL 30/9/2020 

Ci risultano altre 4 ore e mezza di conferenza di servizi senza esito: ancora documentazione mancante o arrivata all'ultimo momento, ancora mancato adempimento alla diffida di ATO e altre questioni emerse man mano che si affrontavano alcuni dettagli. Di conseguenza: ulteriore rinvio della conferenza all'11 novembre 2020 (ma perchè!?). 

La Provincia ieri ha firmato atto di fermo dell'attività di AB fino al prossimo 31 ottobre 2020, vista la situazione (ma perché non prorogare almeno fino all'11/11/2020?).

Per Monza non c'era il nostro Sindaco Allevi, ma erano presenti il Vicesindaco Villa e il tecnico dell'ufficio competente.

L'azienda avrebbe anche presentato della documentazione che però ATS dice di non aver ricevuto. La Provincia comunque ha ribadito che se Asfalti Brianza non riuscirà a produrre documentazione in linea con le richieste avanzate entro l'11 novembre 2020, la procedura scadrà e quindi dovranno ripresentare richiesta di modifica AUA (ancora?! ma perchè?). 

ATO MB ha ribadito che la sua diffida per irregolarità negli scarichi fognari resta aperta. Per poterla far rientrare AB dovrebbe eliminare tutto il cumulo di fresato e consentire delle verifiche proprio in quella porzione di terreno che è totalmente coperta dai rifiuti.   

Ricordiamo che la diffida di ATO n.66-2019 risale quasi ad 1 anno fa. In tutto questo tempo ATO ha chiesto ad AB di fornire i formulari degli smaltimenti di acque reflue da gennaio/maggio2020 perché essendo sotto diffida non aveva il permesso di scaricare nel sistema fognario comunale. Ad oggi non ci risulta traccia di tali documenti.

Asfalti Brianza aveva risposto alle osservazioni di ATO MB sostenendo di aver fatto effettuare i lavori imposti fin dal 2016, avendone affidata la realizzazione alla W.Bau, la "ditta fantasma" scoperta in sede AB dal sopralluogo dei Carabinieri che ha portato al primo sequestro. A parte alcune incongruenze nelle bolle di consegna relative a questi lavori resta il fatto che a tutto oggi (dopo 4 anni!) le ipotetiche tubature realizzate della W.Bau sono sotto la montagna di fresato e nessuno può controllare se i lavori sono stati fatti davvero. ATO giustamente pretende la totale pulizia del piazzale per fare queste verifiche. Peccato che AB avrebbe già dovuto farlo entro il 24/1/2020 e poi, dopo ennesima proroga, entro il 30/9/2020. Cosa ovviamente non fatta.




A questo proposito spendiamo due righe sulle continue fakenews proposte dalla "Bestia" del Sindaco Capitanio (contiamo sul fatto che possa apprezzare l'accostamento del suo staff informativo all'apparato comunicativo del suo Capitano). Ebbene già ad agosto 2020 Capitanio aveva propalato notizie del tutto false sulla salubrità dell'aria. Ovviamente notizie destituite di fondamento visto che ARPA ha evidenziato gli sforamenti di COV e benzene del 30/6/2020 con conseguente nuovo sequestro da parte della Procura e sospensione AUA e fermo azienda da parte della Provincia. Difficoltà di comprensione dei testi scritti? Inguaribile ottimismo nei confronti del prossimo e soprattutto di Vincenzo Bianchi? Mah! 

Vedi qui breve rassegna stampa coi suoi virgolettati:   

1) "Ma i primi dati forniti da Arpa e Ats-Brianza non sembrano prospettare una situazione allarmante per la salubrità dell’aria. Sono però dati parziali", avverte il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio all’uscita dall’ìncontro convocato dalla Prefetta Patrizia Palmisani nella Prefettura di Monza per tirare le fila del caso Asfalti Brianza.

da il Giorno del 18/6/2020 : https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/concorezzo-brianza-asfalti-puzze-1.5237691

2) Dice il sindaco Mauro Capitanio (omissis): "come confermano gli specialisti della Regione che non ci sono sostanze nocive per la salute in circolazione"...

da il Giorno del 5/8/2020 - https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/concorezzo-asfalti-brianza-1.5385366

3) Intervento del Sindaco Mauro Capitanio:

“Con l’esposizione dei risultati di Arpa di ieri si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie...

  da Concorezzo.org - 6 Agosto 2020: https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-ecco-il-report-sulla-qualita-dell-aria-5393.html

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Ora Capitanio fa girare una fakenews colossale sullo smaltimento dei rifiuti effettuati da Asfalti Brianza. Favola che sembra diretta a porre comunque in buona luce l'Azienda. Cosa che può funzionare solo con chi ignori la realtà dei fatti e non passi mai dal Malcantone. Basta avere gli occhi!

Infatti Capitanio scrive:











Ebbene è una ricostruzione del tutto irreale. Se ascoltate il Consiglio comunale di Concorezzo del 27-11-19 al min.01:05:00 il Sindaco indica che sul piazzale di AB sono stimati 30.000 m.cubi di fresato (Nostra nota: violazione macroscopica, a fronte dei soli 1.600 concessi da AUA). Oggi Capitanio ci racconta che AB ha smaltito 25000 m. cubi. Ma si vede ad occhio nudo che la montagna è ancora tutta lì! Perché un Sindaco deve andare a giustificare un' azienda del genere affermando una cosa così evidentemente non corrispondente al vero? 

A meno che, contravvenendo al divieto di trattare rifiuti imposto dalla Procura, Asfalti Brianza abbia rimpiazzato i 25.000 m cubi smaltiti con altrettanti nuovi. 

Anche Arpa conferma che alla data 13/7/20 risultano essere stati rimossi solo tra 8 e 9 mila metri cubi di fresato pari a 16.403 ton (precisamente nel periodo fra il 28/10/2019 e il 13/7/2020), per un totale di 511 viaggi.

Se tanto mi da tanto per portare via 25.000 m cubi (come sostenuto da Capitanio) Ab avrebbe dovuto impiegare approssimativamente 1.500 camion. Ed in particolare dal 13/7/2020 ad oggi avrebbe impiegato circa 994 camion. Dove risultano tali colossali movimentazioni? 

Poi lo stesso Capitanio, parlando alle Iene senza sapere di essere registrato, aveva affermato che Asfalti Brianza non aveva effettuato lo smaltimento della montagna perché avrebbe dovuto spendere "una milionata". Figuriamoci! 

COSA TEMIAMO

Temiamo che a novembre Asfalti Brianza, col beneplacito di molti amministratori possa riprendere a lavorare quando le finestre sono ermeticamente chiuse, in modo che i cittadini avvertano meno i miasmi. Ci saranno meno proteste, compariranno dati rassicuranti che consentiranno la concessione di un' AUA definitiva (magari accogliendo le vergognose richieste di raddoppio della produzione e di libero uso del fresato). Il che porrà la parola fine ad ogni rivendicazione da parte dei cittadini.

Del resto la cronaca di questi giorni conferma che in Lombardia la lobby di asfalti e rifiuti gode di un radicamento preoccupante.

vedi ad esempio;

https://www.fanpage.it/milano/limbiate-sequestrato-impianto-di-stoccaggio-600-tonnellate-di-rifiuti-pericolosi/

e ancora:

https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/fanghi-industriali-sequestro-1.5561212

Anche nel Consiglio comunale di Monza il consigliere Adamo ha appena presentato una interrogazione sulle buche comparse in strade appena asfaltate. Pare che la Procura stia indagando in merito ipotizzando l'uso di conglomerato bituminoso scadente (addizionato con rifiuti).

Insomma, parlando della questione in generale, sembra emergere da tempo un pericoloso patto di equilibrio, di non belligeranza e anzi di reciproco interesse alla collaborazione fra alcuni amministratori e politici e imprenditori del settore legati anche alla criminalità organizzata.    

Del resto non è che noi siamo particolarmente malfidenti. Anzi ci auguriamo che Vincenzo Bianchi, attuale proprietario di Asfalti Brianza, abbia alla fine dimostrato la sua innocenza (purtroppo non se ne trova traccia in rete) ma la notizia in internet è ancora lì:     

1 mag 2012 - Lucchini, condannato presidente per discarica abusiva a Rogoredo ... per Vincenzo Bianchi, presidente della Lucchini Artoni, il bitumificio delle ... ha portato al sequestro di un esteso sito di smaltimento illecito di rifiuti non ...
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Come insegnava uno statista cinico ma acuto  "a pensar male si fa peccato ma spesso (purtroppo) ci si azzecca..."

mercoledì 30 settembre 2020

ASFALTI BRIANZA - CONFERENZA DI SERVIZI DEL 30/9/2020 - ENNESIMO RINVIO

 CLICCATE SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE




























ASFALTI BRIANZA: GLI ANTEFATTI DELLA CONFERENZA DI SERVIZI DEL 30/9/2020 - NON CI FAREMO PRENDERE IN GIRO!

Il 30/9/2020 si tiene l'ennesima Conferenza di Servizi per Asfalti Brianza . Rinfreschiamoci un po' la memoria. In primo luogo ricordiamo a tutti che la Conferenza del 30/9/2020 è la  proroga (della proroga della proroga!). 
Infatti la Conferenza dell' 8/7/2020 , causa solita inadeguata documentazione da parte di Asfalti Brianza si era risolta con il solito rinvio e la solita richiesta di ulteriori carte.
Tra l'altro il Comune di Concorezzo aveva anche in questa occasione mostrato scarsa serietà producendo l' 8/7/2020 parere positivo alle (vergognose) richieste di AB e il giorno successivo (dato che anche l'indecenza ha dei limiti) provvedendo a revocare tale parere.
Questo era il nostro commento a botta calda:

Prosegue lo svenevole spettacolo di Istituzioni che si approcciano ad Asfalti Brianza come se fosse un interlocutore credibile. Si tratta invece di una ditta con 4 dipendenti, debiti con INPS e INAIL per mancati versamenti contributivi; una proprietà che, tra le altre cose, ha avuto una interdittiva DIA per aver subappaltato a 22 ditte di cui 17 della mafia e che dal 2017 si siede a "tavoli di concertazione" messi in piedi dall'ex Sindaco Borgonovo (ora presidente del Consiglio comunale di Concorezzo e Vicepresidente della Provincia) senza mai soddisfare le richieste di documentazione e neppure le imposizioni provenienti dalla Procura.
Per inciso ricordiamo alcuni avvenimenti più recenti: la diffida da parte di ATO MB per illegittima gestione degli scarichi fognari, i due sequestri (ad opera della Procura di Monza) per illegittima gestione rifiuti e per superamento dei limiti nelle emissioni inquinanti nonchè la sospensione dell'AUA con conseguente fermo dell'attività da parte della Provincia. Asfalti brianza afferma di avere effettuato vari controlli annuali delle emissioni ma, guarda caso, il 30/6/2020, unico giorno di controlli al camino fatti da ARPA su mandato della Procura in 9 casi su 14 si superano i limiti dei COV ed in particare del benzene (cancerogeno). 
Tra l'altro già la Conferenza di Servizi dell'8/7/2020 è il seguito di una fallimentare sequela di altre Conferenze. Quella del 26/11/2019 poi prorogata al 10/1/2020, poi prorogata al 22/1/2020 (sempre per carenze di documentazione da parte di Asfalti Brianza) e chiusa dallo sberleffo con cui AB ha "rinunciato" a quell' AUA per richiederne un'altra assai più pretenziosa, questa dell'8/7/2020. In questa occasione, anziché fare ammenda e portare quanto richiesto da anni,  si presenta sempre più arrogante chiedendo nell'ordine:
1) autorizzazione per un nebulizzatore che sicuramente risolverà tutto (promessa già manifestatasi fallimentare la notte fra il 2 e 3/7/2020 con un aumento spaventoso dei miasmi e già giudicata insufficiente dalla perizia tecnica commissionata dal Comune di Concorezzo).
2) aumento della produzione e dell'orario di lavoro da 8 a 15 ore al giorno.
3) libero utilizzo della montagna di fresato nella produzione (montagna di ignota origine e composizione, priva di alcun documento). Materiale illecitamente già usato nella produzione come ammesso anche dal propietario di AB ad ARPA.
Anche in questo caso, nelle more della consegna della documentazione richiesta e con impianti sempre non a norma, si concedono ad Asfalti Brianza ulteriori 60 giorni di produzione come se nulla fosse, nonostante il parere contrario espresso dai Comuni di Agrate, Brugherio e Monza.
Il Comune di Concorezzo fa la solita pessima figura mostrando di operare solo a tutela dell'azienda e delle sue ulteriori, vergognose ed irricevibili richieste piuttosto che a tutela della salute dei cittadini.
Non fa neppure un vago cenno alla Perizia commissionata dal Comune stesso e che ha confermato al 100% tutte le denunce da noi presentate da un anno a questa parte e mostrato che questa ditta non ha nulla in regola.

Iniziamo la nostra breve sintesi a commento col parere espresso dai Comuni di Monza, Agrate e Brugherio che hanno presenziato alla Conferenza dei servizi in qualità di uditori e hanno potuto solo far verbalizzare il loro parere ma ai quali chiediamo di proseguire in ogni sede a sostenere le richieste dei loro cittadini.

COMUNE DI MONZA
In considerazione delle criticità evidenziate e tuttora irrisolte relative all'attività dell'impianto e della situazione di grave disagio patito dalla cittadinanza dei Comuni interessati, riteniamo che la ripresa dell'attività della ditta, anche in misura ridotta, sia insostenibile e ci porrebbe problematiche di difficile gestione anche in tema di ordine pubblico. Prendiamo atto del contributo tecnico del consulente della ditta ma purtroppo dobbiamo constatare che negli ultimi tre anni quasi l'interlocutore Asfalti Brianza ha sprecato troppe opportunità e il credito che pure le Amministrazioni comunali hanno dato.

COMUNE DI AGRATE BRIANZA
Il Comune di Agrate Brianza sottolinea che durante la conferenza di servizi sono emerse diverse criticità:
carenza di documentazione; diverse prescrizioni non ottemperate relative all'autorizzazione AUA attualmente in vigore; presenza di strutture impiantistiche in sito che non dovrebbero esserci
mancanza di formulari legati ai rifiuti e acque di scarico - richiesta di aumento ore impianto da 8 a 15 ore. Alla luce di quanto esplicitato si richiede che:
vengano forniti entro 7 giorni i formulari relativi alla gestione delle acque di scarico dal mese di gennaio al mese di maggio; non venga assolutamente presa in considerazione la possibilità di aumentare le ore di funzionamento dell'impianto che ad oggi crea già tantissimi problemi ai cittadini non avendo alcuna certezza che questo non possa generare ulteriori problemi; la sospensione dell'attività dell'azienda possa essere sospesa fino alla conclusione della valutazione della modifica non sostanziale dell'AUA (cioè fino alla fine della Conferenza di Servizi).

COMUNE DI BRUGHERIO
Il Comune di Brugherio, rilevando che ancora una volta l'esito di questa conferenza evidenzia la carenza di documentazione e di risposte su temi molto rilevanti (diffida ATO, richieste di ATS, riduzione della "montagna" di fresato ancora presente nel sito), e richiamando le valutazioni espresse nel corso di questa conferenza dal Comune di Concorezzo rispetto ad alcune anomalie attuali dell'impianto (prima tra tutte il nastro di carico del fresato), concorda con la richiesta del Comune di Agrate di continuare a sospendere l'attività dell'azienda fino alla conclusione della Conferenza dei Servizi, considerando in particolare la situazione di grave criticità che si sta vivendo sui nostri territori. Precisa che, anche sulla base della documentazione prodotta in autonomia dal Comune di Concorezzo, procederà a formulare tale richiesta anche in altre sedi. Chiarisce infine che, vista la situazione che si sta vivendo sui territori, non garantisce l'attivazione della procedura di cui alla DGR 3018, poiché ritiene che tale procedura debba essere eventualmente attivata solo una volta che l'impianto sia completamente messo in ordine.

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Ulteriore sintesi
Omissis...
La dott.ssa Nullo (Ufficio ATO-MB) fa presente che le inottemperanze che hanno portato all'emissione della propria Diffida n. 66/2019 restano ancora attuali; rinnova pertanto all'Impresa la necessità di svolgere tutte le azioni che sono state richieste nel predetto Atto di Diffida, in particolare di inviare i formulari degli smaltimenti effettuati nel periodo da gennaio/maggio 2020. 

Il Rappresentante di ATS chiede al Gestore del Servizio Idrico Integrato di avere l'esatta ubicazione della "colonna del pozzo" al fine di avere dati precisi in merito alla fascia di rispetto del pozzo. BRIANZACQUE S.r.l. comunica che metterà a disposizione il dato (dai tavoli iniziati nel 2017 doveva chiedere queste documentazioni!).
Il Comune di Concorezzo chiede all'Impresa di avere chiarimenti in merito alla situazione della rete degli scarichi interna del sito, attualmente coperta da materiale, con indicazioni sulle tempistiche di rimozione del materiale. La società ASFALTI BRIANZA S.r.l. dichiara di avere in corso le procedure di rimozione del materiale su piazzale, al fine di verificare l'effettivo stato di conservazione dell'impermeabilizzazione della pavimentazione. (fateci ridere!)

Il Rappresentante del Comune di Concorezzo illustra le finalità delle Ordinanze n. 75/2020 e n. 78/2020, vale a dire la necessità di assicurare l'installazione in tempi accelerati di un impianto per la mitigazione delle molestie olfattive.(fateci ridere!)
La Società dichiara che il giorno 23 giugno è stato installato l'impianto e che in data 2 luglio sono state effettuate le prove “in bianco” di misura olfattometrica (con l'ausilio di un laboratorio scelto dall'azienda).
(Nostra nota: ci siamo accorti tutti del risultato! Più di 100 segnalazioni in una notte!)
Asfalti Brianza poi si lamenta dell' Ordinanza Sindacale n. 78/2020 del Comune che "ha creato una situazione di criticità, a causa del sopravvenuto fermo dell'impianto" (Sic!). 
Il Comune di Concorezzo fa presente che l'Impresa aveva assicurato un immediato funzionamento dell'impianto, entro la data del 30 giugno. A fronte dei numerosi esposti della cittadinanza che sono pervenuti agli Uffici Comunali nel periodo dal 30 giugno al 3 luglio u.s., in assenza di una fattiva collaborazione dell'Impresa, l'Amministrazione si è trovata costretta ad assumere la misura della sospensione delle attività di produzione dalle quali derivino le emissioni in atmosfera odorifere e moleste. (Come dire: "Asfalti Brianza ci perdoni; non volevamo proprio farlo ma la gente con le sue lamentele ci ha costretto!)
La Società sottolinea la necessità di riprendere l'attività affinché l'impianto possa operare in una situazione di normale funzionamento e rappresentare, quindi, dati affidabili sul piano delle misurazioni olfattometriche previste per il 16 luglio. Chiede quindi al Comune di revocare l'ordine di sospensione dell'attività che è stato impartito con l'Ordinanza n. 78/2020. (Sono senza vergogna).
A seguire, il Presidente della Provincia chiede al Comune di Concorezzo di riferire sugli aspetti di competenza dell'Amministrazione (destinazione urbanistica dell'area di ubicazione dello stabilimento, vincoli ambientali e disciplina acustica). Il Rappresentante del Comune di Concorezzo fa presente che il competente Settore dell'Amministrazione Comunale ha trasmesso il “(...) parere favorevole condizionato [...] alle indicazioni di mitigazione relative alle problematiche ambientali, alle emissioni odorigene ed alle emissioni diffuse dovute a polvere." (Come dire:"Noi autorizziamo tutto però buttiamo la patata bollente agli altri Enti")
Il Presidente fa presente che la Provincia ha chiesto ad ARPA Lombardia un supporto tecnico per l'istruttoria del titolo "autorizzazione alle emissioni in atmosfera". La dott.ssa Bossi di ARPA ribadisce che ARPA Lombardia ha solo un ruolo di supporto tecnico agli Enti; ARPA non può partecipare alle Conferenze decisorie (come dire:" Non è responsabilità mia decidere").
Alle ore 13,20 ARPA Lombardia lascia la seduta per impegni già presi (Non si sa mai!).

La Provincia poi procede a esaminare i contenuti della documentazione tecnica che l'Impresa ha presentato per la "variante non sostanziale” del titolo «comunicazioni in materia di rifiuti».
Chiede all'Azienda di fornire un aggiornamento sullo stato di avanzamento delle operazioni di rimozione dei rifiuti, in conseguenza del provvedimento di sequestro che è stato emesso dall'Autorità Giudiziaria. L'Azienda trasmetterà nota in merito. (Con calma, non c'è premura!
Considerato che la ditta non ha presentato nei termini previsti quanto richiesto, pur avendo dichiarato nell'attuale istanza che è tutto conforme (ma no?!), fino al rilascio della modifica AUA Asfalti Brianza non potrà fare R5 (Recupero di altre sostanze inorganiche).
Poi si viene al tema "Utilizzo del fresato come sottoprodotto". La Provincia spiega che ciò può avvenire solo secondo procedure molto rigide di controllo di provenienza e qualità. (Qui manca ogni documentazione! Ma sembra di leggere tra le righe: dai cercate di apparire almeno un po' più a norma che ve la diamo sta benedetta autorizzazione).
La Provincia alla fine precisa all'Azienda che allo stato attuale non può ritirare e gestire rifiuti.

Per la matrice "Emissioni in atmosfera" è richiesto alla Società di fornire:
- le indicazioni univoche riguardanti la “Portata” del punto emissivo siglato El;
- la descrizione delle modalità di ingresso e utilizzo nel ciclo tecnologico di fresato/granulato di conglomerato bituminoso, che costituisce oggetto della comunicazione di modifica del titolo ambientale in esame (nuova materia prima).
Contestualmente, la Provincia segnala alle Amministrazioni Comunali interessate al problema delle molestie olfattive di proseguire nel percorso individuato dalla DGR Lombardia n. IX/3018/2012, quale strumento previsto dalla legislazione regionale per la gestione delle molestie olfattive derivanti da attività produttive, avviando in particolare la fase di oggettivazione delle molestie (Ma qui non esistono neppure le condizioni minimali di adeguatezza ll'AUA e di legittimità per avere risultati attendibili! Lo dicono perfino gli altri tre Comuni!). 

ATS della Brianza: Omissis.... Chiede inoltre di produrre la documentazione tecnica già richiesta nella conferenza dei servizi del 10-1-20  (e mai consegnata da AB!) anche se riferita alla precedente istanza ma tutt'ora valide nei contenuti. Inoltre chiede:
-planimetria aggiornata del sito produttivo, delimitando le aree di pertinenza della società ASFALTI BRIANZA S.r.l. e di altra Società (W BAU) (!!!!!!!!!!!
- disegni completi di sezioni rappresentanti anche le modifiche impiantistiche proposte con l'installazione del nuovo sistema di nebulizzazione della sostanza osmogenica volta ad abbattere le sostanze inquinanti, nonché di tutte le apparecchiature installate nell'impianto; per quanto tecnicamente possibile (cosa vuol dire?!) , provvedere a confinare tutti i punti di diffusione delle emissioni ed individuare i medesimi sulle planimetrie con la relativa posizione degli ugelli nebulizzatori e le aree coperte dai medesimi; trasmettere schede leggibili dei prodotti "COVERODOR BIT” se utilizzati, nonché della sostanza osmogenica corredata delle relative attestazioni rilasciate dagli Enti e/o istituti riportati all'interno della nota tecnica trasmessa; 
- copia dei certificati di analisi delle emissioni 2018 e 2019 e 2020 (chi li ha mai visti!) 
- copia della targhetta identificativa del bruciatore; 
- valutare la possibilità (ma cosa vuol dire?!) di integrare i sistemi di abbattimento onde perseguire anche una riduzione delle emissioni odorigene.
Si conferma all'Azienda la necessità di rieffettuare lo studio sia delle ricadute odorigene nonché degli inquinanti emessi dall'attività durante le fasi di lavorazione, sulla base della nuova configurazione impiantistica come proposta nell'attuale variante. ...Si fa presente che l'incremento dei quantitativi annuali di conglomerato prodotto e pertanto dei rispettivi flussi di massa degli inquinanti immessi in atmosfera, nonché della proposta di estensione dell'orario di lavoro, possa essere causa di incremento del disturbo alla popolazione. (Siamo sempre alle autocertificazioni)

Ufficio ATO-MB: restano ferme le inottemperanze che hanno portato all'emissione della propria Diffida n. 66/2019 ;... si ribadisce l'impossibilità di accettare modifiche alla rete degli scarichi rispetto a quanto autorizzato con l’AUA vigente.

COMUNE DI CONCOREZZO: chiede all'Azienda di fornire le schede di sicurezza della sostanza da utilizzare per inglobare le particelle di odore, delle diverse tipologie di bitume (a seconda dei fornitori del prodotto) e dei filler. Richiede inoltre di fornire specifiche più dettagliate del nuovo sistema di abbattimento degli odori, in particolare sul convogliamento "dell'acqua nebulizzata”. (Ma tutta sta rovba l'hai già autorizzata con la tua ordinanza!
Chiede che venga smantellato dall'Azienda l'impianto di carico del fresato, tale da renderlo inutilizzabile;  che siano eliminati gli effluenti che arrivano al camino El, diversi da quelli connessi all'operazioni di essiccazioneMa tutte queste cose pericolosissime andavano fatte da anni e invece :...È richiesto all'Impresa di fornire un cronoprogramma dei lavori per la rimozione del fresato (rifiuto) e delle opere di adeguamento della rete fognaria interna (compresa quella sottostante il cumulo di rifiuti). (Tutta roba richiesta da secoli e mai realizzata, così come da secoli Capitanio ha capito e lo ha detto alle Iene, che questi usano imperterriti il fresato contro ogni norma).
...Poi, a pararsi un po' il c......il Comune si riserva di rivedere il parere di competenza (nulla osta già espresso!) in particolare per gli aspetti igienico-sanitari (se manca il bidet?) . Poi aggiunge: trattandosi di un'attività insalubre di 1a classe, il Comune di Concorezzo fa presente da subito che il proprio parere assume un carattere vincolante ai fini di approvazione delle varianti che sono state richieste dall'Azienda.  (Come dire: "Tutte queste modifiche impiantistiche che Asfalti Brianza ha fatto le ho già autorizzate io e voi non avete titolo per intervenire. In pratica Capitanio usa il criterio della azienda insalubre di prima classe a rovescio: per tutelare i diritti dell'azienda inquinante contro la salute dei cittadini!) 

Società ASFALTI BRIANZA S.r.l.: prende atto delle considerazioni del Comune di Concorezzo, nonché delle richieste che sono state formulate dagli Enti. Si impegna a presentare quanto richiesto entro 60 giorni dalla data odierna (Ridicolo!).

Concusioni
PROVINCIA MONZA BRIANZA
É assegnato alla Società un termine di 60 giorni per produrre la documentazione necessaria allo scopo. (Vergogna). Nelle more di ricevere la documentazione necessaria il termine di conclusione dei lavori della Conferenza è sospeso (e l'azienda può lavorare tranquillamente).
Si conferma all'Azienda la necessità di rieffettuare lo studio sia delle ricadute odorigene nonché degli inquinanti emessi (insomma si chiede ad Asfalti Brianza l'ennesima autocertificazione)

COMUNE DI CONCOREZZO: chiede all'Azienda di fornire le schede di scurezza della sostanza da utilizzare per inglobare le particelle di odore, delle diverse tipologie di bitume (a seconda dei fornitori del prodotto) e dei filler. Richiede inoltre di fornire specifiche più dettagliate del nuovo sistema di abbattimento degli odori, in particolare sul convogliamento "dell'acqua nebulizzata”. (ma li hai già autorizzati tu!) Chiede che venga smantellato dall'Azienda l'impianto di carico del fresato, tale da renderlo inutilizzabile; che siano eliminati gli effluenti che arrivano al camino El, diversi da quelli connessi all'operazioni di essiccazione. È richiesto all'Impresa di fornire un cronoprogramma dei lavori per la rimozione del fresato (rifiuto) e delle opere di adeguamento della rete fognaria interna (compresa quella sottostante il cumulo di rifiuto). (chi ci crede?)