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sabato 2 gennaio 2021

PIANI NEVE E INQUINAMENTO : SIAMO CIRCONDATI DAL MALAFFARE E NESSUNO CI TUTELA!

SANT'ALBINO  VICINO ALLA FARMACIA IL 29/12/2020 














Riprendiamo la questione già toccata ieri (in un post che per fortuna ha avuto 2.200 visualizzazioni).

Come mai è miseramente fallito il "Piano Neve" a Monza e a Concorezzo? Come mai tutto il centrodestra in Regione Lombardia ha votato contro un ordine del giorno sollecitato anche da noi per una decisa presa di posizione nei confronti di Asfalti Brianza?

Qualche ipotesi la possiamo fare dopo esserci "sparati" le 720 pagg. della relazione stilata dalla Gip. Mascarino nel 2019. Il documento riguarda pratiche corruttive e collusive (il cosiddetto "Caso Caianiello") che poi sono state investigate anche dalla trasmissione REPORT a ottobre 2020.

Si tratta di un giro di relazioni fra importanti politici del centrodestra lombardo, famiglie della malavita organizzata, aziende a partecipazione pubblica e amministratori pubblici di vari Comuni del Varesotto (e non solo).

Vi proponiamo sotto uno stralcio di una cinquantina di pagine che riguardano direttamente Monza, Sant'Albino, Concorezzo. Ci sono due aziende santalbinesi accusate di partecipare ad un cartello per l'aggiudicazione degli appalti per la neve e ci sono molte informazioni su come, anche in questo campo scivoloso, la proprietà di Asfalti Brianza (nelle sue svariate "manifestazioni": Lucchini e Artoni, Wu Bau, Edilbianchi ecc.) non fa mancare la sua presenza.

Il documento del GIP è dell'aprile 2019. Noi lo abbiamo "scoperto" in Google l'estate scorsa e abbiamo messo il link a disposizione di stampa e politici. La parte che vi proponiamo sotto in sintesi riguarda il capitolo appalti per lo sgombero neve e manutenzione strade. Quello che emerge è che gli appalti sono "pilotati" probabilmente fin dalle gare del 2011. Alcune aziende, tramite contatti "privilegiati" con funzionari pubblici "addomesticano" i bandi costruendo un "cartello" che garantisce a tutti aggiudicazioni con scarsa concorrenza e minimi ribassi.

In realtà poi qualcuno "fa il furbo". Ad esempio Malacrida (che a detta del Gip costituisce con Grignola un'unica entità; entrambi siti in Via Botticelli a S.Albino) partecipa al cartello ma poi usa le info riservate acquisite per muoversi autonomamente facendo incetta di lotti. Gli stessi organizzatori del "cartello" se ne risentono e dicono che in realtà Malacrida e Grignola non saranno assolutamente in grado di onorare gli impegni perché non hanno i mezzi necessari

Capitolo a parte per Vincenzo Bianchi, proprietario di Asfalti Brianza, che anche in questo contesto si muove con il solito andamento anfibio.  A detta degli intercettati organizzatori del cartello Vincenzo Bianchi chiede di partecipare al cartello ma poi si da per morto e acquisisce comunque un bel po' di lotti con Edilbianchi e soprattutto WU BAU (la famosa ditta fantasma che sta, con altre ditte fantasma che scopriamo oggi nello stesso documento, nella stessa sede di Via Imbersago a Concorezzo). In un caso Bianchi suscita particolare fastidio (e un sacco di pittoreschi improperi dagli altri) aggiudicandosi un  lotto grazie ad un inusitato ribasso del 19,32%. Eppure quando chiediamo in Regione un intervento serio su questa proprietà dai precedenti inquietanti tutto il centrodestra (salvo 3 su una quarantina di consiglieri) con Raffaele Cattaneo, assessore all'Ambiente (!?) in testa, si schiera dalla sua parte.

Ora a Malacrida, dopo oltre un anno da questa richiesta d'arresto, il Comune di Concorezzo ha assegnato lo sgombero neve per 35.000 euro con affidamento diretto senza gara. Ne ha perfino motivato la scelta sulla base di presunti meriti pregressi dell'azienda (cosa chiaramente non vera: vedi il post del "La Rondine": https://www.facebook.com/larondineconcorezzo/posts/2985806374972224)

Il Comune di Monza, trattandosi di una cifra assai eccedente i 40.000 euro ha dovuto ricorrere al sistema di bandi regionali. Ebbene a quanto pare si è proposta la sola ditta Grignola . Si tratta di 180.000 Euro mentre il precedente appalto era andato ai Malacrida (540.000 Euro per gli anni dal 2017 al 2019/20). I Grignola tra l'altro hanno fatto una offerta di ribasso dell' 0,1%!  A quanto pare né al Vicesindaco santalbinese né al Sindaco la cosa è parsa strana...salvo profondersi in scuse e inviare diffide all'azienda a patatrac ormai avvenuto.

Infondo lo stesso atteggiamento per cui da anni Concorezzo "concerta" con Asfalti Brianza una soluzione all'inquinamento e alla pressoché totale irregolarità dell'impianto e Monza, dopo anni di condivisione della "concertazione" ora invece periodicamente, come lo Stato di De André di fronte alla camorra "si costerna, s'indigna, s'impegna. Poi getta la spugna con gran dignità".

Ebbene a tutte queste aziende, dopo un anno e mezzo dall'emersione di questi comportamenti disdicevoli (questo documento è dell'aprile 2019) i nostri amministratori di Monza e Concorezzo continuano a fornire occasioni di lavoro a suon di soldi pubblici.



Video




 

link all'intero documento Gip Mascarino - vedi qui - https://sinistrapergallarate.files.wordpress.com/2019/05/mascarino_-29-aprile-20191-1.pdf 


info sui politici coinvolti:

 http://www.cn24tv.it/news/198882/inchiesta-tangenti-in-lombardia-da-mercoledi-caianiello-e-tatarella-tornano-liberi.html



Alleghiamo sotto lo stralcio di una cinquantina di pagine tratte dal documento della Gip Mascarino. Clicca per ingrandire le immmagini.

CQSASD

 
















































































giovedì 31 dicembre 2020

PIANI NEVE NE "LA TERRA DEI CACHI" - E NONOSTANTE TUTTO: BUON ANNO!

Come si spiega la disastrosa gestione del piano neve a Monza (allucinante la situazione a Sant'Albino) e a Concorezzo? 

Si potrebbe tirare in ballo la famosa canzone di Elio e Le Storie Tese:
"Parcheggi abusivi
Applausi abusivi
Villette abusive
Appalti truccati..."
Il Sindaco di Monza si scusa e dice di aver mandato diffida alla ditta incaricata. A quanto pare l'azienda incaricata è la Grignola di Via Botticelli a Monza (Sant'Albino!). C'è stato un regolare bando cui però si sarebbe presentata quella sola azienda con una proposta di ribasso dell' 0,1% (!). Invece a Concorezzo il Comune (trattandosi di un impegno di spesa inferiore ai 40.000 Euro) ha potuto assegnare direttamente senza alcuna gara alla Malacrida, azienda che anch'essa ha una sede in Via Botticelli a Monza. Praticamente dirimpettai e secondo alcuni pure imparentati fra loro. 

Il Comune di Concorezzo ha anche motivato la scelta elogiando le qualità dell'azienda (vedi qui il post illuminante della lista civica "La Rondine di Concorezzo" che denuncia tutt'altra situazione: https://www.facebook.com/groups/376982903047544/permalink/881268719285624). 


A noi del Comitato Sant'Albino, che non siamo certo giornalisti d'inchiesta ma semplici cittadini che possono usufruire solo delle risorse offerte da Google,  si sono drizzate subito le orecchie perché (salvo improbabile omonimia) questi nomi li avevamo già scoperti nell'estate del 2019 in un documento con cui la Gip Mascarino ad Aprile 2019 denuncia l'esistenza di un vasto cartello di aziende che, collegate ad esponenti politici e a camorristi, si spartiscono in modo illegale tutti gli appalti del settore manutenzione strade e sgombero neve in Lombardia. Già allora (ad agosto/settembre 2019) avevamo pubblicato sul nostro blog questo articolo con i nomi https://cronachedi.it/2019/05/07/lelenco-degli-indagati-lappaltopoli-lombarda-e-lombra-della-ndrangheta-la-dda-corruzione-e-finanziamento-illecito-ai-partiti-nel-sistema-dalfonso/.
Si tratta dell'inchiesta sul caso "Caianiello" di cui ha parlato ampiamente REPORT. 
In quel documento la Gip chiede misure cautelari per entrambi (Malacrida e Grignola). Nel documento però tornano spesso e volentieri altri nomi legati a doppio filo anche ad Asfalti Brianza. A proposito la Gip riporta vari dialoghi. Gli intercettati parlano in modo non propriamente benevolo del  buon Vincenzo Bianchi, proprietario di Asfalti Brianza, che a loro dire si sarebbe adoperato per entrare nel cartello salvo poi defilarsi ("quello fa sempre così! Fallisce, lascia i puffi, tanto ha subito un'altra azienda come la GU BAU"). E dicono che comunque ha vinto molti appalti grazie proprio alla "GU BAU" (ci si riferisce probabilmente alla WU BAU, la "ditta fantasma" che i Carabinieri hanno "scoperto" negli stessi spazi di Asfalti Brianza durante il sopralluogo del settembre 2019, sopralluogo che ha portato al primo sequestro di AB). Gli stessi intercettati sono piuttosto arrabbiati anche con Malacrida che avrebbe presentato un sacco di richieste di partecipazione ai bandi (con relative aggiudicazioni) senza avere i mezzi per provvedere sul serio ai lavori. Se lo dicono loro ci possiamo credere!
L'unico intoppo inatteso l'ha prodotto il meteo. Dopo anni senza neve in cui si poteva incassare senza dare alcun servizio questo 2020 orribile ha deciso di dare un colpo basso anche a questi signori.

Dunque tutti questi nomi e rapporti li abbiamo trovati su internet da soli già nell'estate del 2019. Ne abbiamo parlato già allora sul nostro blog fornendo anche il link al documento completo del Gip Mascarino (720 pagine). Invece, a quanto pare, i nostri amministratori non ne sanno nulla. Neppure un bando con un solo competitore e un ribasso dello 0,1% li spinge asospettare e , che ne so, chiedere lumi alla Procura. Eppure per la questione inquinamento da Asfalti Brianza denunciato da almeno sei anni dalla popolazione, il precedente e l'attuale sindaco di Concorezzo, ma anche il Vicesindaco di Monza tengono regolari "tavoli di concertazione" con Vincenzo Bianchi dal novembre 2017. E gli amministratori monzesi, specie se di S.Albino non dovrebbero ignorare dov'è Via Botticelli. .

Alleghiamo sotto stralcio delle sole prime pagine del documento della Gip Mascarino.

 

link all'intero documento Gip Mascarino - vedi qui - https://sinistrapergallarate.files.wordpress.com/2019/05/mascarino_-29-aprile-20191-1.pdf 

 http://www.cn24tv.it/news/198882/inchiesta-tangenti-in-lombardia-da-mercoledi-caianiello-e-tatarella-tornano-liberi.html





martedì 29 dicembre 2020

APPALTI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE E SGOMBERO NEVE - C'E' QUALCOSA DI POCO CHIARO?

La disastrosa gestione del piano neve a Monza (allucinante la situazione a Sant'Albino) ci aveva già suscitato dubbi. Il Sindaco di Monza si scusa e dice di aver mandato diffida alla ditta incaricata. Qualcuno ci dice che il nome dell'azienda incaricata sarebbe tale Malacrida. Ci si drizzano le orecchie perché (a meno di omonimia) tale nome compare in un documento con cui la Gip Mascarino https://sinistrapergallarate.files.wordpress.com/2019/05/mascarino_-29-aprile-20191-1.pdf ad Aprile 2019 denuncia l'esistenza di un vasto cartello di aziende che in modo illegale si spartiscono tutti gli appalti del settore manutenzione strade e sgombero neve in Lombardia. Si tratta dell'inchiesta sul caso "Caianiello" di cui ha parlato ampiamente REPORT. In quel documento  la richiesta di misure cautelari, oltre al proprietario della Malacrida, riguarda anche un'altro rappresentante di un'altra azienda di Via Offelera a Monza (!). Attorno a pagina 58 la Gip riporta alcuni dialoghi. Gli intercettati parlano in modo non propriamente benevolo anche del buon Vincenzo Bianchi, proprietario di Asfalti Brianza, che a loro dire si sarebbe adoperato per entrare nel cartello salvo poi defilarsi e vincere comunque appalti grazie ad una azienda "GU BAU" (presumibilmente ci si riferisce alla WU BAU, la "ditta fantasma" che i Carabinieri hanno "scoperto" negli stessi spazi di Asfalti Brianza durante il sopralluogo del settembre 2019 che ha portato al primo sequestro di AB). Dunque tutti questi nomi e rapporti li abbiamo trovati su internet da soli già nell'estate del 2019 ma gli amministratori pubblici a quanto pare non ne sanno nulla (anche se, per la questione inquinamento denunciato dalla popolazione, il precedente e l'attuale sindaco di Concorezzo, ma anche il Vicesindaco di Monza tengono "tavoli di concertazione"  con Vincenzo Bianchi da svariati anni).

Per quanto riguarda Monza non abbiamo elementi certi di alcun tipo e rilanciamo i quesiti ai numerosi consiglieri comunali di diversi gruppi che ci hanno sempre mostrato disponibilità e indipendenza. 

Gli amici de La Rondine di Concorezzo rilanciano in modo più circostanziato preoccupazioni e quesiti che sono anche nostri. Speriamo che anche la Procura si prenda la briga di mettere mano pure a questo capitolo. 

A questo punto ci sorprenderebbe sempre meno il fatto che le asfaltature sono sempre meno efficienti e ovunque si aprono voragini così come il fallimento dei Piani Neve a Concorezzo e a Monza...
Intanto ricordiamo anche che tutto il centro destra in Regione ha votato contro un OdG da noi caldeggiato sulla questione Asfalti Brianza. Il cerchio sembra chiudersi così (del resto Caianiello era un plenipotenziario del centro destra lombardo).  

In appendice alleghiamo qualche post datato che testimonia trattarsi di un malcostume antico, spesso con i medesimi protagonisti...  

👇

VEDI QUI SOTTO IL DOCUMNTO DE "LA RONDINE" DI CONCOREZZO

CAOS NEVE. COSA E' SUCCESSO? A CHI LE RESPONSABILITA'?

La neve porta allegria per i più piccoli e ci regala paesaggi suggestivi. E' stato un piacere vedere i giovanissimi divertirsi in piazza, con un po' di timidezza, viste le restrizioni di questi tempi.

Eppure la condizione delle strade ha messo in seria difficoltà migliaia di cittadini, ostacolando l'accesso al luogo di lavoro e ai servizi essenziali. La sicurezza non è stata garantita e per tutta la mattina non sono state approntate per tempo le misure necessarie a protezione della cittadinanza.

La grave negligenza dimostrata merita spiegazioni e chiare assunzioni di responsabilità. Con questo post vogliamo darvi un primo riscontro di quanto accaduto, motivando una conclusione: le cose non potevano che andare così. Non ci interessa fare polemica, né farne una questione di colore politico: ci atterremo ai fatti e ai documenti disponibili. Prestate molta attenzione a quanto segue.

‼️ Quest'anno l'Amministrazione ha optato per un affidamento diretto del servizio di sgombero neve alla ditta Malacrida A.V.C., senza procedere con una gara. L'affidamento diretto, per un valore di 35.000 euro, è stato motivato dalle seguenti considerazioni: a detta dell'Amministrazione, la ditta in questione vantava "una buona conoscenza del territorio"; disponeva di mezzi vicini a Concorezzo, "condizione fondamentale affinché non rimanessero bloccati"; ha dimostrato "cura e perizia nell'esecuzione del servizio negli anni precedenti". Ultimo punto curioso, viste le scarsissime nevicate degli scorsi anni. Qui il link per verificare: https://bit.ly/37WYA3z

‼️ A fronte di quanto accaduto ieri e visti gli atti amministrativi, sorgono subito alcune questioni decisive. La fiducia in questo operatore era ben fondata? Cosa avrebbe dovuto sapere l'Amministrazione a proposito di Malacrida? C'erano elementi, a disposizione dell'Amministrazione, sufficienti per prevedere l'esito di ieri e quindi scegliere diversamente?

Oggi vogliamo darvi una prima risposta.

⭕ Malacrida opera su molti comuni. Nel 2018 era già attiva su almeno 16 cittadine del territorio, Monza compresa. Ad ogni comune l'azienda ha garantito la disponibilità dei mezzi necessari per procedere con il servizio, per un totale di centinaia di automezzi. E' importante rendersi conto che una cosa è assicurare gli spazzaneve per un solo comune, un'altra è garantirne la disponibilità simultanea per tutti i comuni coinvolti. L'Amministrazione di Concorezzo, prima di stendere dichiarazioni elogiative nel documento di affidamento diretto, avrebbe dovuto controllare la sostenibilità del servizio nel quadro d'insieme. Non lo ha fatto e non è la prima volta.

⭕ Già negli anni scorsi alcuni comuni hanno lamentato seri disservizi a fronte della condotta della Malacrida, con risvolti analoghi a quanto verificatosi ieri. Nel 2017 era accaduto a Melegnano: https://bit.ly/3nYt76z. L'anno successivo a Peschiera Borromeo: https://bit.ly/2M5riqn. Si tratta di precedenti poco compatibili con i pareri positivi contenuti negli atti amministrativi concorezzesi, redatti per motivare l'affidamento diretto di quest'anno. L'Amministrazione ne era al corrente?

⭕ Ma non è tutto. L'anno scorso il 
Corriere della Sera
Repubblica
Il Fatto Quotidiano
 e diverse testate minori hanno dato notizia di un'inchiesta che ha coinvolto l'azienda. Nelle parole del Giudice per le Indagini Preliminari Raffaella Mascarino, "sfruttando le informazioni ottenute [...] [Malacrida] ha fatto man bassa delle aggiudicazioni, avvalendosi comunque indirettamente della collusione avente come effetto la turbativa di gara". La vicenda in questione, a dir poco preoccupante, riguarda un cartello di imprese impegnate in illeciti a danno delle amministrazioni pubbliche, con turbative d'asta, tangenti e gravi disservizi. Il caso è stato oggetto d'interessamento dei giudici antimafia guidati da Alessandra Dolci. Consigliamo la lettura dell'articolo del Fatto, per farsi una prima idea di quale sia il quadro della vicenda: https://bit.ly/3aRCzoG.

Tutti gli elementi richiamati, raccolti dal nostro gruppo in sole 24 ore, sono sufficienti a inquadrare quanto accaduto ieri: quando l'Amministrazione pubblica è inefficiente e disattenta, finiscono per trovare spazio operatori inaffidabili, che portano ben pochi benefici ai cittadini, se non disservizi e rischi. Su questo punto la responsabilità è tutta politica. C'è molto altro e ci torneremo nei prossimi giorni, è una promessa.

In conclusione, i disagi di ieri sono da imputarsi ad un operatore individuato e incaricato direttamente dall'Amministrazione. L'Amministrazione non ha svolto con rigore il suo mandato di controllo e indirizzo, scegliendo di affidarsi completamente ad un soggetto incapace di dare le dovute garanzie, con precedenti evidentissimi e coinvolto in un'inchiesta finita su tutti i giornali. Non è la prima volta che ci troviamo in questa situazione: dopo il disastro, chi ci amministra cade dal pero, si mostra sorpreso e incredulo, dimostrandosi approssimativo e inconsapevole dei risvolti concreti delle scelte che opera.




Ed ecco qualche post proposto dal CQSASD per rinfrescare la memoria

https://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/13/news/inchiesta_sugli_appalti_sospetti_per_la_manutenzione_delle_strade-31428688/


https://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2012/05/21/716329-lucchini_condannato_presidente.shtml


https://www.lastampa.it/cronaca/2010/07/20/news/acqua-avvelenata-dai-rifiuti-tossici-1.37007002


 vedi pagina 9 - https://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/023/013/00000009.pdf

vedi pag. 104 

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/697131.pdf

giovedì 24 dicembre 2020

TANTI AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI!

 Riceviamo questa bella cartolina d'auguri da Enrico Sangalli e la giriamo a tutti gli amici

Buone feste!

CQSASD


  


















Sant'Albino di Concorezzo oggi Monza - La Cappella del Lazzaretto

Dovrebbe trattarsi dei morti di peste del del 1630. Per più di un secolo solo una piccola croce di legno fissata ad un albero segnalava ai parenti e passanti questo luogo di memoria.

L'erezione della cappelletta si può fissare nel 1762. Una riparazione della cappella fu fatta nel 1957 e le ossa esposte a vista sull'altare furono seppellite in una buca interna, dove possiamo leggere la data di questa celebrazione. Si potrebbe inserire una lapide ad Memoriam con le date della durata di questa pandemia di coronavirus e dei morti avvenute in questo periodo. 
Malgrado tutto però dobbiamo essere positivi. Questo periodo ci ha fatto riscoprire l'importanza di riincontrarci e che migliaia di messaggi WHATSAP non possono condizionaci verso un mondo virtuale. 

 FELICE NNO 2021

Enrico Sangalli



mercoledì 23 dicembre 2020

AFFITTO «CEM» VIALE INDUSTRIE - LA DISDETTA DEL COMUNE - COMUNICATO STAMPA

Finalmente!


CQSASD 



Da: Relazioni Esterne <relazioniesterne@comune.monza.it>
Data: 23 dicembre 2020 17:53:27 CET
Oggetto: «CEM», LA DISDETTA DEL COMUNE - COMUNICATO STAMPA

«CEM», LA DISDETTA DEL COMUNE
L’Amministrazione Comunale ha comunicato al «Centro Ecologico Monza» la volontà di disdire il contratto di locazione dell’area in viale delle Industrie. Un deposito per l’archivio comunale prenderà il posto dell’impianto di trattamento dei rifiuti

Monza, 23 dicembre 2020. «CEM», parte l’ordine di sfratto. Lunedì 21 dicembre il Comune di Monza ha inviato al «Centro Ecologico Monza» la disdetta del contratto di locazione dell’area in viale delle Industrie.

La «casa» di tutti gli archivi. Il 2021 sarà, dunque, l’ultimo anno di attività dell’impianto di trattamento rifiuti in funzione dal 2013 su un’area di 12.340 metri quadrati di proprietà comunale. «Abbiamo inviato al CEM la disdetta – spiega il Vicesindaco Simone Villa – sulla base della necessità di destinare l’area ad un’importante funzione pubblica». Nell’area di viale delle Industrie, infatti, sorgerà il nuovo Polo archivistico. «Riteniamo necessario – prosegue il Vicesindaco – costruire la “casa” di tutti gli archivi comunali. In questo modo i documenti “sparsi” nelle diverse sedi potranno essere catalogati e conservati in un unico spazio. Ciò migliorerà i criteri di conservazione, liberando allo stesso tempo le risorse necessarie per pagare gli affitti dei locali dove oggi sono custoditi i documenti. Inoltre il nuovo Polo potrà ospitare anche gli archivi delle scuole che, in questo modo, potranno avere a disposizione ulteriori spazi da destinare ad attività didattiche e di laboratorio». Il nuovo deposito degli archivi comunali avrà una superficie di oltre 1.000 metri quadri per un investimento stimato di circa un milione e mezzo di euro.

31 dicembre 2021, l’«ultimo giorno». La disdetta, come previsto, è stata inviata prima della fine dell’anno per rispettare la clausola che prevede un anno di preavviso prima della scadenza del contratto fissata alla fine del 2021. Il 31 dicembre 2021 sarà, dunque, l’ultimo giorno di attività dell’impianto di trattamento rifiuti.



Marta Caratti – Walter Todaro

 

Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni esterne

Direzione Generale

Piazza Trento e Trieste

20900 Monza

Tel. 039|2372301 - 2372221

e-mail: relazioniesterne@comune.monza.it






 

lunedì 21 dicembre 2020

BASTA PATTUME PROIBITO: PARTE LO SFRATTO ALLA CEM

 Dopo il nostro appello del 17/12/2020 (vedi qui) https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/12/affitto-cem-viale-industrie-il.html

registriamo con piacere una novità importante: la Giunta, rispettando la decisione unanime del Consiglio comunale del 15/10/2020 annuncia ufficialmente lo sfratto all'impianto del CEM

Speriamo che si tratti davvero della parola finale ad una delle vicende (non la sola, purtroppo) di illegalità che macchia il nostro territorio. 

Onore a Tino Barzetti e agli amici/fratelli del Comitato San Damiano che da un decennio lottano contro questo abuso. Chiederemo a loro di stilare una lista di coloro che maggiormente meritano un ringraziamento per averci sostenuti.  

    ...Ma tutti noi continuiamo a vigilare fino a che lo smantellamento sarà effettivo.

CQSASD





venerdì 18 dicembre 2020

Asfalti Brianza, respinto in Regione l’ODG per un intervento drastico per lo stabilimento (da MBNEWS)

leggi qui l'articolo: 

Asfalti Brianza, respinto in Regione l’ODG per un intervento drastico per lo stabilimento

vedi anche: 

UNA NOTIZIA BUONA (E UNA CATTIVA) DAL COMITATO "CAMBIAMO ARIA" DI VILLASANTA





















Riceviamo e volentieri pubblichiamo  questo articolo di Franco Novembrini (del Comitato "Cambiamo aria" di Villasanta) - mercoledì 16 dicembre 2020 -

Ricordo che ho iniziato e continuo a scrivere avendo sempre presente che i cittadini hanno un nemico mortale, la Burocrazia che come arma usa spesso un sistema le cui origini si perdono nell’antico egizio nel quale gli scribi erano una casta vicina ai faraoni. Oggi nella burocrazia viene usato un linguaggio difficilmente decrittabile se non fra gli estensori dei codici. Vi racconterò una storia accaduta a me ed al comitato al quale aderisco "Cambiamo Aria’’ in un paese della provincia di Monza (ndr: Villasanta) e da due anni chiede alla Giunta comunale che alle recenti elezioni amministrative è succeduta a se stessa, ma dopo la riconferma sembra aver perso un poco di smalto nei confronti delle proteste di alcuni cittadini. I fatti si svolgono nell’ormai famoso quartiere San Donato nel quale benché a ridosso del centro cittadino hanno sede i terreni della tristemente famosa, in campo nazionale e internazionale, Lombarda Petroli che è stata vittima di un attentato che ha provocato lo sversamento nel fiume Lambro di una ingentissima quantità di idrocarburi e della recente scoperta (sic!) nei terreni confinanti di una piattaforma abusiva di rifiuti che agiva e smaltiva senza i permessi e i controlli necessari che, se non fossero a norma non capisco perché tali rifiuti non avrebbero dovuto essere smaltiti in maniera legale.

Come dicevo, da anni i cittadini che prima in modo personale poi riunitisi in un comitato si lamentavano di una ditta, commerciale di vendita di pneumatici, con i limiti dunque di orari che il settore comporta ha cominciato ad ammassarli all’aperto fino a raggiungere complessivamente il numero di circa 650 mila pezzi provocando, specialmente nei mesi caldi, odori fastidiosi che costringono gli abitanti nelle vicinanze a tenere chiuse le finestre e nei periodi del cambio gomme alle auto, rumori diurni e notturni che rendono difficile il riposo dei cittadini. Abbiamo chiesto la collaborazione dall’Amministrazione comunale e questa tramite comunicati ci veniva assicurata ma le cose non sono migliorate, anzi. La Giunta ha dato alla ditta la possibilità di costruire un nuovo capannone ma i rumori notturni non sono cessati ed il via vai di Tir di mezzo mondo, di giorno e di notte con il carico e lo scarico non lasciano dormire. Sembra che siano stati fatti dei rilevamenti fonometrici i quali secondo la ditta ed il Comune hanno dato risultati a norma.

Come comitato invece siamo riusciti a far intervenire l’Arpa, la quale con due interventi notturni a distanza di tre giorni, ha rilevato dati fuori norma, a dire poco. Quali direte voi? Non lo sappiamo ufficialmente, in quanto questi dati dell’istituto di rilevamento sono stati trasmessi, correttamente, al Comune ed al quale, altrettanto correttamente, abbiamo fatto richiesta di accesso agli atti. Una pausa di spiegazione: l’Arpa quando è venuta a fare i rilevamenti ha dovuto farli non a nome del comitato, ma per conto della proprietaria dell’abitazione nella quale sono stati messi gli strumenti di misura e dunque è a suo nome che gli atti sono stati richiesti. Il Comune per suo conto può dare o negare l’accesso agli atti ma deve darne notizia al richiedente motivando l’eventuale rifiuto. Quando abbiamo saputo del deposito dei rilevamenti abbiamo sollecitato una risposta e dopo un tempo, apparso a noi assai lungo, ci è giunta la risposta. Con linguaggio che lascio a voi giudicare ci è stata negata la "ostensione’’ del documento. Il termine vi ricorda qualcosa che ha a che fare con il Duomo di Torino? Anche a me. Il perché è chiarissimo: "...Avendo riscontrato tramite rilevamenti Arpa Lombardia il superamento dei limiti di legge (l’amministrazione) ha inoltrato segnalazione d’ipotesi di reato alla Procura della Repubblica di Monza... pertanto, considerato che gli atti della richiesta attengono ad un procedimento penale, è necessario che la scrivente Amministrazione acquisisca dalla Procura il nulla osta all’ostensione...’’.

Insomma alcuni cittadini fanno fare dei rilevamenti su rumori che non sono a norma di legge e poi sono loro che restano all’oscuro di ciò che hanno contribuito a segnalare. La lettera del Comune proprio non li aiuta e non li nomina se non come per adempimento un poco fastidioso che rompe un tranquillo tran tran. Altra nota. Allora nessuno sa niente? No. Gli atti sono stati acquisiti legalmente da alcuni consiglieri, ma sono venuti a conoscenza anche di persone che nulla hanno a che fare con l’informazione giornalistica che, in questo caso, è da ringraziare. Una domanda allora sorge spontanea: i cittadini che abitano nei pressi delle fonti di rumore che rovinano il loro riposo cosa possono fare nell’arco di tempo che la Procura, impegnata in casi ben più importanti di questo, lo riconosco, abbia il tempo di occuparsene? I tempi della Giustizia sono lunghi. La Giunta visto che ha verificato tramite Arpa Lombardia che i dati non sono in regola cosa consiglia oltre a sopportare? Se qualcuno volesse rispondere al Comitato ne saremmo lieti.

Abbiamo letto la struggente lettera che il Sindaco ha scritto a Babbo Natale e se lo avessimo saputo gli avremmo chiesto di intercedere per noi. Devo dire però che ho una spiccata simpatia verso la Befana che usa mezzi di locomozione verdi, abiti di poco costo e non sfrutta gli animali obbligati a trainare un veicolo occupato da un uomo sovrappeso e con abiti vistosi ed anche costosi, sprovvisto di targa e magari anche di assicurazione. Fra i motivi della mia antipatia c’è anche la questione che Santa Klaus, abitando nei boschi, aveva indumenti mimetici color verde e frange bianche e che solo dopo la sponsorizzazione di una nota marca di bevande siano diventate rosse e lui obeso.