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martedì 5 gennaio 2021

CAOS NEVE. IL SINDACO DI CONCOREZZO: "NESSUN ERRORE IN FASE DI PIANIFICAZIONE". DICHIARAZIONI VERGONOSE.

Che dire? Stessa scuola politica! Villa (Vicesindaco di Monza) e Capitanio (Sindaco di Concorezzo), i gemelli dello scaricabarile".

CQSASD

  


CAOS NEVE. IL SINDACO: "NESSUN ERRORE IN FASE DI PIANIFICAZIONE". DICHIARAZIONI VERGONOSE.
Siamo intervenuti sul "caos neve" per chiarire a tutti la portata di quanto accaduto. Evitando la gara d'appalto, l'Amministrazione ha affidato il servizio ad una società dalla condotta tutt'altro che ineccepibile, coinvolta in gravi inchieste giudiziarie, all'ombra di collegamenti con Asfalti Brianza e ambienti vicini alla criminalità.
‼ Ai seguenti link i nostri interventi in proposito.
Caos neve - I parte: https://bit.ly/2LnHHGe
Neve, Asfalti e inchieste - II parte: https://bit.ly/3hKNVw5
A fronte di tutto questo e delle proteste di migliaia di cittadini, il Sindaco è intervenuto sul Giornale di Vimercate di oggi con dichiarazioni che hanno dell'incredibile. Senza dare alcuna spiegazione e senza assumersi le doverose responsabilità, ha dichiarato di "non aver commesso nessun errore in fase di pianificazione". Ha poi aggiunto: "Possiamo essere accusati di tutto, ma non di mancata programmazione". E ancora: "Ci sentivamo tranquilli, perché avevamo fatto tutto nel modo corretto".
Non sono mancate poi ulteriori dichiarazioni che fanno ben comprendere come il primo cittadino tenda a pensare il proprio ruolo istituzionale. Ha dichiarato: "Anzi, il giorno precedente alla nevicata avevamo scritto all'azienda, in modo da verificare fosse tutto a posto." E poi: "Avevamo anche pubblicato un post sulla pagina Facebook, con i comportamenti da tenere".
Una seria azione amministrativa richiede concretezza, controlli attenti e consapevolezza di quali azioni occorre mettere in campo, anche nella selezione degli operatori a cui si affidano i servizi pagati con le tasse dei cittadini. I post su Facebook e le telefonate dell'ultimo momento non sono sufficienti; il fatto che il Sindaco insista su questi punti, suggerisce quanto l'Amministrazione sia scollata dalla realtà.
Infine, una conclusione imbarazzante, se si tiene conto del fatto che l'attuale Sindaco riveste ruoli di governo della città da ben 12 anni. "Ho capito che è fondamentale affidarsi a soggetti a Km0, che conoscano bene il territorio e sappiano intervenire in modo puntuale". Dopo quasi 20 anni nelle istituzioni cittadine, ben arrivato.
L'immagine può contenere: 1 persona, il seguente testo "Hy MAUROCAPITANIO FRONTE DI CAOS NEVE, INCHIESTE GIUDIZIARIE E COLLEGAMENT CON ASFALTI BRIANZA: "POSSIAMO ESSERE ACCUSATI DI TUTTO, MA NON DI MANCATA PROGRAMMAZIONE" GIORNALE DI VIMERCATE, 5 GENNAIO LA HONOLV"


PIANO NEVE - IL VICESINDACO RIPETE IL SUO MANTRA: "ABBIAMO LE MANI LEGATE"

Per la verità il mantra citato sopra è stato ripetuto varie volte dal Vicesindaco riguardo all'inquinamento di Asfalti Brianza. Quando all'Assemblea cittadina del 2/9/2019 la gente accorsa in massa a Sant'Albino chiedeva un intervento risoluto dell'Amministrazione monzese Villa ha risposto che lui aveva già fatto il possibile dando il via ai "tavoli di concertazione" tra Enti pubblici e Azienda (da lui stesso definiti del tutto inconcludenti) e scaricando tutta la responsabilità della scelta "concertativa" sulla Giunta di Concorezzo e sulla Provincia (si noti bene anch'esse a trazione leghista). Alla nostra domanda: "Ma chi sono i proprietari di Asfalti Brianza"  (cioè: ma sono imprenditori affidabili?) Villa ha tranciato corto:" Per me Asfalti Brianza è Asfalti Brianza". Come dire: "chissenefrega chi sono". Poi "googolando" abbiamo scoperto da soli chi erano e i loro inquietanti precedenti! 

Ora rispetto al fallimento del Piano neve torna lo sport dello scaricabarile. La colpa è riversata da Villa sull'azienda e sul meccanismo regionale degli appalti. Ma  anche in Regione la Lega è al governo da un secolo! Ovviamente non manca poi il solito piagnisteo sulle speculazioni dell'opposizione. 

A noi non risulta affatto che le amministrazioni comunali non abbiano alcuna possibilità di verificare quali siano le credenziali delle aziende che vincono appalti sul territorio. Crediamo anzi che possano far ricorso preventivamente tanto alla Polizia Giudiziaria che alla Guardia di Finanza, peraltro a Monza assai efficiente

Ma anche ammesso fosse vero quanto sostiene Villa, consigliamo d'ora in poi agli amministratori di Monza e di Concorezzo il metodo semplice e gratuito che noi del Comitato di quartiere Sant'Albino e gli amici de "La Rondine" di Concorezzo usiamo ormai abitualmente: digitare su "Google" alcuni nomi, tipo Vincenzo Bianchi, Asfalti Brianza, Lucchini e Artoni, Edil Bianchi, Wu Bau, Malacrida, Grignola ecc ecc. Si scoprono, magari con congruo anticipo un sacco di notizie illuminanti. 





lunedì 4 gennaio 2021

CAOS NEVE, ASFALTI BRIANZA, INCHIESTE GIUDIZIARIE

Grazie agli amici de La Rondine di Concorezzo. Aggiungiamo solo che le perplessità sull'operato della Giunta di Concorezzo valgono allo stesso modo per la Giunta di Monza. In questa spiacevole mano d'azzardo che coinvolge trafficoni ed amministratori pubblici, da una parte e dall'altra del tavolo ritroviamo i soliti ben noti protagonisti.

CQSASD 




















La Rondine Concorezzo

CAOS NEVE, ASFALTI BRIANZA E INCHIESTE GIUDIZIARIE.
DOVE E' FINITA LA BUONA POLITICA?

A fronte del "caos neve" degli scorsi giorni, abbiamo pubblicato una ricostruzione di quanto accaduto, per individuare con precisione le responsabilità del caso. Sono emersi fatti incontestabili: l'Amministrazione ha affidato lo "sgombero neve" direttamente a Malacrida A.V.C, un operatore dalla condotta tutt'altro che ineccepibile. L'affidamento è stato accordato evitando la gara d'appalto e senza procedere con tutti i doverosi accertamenti. Qui trovate i dettagli: https://bit.ly/352SFba.

Ma c'è di più e vogliamo mettervi a conoscenza di alcuni aspetti decisivi della vicenda. L'analisi attenta delle carte ha fatto emergere importanti collegamenti tra Malacrida e Asfalti Brianza, come denunciato pubblicamente dal 
Comitato Di Quartiere S.Albino Monza
.

La documentazione disponibile, tra cui spicca l'ordinanza del GIP Raffaella Mascarino, ci consente di conoscere numerosi dettagli dell'intreccio di relazioni tra queste società, ricostruito nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria nota fin dall'aprile del 2019. La magistratura inquirente ha accertato l'esistenza di un cartello di aziende impegnate nella spartizione illecita degli appalti di "sgombero neve", coordinate da personalità vicine alla criminalità organizzata.

Le società collegate a Malacrida, come dimostrano le numerose intercettazioni disponibili, hanno interloquito a più riprese con il coordinatore del cartello illecito, perseguendo obiettivi ben precisi: ottenere informazioni riservate sulle gare d'appalto, sfruttare i collegamenti con alcuni funzionari pubblici, raggiungere accordi spartitori. Il tutto facendo da mediatore con i proprietari di Asfalti Brianza, attivi tanto nella produzione di asfalto quanto nello sgombero neve, in questo secondo caso per mezzo di una società di comodo con sede a Concorezzo, la W. Bau.

E' opportuno avere ben chiaro un punto generale. Le gare d'appalto dovrebbero svolgersi con trasparenza e in regime di libera concorrenza, per permettere agli operatori più titolati di erogare al meglio servizi di pubblico interesse. I cartelli criminali nascono con l'obiettivo di aggirare questo meccanismo, promuovendo illecitamente l'interesse dei propri componenti, molto spesso società spregiudicate e incapaci di onorare gli impegni presi con la pubblica amministrazione, con sicuri danni per i cittadini e per le imprese perbene.

Il "caos neve" degli scorsi giorni è un effetto palese di questo quadro d'insieme. In particolare, l'incapacità di garantire il servizio di sgombero è riconosciuta in maniera esplicita e a più riprese dalle stesse aziende coinvolte nel cartello illecito già menzionato, come dimostrano le intercettazioni raccolte dalla Magistratura.

La pervasività di queste pratiche illegali ha interessato molti comuni del territorio. Per rendersene conto, è utile richiamare un dato: le indagini che hanno interessato l'hinterland milanese, ricostruite dal giudice Mascarino, ci dicono che su 46 lotti complessivi ben 32 sono stati assegnati a società coinvolte nei meccanismi turbativi. Anche Monza è stata interessata dal "caos neve", dopo aver affidato il servizio di sgombero ai F.lli Grignola, società direttamente collegata a Malacrida.

A fronte di tutto questo, la condotta dell'Amministrazione di Concorezzo si distingue per particolare imprudenza e mala gestione, soprattutto se si tiene conto dei gravi precedenti riconducibili al caso Asfalti Brianza. Nonostante le evidenze note almeno dall'aprile 2019, l'Amministrazione ha deciso di evitare la gara d'appalto e di selezionare direttamente Malacrida A.V.C. per erogare il servizio, dal valore complessivo di 39.564,60 euro. La stessa procedura, con lo stesso importo, è stata adottata anche nel 2019; a partire da 40.000 euro la gara d'appalto sarebbe stata obbligatoria per legge. Si può verificare qui: https://bit.ly/37WYA3z.

Le prassi in materia di turbativa, troppo diffusa nei settori più a rischio di infiltrazione, oltre che le inchieste capaci di ricostruire il legame con gli indicibili ambienti della malavita, dovrebbero spingere le amministrazioni pubbliche ad approntare adeguate contromisure. Eppure le risposte tardano ad arrivare: un mancato controllo sulle credenziali e sui precedenti degli operatori selezionati non aiuta, come accaduto a Concorezzo.

Restando sul "caso concorezzese", avvertiamo il dovere di indicare le precise responsabilità politiche di quanto accaduto. Chi ci amministra è in Consiglio Comunale da un ventennio. Mauro Capitanio ricopre incarichi di governo della città da ben 12 anni: 5 da Presidente del Consiglio Comunale, 5 anni da Vicesindaco, quasi 2 da Sindaco. L'impreparazione e l'improvvisazione con cui si affrontano casi come Asfalti Brianza e il "caos neve", peraltro collegati, non possono che lasciarci francamente interdetti.

domenica 3 gennaio 2021

COMUNE DI MONZA - INCUBO NEVE, "LICENZIATA" LA F.LLI GRIGNOLA

 


FALLIMENTO PIANO NEVE : NECESSARI CHIARIMENTI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE MONZESE

 Riceviamo e pubblichiamo

CQSASD





A CONCOREZZO SPARGISALE FANTASMA

Tornano i soliti nomi, compresi Vincenzo Bianchi e Asfalti Brianza. La sfortuna di Capitanio, sempre a "concertare" con interlocutori inaffidabili. 



Un cartello dietro l'appalto neve?

 da pagina Facebook di  

Un cartello dietro l'appalto neve?
Nella notte dello scorso 27 dicembre grossi fiocchi di neve hanno cominciato a cadere su tutta la pianura. La mattina successiva la città era imbiancata. E paralizzata. I mezzi spazzaneve non sono usciti, o non erano abbastanza almeno. I cittadini sono rimasti bloccati, le lamentele sono arrivate da ogni parte.
Disagi che si potevano evitare. Sarebbe bastato scegliere con attenzione l'azienda a cui affidare la pulizia delle strade. Sarebbe servito gestire diversamente l'appalto. Sarebbe stato necessario leggere le carte della magistratura. Niente di tutto questo è stato fatto e i risultati si sono visti. Adesso, in tutta fretta, l'amministrazione ha deciso di licenziare l'azienda a cui si era affidato. Rimane il fatto che il bando sia stato fatto tardi, assegnato in modo quantomeno incauto e sia costato ai cittadini in termini di soldi, danni e disservizi.
Per mettere un po' di ordine occorre rifarsi alle carte.
La giunta ha messo il cosiddetto piano neve nelle mani della monzese Fratelli Grignola, una s.a.s, con sede in via Botticelli: tenete a mente la via, tornerà. Il Comune aveva chiamato – perché il bando era a invito – cinque aziende. L'unica a presentarsi è stata la vincitrice, con un ribasso dello 0,1 per cento. Per chi è avvezzo agli appalti una percentuale talmente irrisoria da destare più di un sospetto.
In plancia di comando, nell'azienda, siede Cristian Grignola, classe '93, che nell'aprile del 2019 è stato raggiunto da un'ordinanza di misura cautelare firmato dalla dottoressa Raffaella Mascarino, Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano. L'uomo era finito nell'inchiesta che vedeva qualche decina di imprenditori – alcuni dei quali in odore di criminalità organizzata – fare cartello per spartirsi gli appalti delle pubbliche amministrazioni. Un patto di non belligeranza per fare cartello e dare una fetta a tutti. Per i coinvolti le accuse, a vario titolo, erano di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.
Dalle indagini era risultato che a capo dell'organizzazione c'era l'imprenditore Renato Napoli, attivo nel settore edilizio, il cui nome era finito nell'inchiesta Infinito, che aveva scoperchiato la fitta rete di connivenze tra amministrazione e 'ndrangheta sul territorio brianzolo.
Gli imprenditori finiti in questa nuova indagine, dice la Procura, si avvalevano di informazioni privilegiate, in altre parole soffiate dall'interno, per concorrere e vincere gli appalti, spartendoseli con largo anticipo, decidendo preventivamente chi doveva partecipare e per quale gara. Un sistema collaudato che aveva portato il cartello a fare man bassa di appalti. Oltreché di profitti.
I carabinieri hanno anche documentato un incontro in piazza Kennedy, a Milano, tra i maggiorenti dell'organizzazione. Ci sono anche numerose intercettazioni in cui il nome di Grignola esce con una certa regolarità. Ad esempio, siamo nel luglio 2017, Sergio Napoli viene avvisato che Grignola insieme ad altri si è presentato nel suo ufficio per visionare i documenti per l'assegnazione di un appalto per lo sgombero neve e che non solo ha intenzione di parteciparvi, ma anche di aggiudicarsi tutti i lotti. Grignola, in quell'occasione è con “Malacrida, che son cugini, insomma...li han presi tutti, ha voluto la presa visione di tutti”, riferisce l'uomo a Sergio Napoli. Ci sono in ballo parecchi soldi, e nascono dissidi, dissapori, che si cercano di appianare. Il 27 luglio, quindi pochi giorni dopo quella telefonata, lo stesso Sergio Napoli organizza un incontro a cui oltre a lui partecipano Cristian Grignola e Pierluigi Malacrida. Il summit si consuma al McDonald della Milano-Meda e sembra dare i suoi frutti: i militari registrano come in quell'occasione le diverse cordate di imprenditori trovino la quadra per spartirsi gli appalti.
Pierluigi Malacrida è il suo l'altro nome che torna nelle carte. Nato a Monza nel maggio del 1976, dagli atti risulta amministratore di fatto della Malacrida Ambiente Viabilità Costruzioni, con sede in via Botticelli. Dirimpettaio di Grignola, quindi. Che negli anni passati lo aveva preceduto come aggiudicatario dell'appalto neve a Monza.
Nell'inchiesta il suo nome è accostato – per un incontro in cui si decideranno come spartirsi successivi appalti, tra ditte che invece dovrebbero essere concorrenti – a quello della W. Bau. Azienda riconducibile alla famiglia Bianchi, proprietaria di Asfalti Brianza.
L'immagine può contenere: una o più persone e spazio all'aperto
Lorenzo Citterio, Matteo Giuseppe Stucchi e altri 7
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