
Intanto invitiamo santalbinesi e sandamianesi a proseguire nella compilazione del questionario che trovate qui: https://forms.gle/WhDGx92g8Z64jXqb7.
In vista della videoconferenza di questa sera
(vedi qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/04/martedi-204-ore-2045-collegati-con.html
vi proponiamo una prima sintesi dei risultati dei questionari compilati ieri dai nostri concittadini.
Vi invitiamo a proseguire nella compilazione del questionario che trovate qui: https://forms.gle/WhDGx92g8Z64jXqb7.
In calce alle statistiche riportiamo le principali risposte fornite dai santalbinesi in merito alle domande:
1) quali sonno le maggiori criticità del quartiere?
2) quali proposte di miglioramento ti immagini per il futuro?
QUAL E' LA MAGGIORE CRITICITA'
QUALI PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO IMMAGINI PER I PROSSIMI ANNI
2) anche il fabbisogno di superfici per le altre funzioni, tipicamente il produttivo e il terziario presenta un segno “meno” nella simulazione di uno scenario sia basso che medio di crescita degli addetti e diventa positivo solo con uno scenario di crescita alto, situazione quest'ultima irreale soprattutto in questa fase di emergenza pandemica cui seguiranno certamente condizioni di contrazione del mercato. Anche in questo caso la realizzazione di nuova edificazione non è giustificata da reali esigenze.
ll dispositivo provinciale prevede però alcuni meccanismi di "premialità" per i Comuni: premialità che non è altro che un abbassamento della soglia stabilita di riduzione del consumo di suolo. Non si tratta di riduzione ma di possibilità di consumare di più.
Una scelta che i gruppi ambientalisti non condividono, considerato che le condizioni in cui versa il territorio provinciale, pesantemente edificato e antropizzato, non sono tali da consentire queste flessibilità che rendono meno stringente l'attuazione della norma.
La stima dei mq di riduzione del consumo di suolo, con le massime percentuale di riduzione, (45% e 40% rispettivamente) riferito su quelle che furono le previsioni di AT al dicembre 2014 sul residenziale, terziario, produttivo è di 4.150.000 mq.
Il criterio adottato di riferirsi agli AT non tiene purtroppo conto della scappatoia, scelta da molti Comuni, di inserire e prevedere l’edificabilità su suoli liberi anche nel Piano delle Regole (PdR), pur senza assoggettarli a Piano Attuativo.
È chiaro che, anche in questi casi, vengono inopinatamente consumate aree attualmente libere da edificazioni che non rientrano però nel computo della riduzione fissata. Questo aspetto va invece considerato e quantificato.
Per la Provincia, questa introduzione della soglia ha l’obiettivo di riduzione dell’indice di consumo di suolo nel 2025 del 1% (da 54% a 53%). Un valore irrisorio, decisamente insufficiente e puramente simbolico.
Attuare solamente un parziale rallentamento del consumo di suolo non può essere un risultato soddisfacente visti i livelli elevatissimi già raggiunti dalla nostra provincia.
Il coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB, di cui fanno parte comitati, associazioni e gruppi ambientalisti della Brianza, ha formulato e protocollato una serie di contributi, osservazioni e proposte ai fini di un apporto collaborativo al perfezionamento e alla semplificazione della variante.
Sotto, il contributo inviato alla Provincia di MB