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lunedì 2 agosto 2021

RICORSO AL TAR DI ASFALTI BRIANZA - L' AZIENDA SEQUESTRATA DALLA PROCURA ATTACCA LE ISTITUZIONI (con una nostra ricostruzione storico-critica della vicenda )

            Asfalti Brianza ricorre al TAR e attacca frontalmente le Istituzioni e segnatamente:

  •         Comune di Concorezzo e ufficio Suap
  •          Provincia di Monza e Brianza
  •          ATS di Monza e Brianza
  •          ARPA LOMBARDIA – Dipartimento di Monza e Brianza


Le accuse sono pesantissime (vedi da pag. 22 in poi) .

alleghiamo infondo l'intero documento. Premettiamo una nostra breve disamina critica della ricostruzione (assolutamente di parte) fatta dagli Avvocati di AB. 

VEDI QUI ANCHE I LINK A TUTTE LE VICENDE E DOCUMENTAZIONI DA NOI RACCOLTE IN UNA TABELLA (DAL 2014 A GIUGNO 2021)

https://docs.google.com/spreadsheets/d/19AS6JOFkiAvu4VRYo60kvPRoXY_WJIdeutZfVvivWgo/edit?usp=sharing



NOSTRA PREMESSA

Asfalti Brianza da due anni è ferma grazie agli interventi (e evidentemente ad investigazioni secretate) della Procura della Repubblica. Non mancano però i fondi per ricorrere ad Avvocati del Foro di Palermo (noti per le loro abilità in campo di diritto amministrativo). Ovviamente nel loro ricorso al TAR gli Avvocati di AB tacciono su tutta la lunghissima storia precedente della proprietà (anni di lamentele per l’inquinamento avanzate dai cittadini di Segrate, vicende per così dire travagliate della Lucchini Artoni, della Edil Bianchi, interdittiva antimafia, scandalo Zunino a Santa Giulia ecc. ecc. , lamentele dal 2014 a tutto oggi per l’insediamento di Malcantone  e così via). Si focalizzano ovviamente solo sull’ultima conferenza di servizi senza mai citare le decine di tavoli e le numerose conferenze di servizi precedenti in cui AB (dal 2016 ad oggi) si è sempre mostrata inadempiente o incapace di produrre la documentazione richiesta dalle Autorità. Anzi spesso l’impressione fu che le nuove richieste di autorizzazioni avanzate dalla Azienda (con relativo avvio di una nuova conferenza di servizi) servissero proprio ad eludere le nuove contestazioni e richieste avanzate dagli Enti preposti al controllo . E’ anche vero che gli Enti in campo (in primis il Comune di Concorezzo) sembrano essersi prestati spesso a tale gioco di rinvii rimpallandosi reciprocamente una finalmente seria presa di responsabilità.

Ovviamente tutte le richieste di nuova autorizzazione secondo AB avevano le caratteristiche di una “modifica non sostanziale”, compreso quando decise di cambiare il bruciatore (anziché mettere dei filtri adeguati al contenimento delle emissioni gassose, come richiesto)! In questo caso la Provincia chiarì che si trattava di modifica sostanziale e il Sindaco Capitanio incredibilmente con ordinanza del 13/8/2019 impedì alla Provincia le verifiche autorizzative previste dalla legge “imponendo” ad AB il cambio immediato del bruciatore. Col risultato di una esplosione dell’inquinamento nel mese di agosto 2019 con quasi mille segnalazioni inpoche settimane da parte dei cittadini dei comuni circostanti (Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate). Bruciatore che a tutto oggi non è stato messo a regime.

Ovviamente per gli Avvocati di AB anche l’ultima richiesta di modifica (compresa la richiesta di uso nella produzione del presunto “fresato” , materiale ammassato illegalmente e di ignota origine e composizione; il passaggio delle ore di lavoro da 8 a 15 e trasferimento della produzione in orario notturno) è considerata “modifica non sostanziale”.

Gli Avvocati di AB denunciano l’ atteggiamento delle Istituzioni che, per motivazioni politiche e pressate dalla opinione pubblica (sic!) con le loro incongrue sanzioni amministrative avrebbero condannato AB alla chiusura ed impedito perfino gli interventi mitigatori sempre promessi (NOSTRA NOTA: e mai realizzati dal 2016 ad oggi) da AB.

Ma gli Avvocati dovrebbero anche ricordare la diffida ATO MB che pende dal 2019 su AB che non ha mai messo in opera il sistema fognario che entro 180 gg. andava realizzato secondo l’AUA del 2016 (cosa che a nostro avviso avrebbe dovuto far decadere l’AUA tout court; AUA originaria peraltro già piena di anomalie, come ad es. la mancata indicazione della potenza del bruciatore, cosa da noi denunciata da tempo e confermata da ARPA in un sopralluogo del 2019).

Ma soprattutto dovrebbero ricordare che AB è sotto sequestro non per qualche strana sanzione amministrativa di qualche ente ma per sequestro da parte della Procura della Repubblica di Monza le cui indagini sono secretate ma, si suppone, di carattere penale.

E, al di là di tutti i sofismi giuridici i veri dati di fatto accertati dagli Enti di controllo sono:

 

-          Verifica al camino del 30/6/2020 : su 14 campionamenti in 9 casi c’è superamento del benzene (cancerogeno)

-          Centraline ARPA posizionate a Concorezzo e Sant’Albino nei primi mesi del 2020: rischio tossicologico 400 volte superiore alla norma e rischio cancerogeno superiore 300 volte al “limite di tollerabilità” (perché i cancerogeni fanno sempre male e non esiste alcuna soglia minima).



Ora scorriamo un po’ le pagine del ricorso e aggiungiamo in rosso qualche nostro commento:

 

Asfalti Brianza ricorre al TAR e attacca frontalmente le Istituzioni e segnatamente:

-          Comune di Concorezzo e ufficio Suap

-          Provincia di Monza e Brianza

-          ATS di Monza e Brianza

-          ARPA LOMBARDIA – Dipartimento di Monza e Brianza

 

Asfalti Brianza chiede l’annullamento del provvedimento del 2/4/2021 assunto dal SUAP  e avente come oggetto il rigetto della domanda di modifica non sostanziale dell’AUA.

E di ogni atto in qualsiasi modo connesso a tale atto, con particolare riferimento al verbale della Conferenza di Servizi Decisoria del 25/2/2021; alla Determinazione Dirigenziale della Provincia di Monza e Brianza (471 del 24/3/2021) ; e a i verbali della Conferenza di Servizi dell’ 8/7/2020 e del 30/9/2020.

Asfalti Brianza dispone, ricordano i suoi Avvocati, di AUA del 24/10/2016 (ex art. 4, co 7, DPR 59/2013)

Validità dell’AUA : 15 anni

Si citano le numerose indicazioni contenute per le varie matrici e i pareri favorevoli del Comune dal punto di vista urbanistico e acustico.

NON SI CITA IL FATTO CHE L’AUA ERA CONDIZIONATA AL FATTO CHE ENTRO 180 GG. ANDAVANO COMPLETATE LE FOGNATURE (cosa ancora non realizzata)

Non si citano altre numerose anomalie emerse: ad es. la mancata indicazione della potenza del bruciatore e il mancato rispetto della distanza dal pozzo di acqua potabile.

Poi gli Avvocati di AB pretendono di giustificare la richiesta di inserire il (presunto) “fresato” nella produzione (cosa esplicitamente negata dall’AUA) in nome dell’economia circolare e come soluzione alle “criticità” (le numerosissime proteste) e soprattutto alle difficoltà di smaltimento (??!!). Ovviamente senza fare alcun cenno ai numerosissimi “tavoli di concertazione” promossi dal Comune di Concorezzo(!!??) da fine 2017 in poi, tavoli cui AB non ha mai portato elementi credibili.

Rispetto alle emissioni odorigene Asfalti Brianza sarebbe stata destinataria nel corso degli ultimi due anni – proseguono gli Avvocati di AB -  di iniziative bloccanti (a volte anche sovrapposte fra loro) da parte delle Amministrazioni

Gli Avvocati di AB producono poi un lungo elenco di queste presunte “iniziative bloccanti” (che sono semplicemente tentativi, sempre vanificati da AB, di ricondurre l’Azienda al rispetto delle normative, specie di quelle poste a tutela della salute pubblica). 

Es: provvedimento del 1/10/2019 della Provincia di Monza e Brianza alla luce del sequestro preventivo d’urgenza disposto dalla Procura della Repubblica per aver accertato in sito una quantità di rifiuti eccedente quelle autorizzate da AUA (NOSTRA NOTA: quantità 30 volte superiore a quanto previsto da AUA , una vera montagna di materiale privo di caratterizzazione e documentazione che dunque potrebbe contenere catrame o qualsiasi altro inquinante. Montagna che oltretutto impedisce la verifica del sistema fognario e degli scarichi e che ingombra l’area di rispetto del pozzo di acqua potabile).

Altri esempi di “iniziative bloccanti” (secondo gli Avvocati di AB)  

-          il provvedimento della Provincia di MB del 25/6/2020 con cui è sospesa l’autorizzazione agli scarichi in fognatura (per 30 gg) per inosservanza dell’obbligo di realizzare tutto quanto previsto.

-          La Determinazione Dirigenziale della Provincia di MB n. 1232 del 28/7/2020 con cui, sulla base dei rilievi condotti da ARPA (che ha accertato il superamento del limite di emissioni (COV) da un lato ha confermato il divieto di prosecuzione dell’attività di gestione dei rifiuti e quello di ritirare rifiuti all’interno dello stabilimento e dall’altro ha prescritto ad Asfalti Brianza di rientrare nei quantitativi autorizzati dall’AUA (per singola categoria) entro il 30/9/2020, dando la priorità al recupero/smaltimento (nostra nota: allo smaltimento, non al recupero!) dei rifiuti stoccati nella fascia di rispetto del pozzo. (E poi: dove starebbe la contraddizione? AB non può trattare rifiuti e deve smaltire quelli stoccati irregolarmente).

-          La Determina dirigenziale della Provincia di Monza e Brianza n. 1598 del 29/9/2020 con cui l’Ente ha prorogato il divieto di esercizio dell’attività di produzione del conglomerato bituminoso, dunque sancendo (dicono gli Avvocati) la chiusura di AB.

-          L’ordinanza sindacale del Comune di Concorezzo n. 75/2020 del 22/6/2020 con cui si è imposto ad AB l’adozione, entro il 30/6/2020, di misure finalizzate al contenimento delle emissioni odorigene.

-          Il provvedimento dell’11/12/2020 con cui la Provincia ha disposto il divieto di prosecuzione dell’attività di messa in riserva e recupero dei rifiuti non pericolosi, la revoca del titolo “comunicazioni in materia di rifiuti” e la cancellazione di AB dal registro delle aziende che effettuano il recupero dei rifiuti. (e allora? Se non rispetti mai alcuna norma queste sono le inevitabili conseguenze. Semmai le Istituzioni avrebbero dovuto intervenire fin dal 2016 anziché offrire per anni inutili “tavoli di concertazione”! ).

 

A causa di tutto ciò, dice AB, l’azienda dal novembre 2019 ha ridotto il proprio funzionamento, per fermarsi completamente (per COVID) nel marzo 2020, per poi riprendere nuovamente per un breve periodo e a orario ridotto e infine dal luglio 2020 ha cessato ogni attività che ad oggi non è mai ripresa.

Nostra nota: MA E’ LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MONZA CHE VI HA CHIUSO E PER MOTIVI BEN DIVERSI DA QUESTIONI AMMINISTRATIVE O PROCEDURALI!

 

In realtà, dice AB, il 12/6/2020 avevamo presentato al SUAP di Concorezzo una comunicazione di modifica non sostanziale dell’AUA e ciò al fine dichiarato di “contribuire al superamento di gran parte delle criticità emerse ed accertate negli ultimi due anni dalle varie Autorità coinvolte” (criticità attribuibili, dice AB a:

-          emissioni odorigene moleste (tali da provocare molteplici lamentele a Concorezzo e comuni limitrofi).

-          presenza di rifiuti (nostra nota: 30 volte il consentito!) specie nella fascia di rispetto del pozzo d’acqua potabile del Malcantone (nostra nota: circostanza da noi denunciata e lungamente negata da Asfalti Brianza ma anche dal sindaco di Concorezzo).

L’Avvocato di Ab dice che Asfalti Brianza si è attivata “in ogni modo, anche con ingenti investimenti” per ovviare alle diffide provenienti dalle Autorità (nostra nota: quando mai? Dove sono i progetti e i preventivi di spesa relativi? Tutti i verbali di tavoli (dal 2017 in poi) e le numerose conferenze di servizi lamentano costantemente mancanza di documentazione adeguata; in particolare mancano anche i documenti dettagliati del presunto “impianto di nebulizzazione” installato solo parzialmente e oggetto dell’ultima conferenza di servizi ).

L’ultima richiesta di nuova AUA, dicono gli Avvocati di AB, chiedeva :

-          autorizzazione scarichi fognari – in particolare aggiornamento del sistema di trattamento e scarico delle acque (nostra nota: ma AB è inadempiente fin dal 2017 perché l’AUA del 4/10/2016 fu concessa a condizione che entro 180 gg. venissero completati i lavori alle fognature richiesti; cosa mai avvenuta tanto che è ancora vigente specifica diffida del 2019 di ATO MB).

-          Autorizzazione emissioni in atmosfera 

Secondo gli Avvocati di AB sono da considerarsi non sostanziali le variazioni CHE NON COMPORTINO EFFETTI NEGATIVI E SIGNIFICATIVI SULL’AMBIENTE (cfr. art. 2 comma 1, lett. G DEL dpr 59/2013).  Secondo gli stessi Avvocati se l’Autorità competente giudica l’intervento modifica sostanziale nei 30 gg. successivi deve ordinare al gestore di presentare specifica domanda di autorizzazione ai sensi e per gli effetti dell’art. 4 e la modifica comunicata non può essere eseguita sino al rilascio della nuova autorizzazione.

Nel caso concreto – dicono gli Avv. di AB, la Provincia di Monza e Brianza, pur riconoscendo la natura non sostanziale della richiesta di modifica (nostra nota: dove? A noi non risulta!) ha disposto una conferenza di servizi decisoria, simultanea e sincrona ai sensi degli artt. 14, comma 2 e 14-ter della L. 241/1990 cui sono stati chiamati a partecipare AB, il Comune di Concorezzo, ARPA Lombardia – dipartimenti di Milano e MB, ATO MB, Brianzacque, ATS Brianza e come uditori i Comuni di Monza, Brugherio e Agrate Brianza.

Insomma, dicono gli Avv. di AB, la Provincia ha trattato la richiesta come fosse una modifica sostanziale, cosa che non è.

-          (nostra nota rispetto alle “emissioni in atmosfera” : a fronte di segnalazioni, lamentele e inadempienze AB chiede l’uso del (presunto) fresato in produzione e il raddoppio dell’orario di lavoro, da 8 a 15 ore giornaliere. Si noti peraltro che la montagna di rifiuti illecitamente ammassata in AB non è caratterizzata. Non si sa cosa sia né da dove venga. Potrebbe contenere catrame o qualsiasi altro inquinante. Nonostante tutto un annoso iter di manchevolezze AB pretende di usare il presunto fresato nella produzione per abbattere l’impatto sull’ambiente dei camion impegnati nello smaltimento impostole e “in nome della tanto decantata economia circolare” . Motivazioni veramente paradossali  (vedi documento AB del 6/8/2020).

-          L’USO NELLA PRODUZIONE DI TALE MATERIALE POTENZIALMENTE PERICOLOSO E LA RICHIESTA DI PIU’ CHE RADDOPPIARE L’ORARIO DI LAVORO (CON INEVITABILE RADDOPPIO DELLE EMISSIONI TOSSICHE E CANCEROGENE) NON POSSONO ESSERE CONSIDERATE UNA MODIFICA NON SOSTANZIALE! Allo stesso modo il presunto “impianto di nebulizzazione” va studiato, analizzato ed eventualmente autorizzato. E in ogni caso secondo la letteratura a noi nota questo tipo di impianti (peraltro qui neppure completato) non può rimpiazzare i filtri adeguati al contenimento delle emissioni gassose richiesti dagli Enti. 

La prima seduta della conferenza di servizi – proseguono gli Avv. di AB, è stata convocata l’8/7/2020 . In particolare, dicono, la Provincia avrebbe chiesto (solo) al Comune di Concorezzo di dare parere su eventuali vincoli ambientali e urbanistici e sulla azzonizzazione acustica. A seguito di questa prima seduta sono stati concessi ad AB 60 gg. per produrre documentazione integrativa (con conseguente sospensione dei termini per la conclusione della stessa conferenza di servizi). Gli Avvocati sottolineano il fatto che in quella occasione si è dato atto del fatto che AB, in ottemperanza alla Ordinanza sindacale n. 75/2020 ha installato un nuovo impianto per la mitigazione delle emissioni odorigene. (Nostra nota: dai verbali risulta che di tale impianto di mitigazione AB non ha saputo produrre alcuna documentazione specifica, né documenti di spesa).  Oltretutto gli Avvocati stessi dichiarano che tale impianto non è stato messo mai a regime causa il sopravvenuto fermo delle attività disposto dal Comune (nostra nota- solita storia: i sequestri sono stati decretati dalla Procura della Repubblica di Monza per ragioni legate alle investigazioni e non per decisioni amministrative). Gli Avvocati citano poi generici pareri favorevoli di Brianzacque e ATO MB agli allacci in fognatura ma non possono negare che in realtà ATO MB ha espresso parere negativo in quanto ha aperto (a tutto oggi) una diffida  (n.66/2019) dal 2019 perché AB non ha prodotto (dopo anni di richieste) la planimetria degli impianti di scarico e programma dettagliato sulla gestione dei rifiuti.  Intanto ATS ha chiesto a Brianzacque dettagli sull’ubicazione del pozzo di acqua potabile.

ARPA, riportano gli Avvocati di AB, dice che non può partecipare a conferenza decisoria per il proprio ruolo di mero supporto tecnico per gli altri Enti (!!??) .

Il Comune di Concorezzo – proseguono gli Avv. di AB, trattandosi di industria insalubre di 1^ classe (art.216 del T.U. delle leggi sanitarie), ha preteso che il proprio parere avesse carattere vincolante in seno alla conferenza. (Nostra nota: quando noi facevamo riferimento a questa norma pretendendo tutela dal Sindaco c’è chi ha raccontato storie). E secondo gli Avv. di AB il Comune di Concorezzo avrebbe fornito in questa sede “parere favorevole condizionato alle mitigazioni” (condizionato a cosa?).

Asfalti Brianza ha prodotto poi alcuni dei documenti integrativi richiesti il 27/7/2020 e il 7/9/2020.

Intanto, proseguono gli Avv. di Asfalti Brianza, l’11/8/2020 ARPA Lombardia, prima ancora che tali documenti fossero acquisiti in conferenza di servizi, ha pubblicato sul proprio sito alcuni esiti di attività di controllo dicendo che per le sostanze monitorate (???) la qualità dell’aria non faceva emergere situazioni critiche e che i dati erano in linea con altri del 2017 e 2018. Tali dati, dicono gli Avvocati di AB, sono stati portati anche al tavolo della Prefettura di Monza.

Nostra nota: vogliamo ricordare che tutti i controlli precedenti di ARPA vennero effettuati a camino spento (come candidamente ammesso dal Dottor Maierna alle Iene nel novembre 2019)?  Inutili rassicurazioni sulla base di questi presunti dati sono state ripetutamente propalate anche dal Sindaco di Concorezzo.

La seconda seduta della conferenza di servizi si è tenuta il 30/9/2020 e in quella sede il Sindaco di Concorezzo, dicono gli Avv. di AB, ha illustrato il suo “parere favorevole condizionato”. Sostanzialmente, dicono gli Avv. , ha osservato che il nuovo PGT di Concorezzo (3/9/2020) prevede l’insediamento di (nuove, dicono gli Avvocati di AB) attività di produzione di conglomerati bituminosi solo a particolari condizioni di tutela della salute e che per AB il tutto è ammesso in quanto azienda di vecchia attività. A condizione che ATS dia parere favorevole sulla base della nuova azzonizzazione prevista dal PGT. ATS avrebbe risposto al Sindaco che intanto il nuovo PGT non è ancora vigente e che comunque per l’insediamento di un’azienda insalubre di 1^ classe la competenza è tutta del sindaco e che ATS al massimo può dare un supporto per le decisioni da assumere.

NOSTRA NOTA: SINDACO, ATS E ARPA, IN OGNI CASO NE ESCONO CON LE OSSA ROTTE. Evidentemente le nostre denunce erano più che fondate e non si trattava di lottare solo contro le pratiche di questa azienda e proprietà. 

Dunque, secondo gli Avv. di AB, ATS stessa avrebbe depotenziato le argomentazioni del Sindaco di Concorezzo fondate sul nuovo PGT.

Gli Avvocati dicono poi che “pur non attinendo tali questioni allo specifico oggetto della conferenza di servizi” Asfalti Brianza ha dato atto di aver presentato  (il 28/7/2020) un piano d’intervento (e relativo cronoprogramma) per l’ottimizzazione dei parametri impiantistici (con l’allontanamento dei materiai giacenti nello stabilimento) e per l’adeguamento dei sistemi di contenimento delle emissioni, nonché di essere disponibile alle misurazioni odorigene, ma di non aver ricevuto ancora l’autorizzazione a far ripartire l’impianto (per testare il nuovo bruciatore).

NOSTRA NOTA: QUALE ERA DUNQUE LO SPECIFICO OGGETTO DELLA CONFERENZA? NON FORSE L’ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE PRECISA SUL NUOVO IMPIANTO DI MITIGAZIONE (disegni, costi ecc.; materiale del tutto mancante).

INTANTO GLI AVVOCATI AB DANNO IMPLICITA CONFERMA DEL FATTO CHE DA AGOSTO 2019 ASFALTI BRIANZA LAVORA CON UN NUOVO BRUCIATORE CHE NON E’ MAI STATO MESSO A NORMA. Cosa accaduta perché la assurda ordinanza del Sindaco Capitanio del 13/8/2019 ha consentito ad AB di cambiare bruciatore senza prima farlo verificare ed autorizzare dalla Provincia. Cosa che a nostro avviso avrebbe dovuto far immediatamente decadere la vecchia AUA del 2016. AUA del 2016 che (perla tra le molte) non riportava neppure la portata del bruciatore, cosa rilevata da noi ma anche da ARPA durante proprio sopralluogo.

Asfalti Brianza, prosegue la ricostruzione dei suoi Avvocati, informa di aver sgomberato (Ndr: dopo anni!) la fascia di rispetto del pozzo. Lamenta poi che le misurazioni dei quantitativi erano state sbagliate dalle Amministrazioni precedenti (!!?? Ma bastava l’occhio nudo per vedere l’immensa montagna eccedente 30 volte quanto consentito).

Secondo gli Avv. AB finisce in gloria dicendo di aver ricevuto proprio oggi (30/9/2020) una relazione tecnica (di chi? Doc. 22) che quanto a COV e COT parlerebbe di rispetto di quanto previsto dall’AUA.

  

La seduta si conclude con la conferma da parte della Provincia del provvedimento di fermo impianto fino al 31/10/2020 (e comunque fino alla completa messa in atto del piano di intervento proposto da AB) e con la richiesta di nuova documentazione per verificare la reale efficacia dei sistemi di abbattimento previsti da AB (che dunque risultano non sufficientemente documentati) .

Il 16/10/2020 e il 20/10/2020 AB presenta nuova documentazione integrativa. AB denuncia di non aver potuto fare misurazione delle emissioni odorigene e di non aver potuto produrre la relazione sulle emissioni diffuse in atmosfera a causa del fermo imposto dalla P.A. (!!??). Gli Avv. di AB dicono dunque che in tal modo è stato impedito di valutare i risultati prodotti dal nuovo impianto di abbattimento (unico in Italia e, dicono, costoso; ma dove sono le documentazioni relative?)

NOSTRA NOTA: AL DI LA’ DELLE LAMENTELE PER FERMI IMPOSTI DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA A NOI SEMBRA CHE NON SIANO MAI STATI PRODOTTI DISEGNI, CARTE, PROGETTI E IMPEGNI DI SPESA RELATIVI A TALE IMPIANTO. A noi risulta dalla letteratura che in ogni caso dei nebulizzatori (in questo consiste il nuovo intervento) siano del tutto insufficienti a contenere le emissioni gassose (cancerogene).

Il 10/11/2020 proseguono gli avvocati, finalmente, alla presenza di tecnici dell’ARPA viene effettuata da Asfalti Brianza una “campagna di campionamento delle emissioni odorigene” da cui risulterebbe che nell’area circostante non vengano rilevate molestie olfattive. Gli  Avv. di AB ne deducono che allora ha ragione il tecnico di AB che prevedeva un abbattimento del 44% delle emissioni odorigene grazie ai nuovi interventi del giugno 2020 (che loro stessi ammettono incompleti e mai messi a regime o verificati sempre a causa, ovviamente, delle chiusure imposte dalla PP. AA. Gli Avv. ribadiscono la disponibilità a monitoraggi periodici (bontà loro; è dal 2016 che AB è “monitorata” con una decina fra tavoli e conferenze di servizi e sempre in qualche modo inadempiente).  Alla fine gli Avv. ricordano alle Istituzioni che c’è sempre la possibilità di attivare le procedure della DGR. 3018 (!!??)

NOSTRA NOTA: OVVIAMENTE GLI AVV. NON FANNO NESSUN ACCENNO ALLE RILEVAZIONI AL CAMINO DEL 30/6/2020 (CON IL NUOVO IMPIANTO DI ABBATTIMENTO GIA’ IN OPERA) IN CUI SU 14 RILEVAZIONI BEN 9 VOLTE C’E’ SUPERAMENTO DEL BENZENE (CANCEROGENO) E NEPPURE AI RISULTATI DELLE CENTRALINE A CONCOREZZO E A SANT’ALBINO CHE HANNO EVIDENZIATO RISCHIO TOSSICOLOGICO 400 VOLTE SOPRA IL LIVELLO DI LEGGE E RISCHIO CANCEROGENO 300 VOLTE SOPRA IL “LIMITE TOLLERABILE” (PERCHE’ IN QUESTO CASO NON C’E’ ALCUN LIMITE CONSENTITO. FANNO SEMPRE MALE!).

Quanto agli interventi richiesti dalle Autorità per il contenimento delle emissioni diffuse (in zona silos e caricamento silos) sostanzialmente gli Avv. di AB rispondono che sono le case circostanti ad essere fuori luogo perché in area produttiva (SI NOTI CHE L’INSEDIAMENTO DI RANCATE E’ SECOLARE!).

La richiesta, secondo gli Avv. è “atipica e sproporzionata” anche se l’Azienda è disponibile (come dal 2016 ripete vanamente) a valutare interventi (ma solo dopo aver valutato l’efficacia dei nebulizzatori per abbattere le emissioni aeree). (NOSTRA NOTA: L’ABITUALE ARROGANZA).

Gli Avv. di AB poi ricordano che con nota del 20/10/2020 AB aveva chiesto autorizzazione allo scarico nel sottosuolo ma che la Provincia ha respinto l’autorizzazione configurando la modifica come sostanziale. (NOSTRA NOTA: DUNQUE NEL 2016 AVRESTI DOVUTO COMPLETARE IL SISTEMA FOGNARIO. NON LO HAI FATTO. ANZI HAI AMMASSATO UNA MONTAGNA DI RIFIUTI CHE PRODUCONO PERCOLATO, COME RILEVATO DAL SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI NEL 2019 E CHE IMPEDISCONO PERFINO LA VERIFICA DEL SISTEMA FOGNARIO. DI CERTO NEL 2019 E’ STATO RILEVATO ANCHE UNO SCARICO NON AUTORIZZATO. ATO MB HA APERTO NEL 2019 UNA DIFFIDA PER QUESTE INADEMPIENZE. DIFFIDA TUTTORA VIGENTE. E ALLORA TU COSA FAI? PRESENTI L’ENNESIMA RICHIESTA DI UNA NUOVA DIVERSA AUTORIZZAZIONE E RELATIVA CONFERENZA SERVIZI. UNA PRASSI FURBESCA CHE AB HA GIA’ MESSO IN ATTO UN SACCO DI VOLTE).

Comunque gli Avv. di AB ne concludono che se questa modifica è giudicata sostanziale dalla Provincia evidentemente la modifica contemplata dalla conferenza di servizi in corso sarebbe non sostanziale (conclusione logica tutta da dimostrarsi) .

Gli Avv. di AB denunciano poi un clima “non disteso” (??)  da parte delle Amministrazioni nei confronti di AB, accentuato poi da “cittadini sul piede di guerra” (??!!).

Il 25/2/2021 (a quasi 5 mesi dalla prima seduta, rilevano polemicamente gli Avv. di AB) si tiene la terza seduta della conferenza di servizi.

NOSTRA NOTA: MA I RITARDI, LE RICHIESTE DI PROROGA DA PARTE DI AB E LA CONCESSIONE (INOPPORTUNA) DI RINVII DA PARTE DEGLI ENTI SONO LA COSTANTE DELLA DECINA DI TAVOLI E CONFERENZE DI SERVIZI DAL 2016 A OGGI; RINVII COMUNQUE SEMPRE IMPUTABILI A MANCANZA DI ADEGUATA DOCUMENTAZIONE E DI ADEGUAMENTO ALLE PRESCRIZIONI DA PARTE DI AB.

Gli Avv. di AB dedicano poi molta attenzione alle dichiarazioni del Comune di Concorezzo. Ricordano che già in precedenza il Sindaco aveva dato “parere favorevole condizionato” (nota: condizionato alle valutazioni di ATS) dal punto di vista urbanistico e della azzonizzazione acustica. Rilevano che questi sono gli unici aspetti di competenza del Comune (NOSTRA NOTA: CONTRADDICENDO QUANTO GIA’ SCRITTO PRIMA DA LORO STESSI RISPETTO ALLA NATURA DI AZIENDA INSALUBRE DI AB PER LA QUALE INVECE IL SINDACO HA UN POTERE ASSOLUTO RISPETTO AUTORIZZAZIONI PER INSEDIAMENTO E MODIFICHE).

Questa volta invece, dicono gli Avv., il Comune da un parere negativo (prevalente e vincolante) sulla base di queste motivazioni che riportiamo liberamente:

“(omissis) …il piano di smaltimento dei rifiuti proposto dall’Azienda è stato ampiamente disatteso…;(omissis) nei dintorni da anni vengono lamentati disagi ecc. causati da problematiche carattere odorigeno (NOSTRA NOTA : E LE EMISSIONI CANCEROGENE COMPROVATE?) . Gli Enti stanno facendo controlli (NOSTRA NOTA : MA I CONTROLLI A CAMINO DEL 30/6/2020 HANNO GIA’ DIMOSTRATO LA CANCEROGENICITA’ DELLE EMISSIONI PERALTRO GIA’ NOTE DAL 2018).

Alla fine il Sindaco di Concorezzo dice di voler coinvolgere la Provincia in sede di conferenza VAS per la variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale affinché valuti eventuali profili di incompatibilità per la collocazione di industrie insalubri di 1^ classe all’interno della propria Rete di ricomposizione paesaggistica. (NOSTRA NOTA: QUANTE VOLTE E GIUSTAMENTE ABBIAMO DENUNCIATO LE INDECISIONI E LE INCONGRUENZE DEL SINDACO CHE ALLA FINE HANNO OGGETTIVAMENTE DATO UNA MANO ALLE DINAMICHE TORTUOSE DI AB!).   

Gli Avv. dicono che il Sindaco ha poi motivato con le previsioni della nuova variante al PGT di Concorezzo (che prevedono specifici controlli per aziende di questo genere; secondo gli Avv. norma che vale solo per i nuovi insediamenti) il rimpallo di ogni decisione autorizzativa o meno ad ATS.

ATS per parte sua avrebbe risposto al Sindaco che la documentazione non è completa in particolare per le ricadute sulla matrice aria la cui situazione risulta già critica.

ATS cita in particolare i controlli fatti da ARPA (nel periodo 18/12/2019 – 16/6/2020) da cui risultano rischio tossicologico e cancerogeno. Gli Avv. ribattono che in questo periodo l’Azienda era in regime di produzione ridotta.

(NOSTRA NOTA:  I DATI DI ARPA TRAMITE CENTRALINE A CONCOREZZO E SANT’ALBINO SONO MOLTO PREOCCUPANTI. NOI ABBIAMO SEMPRE AVVERTITO  CHE  QUALCUNO AVREBBE TENTATO DI SMINUIRNE LA PORTATA CITANDO IL LOCKDOWN DA COVID O IMPUTAMDO AD ALTRE FONTI; IL DATO SEMPLICE, PUNTUALE E INOPPUGNABILE E’ IL CONTROLLO DELLE EMISSIONI AL CAMINO CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME. RICHIESTA CHE è STATA ASCOLTATA SOLO IL 30/6/2020 CON GLI ESITI ASSAI PREOCCUPANTI CHE SAPPIAMO. ANCHE IL RICORSO ALLA DGR 3018 PER LE MOLESTIE OLDFATTIVE PUO’ DIVENTARE UN’ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA E DI RINVIO DELLE SOLUZIONI E NON A CASO PERFINO GLI AVV. DI AB LA CITANO COME OPPORTUNITA’ (…PER LORO)).

Il Comune di Concorezzo, proseguono gli Avvocati di AB, ha negato anche l’aumento dell’orario da 8 a 15 ore al giorno e lo spostamento in orario notturno  a causa del mancato smaltimento dei rifiuti non autorizzati e della mancata soluzione delle problematiche olfattive. Un parere negativo fondato, osservano gli avvocati di AB su:

-          valutazioni di ATS sulla salubrità che non hanno nulla a che vedere con le finalità della conferenza di servizi (che doveva solo, dicono, esprimere parere sulle richiesta di modifica non sostanziale)

-          altri elementi estranei e non pertinenti (interpretiamo: questioni legate al nuovo PGT di Concorezzo e PTCP della Provincia)

-          circostanze non veritiere (la mancata messa in atto di misure di contenimento delle molestie olfattive). Secondo gli Avvocati di AB, infatti, le misurazioni fatte da AB alla presenza di tecnici ARPA a novembre 2020 attesterebbero la riduzione. (NOSTRA NOTA:  COME SEMPRE SI PARLA SOLO DELLE “MOLESTIE OLFATTIVE” TRASCURANDO I DATI INCOFUTABILI SU EMISSIONI TOSSICHE E CANCEROGENE VERIFICATE AL CAMINO IL 30/6/2020 E ALLE CENTRALINE DI CONCOREZZO E S.ALBINO. QUANTO ALLE RILEVAZIONI FATTE DA AB A NOVEMBRE 2020 RIBADIAMO CHE LA CONFERENZA DI SERVIZI LAMENTA ASSENZA DI DOCUMENTAZIONE ADEGUATA SU PROGETTO, COSTI ECC. DELL’IMPIANTO DI ABBATTIMENTO TRAMITE NEBULIZZATORI, IMPIANTO PERALTRO MAI COMPLETATO).

-          Considerazioni di matrice essenzialmente politica (??!!)

Gli Avvocati di Asfalti Brianza denunciano infine l’incongruenza fra le dichiarazioni di ATS citati in conferenza di servizi del 25/2/2021 e le dichiarazioni di ATS al Tavolo del Prefetto solo 6 mesi prima.

NOSTRA NOTA: IN EFFETTI ANCHE A NOI PARVE VERGOGNOSO L’ ATTEGGIAMENTO RASSICURANTE DI ATS AL TAVOLO PREFETTIZIO E ANCOR PIU’ IL RILANCIO MEDIATICO FATTO DAL SINDACO CAPITANIO QUANDO I DATI RACCOLTI DA ARPA NON ERANO STATI ANCORA DIFFUSI. COSI’ COME E’ STATO VERGOGNOSO PERDERE QUASI UN ANNO PER RENDERE PUBBLICO, SULLA BASE DEGLI STESSI DATI ARPA RACCOLTI QUASI UN ANNO PRIMA, IL PESANTE RISCHIO TOSSICOLOGICO E CANCEROGENO CUI LA SALUTE PUBBLICA E’ ESPOSTA). ALLE OBIEZIONI DEGLI AVVOCATI DI AB RISPONDIAMO CHE COMUNQUE I DATI PROCCUPANTI SONO INCONFUTABILI.

Gli Avvocati di AB dicono che ATS avrebbe risposto all’ accusa di incongruenza dicendo che la valutazione portata al tavolo del Prefetto riguardava le sostanze “normate” e che comunque si era rimandato tutto ad ulteriore approfondimento. Risposta ritenuta insufficiente. Quanto allo smaltimento dei rifiuti dicono che delle 40.000 tonnellate rilevate da ARPA AB ne ha smaltito 31.000 (NOSTRA NOTA: quantitativo smaltito assai poco credibile ad una semplice verifica ad occhio nudo. Infatti la montagna c’è ancora anche se smussata e sparsa qua e là - oltretutto di tutto il materiale smaltito AB deve poter produrre bolle di accompagnamento dettagliate e documenti degli impianti di smaltimento cui ci si è rivolti. Senza citare il fatto che uno degli impegni imposti ad AB era la caratterizzazione dettagliata di tutti i rifiuti in loco suddivisi per tipologia). Inoltre gli Avvocati ribadiscono l’impegno di AB negli anni a ridurre le emissioni odorigene (NOSTRA NOTA: i verbali di decine di riunioni, tavoli e conferenze di servizi dal 2016 ad oggi confermano il contrario).

Anche rispetto alla confermata sussistenza della diffida ATO (N.66 del 2019 per gli scarichi) (per non aver a tutto oggi eseguito quanto richiesto) gli Avvocati di AB dichiarano che questo fatto non ha rilevanza rispetto alla conferenza di servizi che si riferiva – dicono - ad altro aspetto”. (NOSTRA NOTA: QUINDI CONTINUIAMO COSI’: AD OGNI DIFFIDA E DENUNCIA DI MANCATO ADEGUAMENTO DA PARTE DELLE AUTORITA’ PER ASFALTI BRIANZA E’ SUFFICIENTE PROPORRE L’ENNESIMA RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER UNA NUOVA MODIFICA NON SOSTANZIALE E IL GIOCO DELL’OCA RICOMINCIA IMPUNEMENTE DAL VIA?).

La conferenza di servizi, concludono gli Avv. di AB si conclude con esito negativo “in considerazione delle prerogative che le norme in campo igienico- sanitario assegano a Comune e ATS (quale supporto tecnico del Comune)” . Tale esito - proseguono gli Avv. di AB è stato trasfuso nella determina della Provincia n. 471 del 24/3/2021 con cui la Provincia impone anche il completo smaltimento dei rifiuti (NOSTRA NOTA: MA QUESTO AB LO DOVEVA AVER GIA’ FATTO ENTRO IL 24/1/2020!) e il completamento degli scarichi in fognatura (NOSTRA NOTA: MA ANCHE QUESTO AB AVREBBE DOVUTO FARLO ENTRO 6 MESI DALL’ ottobre 2016!) . E’ stato altresì confermato il divieto di produzione del conglomerato bituminoso fino a completamento degli interventi richiesti dalle determine provinciali n. 1232 del 28/7/2020 e n. 1598 del 29/9/2020.

In conclusione gli Avvocati di AB chiedono al TAR l’annullamento della conferenza di servizi del 25/2/2021 e della D.D. 471/2021.

Poi gli Avvocati adducono le loro motivazioni. In primo luogo mirano a richiamare l’attenzione del TAR solo sulla specifica questione di merito. Riconoscono implicitamente che in realtà le chiusure sono legate agli interventi della Procura ma non mancano di denunciare un clima di indiscriminata ostilità dei cittadini nei confronti di AB (!!??) e di lodare la disponibilità di AB a proporre soluzioni migliorative (la cosa non merita neppure un nostro commento).

   

A questo punto, dopo una (molto parziale) ricostruzione della vicenda gli Avvocati di AB iniziano il loro affondo più specificamente giuridico (vedi da pag. 22 in poi).


ALLEGHIAMO L'INTERO DOCUMENTO (CLICCA SULLE IMMAGINNI PER INGRANDIRLE):






































mercoledì 28 luglio 2021

su incontri con sassoli e arbizzoni

Incontro con Sassoli – 20/07/2021


appunti sintetici:

non è prevista una partecipazione delle consulte nei tavoli tecnici dell’urbanistica. Le Consulte, al pari di tutti i cittadini, i comitati, le associazioni, possono esprimere le proprie osservazioni alla variante al PGT nel termine di 60 gg dalla pubblicazione. 

Alla richiesta di posticipare la pubblicazione per sfruttare un periodo di tempo al di fuori della finestra di agosto, è stato risposto che la richiesta non viene accolta.

All’art. 16 del piano dei Servizi si fa riferimento al progetto “Le città nella città” subordinando la realizzazione di attività proposte dai cittadini all’interno della Consulta all’interesse di un investitore privato a costruire: nella negoziazione l’AC chiederà di realizzare una delle richieste delle CnC ("Città nella città"), non necessariamente nello stesso quartiere. Nell’ordine verranno presi in considerazione le richieste relative a viabilità, parcheggi, riqualificazione ambientale. Più è precisa la richiesta formulata dal Quartiere e più avrà possibilità di essere presa in considerazione.

Abbiamo tempo fino a metà settembre (forse qualche giorno in più, dipende dalla data di pubblicazione) per presentare il nostro progetto CnC. A nostro parere quanto da noi (di Sant'Albino) presentato è già abbastanza dettagliato da poter essere preso in considerazione.

L'Assessore Sassoli è disponibile a venire, dietro nostro invito, in Consulta. Ma visto che la realizzazione di progetti in quartiere sarà subordinata all’intervento del privato, pensiamo che anche venisse invitata, non potrebbe dare alcuna indicazione precisa. In sostanza tutto sembra dipendere dall’interesse del privato e dalla negoziazione che farà l’AC.


In seguito all’incontro, i coordinatori di 5 consulte hanno deciso di fare il seguente comunicato stampa, tra cui io.

COMUNICATO STAMPA

A seguito della richiesta inviata all’assessore Sassoli da parte delle consulte di incontri specifici per ogni quartiere a tema PGT per spiegare ai cittadini l’impatto sul territorio e agevolare l’invio di suggerimenti, i coordinatori sono stati convocati in una riunione dove due sono stati i messaggi passati dall’assessore: - il PGT non è di competenza delle consulte, che possono in ogni caso inviare suggerimenti come tutti i cittadini. - alle consulte viene richiesto di “partecipare” con una lista di desideri racchiusa nel documento le città nella città che non farà parte della variante normativa e per cui si resterà in attesa di eventuali finanziamenti privati e occasioni di realizzazione. Alla richiesta di rimandare la data di pubblicazione del documento in modo da dare più tempo a cittadini e consulte di raccogliere suggerimenti, l’assessore ha risposto che non ne vede motivo: per questo sarà necessario lavorarci durante il mese di agosto per inviarle entro la prima metà di settembre.

Tutto è stato fatto in maniera legittima e secondo le procedure, ma siamo ancora molto lontani dalla richiesta di vera partecipazione che più volte è stata presentata a questa amministrazione da parte delle consulte che ancora una volta si vedono escluse dal poter dare un concreto contributo raccogliendo e amplificando la voce dei cittadini dei singoli quartieri.


Monza, 27 luglio 2021

Coordinatori di Consulta Libertà

Carmen Falcone

Valter Artelli

Coordinatori di Consulta Cederna

Nadia Patriarca

Elena Angiolini Massironi

Bruno Montrasiio

Coordinatori di Consulta Triante

Pantaleo Bruno Troia

Umberto Massafra

Coordinatrice di Consulta Sant’Albino

Michela Martinengo

Vice-Coordinatrice di Consulta San Fruttuoso

Daniela Colombo


Per la proposta di osservazioni alla Variante, siamo in contatto con Libertà e Cederna per valutare la presentazione congiunta di osservazioni.


Incontro con Arbizzoni – 23/07/2021

Il giorno 23 luglio è stato fatto un incontro con Arbizzoni sui temi Privacy e Nuovo Regolamento (la responsabilità del capo-fila è stata rimandata ad altro incontro). Io non ero presente. Vi propongo una prima sintesi proposta da un Coordinatore.


PRIVACY

- La consulta non è un organismo riconosciuto ai fini GDPR (General Data Protection Regulation). Per assimilazione potevamo essere considerati come il Consiglio comunale, ma prudenzialmente l’hanno negato. E’ necessario quindi che tutti i cittadini attivi diano il consenso per poter partecipare alla vita della Consulta.

- È stato stabilito che il resoconto della Consulta non è il “verbale”, che descrive il processo che ha portato alla decisione, raccogliendo anche i diversi punti di vista emersi, ma un documento che ha il solo obiettivo di formalizzare le decisioni prese.

- Internamente possiamo tenere un verbale dettagliato coi nominativi, ma non può essere pubblico. 

NUOVO REGOLAMENTO DELLE CONSULTE

- La bozza del nuovo regolamento è quasi definitiva (non l’abbiamo vista)

- Nella prima settimana di settembre, verrà presentata in una riunione con C10 a cui parteciperà anche Labsus (consulenti dell’AC con cui abbiamo fatto gli incontri quest’inverno)

Qualche anticipazione

    - Settori di interesse si ampliano; agli ambiti sociale, educativo e culturale si aggiungono: animazione, verde pubblico, opere pubbliche

    - Giornata di quartiere, maggiore enfasi alla festa, con una programmazione più importante

    - Si continua coi patti di cittadinanza 

    - Il facilitatore (forse non avrà questo nome, ma supervisore) ci accompagnerà nel C10; sarà anche un formatore

    - Requisiti di partecipazione: vivere o lavorare (anche come volontario iscritto ad un’associazione) nel quartiere

    - 3 anni il mandato del coordinatore; eventuale sfiducia se portata dai 2/5 dei partecipanti

    - Eventuale Scioglimento con atto di giunta, in casi estremi

L’iter di approvazione prevede che la giunta approvi il testo che ci verrà presentato, ma sul quale noi non abbiamo la possibilità di intervenire.

Il testo va in commissione consiliare e poi in consiglio comunale; le eventuali modifiche passano sotto forma di emendamenti.


sabato 24 luglio 2021

VARIANTE ALLEVI: SI PROFILEREBBE UNA COLATA DI CEMENTO ATTORNO A SANT'ALBINO

 

Variante Urbanistica in piena estate zitti zitti quatti quatti? Ecco un esempio delle conseguenze sui quartieri Libertà e Sant’Albino (e non solo): le Aree Compatibili con la Trasformazione (in blu nelle foto), attualmente classificate dal PGT vigente come produttive, terziario, commerciali, turistico, ricettive, potranno essere trasformate in residenziali se i proprietari le vorranno dismettere. E questo sarà possibile con un semplice Piano Attuativo presentato dal Privato e approvato solo dalla Giunta, senza passaggio in Consiglio.
🏢 Cosa significa in pratica? Che, ad es., tutta la fascia ad est del viale Stucchi-delle Industrie potrebbe potenzialmente essere trasformata a tappeto in residenziale: tanto “bel” cemento pronto per essere scaricato a terra (ovvio infatti che ai proprietari converrebbe dismettere le attività per guadagnarci molto di più dal farci appartamenti grazie alla sciagurata Variante Allevi-Sassoli che toglie regole e prescrizioni favorendo una deregulation totale).
🏢 E così i quartieri Libertà e S.Albino potrebbero nel prossimo futuro vedersi circondati da una corona di cemento. Pensate, su tutta quella fascia di città che nel 1997 era stata inserita nel Parco di Cintura Urbana con il PRG Benevolo (quando le Lega aveva un’anima ambientalista), nel 2021 la Giunta Allevi-Sassoli con la complicità della Lega (che ha perso l’anima svendendosi a palazzinari e immobiliaristi) incentiva la trasformazione in edificabilità residenziale per interessi speculativi di pochi a danno di molti.
Che brutta fine che fa Monza nel 2021! La Monza del futuro secondo l’attuale Amministrazione 😱😱😱









domenica 18 luglio 2021

OCCORRE COLLEGARE LA CICLABILE VILLORESI A QUELLA DI VIA ADDA!

Chiediamo a Fiab Monza, all'Amministrazione di Monza e a quella di Brugherio di sedersi ad un tavolo per impostare un futuro collegamento fra la ciclabile Villoresi e quella di Via Adda. Sono solo 400 metri che consentirebbero una mobilità continua di decine e decine di KM. Lo ripetiamo invano da anni. Ora arrivano 450.000 euro per la ciclabile Villoresi ma ovviamente si parte da Muggiò e ci si ferma in Via Buonarroti!





L'ALLEANZA NEL SEGNO DEI LIBRI (E LEA GAROFALO) DI SANT'ALBINO E SAN FRUTTUOSO

 




NUOVO INCENDIO DIETRO LA CEM - I CITTADINI DI SAN DAMIANO DENUNCIANO INQUINAMENTO, DEGRADO E INCURIA DA PARTE DELLE AUTORITA'

I terreni in oggetto sono di Monza. Si spera in una pronta collaborazione fra i due Comuni. Il degrado di Viale Industrie è una vicenda annosa che richiede progetti di riqualificazione sovracomunali.

Grazie a Federica Fenaroli de "Il Cittadino" che si è accollata anche una perlustrazione di questi luoghi malsani evidenziando ulteriori pericoli per la salute (vedi i bidoni blu).




A SANT'ALBINO DESIRÉE RIVOLTA PROMUOVE ATTIVITÀ SPORTIVE AUTOGESTITE (E GRATIS)

Nonstante gli ostacoli burocratici e amministrativi che hanno impedito di realizzare il progetto "Happy relax village" promosso dalla Consulta, Desirée non si è fermata. Grazie a lei e ai partecipanti.