MANIFESTO POLITICO COALIZIONE CENTRO-SINISTRA: Monza alla svolta del voto.
VEDI ANCHE IL VIDEO DI LAB MONZA https://fb.watch/9KhuMNbyqh/
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Peccato. Drammatizzando un po' potremmo dire: "Abbandonati dagli uomini...e da Dio".
Comunque tanti auguri a Don Alessandro per la sua nuova missione.
PS: a Don Vittorino Zoia chiediamo anche di attivarsi (assieme al Sindaco Troiano, dato che il marciapiede in questione dipende da Brugherio) per la sistemazione del marciapiede prospiciente la Chiesa perché è vergognosamente maltenuto e spaventosamente pericoloso.
CQSASD
da NOIBRUGHERIO
COMUNICATO STAMPA
LEA E’ QUI – STAFFETTA DI LETTURA PARTECIPATA IN RICORDO DI LEA GAROFALO SI CHIUDE CON GLI AUGURI PER IL 30° COMPLEANNO DELLA FIGLIA DENISE
E’ stata un’ esperienza di intensa partecipazione quella vissuta nel ricordo di Lea Garofalo.
Sei quartieri di Monza, la casa circondariale, una scuola elementare, per la prima volta insieme, all’unisono, hanno voluto ripercorrere la tragica vicenda di Lea Garofalo, testimone di giustizia, a 12 anni dal suo barbaro assassinio per mano del marito e di soggetti affiliati alla ’ndrangheta.
Nell’esercizio del ricordo molti cittadini hanno voluto portare la loro partecipazione e il loro impegno a tenere viva l’attenzione sulla necessità di contrastare con ogni mezzo le mafie e l’illegalità.
Lungi dall’essere una semplice rilettura di un evento del passato, abbiamo rivolto lo sguardo e il cuore verso l’oggi e il futuro, che in questa tragica storia porta innanzitutto il nome di DENISE, la figlia di Lea Garofalo. A lei che oggi, 4 dicembre, compie 30 anni, abbiamo voluto indirizzare il nostro speciale augurio attraverso i numerosi messaggi che molti cittadini monzesi hanno lasciato nei luoghi toccati dalla Staffetta di Lettura Partecipata di sabato 27 novembre.
La splendida voce e il grande lavoro di Elisa Bompadre hanno chiuso il cerchio con questo video https://bit.ly/3dg9rHE che, oggi, nel giorno del Compleanno di Denise, “liberiamo” nell’etere, come “le rondini” cantate da Lucio Dalla.
Nel desiderio che Denise, le possa scorgere, le possa salutare come segno di vicinanza, come gocce di splendore nate dalla Partecipazione sincera, semplice e spontanea di molti monzesi.
BUON COMPLEANNO DENISE.
Evento organizzato da:
GRUPPO DI LETTURA SAN FRUTTUOSO e GRUPPO SCAMBIO LIBRI SANT’ALBINO
Staff organizzativo: Giustina D’Addario, Michela Martinengo, Nadia Patriarca, Elisa Bompadre, Rossella Orofino, Paolo Teruzzi.
https://www.facebook.com/groups/953071328928732
Mentre sotto la ruota panoramica ci si accoltella in barba alla tolleranza zero promessa dall'Assessore Arena, al nuovo blindato del Nost e al cane Narco, qui in periferia (a Sant'Albino) ci si accontenta di sfasciare le cose e buttare petardi sui balconi.
Quando capirete che per prevenire la droga, la violenza giovanile e il bullismo non basta la repressione (che peraltro manca) ma occorre investire nella scuola, in centri di aggregazione giovanile, in cinema e teatri, in sale prove per la musica, in biblioteche, in sale studio, in educativa di strada? In una parola in EDUCAZIONE.
Convocazione al prossimo Incontro di Consulta di Quartiere fissato per il giorno giovedì 2 DICEMBRE 2021 ore 21.00- IN PRESENZA presso il Centro Civico Sant'Albino via Mameli,6 - ON LINE su Piattaforma Teams, con il seguente Ordine del Giorno:
Giovedì 2/11 ore 21 ne parleremo nel corso della Consulta di Quartiere S. Albino. A presto un nostro commento
CQSASD
VEDI IL SITO DI TEATRO PEDONALE:
https://www.teatropedonale.com/
Vedi: lezioni di prova e corsi
LEGGI TUTTO QUI:
La storia di Lea riguarda tutti. In particolare noi monzesi perché il suo corpo è stato ritrovato
in un campo a San Fruttuoso.
Un intervento di Lab Monza che condividiamo
CQSASD
LabMonza
GIORNATA PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE - OLTRE I MANIFESTI: C'E' DA FARE DI PIU'
La violenza sulle donne è anche un problema monzese. Negli ultimi mesi le volontarie del CADOM, centro aiuto donne maltrattate, attivo sul territorio dal 1994, stanno registrando un preoccupante aumento dei colloqui. Nel corso del 2020 le forze di polizia del territorio di Monza e Brianza hanno raccolto 732 denunce per stalking, lesioni, minacce, maltrattamenti in famiglia e violenze sessuali. Tutte hanno avuto come vittima una donna. Un problema strutturale, non un'emergenza. Un filo rosso, non casi isolati.
In occasione della giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne torniamo a sottolineare assieme a tante altre voci che si tratti di violenza radicata nella nostra società e non di un’emergenza transitoria, e che in quanto tale debba essere affrontata.
Tuttavia, a livello nazionale, il finanziamento dei centri antiviolenza è carente. Come denuncia il report ActionAid, il decreto Cura Italia prevedeva lo stanziamento di 3 milioni di euro per le case rifugio, di cui solo l’1% è stato liquidato. Inoltre, se la prima versione del PNRR, piano nazionale di ripresa e resilienza, prevedeva delle proposte di intervento contro il fenomeno della violenza di genere, oggi le iniziative riguardanti la prevenzione, l’inserimento lavorativo e l’autonomia abitativa sono scomparse.
A livello locale, il definanziamento dei centri antiviolenza ha colpito in maniera feroce le realtà territoriali più radicate, che sono state costrette a chiudere le loro sedi.
Non dimentichiamo inoltre che la Regione, col suffragio di alcuni comuni (tra cui, tristemente, anche quello in cui operiamo), ha compromesso il diritto all’anonimato delle vittime che si rivolgono ai centri antiviolenza, imponendo che se ne chiedessero i dati sensibili.
Gli episodi di violenza fisica, economica, psicologica, sessuale, nel frattempo, continuano ad essere all’ordine del giorno.
Non bastano i manifesti: per combattere la violenza di genere servono educazione, ascolto, lotta e speranza. Servono progetti e finanziamenti. Serve rispetto per le storie personali e sostegno alle vittime, anche potenziali. Pensiamo che una società giusta, una politica lungimirante, non possa occuparsi solo di tamponare i danni, ma debba agire alla radice per decostruire la cultura ancora profondamente patriarcale che ci permea. Tutto questo non si fa con la cartellonistica: vogliamo azioni concrete e politiche mirate.