Grazie alla disponibilità di molti santalbinesi la biblioteca dello "Scambio Libri" al Centro civico cresce di giorno in giorno (in attesa di avere una vera e propria biblioteca).
Il motto è: "Porta un libro e prendi un libro".
Vi aspettiamo ogni mercoledì dalle 16 alle 18 presso il Centro civico di Via Mameli per scambio libri ed opinioni ma anche per fare quattro chiacchiere. C'è anche la macchina del caffè!
Se volete potete portarci anche copie della stampa locale che avete già letto.
Grazie e arrivederci
Se passate questo mercoledì 27/3 o il prossimo 3/4 potrete anche ritirare, compilare e riconsegnare il questionario in preparazione della Consulta del 4/4/2019 (vedi qui: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2019/03/4472019-consulta-di-quartiere-salbino.html)
CQSA
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2019/03/26
2019/03/24
A Napoli dopo la morte si potrà diventare una pianta!
E pensare che la nostra Cristina Daniotti e l'amico Alessandro Ruggiero hanno proposto da tempo alla Amministrazione monzese la realizzazione di un Parco del Ricordo fatto in questo modo! Si affronterebbe il problema dello spazio in cimitero e si potrebbe riqualificare a parco una delle tante aree degradate di Viale Industrie. Speriamo!
leggi qui:
A Napoli dopo la morte si potrà diventare una pianta: siamo tra i primi in Italia
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A Napoli dopo la morte si potrà diventare una pianta: siamo tra i primi in Italia
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2019/03/23
BRIANZA ACCOGLIENTE E SOLIDALE, LA BRIANZA CHE CI PIACE
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2019/03/22
MILANO - MEMENTO (LEALTA' E AZIONE) FA APOLOGIA DEL FASCISMO CON QUESTA TARGA ( SUBITO RIMOSSA DALLA POLIZIA LOCALE)
SUBITO RIMOSSA DALLA POLIZIA LOCALE LA TARGA POSTA DAI FASCISTI AL MONUMENTALE.
Una targa di aperta apologia del fascismo e a ricordo dei criminali squadristi della prima ora è stata posta, al Cimitero Monumentale, da Memento, diretta emanazione di Lealtà e Azione, davanti al monumento espressamente voluto da Mussolini.
Tale azione provocatoria suona come offesa alla Memoria di tutte le vittime della persecuzione Nazifascista. L'Amministrazione Comunale è intervenuta e, in accordo con la Polizia Locale, sta provvedendo alla immediata rimozione della targa apologetica del nefasto centenario della nascita dei fasci di combattimento a Milano. L'ANPI Provinciale di Milano chiama i milanesi a partecipare alla grande, unitaria e pacifica manifestazione che si svolgerà sabato 23 marzo alle ore 9,30 al Cimitero Monumentale, davanti al Monumento al Deportato
Roberto Cenati - Presidente Anpi Provinciale
IL FASCISMO PORTO' SOLO MORTE E DISPERAZIONE - NULLA DA COMMEMORARE!
Il titolo è nostro. Leggete il bell'articolo dell'ANPI!
Per fortuna a Sant'Albino e San Damiano il fascismo rimase sempre in qualche modo un corpo estraneo. Anche all'oratorio Don Arturo Salvioni fu fieramente antifascista e respinse coi suoi ragazzi gli attacchi degli squadristi.
CQSA
ANPI Monza
Domani i fascisti si apprestano a commemorare il centenario della fondazione dei fasci di combattimento, l'inizio di oltre un ventennio di orrore in Italia e in Europa.
Brianza
Fin dalle origini (fondazione dei Fasci di combattimento il 23 marzo 1919 a Milano nella sede degli Industriali di Piazza San Sepolcro) il fascismo fu sostenuto e finanziato dal padronato agrario e industriale, interessato a soffocare le lotte operaie e contadine per migliori salari e condizioni di vita e la possibilità di una svolta socialista nel Paese. A tale scopo vennero istituite le "squadre d'azione" che avevano il preciso scopo di organizzare azioni punitive violente nei confronti di operai, contadini, sedi di sindacati, cooperative, giornali, associazioni proletarie. Fu con lo squadrismo che il fascismo impose il suo potere in Brianza come nel resto d'Italia, facilitato da una risposta istituzionale e degli altri partiti debole e confusa (il Ppi era più preoccupato dei successi del Psi che delle violenze che ogni giorno si consumavano a danno dei proletari e degli antifascisti). Nel maggio 1922, prima della “Marcia su Roma” (28 ottobre) si evidenziò il ruolo dei fascisti al servizio degli industriali: i Gavazzi, padroni di alcuni “setifici” a Desio, di fronte allo sciopero contro la riduzione del 25% delle paghe, chiamarono gli squadristi milanesi per una azione antisciopero. Fu una novità ed un salto qualitativo delle azioni delle squadracce. Amedeo Ferrari, segretario del Pcd’I monzese, accorse a Desio con un gruppo di monzesi. Ci fu uno scontro a fuoco ed i fascisti furono respinti sia dalla Casa del Popolo “rossa” che dalla Casa del Popolo “cattolica”. Il quotidiano “Il Cittadino” scrisse: “gli operai dalle finestre e dai tetti risposero validamente al fuoco degli avversari, ... furono sparati centinaia di colpi. I fascisti alla fine dovettero ritirarsi non senza avere lasciato nelle mani dei nostri alcuni prigionieri”. Il giornale cattolico stava apertamente contro i fascisti. Sempre nell’agosto del 1922 le bande nere armate arrivano a Monza. Un episodio è stato così raccontato da Carlo Bracesco, comunista : “Una staffetta ci avverte che a Largo Mazzini gli squadristi locali rafforzati dai fascisti della Lomellina stavano provocando i lavoratori. I giovani partono armati di pezzi di sedie e prendono alle spalle i fascisti: violento scontro, i fascisti sono protetti dai carabinieri che trattengono i lavoratori lasciandoci isolati a batterci”. Altri operai furono feriti verso sera negli scontri con le squadre fasciste incaricate di affiggere i manifesti degli industriali di Monza che "minacciavano la serrata degli stabilimenti". Gli atti di violenza proseguirono con l’uccisione di un lavoratore alla sede del Circolo Volta e l’aggressione al segretario del Pcd’I di Monza Amedeo Ferrari pestato da una decina di fascisti e lasciato sanguinante sulla strada. Enrico Verderio, accorso per aiutarlo, subì a sua volta un violento pestaggio che gli causò la perdita dell'occhio destro. La Brianza, fatto forse poco noto, non fu immediatamente piegata al fascismo: alle elezioni comunali del 1923 il “listone” fascista fu sconfitto ma i fascisti costrinsero con la violenza alle dimissioni il Consiglio comunale dopo soli sette mesi. E' in questo clima che Carlo Cattaneo, 51 anni, venne aggredito da un gruppo di squadristi fascisti e picchiato a morte presso la sede del Circolo Operaio di viale Vittorio Veneto 1. Fra gli imputati dell’aggressione, il Console della Milizia Enzo Galbiati http://www.treccani.it/…/enzo-galbiati_(Dizionario-Biograf…/ ed il centurione Luigi Gatti, che diventerà un crudele torturatore della R.S.I.
Alle elezioni politiche del 1924 – caratterizzate da una campagna elettorale piena di soprusi e di angherie che portò il PNF al 65% dei voti a livello nazionale – videro l’eccezione del voto brianzolo dove il listone fascista ottenne solo il 16% dei voti. Mussolini furente fece affiggere manifesti (originali presso l’archivio de “Il Cittadino”) con questo testo: “Fascisti! Il popolo ha già sofferto abbastanza, non lo dobbiamo più picchiare ma compiangere. Bisogna picchiare in alto, colpire i capi, i responsabili della rovina del nostro paese. Fascisti! Se incontrate Riboldi, Reina, Marelli, Grandi, Casanova ecc. picchiateli senza misericordia. Dobbiamo liberare Monza e l’Italia da questo lurido marciume che la infesta. Morte agli indecenti sfruttatori del proletariato!” Gli squadristi devastarono e incendiarono in ben 43 località le sedi di circoli, sindacati e cooperative; a tutti gli oppositori, sindacalisti, dirigenti politici e amministratori pubblici, fu data una caccia violenta. Fra i brianzoli, il primo ad essere incarcerato fu Ezio Riboldi, ex sindaco di Monza, deputato, che già aveva subito nel 1918 un pestaggio squadrista che lo ridusse alla semicecità.
Nell’ autunno 1926, dopo l'attentato di Bologna a Mussolini (31 ottobre 1926) si scatenò anche a Monza una furibonda caccia all'uomo. Socialisti, comunisti, popolari furono aggrediti e pestati. Con l'accusa di “aver partecipato a riunioni per riorganizzare il partito comunista in Brianza”, Carlo Bracesco, Valverde, Edoardo e Toni Colombo con una corda al collo vennero trascinati per la città e poi condotti in piazza Roma dove erano state erette quattro forche alle quali furono impiccati simbolicamente. Sul petto la scritta: “Siamo noi che vogliamo la morte del Duce”.
________________________________________________
Le sentenze del Tribunale Speciale
1928
quarto trimestre
(Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista,
di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Sentenza n. 119 del 25-10-1928 Pres. Tringali - Rel. Buccafurri
Un informatore della polizia permette l'arresto, nel luglio 1927, di alcuni comunisti che hanno partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito nella Brianza. (Ricostituzione del PCI)
Fin dalle origini (fondazione dei Fasci di combattimento il 23 marzo 1919 a Milano nella sede degli Industriali di Piazza San Sepolcro) il fascismo fu sostenuto e finanziato dal padronato agrario e industriale, interessato a soffocare le lotte operaie e contadine per migliori salari e condizioni di vita e la possibilità di una svolta socialista nel Paese. A tale scopo vennero istituite le "squadre d'azione" che avevano il preciso scopo di organizzare azioni punitive violente nei confronti di operai, contadini, sedi di sindacati, cooperative, giornali, associazioni proletarie. Fu con lo squadrismo che il fascismo impose il suo potere in Brianza come nel resto d'Italia, facilitato da una risposta istituzionale e degli altri partiti debole e confusa (il Ppi era più preoccupato dei successi del Psi che delle violenze che ogni giorno si consumavano a danno dei proletari e degli antifascisti). Nel maggio 1922, prima della “Marcia su Roma” (28 ottobre) si evidenziò il ruolo dei fascisti al servizio degli industriali: i Gavazzi, padroni di alcuni “setifici” a Desio, di fronte allo sciopero contro la riduzione del 25% delle paghe, chiamarono gli squadristi milanesi per una azione antisciopero. Fu una novità ed un salto qualitativo delle azioni delle squadracce. Amedeo Ferrari, segretario del Pcd’I monzese, accorse a Desio con un gruppo di monzesi. Ci fu uno scontro a fuoco ed i fascisti furono respinti sia dalla Casa del Popolo “rossa” che dalla Casa del Popolo “cattolica”. Il quotidiano “Il Cittadino” scrisse: “gli operai dalle finestre e dai tetti risposero validamente al fuoco degli avversari, ... furono sparati centinaia di colpi. I fascisti alla fine dovettero ritirarsi non senza avere lasciato nelle mani dei nostri alcuni prigionieri”. Il giornale cattolico stava apertamente contro i fascisti. Sempre nell’agosto del 1922 le bande nere armate arrivano a Monza. Un episodio è stato così raccontato da Carlo Bracesco, comunista : “Una staffetta ci avverte che a Largo Mazzini gli squadristi locali rafforzati dai fascisti della Lomellina stavano provocando i lavoratori. I giovani partono armati di pezzi di sedie e prendono alle spalle i fascisti: violento scontro, i fascisti sono protetti dai carabinieri che trattengono i lavoratori lasciandoci isolati a batterci”. Altri operai furono feriti verso sera negli scontri con le squadre fasciste incaricate di affiggere i manifesti degli industriali di Monza che "minacciavano la serrata degli stabilimenti". Gli atti di violenza proseguirono con l’uccisione di un lavoratore alla sede del Circolo Volta e l’aggressione al segretario del Pcd’I di Monza Amedeo Ferrari pestato da una decina di fascisti e lasciato sanguinante sulla strada. Enrico Verderio, accorso per aiutarlo, subì a sua volta un violento pestaggio che gli causò la perdita dell'occhio destro. La Brianza, fatto forse poco noto, non fu immediatamente piegata al fascismo: alle elezioni comunali del 1923 il “listone” fascista fu sconfitto ma i fascisti costrinsero con la violenza alle dimissioni il Consiglio comunale dopo soli sette mesi. E' in questo clima che Carlo Cattaneo, 51 anni, venne aggredito da un gruppo di squadristi fascisti e picchiato a morte presso la sede del Circolo Operaio di viale Vittorio Veneto 1. Fra gli imputati dell’aggressione, il Console della Milizia Enzo Galbiati http://www.treccani.it/…/enzo-galbiati_(Dizionario-Biograf…/ ed il centurione Luigi Gatti, che diventerà un crudele torturatore della R.S.I.
Alle elezioni politiche del 1924 – caratterizzate da una campagna elettorale piena di soprusi e di angherie che portò il PNF al 65% dei voti a livello nazionale – videro l’eccezione del voto brianzolo dove il listone fascista ottenne solo il 16% dei voti. Mussolini furente fece affiggere manifesti (originali presso l’archivio de “Il Cittadino”) con questo testo: “Fascisti! Il popolo ha già sofferto abbastanza, non lo dobbiamo più picchiare ma compiangere. Bisogna picchiare in alto, colpire i capi, i responsabili della rovina del nostro paese. Fascisti! Se incontrate Riboldi, Reina, Marelli, Grandi, Casanova ecc. picchiateli senza misericordia. Dobbiamo liberare Monza e l’Italia da questo lurido marciume che la infesta. Morte agli indecenti sfruttatori del proletariato!” Gli squadristi devastarono e incendiarono in ben 43 località le sedi di circoli, sindacati e cooperative; a tutti gli oppositori, sindacalisti, dirigenti politici e amministratori pubblici, fu data una caccia violenta. Fra i brianzoli, il primo ad essere incarcerato fu Ezio Riboldi, ex sindaco di Monza, deputato, che già aveva subito nel 1918 un pestaggio squadrista che lo ridusse alla semicecità.
Nell’ autunno 1926, dopo l'attentato di Bologna a Mussolini (31 ottobre 1926) si scatenò anche a Monza una furibonda caccia all'uomo. Socialisti, comunisti, popolari furono aggrediti e pestati. Con l'accusa di “aver partecipato a riunioni per riorganizzare il partito comunista in Brianza”, Carlo Bracesco, Valverde, Edoardo e Toni Colombo con una corda al collo vennero trascinati per la città e poi condotti in piazza Roma dove erano state erette quattro forche alle quali furono impiccati simbolicamente. Sul petto la scritta: “Siamo noi che vogliamo la morte del Duce”.
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Le sentenze del Tribunale Speciale
1928
quarto trimestre
(Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista,
di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Sentenza n. 119 del 25-10-1928 Pres. Tringali - Rel. Buccafurri
Un informatore della polizia permette l'arresto, nel luglio 1927, di alcuni comunisti che hanno partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito nella Brianza. (Ricostituzione del PCI)
Riboldi Enrico, Desio (Mi) 21-10-1905, segantino - 2 anni
Giuliani Giuseppe, Lentate (Mi) 16-4-1890, muratore - 2 anni
Ferrari Amedeo, Casalpusterlengo (Mi) 6-9-1895, meccanico - 2 anni
Verderio Enrico, Vimercate (Mi) 14-9-1900, piazzista - 2 anni
Zappa Arturo, 20-1-1898, meccanico - 2 anni, 6 mesi
Crippa Carlo, Velate (Mi) 27-2-1898, tornitore - 2 anni
Levati Cesare, Vimercate (Mi) 22-4-1899, operaio - 2 anni
Nobili Augusto, Carate (Mi) 7-2-1895, guardafili - 3 anni
Trivulzio Maria Luigia, Monza (Mi) 10-2-1890, modista - 1 anno
Villa Celeste, Cesano M. (Mi) 4-7-1898, meccanico - 3 anni
Gianella Paolina, Monza (Mi) II-7-1902, modista - 1 anno
Seregni Felice*, Desio (Mi) 14-11-1898, panettiere - 10 anni
Malberti Giacomo*, Desio (Mi) 5-9-1894, fabbro - 10 anni
* Condannato in contumacia.
Giuliani Giuseppe, Lentate (Mi) 16-4-1890, muratore - 2 anni
Ferrari Amedeo, Casalpusterlengo (Mi) 6-9-1895, meccanico - 2 anni
Verderio Enrico, Vimercate (Mi) 14-9-1900, piazzista - 2 anni
Zappa Arturo, 20-1-1898, meccanico - 2 anni, 6 mesi
Crippa Carlo, Velate (Mi) 27-2-1898, tornitore - 2 anni
Levati Cesare, Vimercate (Mi) 22-4-1899, operaio - 2 anni
Nobili Augusto, Carate (Mi) 7-2-1895, guardafili - 3 anni
Trivulzio Maria Luigia, Monza (Mi) 10-2-1890, modista - 1 anno
Villa Celeste, Cesano M. (Mi) 4-7-1898, meccanico - 3 anni
Gianella Paolina, Monza (Mi) II-7-1902, modista - 1 anno
Seregni Felice*, Desio (Mi) 14-11-1898, panettiere - 10 anni
Malberti Giacomo*, Desio (Mi) 5-9-1894, fabbro - 10 anni
* Condannato in contumacia.
Fonti:
- La Brianza in un secolo di storia d'Italia (1848-1945) - Emilio Diligenti, Alfredo Pozzi - Teti Editorie
- Le sentenze del Tribunale Speciale 1928 quarto trimestre (Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Illustrazione tratta da L'Asino https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino
- La Brianza in un secolo di storia d'Italia (1848-1945) - Emilio Diligenti, Alfredo Pozzi - Teti Editorie
- Le sentenze del Tribunale Speciale 1928 quarto trimestre (Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Illustrazione tratta da L'Asino https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino
lunedì 25/3 - CARLO COTTARELLI A BRUGHERIO
"Robin Hood"- la flat tax- togliere ai poveri per dare ai ricchi
2019/03/21
23/3 ore 11 - al bosco della memoria - monza
Sabato 23 marzo al Bosco della Memoria di Monza
Vi aspettiamo alle ore 11
Vi aspettiamo alle ore 11
Fridays for Future: Monza c'è - Vorrei | Rivista non profit
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2019/03/20
VASCA DI CONTENIMENTO DELLE ACQUE IN PROGETTAZIONE A CONCOREZZO
23/3 ORE 14,30 MONZA - MOBILITAZIONE CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE
Associazioni culturali e sindacati, scout ed enti religiosi, partiti e comitati di quartiere: la manifestazione Brianza accogliente e solidale in programma per sabato 23 marzo ha raggiunto la quota di 100 adesioni. 🎊🥳
È ancora possibile aderire registrandosi al portale della rete:http://brianza23marzo.altervista.org/adesioni/

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2019/03/19
Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
Commento del nostro Comitato: il 19/9/2018 si era già data una riunione con gli stessi contenuti e senza nessun reale seguito. Vedremo se questa volta cambia qualcosa.
Ricordiamo poi che non si tratta solo di cattivi "odori", come ogni volta dice il Vicesindaco Villa, ma di sostanze cancerogene !
Vi terremo informati
CQSA
leggi qui l'articolo:
Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
Ricordiamo poi che non si tratta solo di cattivi "odori", come ogni volta dice il Vicesindaco Villa, ma di sostanze cancerogene !
Vi terremo informati
CQSA
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Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
2019/03/18
ASFALTI BRIANZA - CONVOCAZIONE TAVOLO 18-3-2019
Proposta di FIAB MonzainBici: Strade chiuse davanti alle scuole
A noi sembra un buon suggerimento anche per la Manzoni!
CQSA
leggi qui: Strade chiuse davanti alle scuole
CQSA
leggi qui: Strade chiuse davanti alle scuole
2019/03/17
2019/03/16
Milano e Torino al top mondiale per danni alla salute attribuibili all’inquinamento da traffico - Cittadini per l'Aria
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MONZA – MIGLIAIA DI GIOVANI IN PIAZZA PER LO SCIOPERO PER IL CLIMA | www.seregno.tv
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Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
Nostro commento
Quello di Canesi (che strano destino nel nome!) ci sembra un progetto costoso e complesso. Perché non costituire, agli ordini dell'Assessore Arena, un nucleo specifico meno tecnologico ma di maggiore presenza territoriale in grado di cogliere sul fatto i colpevoli (non solo canini)? L'acronimo per il il Nucleo suddetto potrebbe essere il seguente:
Monitoraggio
E
Repressione
Deiezioni
Anonime
leggi qui l'articolo originario: Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
Quello di Canesi (che strano destino nel nome!) ci sembra un progetto costoso e complesso. Perché non costituire, agli ordini dell'Assessore Arena, un nucleo specifico meno tecnologico ma di maggiore presenza territoriale in grado di cogliere sul fatto i colpevoli (non solo canini)? L'acronimo per il il Nucleo suddetto potrebbe essere il seguente:
Monitoraggio
E
Repressione
Deiezioni
Anonime
leggi qui l'articolo originario: Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
Comunque la pensiate leggete l'articolo...
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
15/3/2019 - ANCHE A MONZA I RAGAZZI IN SCIOPERO PER IL CLIMA
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2019/03/15
CARNEVALE - BIMBO TRAVOLTO IN PIAZZA
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