L’incontro con l’Assessore Confalonieri ed i suoi tecnici è
stato surreale. Uno è sempre pronto al peggio ma alle volte si impone di
sperare nella sostanziale ragionevolezza del genere umano. Errore
imperdonabile!
Ebbene ieri sera ci è stato presentato il progetto della
nuova rotonda e del sovrappasso ciclopedonale nella stessa identica veste di un
anno fa. Allo stato delle cose un progetto per 650.000 euro buttati.
Infatti da S. Albino la passerella non è accessibile. Non
sono previsti accessi né pedonali né ciclabili perché Via S. Albino finisce,
chiusa da new jersey di calcestruzzo. Per arrivare alla passerella occorre
caricarsi la bici in spalla e scavalcare la barriera oppure guadare il
Villoresi.
Più fortunati i sandamianesi che hanno un accesso ma solo
pedonale. I ciclisti d San Damiano dovranno invece recarsi in Viale S. Anna, andare
alla passerella vicina alla scuola media, scendere in Via S.Albino tra le auto e
poi accodarsi ai santalbinesi nello scavalco/guado già sopra descritto.
Tra l’altro Via S. Albino inizierebbe dalla rotonda ex
killer con un zona 30. Così le auto
provenienti da Sesto San Giovanni che dovessero girare a S. Albino dovranno
scalare istantaneamente dai loro abituali 80-90 Km orari a 30 Km orari. Robe da
formula 1. C’è da osservare incidentalmente che in Viale Industrie la rotonda
ad occhiale sembra ridurre considerevolmente la velocità da nord mentre lascia
quasi invariato il tracciato per chi viene da sud.
A proposito di ciclabili quando i media diedero con clamore la
notizia dell’accordo fra Monza e Brugherio per la ciclabile “Brumosa” ci
eravamo illusi che finalmente venisse creata anche la ciclabile di poche
centinaia di metri lungo il Villoresi. Da
anni diciamo che occorre congiungere la ciclabile di Via Adda (che porta a
Milano, alla Martesana ecc.) a quella sul Villoresi che attraversa Monza e
giunge al Ticino. Invece i due comuni congiunti hanno partorito solo un
percorso promiscuo con le auto su Via S. Albino trasformata in zona 30. Molto
poco.
Alle rimostranze e alle proposte alternative avanzate dai
cittadini presenti i tecnici (responsabili peraltro della realizzazione
esecutiva e non della incredibile progettazione) hanno opposto obiezioni
apparentemente insuperabili : il progetto è esecutivo, la ditta incaricata ecc.
ecc.; un percorso ad hoc costerebbe 70.000 euro e i soldi non ci sono e così
via. I nostri concittadini più esperti
di viabilità e urbanistica hanno fatto proposte di mediazione (allungare il
marciapiede, tagliare il new jersey e al limite fare un attraversamento
ciclopedonale che resta comunque una soluzione pericolosa e a questo punto
veramente insoddisfacente).
Resta il fatto che alla fine quest’opera grandiosa rischia
di non offrire sbocchi decenti ai santalbinesi (2300) e ai sandamianesi (8000
mi pare). Come una cattedrale grandiosa costruita senza pensare alle porte
d’accesso.
A questo punto i membri della Consulta e del Comitato di Quartiere
S. Albino hanno invitato l’Assessore ad evitare rattoppi e a cercare una correzione
seria e definitiva che restituisca all’opera il suo senso e la sua efficacia.
Hanno chiesto di investire della cosa anche il Comune di Brugherio che deve
essere almeno altrettanto coinvolto nella ricerca di una soluzione. Di fronte all’evidenza l’ Assessore
Confalonieri si è assunto la responsabilità politica di rimediare a questa
inspiegabile “frittata”.
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LA ROTONDA SBAGLIATA |
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LA ROTONDA CON LA CORREZIONE PROPOSTA DAL COMITATO |