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martedì 29 ottobre 2019

DISDETTA DEL CONTRATTO PER L' IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA. (Mozione del PD)






Considerazioni a margine dei tre componenti del Comitato San Damiano (Parma, Cazzaniga, Barzetti) presenti al consiglio comunale.
“Passa” all'unanimità la mozione presentata dal consigliere Riva con l'intero gruppo PD ma il nostro parere non è completamente positivo (comunque i comitati di S.Albino e S. Damiano ovviamente ringraziano i consiglieri Riva E. e Piffer P. apprezzando l'impegno e la professionalità dimostrata), anche se l'intento nuovamente ufficializzato a non rinnovare il contratto di locazione è un ottimo risultato. Minimizzare l'efficacia della disdetta del contratto significa trascurare il fatto che non si vuole precisare che l'atto comporta l'immediato ritiro delle autorizzazioni che l'ente Provincia MB ha concesso. L'affermazione poi della scarsa collaborazione dell'ente Provincia MB ci è parso il solito gioco a scaricare ad altri responsabilità magari anche proprie. Ci ha lasciato un po' perplessi la mancanza di precisione nell'annunciare l'eventualità della modalità e tempistica della sospensione dell'attività per le reiterate inottemperanze a disposizioni e ordinanze presentate alla ditta Cem da ARPA e Amministrazione Comunale di Monza. Si registra, inoltre, che la settimana in cui l'assessore Villa ha detto in consiglio comunale che avrebbe incontrato il funzionario di Provincia MB è passata; oggi siamo al 21 Ottobre e non si sa ancora nulla; aspettiamo un'altra settimana poi il comitato dovrà decidere come intervenire per far fermare la ditta Cem che si è messa a “produrre” rumori assordanti anche di Sabato 12 (dalle ore 8 alle 12 e dalle13 alle 18 e Domenica dalle ore 8 alle 12.).Ora in attesa di atti concreti delle nostre istituzioni speriamo che questa storia abbia termine e consenta ai cittadini per troppo tempo vessati, sia concesso il ritorno alla normalità al fine di CUSTODIRE LA SALUTE prima ancora di blindare le …...istituzioni.




ED ECCO LA TRASCRIZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA DEL 07/10/2019


MOZIONE PRESENTATA DAL PD - IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA.

RIVA E. Consigliere P.D. Vorrei articolare il mio intervento in tre parti; vorrei ricordare il tema di cui stiamo trattando quindi richiamerò una serie di atti ed eventi. Come premessa vorrei poi passare in rassegna i disagi, gli effetti negativi che questa situazione ha comportato sulla vita dei cittadini monzesi e non, infine passerei agli impegni che questo gruppo consigliare del PD all'intero chiede a questa amministrazione. Io partirei dalla ricostruzione degli eventi ed in particolare alla raccolta documentale a cui in parte ho avuto accesso e in parte provveduto a collezionare mettendo bene in chiaro cosa è accaduto nel tempo relativamente al contratto di locazione di un'area comunale che è sita in viale delle Industrie . Nel 2009 una società denominata Crimo s.r.l. aveva richiesto alla amministrazione di Monza un'area in locazione per la destinazione di: Esercizio di operazione di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso. A questa richiesta del 2000 avanzata nel 2009 l' amministrazine comunale in particolare attraverso una nota del settore Patrimonio Logistica , che ho sottomano, una nota firmata dall'allora assessore Giovanni Antonicelli si esprimeva con le seguenti parole: a seguito di attenta cosiderazione e valutazione delle esigenze espresse dalla Crimo, s.r.l. la disponibilità della amministrazione comunale a stipulare un contratto di locazione per un'area comunale di circa 13.000 mq. A seguito di questa nota del settore Patrimonio Logistica e di altri adempimenti necessari per l'avvio della attività nel 2012 la Crimo aveva cominciato ad operare nell'area con un contratto che aveva una durata prevista di 9 anni più sette mesi( vedi articolo 3) a partire dal primo giugno 2012 sino al 31/12/2021 un contratto che si riterrà rinnovato di 9 anni in 9 anni , se nessuno delle parti invierà all'altra almeno12 mesi prima della scadenza regolare disdetta del contratto stesso a mezzo lettera raccomandata o pec. Solo che, cosa era successo dopo la stipula del contratto?!! nel corso del 2012 la Cem, Centro Ecologico Monza s.r.l. a seguito di conferimento di un ramo d'azienda da parte della Crimo s.r.l. titolare della autorizzazione ad esercitare queste funzioni già richiamate, aveva presentato richiesta di voltura a favore dell'impresa Cem ed autorizzazioni rilasciate per cui l'esercizio di queste funzioni ,operazioni è svolta da una soc. Cem . Fatte queste necessarie premesse io vorrei ricordare alcuni aspetti, il primo dei quali è: questo contratto era nato proprio male; potremmo dire che questa è la tipica situazione italiana nella quale interessi poco trasparenti hanno la meglio sulla certezza del diritto e sulla salute dei cittadini. In particolare nel corso di una commissione comunale che si era svolta nel 2013 il Segretario Generale dott. Spoto aveva risposto ad alcuni quesiti in ordine al modo in cui questo contratto era nato, in particolare la illegittimità degli atti intrapresi. Il Segretario Generale così rispondeva: la decisione di Giunta della quale ho brevemente accennato, è sostanzialmente una delibera viziata sotto molteplici profili e vado a leggerli: violazione del procedimento istruttorio avendo seguito la strada della decisione non è stata sottoposta ai pareri dei responsabili, violazione dell'articolo 107 del decreto legislativo 267-2000 e articolo 1 comma 1 legge 24190, principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza avendo disposto in luogo del dirigente l'individuazione di un contraente senza alcuna procedura di evidenza pubblica ovvero senza dimostrare la sussistenza di straordinari ed eccezionali circostanze a sostegno dell'individuazione diretta questo è un passaggio che ricordava l'atto, questo contratto fosse davvero nato male. Io vorrei però ricordare che nel corso degli anni erano successi altri fatti gravi che questa sera si tornasse a discutere e parlarne anche per valutare il parere da dare a questa mozione, io ne ricordo alcuni di questi fatti, ce ne sono altri documentati. Nel corso del tempo l'esercizio di questa attività( messa a riserva, recupero e deposito di rifiuti speciali non pericolosi), ha avuto e tutt'ora stà provocando effetti negativi sulla salute, il benessere e qualità della vita dei cittadini residenti nell'area; effetti negativi che con diverse ispezioni ARPA aveva monitorato, certificato che faceva riferimento a titolo di esempio a due controlli effettuati nel corso del 2016 relativamente al funzionamento dell'impianto che la relazione trasmessa dall'ARPA nell'Aprile 2016 ripeto uno dei sopralluoghi che cito ad esempio una violazione, sostanzialmente rilevava la presenza di alcune anomalie, di alcune inadempienze, in particolare seguiva la denuncia dell'ARPA una diffida, di nuovo cito quanto successo, prescrizione della ditta di intervenire per esempio effettuando le operazioni di messa in riserva e deposito dei rifiuti solo nell' area autorizzata, identificare le aree identificate con apposita cartellonistica riportando la codifica CER e altro, un insieme di inadempienze alle quali seguiva una diffida ad operare alle prescrizioni di cui alle autorizzazioni citate. Per cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione rilasciata alla ditta Cem con un insieme di prescrizioni. Potrei citarvene altri di questi esempi in cui l'impegno della società a garantire la salute dei cittadini oltre al rispetto delle regole relative allo stoccaggio dei rifiuti venivano violati. Cito ad esempio una ordinanza del nostro Comune firmata dal dirigente Carlo Maria Nizzola, sempre relativa al 2016, il quale sottolinea come a seguito di un'altra relazione dell'ARPA,il personale tecnico recatosi in loco aveva effettuato un sopralluogo al fine di misurare l'entità dell'inquinamento acustico prodotto all'interno dell'impianto; dalle misurazioni emerge,qui leggo testuale, che la rumorosità dell'attività supera il valore limite(qui ci sono i valori rilevati). Accanto a questa ordinanza seguivano delle nuove richieste. Richieste che sempre a firma del dirigente Nizzola erano state tendenzialmente non ottemperate.Si comunica per esempio con questo cui ho avuto accesso che l'agenzia regionale ARPA con la relazione attestato che l'ordinanza di cui all'oggetto non era stata ottemperata, seguiva una diffida alla società. Ora sulla base di questi esempi che potrebbero seguire relativamente all'inquinamento acustico e alla possibilità che queste attività producano altri inquinamenti di tipo atmosferico per il particolato che va a seguito delle rilevazioni. A seguito del modo in cui questa procedura di affidamento di un contratto di locazione dell'area ha avuto origine secondo le parole del direttore generale di allora in modo illegittimo,la richiesta che il gruppo consigliare del Partito Democraico pone in votazione è un impegno alla amministrazione comunale di intervenire su tre punti.

Punto primo. Verificare sin da subito o meglio collezionare alcune delle irregolarità commesse e inottemperate dalla scietà CEM.

Punto secondo. Inviare alla società CEM una lettera raccomandata A/R o PEC con regolare disdetta del contratto di locazione dell'area di viale delle industrie – Monza – s.n.c. Almeno 12mesi prima della scadenza del contratto di locazione e quindi prima del 31 / 12 / 2020. Penso che a questo riguardo disdire il contratto di locazione sarebbe un tentativo di risarcimento verso i cittadini residenti nell'area che in questi anni hanno subito sulla propria pelle una autorizzazione nata male e proseguita in peggio.

Punto terzo. Da ultimo punto chiediamo che venga discusso è individuare eventualmente altro luogo della città evidentemente più conforme alle lavorazioni in cui Cem o altra società autorizzata possa svolgere la lavorazione di messa in riserva e recupero di materiali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso perchè è evidente che tutto questo è interesse di una società che può essere messa nelle condizioni di operare e svolgere l'attività pur nel rispetto di un bene essenziale che è la salute pubblica e pensiamo in proposito che ci siano tutte le ragioni di legittimità e opportunità che questa amministrazione proceda sin da ora alla disdetta del contratto di locazione secondo quanto stabilito al capitolo 3 del contratto stesso e che stasera speriamo si concluda o meglio venga portato avanti questo processo di conclusione di una esperienza che prima si chiude meglio è


VILLA S. Assessore
La ricostruzione del consigliere Riva è quasi perfetta, è quasi perchè mancano alcuni passaggi che ritengo siano da dare al consiglio per una valutazione completa del tema. Corrisponde al vero il fatto che ìl problema nasce in origine con una usurpazione da parte di una figura amministrativa quale è un assessore al patrimonio ìn funzione e compiti che non gli competono. Alle conferenze dei servizi partecipano anche assessori, ma possono partecipare in qualità di uditori per dare il loro contributo ma le posizioni che prendono le amministrazioni comunalì sono formalizzate dai dirigenti o persone delegate a partecipare, quindi dalla struttura. Molto spesso capita anche che siano sulla stessa scia indirizzi amministrativi che vengono formalizzati nelle strutture. Quel parere iniziale con cui l'amministrazione comunale monzese dava il proprio assenso ad utilizzare dal punto di vista patrimoniale un area che aveva ricordiamolo questo è un altro elemento che pare non sia stato dato una destinazione urbanistica incompatibile con una funzione del genere in quanto l'area a funzione agricola ha creato questa messa a disposizione dell'area, ribadisco come è stato detto, non ha seguito i canali che la procedura prevede per atti di questo tipo. Tutti sapete che anche le autorizzazioni provinciali alla gestione trattamento rifiuti possono andare in deroga alle destinazioni urbanistiche e quindi questa struttura di questi impianti in virtù della condizione ambientale della provincia Monza Brianza avrebbe potuto attivarsi, però l'elemento dell'incompatibilità urbanistica che c'è stato, diradato e superato in virtù di questa autorizzazione ma rimane tutt'ora nello studio urbanistico. Ricordo bene come ha ricordato il consigliere che nel corso del 2013 diciamo al primo manifestarsi anche di disagi che le lavorazioni e l'attività presenti che si manifestavano a ridosso dell'impianto ci fu una specifica riunione della commissione consiliare alla quale partecipai, se non ricordo male su richiesta di un consigliere dell'opposizione e il segretario generale dottor Spoto, che ribadì dopo una valutazione degli atti le cose che ha detto Lei ossia i vizi sulla validità degli atti e sulla legittimità nel loro complesso presi dall'amministrazione comunale per una palese violazione di quella che era la procedura amministrativa di questa confusione di ruoli, tra il politico amministratore e il tecnico e per gli altri vizi procedurali che Lei ha ricordato. Proprio alla luce di queste affermazioni, penso che Lei abbia consultato i verbali, ci furono alcuni consiglieri fra cui io che chiesero: allora cosa facciamo? certificata questa situazione. Io all'epoca presentai una mozione in consiglio chiedendo la revoca dell'atto, io posso dire che presentando all'epoca questo tipo di proposta di mozione lanciavo ovviamente una proposta alla luce della situazione che era certificata e consapevole però di tutela, che ritengo poi sia stato anche quello che abbia fatto, che abbia convinto l'Amministrazione Comunale Monzese a non procedere su quella scia, ossia al rischio di esporsi al rischio di ingenti risarcimenti per l'attività che nel frattempo aveva realizzato anche degli investimenti. All'epoca del 2013 quella richiesta era stata discussa in consiglio comunale , lo ricordo proprio bene perchè ero stato il proponente in merito alla sospensione dell'attività e revoca degli atti, anzi nello specifico si faceva riferimento alla richiesta di revoca degli atti stante la situazione certificata dall'allora segretario generale non ebbe esito però devo dire che oggettivamente riconosco che il rischio di passare oltre al danno, la beffa di doversi esporre anche a dei risarcimenti e comunque ad un contenzioso dall'esito assolutamente incerto se non addirittura presumibilmente negativo per l'amministrazione comunale invece decidere di lasciare proseguire l'attività. Corrisponde anche al vero il fatto che a seguito di alcuni motivati esposti da parte della popolazione residente nella zona ci furono nel corso degli anni successivi dei monitoraggi da parte di ARPA che portarono anche alla definizione di una serie di prescrizioni alla ditta in merito alle quali diciamo che argomenti successivi ci possono far dire tranquillamente che sono state solo in parte temporaneamente ottemperate. Quello che è mancato negli anni successivi è un controllo puntuale e stringente da parte dell'ente che non solo rilascia le autorizzazioni ma avrebbe anche il compito di verificare quanto il rispetto delle prescrizioni date inizialmente o in seguito sia stato effettivo. Quindi dal punto di vista dei controlli c'è un vuoto, e arriviamo ai giorni nostri.
Arriviamo ai giorni nostri con la presente amministrazione, il tema lo conosciamo benissimo e devo dire che la stessa mozione che questa sera è stata presentata arriva al seguito, io penso pochi consigli comunali dopo se non il consiglio comunale successivo alla dichiarazione fatta in quest'aula a fronte di una interrogazione da parte di un consigliere, non ricordo chi, ma la dichiarazione è agli atti, e ammetto di averla fatta più di una volta e si è avuto anche notizia a mezzo stampa quindi la rassegna stampa lo può confortare ed è stato detto che questa amministrazione comunale non intendeva rinnovare il contratto di locazione. Come pure alla luce non solo dei vizi all'origine ma dalla situazione che si è determinata nel tempo, di palese disagio acustico con la domanda, non voglio sollevare dei dubbi però con la domanda rimasta alla luce degli scarsi controlli senza risposta in merito a disagi o impatti di altra natura. Quindi l'intenzione della amministrazione è dichiarata come pure l'intenzione di valutare delle alternative da proporre all'operatore in contesti che in alcuni comparti la nostra città può offrire, comparti a vocazione industriale ad adeguata distanza del centro abitato offre delle alternative che possono consentire di delocalizzare l'attività in punti più adeguati anche ad evitare il contenzioso con l'operatore. Va detto anche che il mancato rinnovo dei 9 anni successivi ai primi 9 anni non è atto scontato, sono in corso da tempo delle verifiche anche dal punto di vista legale che ci portano a ritenere di dovere necessariamente avere una posizione di maggior forza rispetto alla semplice volontà amministrativa di non rinnovare il contratto di locazione. Quindi proprio con l'obiettivo di raggiungere la volontà dichiarata stiamo facendo un percorso di rafforzamento della nostra posizione, e vi dico sinceramente che la semplice comunicazione via PEC dell'intenzione di non rinnovare il contratto è il passaggio più semplice di questa faccenda. La necessità di rafforzare la posizione dell'amministrazione è d'avere tutti gli elementi per poter ragionevolmente ritenere di tenere una posizione sostenere con una posizione diciamo pure blindata nei confronti di chi ha avuto in locazione quest'area è un percorso che stiamo compiendo con l'intenzione ovviamente di rispettare i tempi per la disdetta che Lei consigliere ha ricordato. Che cosa posso aggiungere, inoltre che è nostra intenzione diciamo l'abbiamo manifestato verbalmente ma le prossime settimane ci saranno delle occasioni d'avere incontri formali con funzionari della Provincia MB perchè finalmente reciti quel ruolo di controllore, non solo su questa partita ma anche su altre. Io faccio un brevissimo riferimento a tutte le vicende di Asfalti Brianza che in questi anni non ha svolto a pieno. Riteniamo che da questo punto di vista anche un forte input da parte politico che non sia solo Comune di Monza ma anche di chi gestisce politicamente Provincia MB sia assolutamente importante, non fosse altro perchè come da contratto di locazione che immagino Lei consigliere abbia consultato, perchè la mancata ottemperanza delle prescrizioni da Enti sovraordinati può costituire un elemento molto forte per il mancato rinnovo della concessione o addirittura per l'interruzione prima del tempo del contratto di locazione. Quindi noi abbiamo l'assoluta necessità di avere tutti gli argomenti, tutte le armi a nostra disposizione per raggiungere l'obiettivo e contiamo finalmente di avere dalla nostra parte con un ruolo senz'altro più attivo anche l'ente Provincia MB che ha il compito di rilasciare le autorizzazioni ambientali e di verifica nel tempo che alle prescrizioni e limiti contenuti in queste autorizzazioni venga dato seguito e vengano rispettate. In ultima analisi voglio dire al Consiglio che la richiesta che fa questa mozione descrive l'esatta posizione di questa amministrazione. Io non voglio insinuare la strumentalità del fatto che questa mozione viene presentata oggi quando poteva tranquillamente essere presentata tre/quatto anni fa perchè tanto la fotografia della situazione come è stata fatta oggi è analoga a quella che potevamo fare e abbiamo fatto noi nel 2013. Quindi diciamo sgombero il campo da questo che può essere giudicato come una mia illazione però faccio rilevare il fatto che cronologicamente senz'altro la mozione arrivata in quest'aula è stata presentata immediatamente dopo le dichiarazioni ufficiali rilasciate proprio in quest'aula, quindi da questo punto di vista c'è una linearità perfetta, e questo lo do come elemento di valutazione del Consiglio al netto della illazione che ho voluto fare sulla strumentalità o meno della presentazione di questo documento. Lo voglio dire in ultima analisi; non è senz'altro una bella pagina di vita amministrativa, questo è fuori discussione, comunque devo dire che nel corso del tempo però la nostra amministrazione si è dotata di quegli anticorpi che oggi ci fanno essere più attivi nella ricognizione delle situazioni prima di prendere una serie di decisioni. C'è anche un maggior confronto tra i settori, devo dire che su alcune partite importanti non penso che ci sia fra le novità introdotte da questa amministrazione ma è prassi che si stà consolidando, ci sono anche delle conferenze interne dove veramente si acquisiscono tutti i pareri e sopra tutto si fanno anche ragionamenti di prospettiva per andare ad anticipare una serie di problematiche poi potrebbero manifestarsi nel tempo. Questa è una modalità che fortunatamente abbiamo lasciato indietro nel tempo, ovviamente a noi tocca dover gestire le conseguenze del problema per come si sono manifestate nel tempo e ribadisco con gli strumenti e le armi che l'amministrazione comunale ha a disposizione e che devono operare assolutamente all'interno della legittimità degli atti per essere efficaci.

La votazione al termine dell'intervento di tre consiglieri ha determinato il consenso unanime.
La mozione presentata con tutti i suoi contenuti è stata regolarmente trascritta dal sito on line del Comune di Monza.
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Comitato di quartiere San Damiano – Brugherio 
e Comitato S. Albino - Monza




NON SONO PUZZE MA SOSTANZE CANCEROGENE (Riunione del gruppo di lavoro su Asfalti Brianza)


                                     
Vi sono alcune questioni da proporre ai sindaci in una prossima riunione pubblica.
In primo luogo vorremmo insistere sull'equivoco presente in tantissimi articoli di giornale e riguardante le molestie olfattive.
Tutti parlano di puzze e odori mentre la questione più grave è data dalle sostanze cancerogene emesse dal camino di Asfalti Brianza.
Secondo la relazione autofinanziata dalla azienda stessa è ammesso in modo chiaro che fuoriescono sostanze cancerogene di prima fascia come il benzene e le aldeidi. È per questo che l'azienda è definita come insalubre di prima classe e dovrebbe sorgere lontano da qualsiasi abitato.

Il parlare solo delle "puzze" ha comportato e comporta tuttora una prospettiva distorta.

Ai tempi del Sindaco Borgonovo il Comune di Concorezzo per la verità non ha neppure messo in atto le procedure per il contrasto delle molestie olfattive previste da specifica DGR. Col che anche ARPA in qualche modo ha ritenuto (crediamo erroneamente) di potersi tirar fuori dal gioco. I  nostri consulenti infatti affermano che ARPA, dietro sollecitazione dei cittadini, abbia in ogni caso la responsabilità di avviare i controlli anche in modo autonomo. Anzi per aziende insalubri di prima classe la prassi consolidata in Lombardia sembra essere quella di una visita di controllo almeno annuale.
L'insistenza sulle puzze ha giustificato e condizionato anche gli inconcludenti tavoli che hanno partorito alla fine l'idea della "riduzione del danno". Si è ipotizzato di convincere una proprietà che da almeno un decennio causa le proteste di intere comunità (vedi Segrate e ora un bel po' di città della Brianza) a riconvertirsi ad una produzione più ecologica (materiale a base cementizia). Ovviamente l'azienda ha poi eluso tale ipotesi argomentando che tale materiale nuovo non lo chiede nessuno. Il progetto stesso di miglioramento dell'impianto è criticabile nella sua genesi e nella procedura.

Per fortuna è poi intervenuta la Procura e ci auguriamo che le indagini non siano legate solo all'eccessivo e disordinato stoccaggio di materiale.

L'equivoco delle puzze rischia di produrre danni anche dopo un'eventuale riapertura di Asfalti Brianza fosse pure solo per un periodo di monitoraggio delle emissioni e degli eventuali effetti dei lavori eseguiti sull'impianto. Si parla già di "annusatori" che compileranno schede.
Cercheremo di chiedere ai sindaci di veicolare alla Procura le nostre seguenti argomentazioni (elementi, peraltro, che sicuramente la Procura ha già ben chiari) .
In primo luogo i lavori da eseguire ora presso Asfalti Brianza non devono limitarsi (come previsto da alcuni giornali) al ripristino di una condizione pre sequestro. Si tratta in primo luogo di "caratterizzare" in modo preciso i materiali sequestrati, specie quelli definiti come "pericolosi". Si tratta poi di sondare suolo, sottosuolo e falda non solo nel perimetro dell'azienda ma anche in tutta la vasta area delle segnalazioni raccolte (area in cui insistono abitazioni, scuole, asili e perfino gli orti comunitari del Comune di Monza). Occorre valutare eventuali inquinamenti della falda anche in considerazione del fatto che all'interno di Asfalti Brianza c'è un pozzo di Brianza acque. Bisogna accertare anche eventuale presenza di metalli nell'acqua e nella falda.
L'ottica deve essere quella della BONIFICA  e non del semplice ripristino.

Senza una accurata raccolta preventiva di dati che senso avrà fornire un successivo monitoraggio da raffrontare ...col nulla?!
Chiediamo controlli tramite centraline disseminate nelle zone interessate dalle nostre segnalazioni.
Occorrerà poi monitorare le emissioni al camino questa volta con un regime di lavoro normale e non basso come nella relazione autoprodotta da AB.

In caso di inquinamento accertato la parte offesa sarebbe il comune. Cioè tutti i comuni interessati da inquinamento sono parte offesa e possono valutare l'eventuale costituzione di parte civile qualora si arrivasse a processo.

Un'altra questione collegata riguarda  il fatto che a differenza di quanto finora sostenuto i sindaci possono fare ricorso a periti privati i quali possono anche realizzare analisi e campionamenti in modo più stringente rispetto a quanto previsto da Arpa. I nostri quattro comuni potrebbero farlo in modo collaborativo.

Altre cose che vorremmo appurare riguardano i tempi relativi alla nostra richiesta di accesso agli atti e al tipo di atti eventualmente negati.
Ora il comitato di quartiere Sant'Albino intende presentare domanda di accesso agli atti anche alla ATS di Monza e Brianza. Sarebbe opportuno che tale richiesta venga supportata anche da tutti i comuni interessati.
Intanto proseguono numerosi contatti con associazioni, enti ed istituzioni.


In ogni caso è urgente che i sindaci organizzino una assemblea pubblica in cui i cittadini possono fare le loro domande e ricevere le risposte necessarie.



CQSA

31/10 HALLOWEEN DA BRIVIDI!


sabato 19 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA : UN PO' DI CAUTELA!

Il contenuto dell'articolo pare smentire il titolo. In primo luogo la "pulizia" durerà tra i trenta e 60 gg. In secondo luogo i materiali "sgomberati" verranno analizzati e identificati. In terzo luogo il Sindaco Capitanio afferma che interpellato darà parere negativo al piano di smaltimento proposto da Asfalti Brianza e che occorrerà una analisi delle sostanze emesse e rilasciate ma anche di eventuali infiltrazioni nella falda acquifera. E noi confidiamo in una scelta del genere.

NOI CHIEDIAMO PREVENTIVAMENTE:

  • IDENTIFICAZIONE DELLE SOSTANZE EMESSE ED ESCLUSIONE DELLA LORO NOCIVITA'
  •  ANALISI DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO
  • ANALISI DELLA FALDA ACQUIFERA
Inoltre ci pare ovvio che la Procura stia indagando anche su aspetti relativi alla gestione amministrativa della azienda, al rispetto delle normative che regolano i rapporti di lavoro e la sicurezza dei lavoratori stessi ecc. 
Per cui è lecito attendersi che la riapertura della produzione non sia così prossima!

CQSA




giovedì 17 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA NON HA RIAPERTO! COSA INTENDIAMO FARE IN OGNI CASO

Info provenienti dal Comune di Concorezzo ci hanno avvisato che l'impianto non ha riaperto. Si stanno solo attuando gli interventi, prescritti dalla Procura, di quanto trovato che non doveva esserci.

CQSA


In realtà Asfalti Brianza non ha riaperto!


Resta il fatto che un migliaio di segnalazioni hanno certificato in modo inoppugnabile che Asfalti Brianza era la fonte inequivocabile dei terribili miasmi che hanno avvelenato decine di migliaia di persone nei mesi estivi del 2019. La controprova è che dalla chiusura le segnalazioni si contano sulle dita di una mano.
In secondo luogo il tema delle puzze spesso citate dai media è un'arma di distrazione di massa. L'azienda insalubre di prima classe produce emissioni CANCEROGENE.  Lo ammette la stessa Asfalti Brianza in una relazione tecnica autofinanziata (perciò di parte) che si limita solo a restringere ad un raggio di 500 metri l'area esposta a queste emissioni nocive. Peraltro negli stessi 500 metri, anche dando per buona la limitazione, insistono bar, ristoranti, uffici e numerose abitazioni.
Per cui prima di fare esperimenti occorre che ARPA  e ATS non si limitino a valutare solo le molestie olfattive ma analizzino scientificamente il fatto che questa azienda emette per definizione idrocarburi policiclici aromatici (benzene, toluene ecc.) e altre sostanze cancerogene.
Dunque occorrono centraline per monitorare l'aria ma anche una analisi di suolo, sottosuolo e falda.
Intanto come Comitato ci muoviamo chiedendo l'accesso agli atti a tutte le Istituzioni interessate (Arpa compresa) e  abbiamo aperto contatti con legali competenti in materia ambientale.
Ma soprattutto  chiediamo ai nostri Sindaci di tener fede alla loro responsabilità primaria in materia di tutela della salute dei cittadini. 
Ai cittadini l'invito a riprendere, nel caso, ad effettuare le segnalazioni in modo molto preciso. Restiamo vigili e compatti.

CQSA

RIAPERTI I CANCELLI DI ASFALTI BRIANZA

AFALTI BRIANZA - CHIEDIAMO MONITORAGGIO CHE ESCLUDA LA PRESENZA DI SOSTANZE CANCEROGENE IN ARIA, SUOLO, SOTTOSUOLO E FALDA

Un articolo che propone un percorso che ci lascia molte perplessità. In primo luogo un migliaio di segnalazioni hanno identificato in modo inoppugnabile che Asfalti Brianza era la fonte inequivocabile dei terribili miasmi che hanno avvelenato decine di migliaia di persone nei mesi estivi del 2019. La controprova è che dalla chiusura le segnalazioni si contano sulle dita di una mano. In secondo luogo il tema delle puzze è un'arma di distrazione di massa. L'azienda insalubre di prima classe produce emissioni CANCEROGENE.  Lo ammette la stessa Asfalti Brianza in una relazione tecnica autofinanziata (perciò di parte) che si limita solo a restringere ad un raggio di 500 metri l'area esposta a queste emissioni nocive. Peraltro negli stessi 500 metri, anche dando per buona la limitazione, insistono bar, ristoranti, uffici e numerose abitazioni. Per cui prima di fare esperimenti occorre che ARPA  e ATS non si limitino a valutare solo le molestie olfattive ma analizzino scientificamente il fatto che questa azienda emette per definizione idrocarburi policiclici aromatici (benzene, toluene ecc.) e altre sostanze cancerogene. Occorrono centraline per monitorare l'aria ma anche una analisi di suolo, sottosuolo e falda.
E' tutto da dimostrare anche il fatto che i lavori svolti sull'impianto possano aver ridotto non solo "le puzze" ma anche gli effetti delle sostanze nocive. Senza contare che neppure la sbandierata ipotetica riduzione del 60-70% (60 o 70???) degli "odori" può essere considerata un obiettivo apprezzabile per le persone.

CQSA



OPEN WEEK E " HELP" - NUOVE IDEE ALLA SCUOLA DE FILIPPO

Lo ripetiamo fino alla noia. Questa è la scuola media della comunità di Sant'Albino e San Damiano!









DA NOIBRUGHERIO 9/10/2019

mercoledì 16 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA - LA CARTINA GEOGRAFICA DEI MIASMI




ED ECCO LE MAPPE REALIZZATE DA "LA RONDINE" DI CONCOREZZO SULLA BASE DELLE SEGNALAZIONI RACCOLTE DAL COMITATO DI QUARTIERE  SANT'ALBINO



lunedì 14 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA - ABBIAMO PRESENTATO DOMANDA DI ACCESSO AGLI ATTI PRESSO IL COMUNE DI CONCOREZZO

LABORATORIO TEATRALE AL CENTRO CIVICO DI SANT'ALBINO

Vorremmo suggerirvi questo laboratorio teatrale che mira a raccogliere la memoria della nostra comunità e a metterla in scena. Si rivolge soprattutto agli over cinquanta in quanto portatori di memoria ma non vi sono limiti di età per i partecipanti.

CQSA



Laboratorio Teatrale per Adulti over 50
Cantarelli Lorena - cell. 3397380937 - email: lorenacanta@libero.it
Costo Orario € 5,00
Martedì dalle 10: 00 alle 12:00 - durata 8 mesi da ottobre 2019




8 giugno 2019 IIS IPSIA "Enzo Ferrari" di Monza. Spettacolo "La guerra è finita" con le classi 1APA e 1BMM.

CORSI CENTRO CIVICO

CORSI CENTRO CIVICO SANT'ALBINO

sant albino

ANNO SCOLASTICO 2019/2020

Il Centro Civico organizza corsi per il tempo libero di diverse tipologie.
Per maggiori informazioni ed iscrizioni contattare direttamente il docente.
I corsi iniziano quando il docente ha formato la classe. Livelli ed orari possono subire variazioni.

Ultimo aggiornamento: 09 settembre 2019
Data creazione: 10 giugno 2015


Acquerello
Marina Mondonico - cell. 3393333668 - email: dario_marina@alice.it; marina.mondonico@outlook.it
Costo orario € 8,00
Martedì 15:00 - 18:00 - durata 5 mesi da gennaio 2020

Chitarra per Principianti ed Amatori
Paolo Boracchi - cell. 3477787717 - email: paolo.boracchi1@gmail.com
Costo orario € 10,00
Amatori: venerdì 16:00 - 17:00 /18:00 - 19:00 - Principianti: Venerdì 17:00 - 18:00 - 
durata 4 mesi da ottobre 2019

Corso di Computer
Emanuele Niconti cell. 3349832731 - email: masqueconsulting@gmail.com
Costo orario € 8,00
Lunedì 9:00 - 12:00 - durata 4 mesi da ottobre 2019

Event Planning:basi teoriche e pratiche per l'organizzazione di eventi
Beatrice Molla - cell. 3246836369 - email: info@beatrice-eventsweddings.it
Costo orario € 12,00
Mercoledì 19:30 - 21:30 - durata 3 settimane novembre 2019

Hatha Yoga e Meditazione
Adriana Gargano - cell. 3280929785 - email: gargano83@hotmail.it
Costo orario € 10,00
Martedì 18:30 - 19:45 - durata 4 mesi da settembre 2019

Laboratorio Teatrale per Adulti over 50
Cantarelli Lorena - cell. 3397380937 - email: lorenacanta@libero.it
Costo Orario € 5,00
Martedì dalle 10: 00 alle 12:00 - durata 8 mesi da ottobre 2019

Self Marketing: Promuovere sè stessi per trovare lavoro
Silvia Galasso - cell. 3408424218 - email: silvia.galasso85@gmail.com
Costo € 10,00 quota di iscrizione - la frequenza è gratuita
Lunedì 9:00 - 13:00 / Martedì 14:00 - 18:00 / Mercoledì 9:00 - 13:00 
/ Giovedì 9:00 - 13:00 o 14:00 - 18:00 / Sabato 14:00 - 18:00 - 
durata 3 mesi:da ottobre a dicembre 2019 1^ Edizione - da gennaio a marzo 2020 2^ Edizione

StraCompiti- Aiuto Compiti per DSA (dislessici&C)
Cooperativa Sociale Onlus Ippocampo- cell. 3485626268 -
 email: cooperativa.ippocampo@pec.it; gabriola@dsapp.it
Costo orario € 12,00
Lunedì 15:00 - 17:00 - durata 8 mesi da ottobre 2019

Tedesco Base e Intermedio
Annamaria Carati - cell. 3398807795 - email: lannacarati04@gmail.com
Costo orario € 7,00
Lunedì 19:00 - 20:30 / Sabato 10:00 - 11:30 - durata 9 mesi da settembre 2019

ASFALTI BRIANZA - 14/10/2019 - PRESENTATO DOMANDA DI ACCCESSO AGLI ATTI AL COMUNE DI CONCOREZZO

COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E S.DAMIANO (MONZA E BRUGHERIO): ASFALTI BRIANZA - ABBIAMO PRESENTATO DOMANDA DI AC...:

venerdì 11 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA - LETTERA ALLA PROVINCIA (10/10/2019)

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ASFALTI BRIANZA - LETTERA AL COMUNE DI MONZA (10/10/2019)



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INQUINAMENTO DA ASFALTI BRIANZA - LA MAPPA DELLE SEGNALAZIONI




VEDI ANCHE: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2019/10/asfalti-brianza-una-vicenda-che-doveva.html

Il Gip convalida il sequestro preventivo di Asfalti Brianza - Giornale di Monza

Il Gip convalida il sequestro preventivo di Asfalti Brianza - Giornale di Monza

Clima, le proteste di Extinction Rebellion si estendono in tutto il mondo. Ma ora la questione è: che fare? – Valigia Blu

Clima, le proteste di Extinction Rebellion si estendono in tutto il mondo. Ma ora la questione è: che fare? – Valigia Blu

ASFALTI BRIANZA - IL GIP CONVALIDA IL SEQUESTRO PREVENTIVO

clicca per ingrandire


giovedì 10 ottobre 2019

ASFALTI BRIANZA. UNA VICENDA CHE DOVEVA ESSERE SCONGIURATA ANNI FA.

Abbiamo girato agli amici de La Rondine di Concorezzo le nostre 800 e oltre segnalazioni. Loro ne hanno aggiunto un altro centinaio e costruito una mappa ricca di ulteriori indicazioni che possiamo riassumere così:
- il raggio degli inquinanti è assai più ampio rispetto alle previsioni della relazione aziendale
- c'è stata una grave sottovalutazione dell'impatto inquinante di Asfalti Brianza.
- per anni non si è fatto nulla!

CQSA

ps: i dati secondo noi sono sottostimati. Lo conferma l'aumento esponenziale delle segnalazioni nelle ultime settimane, sia in termini quantitativi totali che rispetto al raggio delle zone interessate.  


La Rondine Concorezzo
1 h
ASFALTI BRIANZA. UNA VICENDA CHE DOVEVA ESSERE SCONGIURATA ANNI FA.
La nostra cartina offre una visione complessiva delle segnalazioni raccolte dal Comitato Di Quartiere S.Albino Monza. Abbiamo sovrapposto le oltre 900 segnalazioni alla simulazione della dispersione di inquinanti atmosferici contenuta nella relazione tecnica commissionata dall'azienda e nota al Comune di Concorezzo.
Abbiamo riportato in colore scuro sulla cartina la dispersione nell'aria degli inquinanti NOx. Si tratta di gas tossici che possono aggravare le condizioni dei malati di asma, dei bambini e di chi soffre di malattie respiratorie o cardiache.
Oltre all'odore pungente, tra i possibili effetti si annoverano irritazione delle mucose e degli occhi, problemi nella respirazione, edemi polmonari. Tra gli effetti a lungo termine figurano invece alterazioni polmonari, un aumento della suscettibilità alle infezioni polmonari, possibili danni all'apparato cardio-vascolare.
La figura riportata mostra come diversi centri abitati (in particolare Rancate, S. Albino e S. Damiano) si trovino effettivamente nella nube prevista nella relazione citata. Molte segnalazioni superano poi la zona prevista, suggerendo come le stime, pur preoccupanti, abbiano sottovalutato l'impatto dell'azienda.
I sintomi descritti da tanti residenti in questi ultimi anni sono gli stessi a cui abbiamo accennato. Perché sono stati per lungo tempo ignorati? Perché non abbiamo assistito in passato ad una seria azione dell'Amministrazione di Concorezzo a fronte di questi fatti?





11-12-13/10/2019 - MOSTRA DI MODELLI NAVALI AL CENTRO CIVICO




mercoledì 9 ottobre 2019

La Cina blocca l’import di rifiuti, caos riciclo in Europa - Il Sole 24 ORE

e la terra dei fuochi si allarga a macchia d'olio



La Cina blocca l’import di rifiuti, caos riciclo in Europa - Il Sole 24 ORE

Viale delle Industrie, Villa: “L’impianto dei rifiuti non avrà il rinnovo del contratto”

Viale delle Industrie, Villa: “L’impianto dei rifiuti non avrà il rinnovo del contratto”

A FRONTE DI 812 SEGNALAZIONI, DALLA CHIUSURA DI ASFALTI BRIANZA TRE SOLE SEGNALAZIONI! aggiornato ora

DALLA CHIUSURA DI AB ALLE ORE 14:15 DEL 9/10/2019.


I DATI PARLANO DA SOLI

1) 26/9/2019 ore 10.50 - BRUGHERIO - SAN DAMIANO -
VIA PRIVATA EDEN  FUMAGALLI
ODORE DI GOMMA BRUCIATA
LIVELLO DEL FASTIDIO: LIEVE
SINTOMO: BRUCIORE GOLA

2) 1/10 - ore 21.50 - RANCATE - FUMO - GOMMA BRUCIATA - NO SINTOMI
(riferisce incendio avvenuto nella zona industriale di Concorezzo, piuttosto distante).

3) da San Damiano (concomitante con incendio di balle di fieno dai Giardini)-


Altro dato interessante:
delle ultime 258 segnalazioni fatte a Sant'Albino ben 239 attribuiscono la causa dell'inquinamento alla famigerata Asfalti Brianza. Forse perché abitiamo tanto vicino da non poter nutrire alcun dubbio!

Nessuno nega altre possibili fonti in un territorio tanto inquinato e disseminato di abusivismo e illegalità, MA CI SEMBRA CHIARO CHE ASFALTI BRIANZA E' LA FONTE PREVALENTE del disagio di questi mesi.

Ora, col supporto dei molti che hanno costituito con noi un gruppo di lavoro potremo costruire una rete per il monitoraggio e il contrasto di tutte le possibili altre fonti.

Ma la prima battaglia è contro Asfalti Brianza



Corso di Formazione Joomla!Lombardia e CSV Monza...

Io mi sono già iscritto! Poi facciamo tutti assieme un bel blog collaborativo per Sant'Albino e San Damiano!

Paolo





(23) Viviana Veltre - ��Corso di Formazione Joomla!Lombardia e CSV Monza...

FACCIAMO CHIUDERE ANCHE LA CEM DI VIALE INDUSTRIE!

Teniamo duro, a fianco di Tino Barzetti e del Comitato di San Damiano! Un insediamento illegale al 100% ma un sacco di cautele per non pagare penali! Commentiamo con Elio: "Siamo nella "Terra dei cachi!"
CQSA



da Il Giorno del 9/1/2019

martedì 8 ottobre 2019

CULTURASASD SU WHATSAPP - SANT'ALBINO E SAN DAMIANO HANNO BISOGNO DI ARIA PULITA MA ANCHE DI CULTURA: ENTRA NEL GRUPPO









Nasce il GRUPPO "CULTURASASD" su Whatsapp

Abbiamo un centro civico a disposizione. Abbiamo lo "Scambio libri" che ci consente di riunirci e di progettare. Se hai qualcosa da proporre, talenti da offrire ma anche semplicemente voglia di incontrare gente e di costruire assieme progetti intelligenti per la nostra comunità aderisci al gruppo. Non ci sono limiti di età. Siate benvenuti, dagli otto ai 100 anni.

Intanto, per cominciare, abbiamo già a disposizione più di 1500 libri di tutti i generi, per adulti e ragazzi cui potete accedere gratuitamente e che ci sono stati donati dai nostri concittadini.

Noi consideriamo S.Albino e San Damiano due comunità strettamente connesse per cui intendiamo occuparci di tutti e due i quartieri.



CLICCA QUI PER ENTRARE NEL GRUPPO:



ps: ogni  mercoledì ci trovi al Centro civico di Sant'Albino - Via Mameli dalle 16 alle 18 




DALLA SIERRA LEONE A SANT'ALBINO - IL VIAGGIO DELLE RIFUGIATE POLITICHE

Anche il nostro Comitato esprime gratitudine per l'accoglienza offerta dalla Parrocchia.

CQSA

da noibrugherio 5-10-2019