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martedì 4 febbraio 2020

BREVE CRONISTORIA DELLA VICENDA ASFALTI BRIANZA (aggiornam. 4/2/2020)

martedì 4 febbraio 2020



BREVE CRONISTORIA DELLA VICENDA ASFALTI BRIANZA (aggiornam. 4/2/2020)

Il nostro Comitato di quartiere Sant’Albino e San Damiano è un comitato spontaneo di
cittadini che da un decennio si occupa di questioni urbanistiche ed ambientali.

Nel 2014 raccoglie a Sant'Albino (Monza) le prime segnalazioni per inquinamento che
 proviene da Asfalti Brianza, azienda che produce asfalto, sita a Concorezzo. Negli anni
 successivi seguono molte ulteriori segnalazioni, fino al picco impressionante dell’estate 
2019 (circa 900 segnalazioni raccolte mediante il blog del nostro Comitato in un mese e 
mezzo e in un’area che si amplia molto toccando Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo).

Asfalti Brianza è catalogata come "Azienda insalubre di prima classe". Dovrebbe stare

 lontano da qualsiasi centro abitato mentre qui le case più vicine sono a 50 metri.

 La presenza di sostanze cancerogene (IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici come 

benzene, toluene ecc.) è certificata perfino da una relazione di Osmotech, finanziata 

dalla stessa Asfalti Brianza, che non nega tale presenza ma cerca solo di restringerne 

l'impatto ad un perimetro di 500 m. Analisi fatte effettuare dalla trasmissione “Le Iene”

 a settembre del 2019 confermano la presenza di tali sostanze con una concentrazione 

però assai più elevata di quanto rilevato dalla reazione di Osmotech.

L’impianto di Asfalti Brianza dispone da sempre di un filtro a manica che è in grado

 di trattenere solo particelle grossolane, non le emissioni gassose (cancerogene)

Questa è fin dall’origine un’anomalia inammissibile. L’analisi delle carte finalmente ricevute 

dalle amministrazioni (dopo nostra richiesta di accesso agli atti) ci ha evidenziato un’

anomalia altrettanto inconcepibile presente fin dall’inizio del lavoro di 

questa proprietà: l'AUA (Autorizzazione unica ambientale) rilasciata da 

Provincia/Suap del Comune di Concorezzo nel 2016) non contiene indicazioni 

sulla potenza del bruciatore, come osserva anche ARPA in un sopralluogo del 

20/6/2017 (citiamo testualmente da ARPA: "la PTN del bruciatore del forno di essicazione

 non è riportata nell'atto autorizzativo"). Un po' come dare la patente senza verificare se 

guiderai un motorino o un cacciabombardiere!    Non ci sembra una prassi corretta.


Nell'estate 2017 si verifica un notevole aumento dell’inquinamento. Il nostro Comitato di
 quartiere investe allora della questione il Comune di Monza. Viene istituito un tavolo presso
 il Comune di Concorezzo. Partecipano i comuni di Monza e di Concorezzo, ARPA, ATS di 
Monza e Brianza, l’Azienda e alcuni comitati di cittadini (tra questi il Comitato Tutela di 
Concorezzo Terra Acqua Aria).
Fin dall’inizio (novembre 2017) il Comune di Concorezzo rinuncia a prendere una 
posizione rigida e cerca una mediazione con l'azienda. Non si capisce a quale titolo,
 dal momento che le informazioni reperibili in rete da chiunque, sulla proprietà di 
Asfalti Brianza non sono affatto rassicuranti (vedi link in appendice ).

I TAVOLI

Fin dal primo tavolo ARPA MB dice di essere titolata ad intervenire solo qualora il Comune

 di Concorezzo si impegni ad attivare le procedure previste dalla D.G.R. 3018/2012 che si 

occupa di “molestie olfattive”. Dato che ciò non avviene ARPA si defila, ribadendo però

 il fatto che esistono problematiche sanitarie che vanno approfondite dagli enti specialzzati

 (presumiamo  ATS), cosa che non è mai avvenuta in questi cinque anni.


( Per avere un’idea più dettagliata di come si siano svolti i lavori dei successivi tavoli rimando
 al link:


I tavoli comunque si trascinano in modo pressoché inconcludente (come sostenuto dallo
 stesso Villa, vicesindaco di Monza) fino a metà 2019.  Asfalti Brianza risulta sempre in ritardo, 
chiede continue proroghe e spesso risulta inadempiente. Eppure, i verbali ne rimarcano lo
 spirito collaborativo (!?).

A maggio 2019 (dopo un anno!) senza aver fatto alcun passo avanti vengono ribadite
 le proposte avanzate dal Comitato Tutela di Concorezzo, rimaste fino ad allora tutte
 sulla carta, e ancora ad oggi con nulla o quasi di realizzato.
Per inciso, nelle carte consegnateci dal Comune di Concorezzo non risulta alcun atto formale 
di incarico a tecnici proposti dal Comitato tutela .

Il  4 luglio 2019 finalmente un'ordinanza del Comune di Concorezzo sollecita all'azienda la
 realizzazione di alcuni interventi impiantistici, che dovrebbero concludersi ad agosto 2019 
e ridurre consistentemente l'impatto delle emissioni.

Il 29/7/2019 la Provincia comunica ad Asfalti Brianza e al Comune di Concorezzo che 

qualsiasi modifica impiantistica seppur non sostanziale, richiede la propria preventiva

 autorizzazione (e 60 gg di tempo utile per le verifiche).


Agosto 2019    Viene ordinato dalla Procura di Monza il sequestro degli atti relativi ad 
Asfalti Brianza presso gli Uffici comunali di Concorezzo.

In vista di un ormai prevedibile sopralluogo sembra ci sia urgenza di “fare pulizia”.  
Esplode infatti un inquinamento fortissimo che specie a tarda sera rende l'aria irrespirabile.

Varie persone finiscono al Pronto soccorso mentre anche parecchi animali domestici
 hanno disturbi (nausea e vomito). Qualche organo di stampa segnala perfino il ritrovamento
 non lontano da AB di alcuni gabbiani morti che non recano segni di ferite.

Il Comitato di quartiere Sant'Albino, raccogliendo le sollecitazioni dei cittadini organizza due 
assemblee pubbliche molto partecipate (2/8 e 2/9/2019) alle quali invita i “tecnici” del 
Comitato Tutela di Concorezzo (depositari di carte e ‘progetti) che però non intervengono.

Sempre il Comitato di quartiere Sant’’Albino avvia una raccolta di segnalazioni di 

inquinamento. In un mese e mezzo raccoglie più di 850 segnalazioni. L'area interessata,

 inizialmente limitata a Sant'Albino e San Damiano si allarga progressivamente ad una

 cerchia di circa tre chilometri di raggio coinvolgendo Cederna, il quartiere Libertà di

 Monza e ampie zone di Agrate e Brugherio fino ai confini con Cologno Monzese.


Il 7/8/2019 Il comune di Agrate presenta un primo esposto ai Carabinieri.

Il 13/8//2019 il Sindaco di Concorezzo Capitanio emette una ordinanza sindacale con la

 motivazione di consentire subito la modifica del bruciatore senza attendere le verifiche 

della Provincia. L’ ordinanza è del tutto priva di indicazioni in merito alle altre misure

 di tutela della salute.  Il bruciatore di capacità produttiva maggiore creerà ancor più 

emissioni del precedente.


4-9-2019 - SOPRALLUOGO ARPA
In seguito a numerose segnalazioni Arpa interviene ma a impianto fermo. Rileva comunque
 una gestione dei rifiuti non adeguatamente compartimentata con possibili emissioni gassose
 nelle varie fasi. Verbalizza che i camion escono senza copertura. Vincenzo Bianchi di AB spiega
 che i camionisti sono padroncini ma ARPA rileva che è compito di AB verificare che la copertura
 ci sia. Bianchi afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per produrre conglomerato
 bituminoso cosa che invece avviene per il fresato dei propri cantieri. Ma di ciò, dice ARPA, non
 fornisce documentazione. AB non ha un registro per segnare gli orari di accensione e 
spegnimento né registrazione delle temperature.
Essendo l'impianto fermo ARPA non può registrare ulteriori problematiche ma fa delle proposte
 fra cui l’attivazione della DGR 3018. Aggiunge anche testualmente: “Si evidenzia inoltre che 
il problema delle molestie olfattive è in prima istanza un problema di carattere sanitario che
 richiede il coinvolgimento di soggetti in grado di esperire valutazioni specifiche per tale
 impatto.

20/9/2019 membri della trasmissione “Le Jene” fanno un blitz a casa del sindaco Capitanio
 e poi nell’azienda girando il servizio che andrà in onda poi il 12/11/2019.
Nei giorni successivi giornali locali e nazionali danno grande risalto al blitz.

24/9/2019 Finalmente anche il comune di Monza, sensibile alle sollecitazioni mediatiche
 e molto sensibile alla propria immagine,  si sveglia e deposita un esposto alla Procura
 della Repubblica di Monza.

25/9/2019 – SEQUESTRO - Intanto la Procura della Repubblica di Monza sta indagando 
sull’azienda e ne decide il sequestro preventivo urgente per scorretta gestione dei rifiuti.

Nel corso del sequestro emerge anche la presenza di rifiuti pericolosi, di percolato nelle 
fognature.  A poca distanza da un pozzo di acqua potabile di Brianzacque.

La Procura decreta che i rifiuti presenti dovranno essere caratterizzati (analizzati) e smaltiti

 secondo rigido controllo e affida la responsabilità al Comune di Concorezzo che in realtà

 non può garantire una presenza continuativa dei propri vigili urbani per cui le operazioni 

(notturne) vengono controllate “a campione”. 

A noi pare una procedura che offre poche garanzie.


Nel corso dell’intervento della Procura emerge negli  spazi  di  Asfalti  Brianza  la presenza 
 di  una  sorta  di  azienda  “ fantasma ” ,  denominata  Wu  Bau 

Da una ricerca in rete questa azienda risulta vincitrice di appalti milionari.

Il 15/10/2019 anche “Il Giornale” dedica un servizio con video alla vicenda Asfalti Brianza”. 

RIPRESA ATTIVITA’ (19/11/2019) - Non tutto in Italia va a rilento.                                   

  Per ottenere il permesso di riapertura Asfalti Brianza presenta un piano di smaltimento

 dei rifiuti di 266 pagine in data 25/10/2019. 

Tutti gli enti in indirizzo studiano con grande solerzia il malloppo tanto che il 19/11/2019

 l'Azienda è già riaperta!

Nonostante il sequestro in realtà permanga, la Procura della Repubblica di Monza,sospinta 

presumibilmente a ridurre l’enorme massa di rifiuti, una montagna alta una ventina di 

metri, consente infatti la ripresa di attività in forma ridotta (solo di notte) e “sperimentale”.

L’Azienda infatti argomenta di poter utilizzare una maggiore quantità di fresato (asfalto

vecchio recuperato dalle strade, quindi più impuro e contaminato) e di poterlo “lavorare” 

con temperature più basse utilizzando “additivi”, dei quali peraltro nessuno conosce la

 composizione e le eventuali “ricadute” in termini di ulteriore inquinamento.

Di certo gli additivi hanno l’effetto di “coprire” le puzze con un odore indefinibile di tipo

 dolciastro, senza tuttavia alcuna evidenza comunicata in relazione al fatto che possano

 neutralizzare la tossicità delle emissioni.

Nessuno fa cenno al fatto che fino a questo momento AB ha sostituito solo il bruciatore

 (cosa che ha coinciso con emissioni più impattanti e fastidiose in un’area assai più vasta 

di prima), e quindi continua a “bruciare” utilizzando un impianto obsoleto e un filtro

 a manica del tutto inadeguato a contenere emissioni gassose (come sono quelle

 cancerogene).


12/11/2019 SERVIZIO DE “LE IENE”: “VIVERE RESPIRANDO ASFALTO”. Va in onda
  il servizio.
Nei giorni successivi ovviamente la stampa locale e nazionale riporta ampia eco del servizio.

17/11/2019 - Il Sindaco Capitanio di Concorezzo comunica che ATO MB HA INVIATO AD
 ASFALTI BRIANZA UNA DIFFIDA PER SCORRETTA GESTIONE DEGLI SCARICHI 
METEORICI E FOGNARI.
Tale anomalia desta molta preoccupazione e va assommata a quanto già rilevato durante
 il sopralluogo che ha preceduto il sequestro: rilevazione di percolato da aree ove erano
 ammassati anche rifiuti pericolosi, il tutto in un’area nella quale è presente un pozzo di 
Brianzacque e in cui (come precisa la stessa AUA) la falda è appena a tre metri dalla 
superficie e non è protetta da alcuno strato argilloso. Per questo il nostro Comitato 
chiede da mesi verifiche della falda oltre a carotaggi su ampia area.
Il 22/11/2019 interviene anche la Prefetta di Monza che impone finalmente ad ARPA 
e
 ad ATS di elaborare un piano di monitoraggio rapido e coordinato in collaborazione 
col Comune di Concorezzo. Entro il 24 gennaio 2020 Asfalti Brianza dovrà aver smaltito tutta la montagna di fresato ammassata in cortile.

Il 26/11/2019 si tiene la Conferenza dei servizi che rileva la mancanza di documenti e

informazioni necessarie da parte di Asfalti Brianza e rinvia il tutto al 10 gennaio 2020.

Nella stessa giornata vi è un secondo blitz de “Le Iene”.

Intanto i comunicati del Comune di Concorezzo descrivono le fasi previste per il piano

 proposto alla Prefetta (17/12/2019).

Eccone una prima restituzione:

“Martedì 17 dicembre presso il Comune di Concorezzo si è tenuto un incontro di aggiornamento in merito alla questione di Asfalti Brianza. Presenti alla riunione l’assessore al Territorio Silvia Pilati, il vicesindaco di Monza Simone Villa, i funzionari della Provincia MB, i tecnici di ARPA e di ATS. Nel corso della riunione è stato dato aggiornamento sulla procedura di verifica della salubrità dell’aria che ha preso il via ufficialmente nel corso della riunione del 12 dicembre in Prefettura.


Il piano di lavoro, redatto in collaborazione da ARPA ed ATS, prevede tre differenti tipologie di campionamento dell’aria e verrà effettuato da parte di ARPA con anche la collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte.
Un tipo di campionamento verrà effettuato con il Canister, uno strumento in grado di effettuare un campionamento istantaneo dell’aria anche in occasione di particolari casi di molestie olfattive segnalati dai cittadini.
Mercoledì 18 dicembre ha invece preso il via l’installazione di cinque campionatori passivi, posizionati in cinque siti distinti individuati sul territorio dei quattro comuni interessati dalla questione, che serviranno per effettuare il monitoraggio a medio termine che durerà complessivamente tre settimane, distribuite nell’arco di due mesi, in relazione all’effettiva attività dell’azienda. Punti scelti sulla base dello studio di ricaduta delle emissioni e sulla base delle segnalazioni effettuate dalla cittadinanza nei mesi scorsi.
Resta poi confermato il terzo tipo di campionamento tramite il monitoraggio, sempre di medio periodo, con dei campionatori attivi che verranno installati nel mese di gennaio.

I risultati delle analisi dei campionamenti saranno disponibili nel mese di marzo in modo da rendere possibili le valutazioni relative alla qualità dell’aria. Contemporaneamente verrà attivata, da parte di ATS, un’indagine epidemiologica sulla popolazione coinvolta.

Nel corso della riunione è stata inoltre spiegata la procedura per l’attivazione della DGR 3018 per quanto riguarda le emissioni odorigene (NDR: annusatori e schede di segnalazione).

L’attenzione sulla questione di Asfalti Brianza rimane alta e sono attivi diversi tavoli di lavoro per gestire i diversi ambiti della problematica. È fondamentale, ora più che mai, il rispetto da parte dell’azienda di tutte le scadenze previste. In particolare, rimane confermato il termine, espresso dall’ordinanza del Comune di Concorezzo, del 24 gennaio 2020 per concludere lo smaltimento dei rifiuti da parte dell’azienda.”

Per quanto leggiamo sulla stampa il Piano ha secondo noi notevoli pecche.


  • IN PRIMO LUOGO, NON SI PARLI PIU’ DI "MOLESTIE OLFATTIVE", DI DGR 3018 E DI "ANNUSATORI" E SI PARLI DI RISCHIO DI CANCRO.

  • I SOLI CONTROLLI NECESSARI E INCONFUTABILI SONO QUELLI FATTI NEL CAMINO, CON IMPIANTO A MASSIMO REGIME E PER UN PERIODO LUNGO.

  • I CONTROLLI VANNO EFFETTUATI DAL NOE DEI CARABINIERI (perché è reparto specializzato e perché non è pensabile che istituzioni che per cinque anni non hanno fatto nulla ora si attivino per trovare risultati che potrebbero far saltare molte teste).

  • LA TEMPISTICA PROGRAMMATA PER I CONTROLLI SEMBRA DESTINATA A NON CONSEGUIRE ALCUN RISULTATO (SALVO QUELLO DI TAPPARCI LA BOCCA PER SEMPRE). Si controllano emissioni (non nel camino) in una stagione di bassissima produzione, finestre ermeticamente chiuse, umidità, alto livello di smog da riscaldamenti e veicoli. Se i vari nasi elettronici ecc. sono così efficienti perché non sono stati attivati negli anni scorsi o almeno immediatamente a luglio e agosto di quest'anno quando AB ha prodotto emissioni tanto insopportabili che perfino cani e gatti vomitavano? (con circa 900 segnalazioni da parte della popolazione!).  
  • LA MODALITA' DEI CONTROLLI NON È CONVINCENTE. Finora ci pare di aver capito che non ci sarà alcun monitoraggio nel camino ma UN SOLO CANISTER affidato ai vigili urbani di Monza (perché mai?) che dovrebbero correre di notte a piazzarlo SU CHIAMATA, cioè se qualche cittadino (nonostante le finestre chiuse, la produzione a scartamento ridotto, la consapevolezza di AB di essere sotto controllo e di non poter rischiare alcunché) dovesse comunque segnalare particolari emergenze. Dalle nostre letture risulta anche che l'affidabilità dei vari campionatori è condizionata da una quantità di altri fattori (vento, umidità, livelli circostanti di smog da veicoli, da riscaldamento e da altri impianti industriali; utilizzo di additivi, come nel nostro caso, usati per abbattere alcuni elementi inquinanti e soprattutto per "coprire" le "molestie olfattive" ecc. ecc.).

  • GLI UNICI FILTRI IN GRADO DI AGIRE SULLE EMISSIONI GASSOSE SONO QUELLI AI CARBONI ATTIVI, ma sono costosi, vanno cambiati di continuo e soprattutto tengono traccia di tutto ciò che vi passa attraverso.

  • ASFALTI BRIANZA non è un'azienda qualsiasi. Questa proprietà (vedi anche l’appendice a fondo post *) si è distinta nei decenni per problematiche denunciate dalla popolazione di Segrate, Monza, Agrate, Brugherio, Concorezzo. È sempre stata inadempiente e in ritardo anche sui tavoli promossi dal Comune di Concorezzo (a che pro?). Ha ufficialmente quattro dipendenti, debiti pesanti con INPS e INAIL per il mancato versamento dei contributi; un capitale sociale di 10.000 euro.
La montagna di rifiuti che andrebbe rimossa entro il 24 gennaio rimane là, intatta, ben più alta del camino. AB ha un impianto antidiluviano. AB non è un'azienda strategica per il paese.
Come si spiega tutta questa cautela e la disponibilità mostrata per anni nei suoi confronti da parte dell'Amministrazione comunale di Concorezzo e non solo? Incapaci di intervenire per cinque anni ora mostrano una gran fretta di attivare misure formalmente corrette (la DGR 3018), ma sostanzialmente sbagliate? 

Crediamo che in questo contesto anche le poche figure positive, come i sindaci di Agrate e Brugherio e più recentemente la Prefetta, rischino di essere fuorviate da una ricostruzione parziale che si focalizza solo sugli ultimi eventi e che si richiama solo alle norme riguardanti le "molestie olfattive".
Ma noi la storia la conosciamo tutta e non intendiamo recedere.

10 /01/ 2020  Seconda Conferenza dei servizi.  Asfalti Brianza presenta una documentazione corposa  ma del tutto insoddisfacente rispetto alle richieste, mostrando oltretutto di non essere in grado di operare lo smaltimento rifiuti come ordinato nella seduta precedente. Per l’ennesima volta si concede ad AB una proroga. Potrà produrre i documenti entro il 20/1 (per ulteriore incontro del 23/1/2020.

Il Comitato di Quartiere con l’aiuto dell’Associazione Minerva di Concorezzo rileva che a meno di 200 mt dall’enorme montagna di vecchio catrame, accumulata a cielo aperto nello spazio dell’azienda, si trova un pozzo gestito da Brianza Acque.
La documentazione dell’azienda sembra rilevare una diversa misurazione prendendo però una vecchia fotografia da google maps.


La trasmissione Le Jene aggiorna il servizio precedente,


ed esattamente come in occasione del loro primo servizio le amministrazioni di Concorezzo e Monza si attivano immediatamente.

Da Concorezzo Mauro Capitanio parla di “due passi indietro” da parte di Asfalti Brianza. “La partita è stata gestita in maniera molto superficiale e non si capisce dove sia il confine fra la non percezione della gravità della situazione e l’incompetenza dell’azienda”, dice il sindaco.


Da Monza Dario Allevi e Simone Villa (vicesindaco) dichiarano che:”….al termine di questo iter non esiteremo a rivolgerci ancora alla Procura”.

Si materializza per la prima volta anche l'Assessore alla sicurezza  Arena 



Noi del Comitato di Quartiere S.Albino riteniamo scandaloso rinnovare l'AUA in assenza di un sacco di interventi a suo tempo promessi e mai realizzati.

Continuiamo a ripetere che OCCORRONO CONTROLLI DELLE EMISSIONI NEL CAMINO  CON FILTRI A CARBONI ATTIVI E IMPIANTO A MASSIMO REGIME e che occorre la SUPERVISIONE DEL NOE DEI CARABINIERI. E’ poco plausibile che gli stessi enti che sono stati parte in causa in questi cinque anni e mezzo giungano ora a dichiarare che abbiamo vissuto tutti questi anni in presenza di rischi gravi per la salute.
Inoltre non abbiamo a che fare con una azienda qualsiasi. Il 17/1/2020 assistiamo all’ennesimo colpo di teatro da parte di Asfalti Brianza che, non in grado di produrre la documentazione richiesta, rinuncia al rilascio della nuova AUA per “modifica non sostanziale” all’impianto ma annuncia che presenterà richiesta per una modifica sostanziale. Presumendo con ciò di prorogare ad infinitum lo status quo. Posizione peraltro avallata in qualche modo dal sindaco Capitanio che dice che a questo punto “vige la condizione in essere”. Annuncia peraltro che manderà comunicazione a Prefettura e Procura del mancato smaltimento dei rifiuti che AB avrebbe dovuto inderogabilmente realizzare entro il 24/1/2020.  



Alle due autorità si rivolgono anche i  sindaci di Agrate  e Brugherio con una lettera dai toni molto preoccupati.
Intanto Capitanio durante il Consiglio comunale di Concorezzo (29/1/2020) deve ammettere che effettivamente il cumulo dei rifiuti di AB è situato a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque (cosa su cui tutti finora avevano taciuto) e che resta aperta la diffida di ATO MB per irregolarità nella raccolta degli scarichi meteorici di prima pioggia. In compenso Brianzacque garantisce che la qualità dell’acqua a Sant’Albino rispetta i parametri. Fortunatamente anche i controlli fatti effettuare dagli utenti dell’Orto comunitario a Sant’Albino sembrano rassicurare.
Intanto i controlli da DGR 3018 (“annusatori” ecc.) vengono sensatamente sospesi perché al momento la produzione è ridotta, AB è costretta dalla Procura a non ricorrere al fresato ma può utilizzare “additivi” profumati, le finestre sono chiuse e l’inquinamento diffuso da traffico e riscaldamenti talmente alto da non consentire risultati attendibili. Secondo noi per gli stessi motivi non daranno risultati credibili i controlli che si effettuano mediante  canister e campionatori vari. Che queste verifiche siano poco utili lo dimostra il fatto che nei giorni dei controlli al camino (20 e 21/1/2020) il nostro modulo di segnalazioni da parte dei cittadini ha raccolto 1  sola segnalazione di “lieve odore” a fronte di 900 segnalazioni di luglio e agosto 2019, mesi in cui l’azienda, col fiato della Procura sul collo, ha evidentemente dato fondo alla sua più abituale produzione.
Intanto comunque Asfalti Brianza, nonostante tutto, continua lavorare, sia pure in forma ridotta, con il solito impianto obsoleto, cui è stato cambiato solo il bruciatore, con una pretesa anzi di aumentare di 4 volte il volume delle emissioni, col solito insufficiente filtro a manica, senza alcuno degli  accorgimenti promessi per ridurre il rischio sanitario e senza alcuna messa a regime autorizzativa.
Eppure, se volesse, Asfalti Brianza potrebbe porre fine assai rapidamente a questa diatriba. Basterebbe adottasse (o che qualcuno le imponesse di adottare) filtri ai carboni attivi, in grado di contenere anche le emissioni gassose. Ma costano, vanno cambiati di frequente e soprattutto RECANO TRACCIA DI QUANTO VIENE BRUCIATO.
  

In attesa di un incontro con la Prefetta convocheremo a breve un'assemblea pubblica che, in assenza di altre garanzie, preparerà una forte mobilitazione.


Per concludere: HACKERAGGIO INFORMATICO?
Dai primi di dicembre 2019 a tutto oggi il nostro blog (http://comitatosantalbino.blogspot.com) che svolge anche funzioni di utilità sociale (vedi ad es. un recente messaggio del medico di base ai suoi pazienti) subisce un boicottaggio digitale per cui risulta impossibile inserire direttamente su Facebook qualsiasi post, indiscriminatamente e indipendentemente dai contenuti. Inoltre, anche nostri gruppi WhatsApp collegati all’impegno sul tema Asfalti Brianza e raggruppanti più di un centinaio di persone subiscono quasi quotidianamente attacchi mediante inserimento di link da siti pornografici.
Un po’ come a Segrate alcuni anni fa, quando una grossa mobilitazione della cittadinanza contro i proprietari (gli stessi di A.B.)della poi fallita Lucchini & Artoni fu boicottata mediante distruzione notturna di tutti i manifesti di convocazione affissi (notizia riportata dalla stampa). Sarà un caso?

CQSASD




APPENDICE DEDICATA A NOTIZIE TRATTE DALLA STAMPA A PROPOSITO DI ASFALTI BRIANZA E SUA PROPRIETA’:


  • una rassegna stampa che desta qualche preoccupazione:



E ancora altre notizie:

Oltre a ulteriori questioni (informativa DIA per subappalti “anomali”, multe, problematiche giudiziarie per i lavori al Quartiere Santa Giulia di Milano ecc.) per anni la Lucchini & Artoni, appartenente agli stessi Bianchi proprietari di Asfalti Brianza, venne contestata dalla popolazione di Segrate a causa di miasmi e rumori, specie notturni.
Consiglio comunale di Segrate del 26/9/2011 - INTERROGAZIONE N. 26 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DELLA DITTA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEL CONSIGLIERE P. MICHELI - INTERROGAZIONE N. 27 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “DISTURBI CAUSATI AI CITTADINI DI SEGRATE DALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA, DALLA POLVERE E DAL RUMORE DERIVANTI DALL’ATTIVITA’ DELLA DITTA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEI CONSIGLIERI L. RADAELLI E S. CARRIERI - MOZIONE N. 10 DEL 26.9.2011 AD OGGETTO: “DELOCALIZZAZIONE DELLA LUCCHINI ARTONI” A FIRMA DEI CONSIGLIERI P. MICHELI E G. ROSA
13/3/2012 -  la Procura della Repubblica di Milano indaga sulla “Lucchini & Artoni” per eventuali reati ambientali e sequestra un’area di 30.000 mq della L.& A. dove sarebbero stati stoccati rifiuti pericolosi” (dal sito di “Libera”   http://liberamb.altervista.org/wp-content/uploads/2014/01/Report_mafie_a_Milano_e_in_Lombardia_sesta_edizione_aggiornato_25_10_2012.pdf).

1/8/2012  Viene sottoscritto l’atto costitutivo della società Asfalti Brianza.

Dopo soli due giorni, cioè il 3/08/12 si dichiara aperta la procedura di fallimento concordato della Lucchini & Artoni.

A seguito di ciò inizia anche un calvario per più di 200 dipendenti (erano dipendenti non padroncini come pare sia adesso), per la maggior parte autotrasportatori. Intanto però i lavori e l’emissione di odori contro cui la popolazione si mobilita proseguono (inspiegabilmente) per quasi un anno all’interno del perimetro della Lucchini & Artoni.
Col senno di poi probabilmente in quei giorni ci si appresta a trasferire altrove lavorazioni…e polemiche.
La procedura di fallimento va avanti e nel 2017 si procede ad asta giudiziaria (su una base di 4.700 Euro) dei beni rimasti, atti a rifondere (si presume molto parzialmente) i creditori.
L’8/1/2014 Vincenzo Bianchi, reduce dal fallimento di L & A, compra dai Ferrario, con una società (la AB) che ha capitale sociale di 10.000 (diecimila) Euro l’impianto di Concorezzo pagandolo una cifra di 1 milione e 400mila €+IVA (unmilionequattrocentomila euro più IVA), tramite una comparente (a quanto risulta dall’atto notarile), tale Rito Maria Angela.

Il 27-2-2014 viene presentata in Provincia la richiesta di voltura delle autorizzazioni dalla Ferrario Costante srl alla Asfalti Brianza srl.

Il 4/3/2014 la Edil Bianchi (ex Lucchini & Artoni) dichiara di spostare la produzione di Bitume da Segrate (indiviniamo dove?) e per la “riqualificazione “ dell’area propone all’amministrazione di Segrate un progetto di lottizzazione che offrirà al Comune 3.500.000 euro di oneri di urbanizzazione all’anno (per tre anni).Vedi qui:  https://www.7giorni.info/cronaca/segrate/la-dove-cera-la-lucchini-artoni-ora-capannoni-e-uffici.html  





Alleghiamo anche mappa delle segnalazioni raccolte dal nostro Comitato
Mappa delle segnalazioni prodotte da CQSA - realizzata da La Rondine di Concorezzo)








































Pozzo Brianzacque - a meno di 200 m. (linea rossa)

Elaborazione La  Rondine





mercoledì 29 gennaio 2020

29/1/2020 Consiglio Comunale di Concorezzo


venerdì 31 gennaio 2020


RESTITUZIONE PUNTUALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CONCOREZZO (29/1/2020) - C'eravamo anche noi


COMPLETIAMO IL SUNTO DI IERI.

Molto deludente. Di fronte alle continue inadempienze di Asfalti Brianza il sindaco Capitanio di Concorezzo che, ricordiamo, potrebbe chiudere o far delocalizzare immediatamente l'Azienda solo lo volesse (in quanto azienda insalubre di prima classe) ci ha raccontato più o meno la solita narrazione: vedremo la Procura; ci incontremo in Prefettura ecc. Ci ha spiegato ancora, ma anche questa volta non nei dettagli, la sequela dei controlli previsti, formalmente corretti ma temiamo sostanzialmente sbagliati ed inutili per modi e soprattutto tempi. Ha commentato con qualche sorriso imbarazzato la presa di posizione autonoma dei  sindaci di Agrate e Brugherio. Ha dovuto ammettere che in effetti oltre a tutte le altre manchevolezze ancora dopo la scadenza del 24/1/2020 Asfalti Brianza non ha sgomberato neppure i rifiuti che violavano la distanza di 200 m. dal pozzo di Brianzacque previsti dalla legge (altra cosa che finora veniva sottaciuta).
Quanto ai tempi dello smaltimento della montagna Capitanio ha detto che spera che si realizzi entro la prossima estate (sic!)..


10:20 - 10:22 Intervento di Trussardi per criticare il fatto che si parli di AB solo alla fine.
10:22 - 10:26 Borgonovo risponde seccato
10:26 Intervento di Capitanio che da gli aggiornamenti su Asfalti Brianza
Dice che rispetto alla salubrità dell'acqua Brianzacque ha garantito che i campionamenti non hanno rilevato inquinamento. Peraltro Brianzacque avrebbe utilizzato cautele particolari inserendo FILTRI AI CARBONI ATTIVI (misura che, osserviamo noi, Asfalti Brianza si guarda bene dall' assumere  per le proprie emissioni e che nessuno le impone di fare!)
Resta ancora aperta la DIFFIDA da parte di ATO MB per la mancanza di un progetto per gli scarichi meteorici di  prima pioggia, non gestiti in modo corretto. Nota: Asfalti  Brianza ha precedentemente risposto (Conferenza dei servizi del 23/1/2020) di aver sistemato tutto nel 2016 salvo dover "provvisoriamente" (dal 2016 a oggi) scaricare nella fognatura di privati in attesa della realizzazione della fognatura in Via Adda. Domanda: dal 2016 ad oggi chi ha fatto/non fatto verifiche su questa situazione?
Quanto alla salubrità dell'aria Capitanio dice che sono stati eseguiti tre cicli di campionamenti passivi. Poi il 20/1 e il 21/1/2020 sono stati effettuati campionamenti al camino. Noi in proposito  dobbiamo osservare che, come previsto, in quei due giorni il nostro modulo ha raccolto si  e no  una sola segnalazione per lieve odore a  fronte di un migliaio di segnalazioni di luglio e agosto 2019.  Evidentemente questo protocollo di controlli ha qualche falla. Il tema è  che a luglio e agosto, col fiato della Procura ormai sul collo Asfalti Brianza ha dato fondo a tutte le sue giacenze mentre ora subisce controlli concordati, va a regime ridotto, temperature basse, uso delle sole materie prime senza aggiunte (salvo "additivi" di non nota composizione e dalle altrettanto ignote ricadute sulla salute) ecc. Non proprio le sue attività standard.
Capitanio ha poi detto che è stato (finalmente) sottoscritto il protocollo con la Polizia Locale di Monza e che i cittadini, in caso di picchi di fastidio potranno allertare gli agenti che accorreranno con il "canister" (naso elettronico).
I risultati di tali campionamenti dovrebbero essere disponibili dai primi di febbraio e verranno discussi al Tavolo della Prefettura cui il Sindaco di Concorezzo ha chiesto anche la  partecipazione di ATO MB (per le questioni di salubrità delle acque) e i Vigili del Fuoco (per le questioni relative alle autorizzazioni antincendio).
Capitanio ha per la prima volta chiarito che la richiesta di modifica dell'AUA (da analizzare in Conferenza dei servizi il 10/1 e poi prorogata al 23/1/2020) aveva la finalità di consentire lo smaltimento della montagna di fresato utilizzandolo nella produzione. Quindi nulla che avesse la finalità di ridurre o contenere le emissioni e la tutela della salute. La stessa finalità prevalente (cioè lo smaltimento dei rifiuti) avrebbe motivato anche la riapertura "parziale e sperimentale" dell'azienda da parte della Procura della Repubblica. 
Del resto anche la prima ordinanza (13/8/2019) ci sembra avesse la sola finalità di cambiare il bruciatore, tanto che solo questo è stato fatto (con la pretesa oltretutto di aumentare di 4 volte le emissioni per consentirne l'aspirazione dall'area di produzione e carico).  
La rinuncia alla nuova AUA da parte di Asfalti Brianza ripristina, chiosa Capitanio, le condizioni in essere precedentemente,  cioè vale l'AUA di prima. Sulla carta Asfalti Brianza torna alla produzione "ridotta e sperimentale "(?) decretata dalla Procura e non può fare uso di fresato ma deve produrre solo da materie prime.
Poi Capitanio ha relazionato sul cronoprogramma presentato da Asfalti Brianza per lo smaltimento. Tale programma doveva concludersi il 24/1/2020. Avvicinandosi la data Asfalti Brianza aveva richiesto l'ennesima proroga accampando come giustificazione il maltempo e la difficoltà di trovare cave disponibili ad accogliere i rifiuti. Il Comune  non avrebbe assentito a tale richiesta. Ma visto che ora "si spera" che la montagna sparisca "entro la prossima estate" pare di capire che la proroga qualcuno alla fine l'abbia accordata.
Rispetto al mancato smaltimento Capitanio dice  che sia per il  mancato rispetto dell'ordinanza del 13/8/2019 (messa in opera del nuovo bruciatore e altre modifiche impiantistiche) sia per il mancato rispetto dell'ordinanza sullo smaltimento rifiuti il Comune, espletato un sopralluogo che ha  riconosciuto in modo formale il mancato rispetto delle indicazioni date si accinge entro una o due settimane a comunicare notizia di reato all'autorità giudiziaria che deciderà poi quali sanzioni (civili o penali) vadano erogate.
Nulla ha detto Capitanio di come siano avvenuti finora lo smaltimento e soprattutto la "caratterizzazione" dei rifiuti. Capitanio stesso aveva affermato che la polizia locale di Concorezzo non era in grado di supervisionare h 24 le operazioni per cui ci si era limitati a chiedere ad AB di segnare in un registro gli orari di smaltimento effettuando poi visite a campione. Una procedura che ci era sembrata assai poco adeguata. Si era parlato dell'invio di campioni a un laboratorio di Brescia ma non era chiaro chi lo avesse incaricato e non vi sono state restituzioni in merito agli esiti.
CAPITANIO HA COMUNICATO CHE NEPPURE LA FASCIA DI RISPETTO DEI 200 METRI PREVISTA DALLA LEGGE PER IL POZZO DI BRIANZACQUE E' STATA ADEGUATAMENTE LIBERATA, anche se, ha aggiunto, il lavoro è stato eseguito oltre il 90%. Pare di capire che d'ora   in poi AB opererà col compasso tenendo pulita l'area strettamente necessaria mentre per il resto della montagna, ha detto il Sindaco, è difficile proporre tempi anche per via delle indagini della Procura. Si spera, ha concluso, che la montagna sia smaltita entro la prossima estate (sic!).
Poi Capitanio ha riferito sulla questione "molestie olfattive" e procedura da DGR 3018. Con una decisione che condividiamo tali interventi sono stati rinviati (ora la produzione è bassa, le finestre chiuse e l'inquinamento diffuso è pesante).

1:43 Intervento di Francesco Facciuto de "La Rondine". In primo luogo ha fatto rilevare che una tale marea di informazioni offerte dal sindaco in assenza di comunicazioni preventive vanifica la funzione di dialogo e controllo dell'opposizione, totalmente esclusa dalla partecipazione ai tavoli .
Partecipazione che viene ulteriormente richiesta.
Facciuto ha confermato l'impressione che Asfalti Brianza con la sua montagna di rifiuti tenga in ostaggio l'amministrazione di Concorezzo. Nel precedente consiglio comunale il sindaco sembrava aver indicato la scadenza del 24/1 per lo smaltimento rifiuti come assolutamente inderogabile. Dunque ci si attendono sanzioni decise.
Intanto si rileva che i 200 m. di rispetto dal pozzo sono stati violati e questo oltre ad una violazione di legge si configura anche come violazione urbanistica.
Facciuto osserva poi che il piano di campionamento emissioni non sembra adeguato se è vero che il 20 e 21/1 si sono registrate pochissime segnalazioni (a fronte delle quasi mille di luglio e agosto 2019).
Osserva poi che Brianzacque usa filtri ai carboni attivi e AB no. Chiede anche commenti sulla lettera dei sindaci di Agrate e Brugherio a Procura e Prefettura.
10:51 Risposta di Capitanio - Già sui giornali Capitanio aveva commentato che gli altri sindaci scrivono mentre lui ci va di persona. Questa volta sostanzialmente dice che "sono liberi di fare"  e fa intendere che gli altri sondaci hanno bisogno di visibilità.
Conferma la totale collaborazione delle varie istituzioni (finalmente, dopo 5 anni  e mezzo, diremmo noi!).
Alla questione delle sanzioni ecc. ribadisce quanto detto  prima (comunicherà notizia di reato e la  decisione sarà dell'autorità giudiziaria). Per lui non c'è in atto alcun ricatto da parte dell'azienda che anzi in  questa situazione di produzione ridotta ci perde (ma noi ci chiediamo se è proprio vero in questo periodo).
Dice che se l'azienda riaprisse a pieno regime si rifaranno i controlli. Del resto - dice - non
credo che la gente avrebbe apprezzato 4 o 5 settimane di pieno regime per fare analisi. Cosa che a noi non risulta vera perché basterebbe un solo giorno di analisi nel camino con impianto a massimo regime per capire cosa viene emesso.
Capitanio ha poi ricordato che al suo insediamento aveva subito convocato Azienda e Comitati e concordato nuove misure: bruciatore (da mettere subito); filtri e cappe ( entro settembre).
L'intervento della Procura poi ha inevitabilmente bloccato questo iter. A suo tempo si era lamentato di quello della Provincia che voleva analizzare meglio la questione del bruciatore (stop bypassato con l'ordinanza del 13/8/2019).
Ad oggi comunque - ha detto  - l'impianto non è stato messo a regime e Asfalti Brianza non ha potuto produrre nuovi dati sulle emissioni (era una ennesima richiesta di autocertificazione?).

11:03 replica Facciuto - Gli esponenti de "La Rondine" hanno per l'ennesima volta chiesto una specifica seduta di Consiglio comunale dedicata alla vicenda Asfalti Brianza e ad una analisi più puntuale delle carte e di quanto fatto in questi 5 anni e  mezzo. Il sindaco a questo  punto ha preferito lasciare la parola a Borgonovo (!). Il quale, in particolare col supporto della consigliera della Lega Musetta ha rivendicato la bontà della scelta di una assemblea pubblica come strumento di massima partecipazione. Entrambi hanno manifestato l'intenzione di chiamare alla partecipazione anche i comitati, tra i quali hanno dovuto necessariamente citare anche il nostroIn particolare la Musetta ha citato il Comitato Tutela terra, acqua e mare di Concorezzo.

Chiarimento rispetto al nostro Comitato 
Cogliamo l'occasione per chiarire ancora una volta che fino al tavolo del 4 Luglio 2019 noi abbiamo sostenuto in buona fede la scelta dei tavoli di dialogo con l'azienda. Quando tra luglio e Agosto 2019 Asfalti Brianza ha riempito di miasmi  asfissianti le case di Sant'Albino e San Damiano abbiamo convocato due assemblee pubbliche (2/8 e 2/9/2019).  Nonostante il nostro pressante invito nessuno degli esperti che avevano  animato i tavoli, proposto modifiche impiantistiche e scelto i tecnici si è presentato. Per inciso tra le carte cui abbiamo avuto accesso non ci risulta al momento alcun curriculum né lettere d'incarico che possano suffragare il ruolo di indirizzo assunto ai tavoli da queste persone. All'esplodere dell'inquinamento ci siamo interrogati e abbiamo in pochi  minuti letto abbondante materiale sui precorsi della proprietà di Asfalti Brianza. Per cui vorremmo chiarire che quello che oggi si sta battendo per fare chiarezza sulla questione Asfalti Brianza è IL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO E SAN DAMIANO CHE HA QUESTA CONFIGURAZIONE DA UNA DECINA D'ANNI. Nessun altro può decidere chi sono i membri e gli eventuali rappresentanti del Comitato sui tavoli. 

Fatta questa ennesima precisazione diciamo che la maggioranza ha denunciato la richiesta di uno specifco consiglio comunale come una pretesa violazione della democrazia, arroccandosi a difesa del presidente Borgonovo il quale si è sentito ( a torto) vittima di un processo (vedi 11:17).
Zaninelli ha osservato che di AB si è parlato anche troppo (11:24  e poi 11:29). Sipione, forse infastidita da qualche brusio del pubblico ha osservato (un invito?) che oggi il consiglio comunale si può vedere comodamente sul divano.
Evidentemente non solo nel pubblico (a volte giustificabile nelle sue intemperanze per anni e anni di disagi e delusioni) c'è poca dimestichezza con i metodi di una autentica democrazia.
In compenso la maggioranza ha sventolato lo specchietto per le allodole di una futura assemblea pubblica (peraltro già promessa da tempo e mai realizzata) in cui chiamare "il popolo"  (ignaro delle carte e facilmente cammellabile) ad assolvere l'eventuale Barabba di turno e a crocifiggere quanti da anni stanno combattendo inquinamento e malaffare connesso.

CQSASD




c'eravamo anche noi






martedì 28 gennaio 2020

28/1/2020 - Sopralluogo ad Asfalti Brianza - l'ordinanza non è stata ottemperata

martedì 11 febbraio 2020

28/1/2020 - SOPRALLUOGO AD ASFALTI BRIANZA – L’ORDINANZA NON E’ STATA RISPETTATA







Il 28/1/2020 la Polizia locale di Concorezzo e l’Architetto Polletta (settore urbanistica e ambiente del comune)  hanno svolto un sopralluogo presso Asfalti Brianza per verificare il rispetto o meno dell’ordinanza n. 118 emessa dal sindaco Capitanio il 22/11/2019, la quale fissava il 22/1/2020 come data ultima per il ripristino dell’area ingombra di rifiuti incontrollati.
E’ stata raccolta documentazione fotografica confrontata poi con la situazione trovata il 25/9/2019 dai Carabinieri al momento del sequestro.
A quanto ci risulta, anche a seguito delle comunicazioni del Vicesindaco Villa in sede di commissione consigliare del 6/2/2020, poco o nulla è stato fatto dall’azienda. Sono rimasti in loco “ingombranti non differenziabili”. Alcuni cumuli sono stati spostati ma solo per diventare una rampa di accesso alla “montagna” la quale resta intatta, salvo per una piccola porzione che cadeva entro i 200 m. (distanza di rispetto dal pozzo indicati dalla legge). Violazione che avevamo sospettato verificando su Google maps ma che fino a pochi giorni fa veniva sottaciuta quando non negata. Pertanto si rileva il mancato rispetto dell’ordinanza e se ne manda comunicazione alla Procura che valuterà quale notizia di reato indicare.
Ci si consenta di notare che anche questa volta, nei confronti di una azienda inadempiente verso il cui operato i sindaci di Brugherio e Agrate hanno manifestato recentemente “stupore e sconcerto”, i funzionari concorezzesi hanno mostrato ancora una volta una singolare inclinazione a minimizzarne le responsabilità commentando alla fine che “l’ordinanza è stata solo parzialmente ottemperata”. Un po’ come se un chirurgo
dicesse: “L’intervento è andato abbastanza bene anche se il paziente non è sopravvissuto”.   

28/1/2020 - ASFALTI BRIANZA PRENDE (ALTRO) TEMPO


martedì 28 gennaio 2020


Ma perché deve andare avanti?
Il "borgomastro" denuncia un atteggiamento denigratorio da parte de "La Rondine" e "propaganda" i propri sforzi ma il protocollo dei controlli che segue non può funzionare. Ora poi i concorezzesi (che sono si e no lo 0,5% delle segnalazioni) possono chiedere alla polizia locale di Monza di correre ad attivare il canister. E gli altri? Poco serio.



giovedì 23 gennaio 2020

23-1-2020 ASFALTI BRIANZA - I SINDACI DI BRUGHERIO E DI AGRATE SCRIVONO A PROCURA E PREFETTURA

giovedì 23 gennaio 2020


NOSTRO COMMENTO: L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!

CQSASD



Oggi, 23/1/2020, i sindaci di Brugherio e Agrate hanno scritto alla Procura e alla Prefettura.

Hanno a ribadito quanto già fatto aggiungere al verbale della Conferenza dei servizi del 10/1/2020:
- stupore e sconcerto per l'atteggiamento inadeguato di Asfalti Brianza;
- richiesta di documentazioni e risposte tecniche adeguate ancora mancanti;
- richiesta di chiarimenti sugli scarichi in fognatura e sul mancato rispetto dei 200 m. di legge dal pozzo di Brianzacque;
- richiesta di garanzie rispetto ad eventuale riapertura.
Hanno precisato che tutte queste domande chiedono risposte essenziali per la tutela della salute dei cittadini (di cui sono i responsabili).
E hanno aggiunto:
"A rafforzare questa convinzione c'è anche la nota del 21/1/2020 della Provincia che, nel prendere atto della rinuncia della società alla domanda di AUA in corso di esame, ha ribadito che la stessa "non è autorizzata a svolgere le attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi)" e "non è autorizzata a installare le  strutture mobili di contenimento a presidio di alcune aree del proprio insediamento produttivo (capannoni mobili e l'annesso sistema di convogliamento delle emissioni)".

IL CHE SIGNIFICA, COMMENTIAMO NOI, CHE L'IMPIANTO E' TOTALMENTE NON A NORMA E SEMPLICEMENTE NON PUO' LAVORARE!








DURANTE I CONTROLLI ASFALTI BRIANZA "SPARA A SALVE"


giovedì 23 gennaio 2020















Come malevolmente da noi predetto, durante i controlli ARPA del 20 e 21/1/2020,
fatti ad orari concordati con l'azienda, con produzione e impianto a basso regime, 
inquinamento diffuso da traffico e riscaldamenti e finestre ermeticamente chiuse 
per il freddo, il nostro modulo di segnalazioni ha rilevato
UNA SOLA SEGNALAZIONE (per il dettaglio: da S.Albino, ore 9:00, "lieve odore 
tipico di Asfalti Brianza").
A fronte delle 900 segnalazioni raccolte in un mese e mezzo a luglio e 
agosto 2019, tra cani e gatti che vomitavano e umani al pronto soccorso.

FORSE QUALCOSA IN QUESTO PROTOCOLLO NON FUNZIONA!

CQSASD