Recuperiamo dal blog de "La Rondine" di Concorezzo https://www.larondineconcorezzo.com/pedemontana.html una sintesi della vicenda "Pedemontana e Tratta D-Breve. Emergono mille motivi per bloccare quest' opera inutile e dannosa.
La vicenda di Pedemontana è iniziata negli anni '50, ma il progetto definitivo è stato approvato solo nel 2009. L'autostrada attraverserebbe vari territori in Lombardia, tra cui Lentate, Barlassina, Seveso, Cesano Maderno, Desio, Seregno, Lissone, Macherio, Biassono, Arcore, Lesmo, e arriverà fino all'autostrada A4, incidendo significativamente su aree urbane e verdi.
Nel 2023 è stata proposta la cosiddetta "Tratta D-Breve," una variazione contestata che si innesta nella Tangenziale Est di Milano, parallela e molto vicina a una strada già disponibile e gratuita. Questa modifica ha sollevato forti critiche da parte dei Comuni interessati e ha messo in luce contraddizioni progettuali, con l'opera che sembra perdere il suo scopo originale, cioè quello di collegamento est-ovest tra le province di Varese e Bergamo.
Sul piano economico-finanziario, il progetto presenta numerose falle: il traffico previsto per giustificare l'opera si è più che dimezzato in meno di dieci anni, e persino queste previsioni risultano sovrastimate, basate su ipotesi poco realistiche e analoghe a quelle fallimentari di un'altra autostrada, la BreBeMi. Intanto i costi sono aumentati da 4,1 a 5,2 miliardi di euro e si prevedono ulteriori incrementi. I pedaggi per gli utenti sarebbero molto elevati (es. 5 euro andata e ritorno solo per 12 km del tratto Milano-Meda, oggi gratuito), rendendo l'autostrada potenzialmente sottoutilizzata.
La Corte dei Conti ha espresso riserve gravi, sottolineando che il Piano Economico Finanziario non permette di valutare la sostenibilità finanziaria del progetto, evidenziando inoltre l'ingente investimento di risorse pubbliche che ricadranno sulle future generazioni. Le concessioni appaiono il risultato di scelte non attente all'efficienza e avvolte in un quadro poco trasparente per quanto riguarda criteri e modelli tariffari.
Dal punto di vista del traffico pesante, uno studio commissionato evidenzia una previsione di crescita non giustificata né coerente con i dati storici, mostrando una crescita lineare del 40% dei mezzi pesanti in 40 anni, ipotesi ritenuta del tutto inverosimile.
Nonostante le forti contestazioni, a metà 2024 sono iniziati i lavori preliminari nelle tratte B2 e C, provocando anche danni ambientali rilevanti, come l'abbattimento di boschi nel Parco dei Colli Briantei. I comuni del Vimercatese hanno risposto con una diffida legale formale contro la Tratta D-Breve, denunciando violazioni normative e mancata collaborazione istituzionale.
Infine, il progetto è stato criticato anche dall'ex Direttore Generale di Pedemontana, che ne ha evidenziato inutilità trasportistica, insostenibilità economica e grave impatto ambientale su un territorio già molto urbanizzato. La Pedemontana sta quindi diventando un caso nazionale, simile a BreBeMi, con traffico molto inferiore alle aspettative e costi pubblici molto elevati.