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mercoledì 19 febbraio 2020

19/2/2020 - ASFALTI BRIANZA ALL'ATTENZIONE DEL MINISTERO DELL'INTERNO


mercoledì 19 febbraio 2020


LA QUESTIONE ASFALTI BRIANZA PORTATA ALL'ATTENZIONE DEL VICE MINISTRO DELL'INTERNO MAURI


FOTO DE "IL CITTADINO"













24 gen 2020 - La vicenda dell'Asfalti Brianza di Concorezzo è stata portata anche all'attenzione del viceministro all'Interno Matteo Mauri a Monza venerdì nel ...
26 gen 2020 - I sindaci attorno a Concorezzo alle porte di Milano hanno informato anche il viceministro dell'Interno Matteo Mauri sul caso della Asfalti Brianza ...
24 gen 2020 - Annullata la conferenza dei servizi in programma in Provincia giovedì 23 gennaio, la vicenda dell'Asfalti Brianza di Concorezzo è stata portata ...
24 gen 2020 - La vicenda dell'Asfalti Brianza di Concorezzo è stata portata anche all'attenzione del viceministro all'Interno Matteo Mauri a Monza venerdì nel ...


PRO MEMORIA - VIDEO DE LE IENE

Fabbrica che produce asfalto e inquinamento: analisi sui fumi dell'Asfalti Brianza | VIDEO - Le Iene

lunedì 17 febbraio 2020

A PROPOSITO DI ASFALTI BRIANZA E DI NUOVI MATERIALI PIU' ECOLOGICI


venerdì 21 febbraio 2020

Il Comitato di Concorezzo per la Tutela di Terra, Acqua, Aria è uscito dal silenzio. Ha organizzato un Convegno col patrocinio della Provincia di Monza e Brianza, la presenza di Borgonovo e
dei tecnici Zanotti già da loro incaricati ad indicare le modifiche impiantistiche che avrebbero dovuto eliminare una volta per tutte l'inquinamento di AB (  https://www.mbnews.it/2019/07/concorezzo-asfalti-brianza-stop-odori-molesti-lavori-impianto/)
Sappiamo tutti che in questo progetto qualcosa è andato storto.
Esploso l'inquinamento di Asfalti Brianza il 2/8/2019 avevamo invitato il Comitato Tutela ecc. alla nostra assemblea pubblica. Fino ad allora erano stati i nostri riferimenti tecnici ai Tavoli istituiti a fine 2017. Avevano le carte, il knowhow (?) e avevano proposto modifiche impiantistiche e indicato tecnici da mettere in campo. Anche il 2/9/2019 hanno disertato la successiva assemblea.
Ora lamentano proprio da parte dei comuni più interessati alla vicenda AB (ci pare di capire ci si riferisca a Monza, Agrate e Brugherio) scarsa attenzione al loro Convegno dedicato a materiali alternativi all'asfalto. Ringraziano sarcasticamente giornali e forze politiche concorezzesi poco attenti/e e attaccano perfino il povero gruppo FB "Sei di Concorezzo..." (nel quale anche noi abbiamo 36 articoli in attesa di pubblicazione ma non  ne facciamo una questione di stato).

Ovviamente anche il Comitato di quartiere Sant'Albino è favorevole a pratiche più ecologiche ma chi si propone come pioniere votato ad una causa innovativa deve presentarsi con una reputazione inattaccabile e dei ruoli trasparenti. Evidentemente gli assenti non hanno manifestato sufficiente fiducia.

PS. non sarebbe  il caso di occuparsene ma, purtroppo, hanno avuto un ruolo fondamentale sui tavoli e nell'orientare verso un dialogo con l'Azienda che si è rivelato inopportuno (stante il CV dei proprietari) e fallimentare (visti i risultati conseguiti dal 2014 ad oggi). 


dalla pagina FB del Comitato di Concorezzo per la tutela di Terra, Aria e Acqua
17 febbraio alle ore 22:09 · (se la cantano e se la suonano)
Grazie Remo, come al solito hai saputo centrare il segno, personalmente mi stavo stancando, di tutta questa gente ipocrita, che non fa altro che delle sterili polemiche, senza mai, mettersi al lavoro per trovare le soluzioni giuste, volte alla risoluzione dei problemi.
Sai il lavoro che abbiamo svolto per organizzare un simile evento, inotre ti confermo che gli ordini degli ingegneri e degli architetti, mi hanno richieso tutto il materiale esposto all'evento.
Proseguiamo così, questa è la strada giusta.



Comitato di Concorezzo per la tutela di Terra, Aria e Acqua
17 febbraio alle ore 21:43 ·
"Il bordello è l'unica istituzione italiana dove la competenza è premiata e il merito riconosciuto" (Indro Montanelli).
Citazione dedicata a tutti quelli che hanno volutamente ignorato la conferenza, organizzata a Vimercate, dal Comitato di Concorezzo Per la Tutela di Terra Aria e Acqua, sulla reale alternativa alle coperture stradali bituminose. I membri del Comitato hanno lavorato sodo, mentre altri si dedicavano a sterili iniziative, per mettere la parola fine alla produzione di conglomerati bituminosi. Trovata la soluzione nelle coperture stradali a base cementizia drenante, si sono impegnati a organizzare una conferenza per tutti i comuni della Provincia di Monza e Brianza con la collaborazione del Comune di Vimercate ottenendo anche il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza. Relatori di eccellenza hanno illustrato: le motivazioni per le quali la politica dovrà necessariamente occuparsi a tempo pieno anche dell'ambiente, la responsabilità dei comuni nell'inserire criteri ecocompatibili nei contratti pubblici, regolamenti Regionali, fortemente disattesi dai Comuni, per il rispetto di un bene prezioso come l'acqua, e infine una interessante disamina sulle caratteristiche delle coperture a basa cementizia e sulle reali possibilità di un cambiamento epocale. Invitati tutti i Comuni della provincia dal Comune di Vimercate, ci saremmo aspettati una assoluta presenza di quei comuni che hanno vissuto sulla pelle dei propri cittadini gli effetti di una azienda di bitume come Asfalti Brianza. Questi Comuni hanno invece preferito ignorare l'iniziativa. Ovviamente avranno avuto delle buone ragioni che dovranno però spiegare ai propri cittadini quando si tratterà di rifare o aggiustare strade, andando molto probabilmente a chieder il bitume a quella ditta che tanto hanno combattuto . Grazie al Vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, Riccardo Borgonovo, che ha creduto nell'iniziativa onorandola con la sua presenza e con una puntuale introduzione ai lavori. Grazie all'Assessore all'Ecologia del comune di Vimercate Ing. Maurizio Bertinelli e al Sindaco di Vimercate Ing.Francesco Sartini. Grazie all'Ing. Ferazzini Massimiliano di Brianza Acque. Grazie al Geometra Valerio Zanotti e all'Ing.Gabriele Zanotti di Ecodrain. Grazie a tutti i partecipanti. Grazie a quei giornali e a quelle forze politiche di Concorezzo che hanno ignorato l'iniziativa pur avendo ricevuto un regolare invito dal Comitato. Un grazie a "Sei di Concorezzo se.." che, pur avendo ricevuto la locandina con largo anticipo, non l'ha mai pubblicata! Il futuro è comunque segnato anche senza di loro.

sabato 15 febbraio 2020

ASFALTI BRIANZA E' UNO SPAZIO ECOLOGICO, BORGONOVO UN ECOLOGISTA E IL COMITATO TUTELA TORNA A PREDICARE DOPO IL LETARGO INIZIATO IL 2/8/2019


sabato 15 febbraio 2020


UN MIRACOLO, SULLA CARTA.
La tavola DTO3, pubblicata sul sito del Comune, illustra lo schema della rete ecologica che interessa Concorezzo. Si tratta di un elemento importante per valutare lo stato di salute del nostro territorio, oltre che la sostenibilità dell'attuale modello di sviluppo.
Oggi vogliamo rilevare un primo elemento, davvero curioso. Lo stabilimento di Asfalti Brianza è inserito all'interno della "Rete verde di ricomposizione paesaggistica", area che dovrebbe avere una funzione strategica in termini di funzionalità ecologica e sostenibilità ambientale.
Speriamo che questo esempio aiuti a capire quanta distanza ci sia oggi tra la realtà e le carte, anche quelle pubblicate sul sito del Comune. E' nostro dovere mettere in evidenza questi paradossi, promuovendo una crescita in termini di consapevolezza e senso critico.
La politica deve riacquistare autorevolezza e credibilità, decifrando la realtà in modo chiaro, individuando con trasparenza le criticità e mettendo a disposizione dei cittadini due elementi: soluzioni concrete per risolvere i problemi e strumenti utili per contribuire al miglioramento della città.





















La Rondine Concorezzo Per chi volesse verificare direttamente la veridicità del nostro post, ecco il link alla cartina pubblicata sul sito del Comune: https://comune.concorezzo.mb.it/.../DT03-Schema-di-rete.... Per un riferimento alle norme di attuazione, previste dal piano provinciale, potete controllare il documento al link seguente: http://www.mb.provincia.mb.it/.../NORME_APP_gen2019_A.pdf. L'art. 31 contiene il riferimento alla "Rete verde di ricomposizione paesaggistica".


QUESTO CHE SEGUE LO AGGIUNGIAMO NOI  DEL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO:
Forte della straordinaria esperienza di riconversione ecologista di Asfalti Brianza, col patrocinio della Provincia di Monza Brianza che tanto bene si è portata in questi anni ai "tavoli" da lui stesso diretti, il Vice presidente Borgonovo, supportato dal redivivo "Comitato tutela acqua aria e terra" di Concorezzo e dai suoi consulenti tecnici, novella pur se attempata Greta, batte la Brianza in cerca di proseliti.
Siamo in buone mani!

































https://www.ordineingegneri.milano.it/professione/notizie/altri-enti-1/vimercate-14-02-2020-convegno-importanza-strategica-ambientale-e-normativa-delle-coperture-stradali-drenanti-in-matrice-cementizia-comitato-spontaneo-terra-aria-acqua-di-concorezzo/Volantino.pdf




 sottolineando l'attenzione che Provincia e Comuni, veramente interessati all'innovazione, stanno ponendo sui temi ambientali. L'Ing.Maurizio Bertinelli, Assessore all'ambiente del comune di Vimercate, ha parlato del ruolo che gli enti Locali ricoprono nelle scelte ecosostenibili in merito ai contratti pubblici. L'Ing. Massimiliano Ferrazzini di Brianza Acqua ha illustrato il Regolamento regionale a proposito dell'invarianza idrica e idrologica sottolineando l'importanza del rispetto dell'acqua meteorica adottando soluzioni intelligenti ed innovative . L'Ing.Gabriele Zanotti e il Geometra Gabriele Zanotti hanno illustrato le caratteristiche e i vantaggi ecologici e economici delle coperture stradali a matrice cementizia drenante ecodrain senza l'utilizzo del bitume. L'invito ufficiale era esteso a tutti i Comuni di Monza e Brianza. I Comuni che non hanno partecipato, soprattutto quelli che l'agosto scorso, con qualche anno di ritardo, hanno seguito molto da vicino la vicenda di Asfalti Brianza, prendano atto che seri professionisti hanno lanciato un messaggio importante. Sarebbe paradossale che, con alternative così importanti al tradizionale asfalto, ricorressero poi allo stesso bitume che tanto hanno combattuto qualche mese fa. Non sembrerebbe credibile aver combattuto una tecnologia sorpassata e inquinante per poi richiederne i prodotti ignorando le concrete alternative. Rimaniamo convinti che le Aziende non andrebbero chiuse ma messe nelle condizioni di produrre in modo ecologico. Ovviamente se un Comune chiederà bitume le aziende del settore non potranno offrirgli altro ma se anche quelli che hanno ignorato l'iniziativa si convinceranno che il cambiamento passa anche dalle loro richieste, avremo raggiunto un grande obbiettivo per la salute dei cittadini e dell'ambiente che, anche se non sempre ce ne ricordiamo, è casa nostra.















venerdì 14 febbraio 2020

CONTROLLI DI ASFALTI BRIANZA: FACITE AMMUINA...TANTO RUMORE PER NULLA

venerdì 14 febbraio 2020

CONTROLLI DI ASFALTI BRIANZA: FACITE AMMUINA...TANTO RUMORE PER NULLA

Grazie agli amici de "La Rondine" di Concorezzo per il loro straordinario contributo. "Facite ammuina" (pronuncia [faɕiːtə ammui:nə]) è una frase della lingua napoletana il cui significato è: "Muovetevi, agitatevi,fate casino". Cioè date l'impressione di un (falso) darsi un gran daffare. Ebbene, dopo anni di pigrizia pare che le istituzioni ora si muovano in modo quasi frenetico. Alcune sicuramente in buona fede, altre meno. Tutte però puntando su un piano di controlli che evidentemente non funziona e che finirà per raccontarci che, alla fine, abbiamo fatto molto rumore per nulla. E alcuni si fregheranno le mani. Intanto la mappa de La Rondne dice meglio di ogni nostra possibile argomentazione. CQSASD Riportiamo qui anche il post de "La Rondine"



ASFALTI BRIANZA. ECCO PERCHÉ BISOGNAVA ESSERE TEMPESTIVI. Quest'estate il Comitato Di Quartiere S.Albino Monza ha raccolto quasi 1000 segnalazioni, rappresentate in blu nella cartina qui sotto. Tutto questo ha contribuito a fare emergere pubblicamente il problema della salubrità dell'aria, sottovalutato e taciuto per molti anni. Ne è seguita l'esigenza, particolarmente avvertita dalla Prefettura, di articolare un piano di controllo delle emissioni, per accertarne il grado di nocività e pericolosità per i cittadini. Il piano è stato implementato solo poche settimane fa, dopo una serie di rimpalli di responsabilità e tentativi fallimentari di concertazione con l'azienda. Durante il periodo di campionamento delle emissioni, lo stesso comitato ha raccolto pochissime segnalazioni di odori sospetti, che trovate rappresentate in rosso nella cartina. Il colpo d'occhio aiuta a farsi un'idea della situazione. Non vogliamo, ad oggi, mettere in discussione la bontà del piano di controllo, su cui ci riserviamo la possibilità di ritornare in futuro, quando saranno messi a disposizione tutti i dati e le relazioni conseguenti. Piuttosto, vogliamo sottolineare come la mancata tempestività nell'affrontare il problema delle emissioni abbia prodotto una situazione paradossale: i campionamenti e i controlli vengono fatti quando la crisi più acuta, almeno per il momento, è alle spalle. Come può questo tipo di prassi, politica e amministrativa, tutelare realmente i cittadini dagli abusi? La politica è anche capacità di lettura dei fatti e tempis

mo nell'affrontarli. Una tempestiva assunzione di responsabilità sarebbe di certo stata
nell'interesse di tutti. 

mercoledì 12 febbraio 2020

AZIENDE INSALUBRI: IL CONSIGLIODI STATO CONFERMA I POTERI DEI SINDACI

 Una sentenza del Consiglio di Stato 27/5/2014 n. 2751 (vedi QUI)

afferma principi chiarissimi sulla collocazione delle industrie insalubri nelle vicinanze 

di aree residenziali.


Ma cosa dice questa sentenza del Consiglio di Stato?  Vediamo riassunti i principi di regolamentazione della localizzazione di queste attività:

1. l’opportunità di una diversa ubicazione dell’impianto in ragione della vicinanza dello stesso agli insediamenti abitativi, in deroga alla distanza minima di 500 metri prevista nell’ambito dei non impugnati criteri generali di autorizzabilità per settori omogenei produttivi approvati dal Comitato Regionale contro l’inquinamento atmosferico (siamo nella Regione Emilia Romagna) nella seduta del 20.5.1991, e della conseguente esigenza di tenere nel debito conto gli interessi di matrice ambientale e sanitaria;

2. l’opportunità di una diversa ubicazione dell’impianto se si dimostra che l’attività  insistente su un sito che dista poche decine di metri dalle abitazioni più vicine non produce benefici occupazionali e infrastrutturali apprezzabili in via comparativa...

3. che le norme tecniche attuative di un piano urbanistico comunale possono stabilire distanze di sicurezza adeguate (la sentenza in esame fa riferimento ad esempio a 100 ml) per le industrie insalubri di 1^ classe rispetto ai confini di zone residenziali o da preesistenti edifici destinati a residenza

4. la fascia di rispetto, dalla collocazione di dette industrie insalubri,  riguarda non solo i confini delle zone residenziali ma anche “preesistenti edifici destinati a residenza”

5. se le distanze adeguate (stabilite dalle prescrizioni regionali, dalle autorizzazioni alle emissioni, dalle norme attuative dei piani urbanistici) non sono rispettate anche gli ampliamenti/ammodernamento degli insediamenti esistenti  sono preclusi.

6. se è vero che normativa nazionale sulle industrie insalubri (articolo 216 del T.U. n.1265/1934) non prevede un divieto assoluto di collocazione di queste negli abitati,  non è precluso né illogico fissare con norme regolamentari parametri più rigorosi di quelli rinvenibili nell’art.216 del T.U. n.1265/1934 al fine di conseguire una più intensa tutela della salute pubblica (Cons. Stato, V n.338/1996).











lunedì 10 febbraio 2020

IL CONSIGLIO COMUNALE DI MONZA PONGA ALL’ORDINE DEL GIORNO LA SITUAZIONE DI ASFALTI BRIANZA: ADEGUAMENTO, DELOCALIZZAZIONE O CHIUSURA


lunedì 10 febbraio 2020



La commissione del consiglio comunale di Monza su Asfalti Brianza ha recepito le nostre richieste.  Chiediamo un passo ulteriore.
Giovedì 6/2/2020 alle 18:30 una commissione del consiglio comunale di Monza ha analizzato la vicenda di Asfalti Brianza. In coda ha dedicato spazio anche al nostro Comitato.
Alla fine tutti hanno condiviso le nostre preoccupazioni e hanno deciso di stilare una lettera in cui si sollecita la Giunta monzese a chiedere di partecipare al tavolo promosso dalla Prefettura, al fine di monitorare in modo tempestivo i futuri sviluppi della questione e di fornire alla cittadinanza una informazione trasparente.



Nel corso della riunione sono giunte ulteriori informazioniE’ stato confermato che una parte dei rifiuti stoccati da AB erano collocati dentro i 200 m. dal pozzo di Brianzacque, area di rispetto definita dalla legge 152 ma anche dal PGT vigente a Concorezzo, oltretutto su un’area non impermeabilizzata, cosa che aveva prodotto , oltre alla diffida ATO, una richiesta di verifica della falda da parte della stessa ATO MB.

Il Vicesindaco Villa ha fornito una ricostruzione storica della vicenda. Ha ricordato che Asfalti Brianza è certificata come “azienda insalubre di prima classe”, che dovrebbe posizionarsi al di fuori di qualsiasi centro abitato ed ha concluso alla fine che aziende di questo tipo sono del tutto incompatibili con un contesto urbano e coi minimi requisiti di benessere cui le persone hanno diritto.
Ha lamentato le carenze normative per cui in realtà aziende del genere “hanno licenza di inquinare”. Anche in questo contesto deregolato tuttavia queste produzioni devono garantire misure di mitigazione e contenimento delle emissioni che evidentemente in questo caso sono disattese. 
Villa ha citato anche un intervento del consigliere regionale Marco Fumagalli (M 5 stelle) che lamenta che la DGR 3018, unico riferimento normativo della Regione Lombardia, risulta poco utile e di difficile applicazione specie per i sindaci. Villa ha suggerito interventi ad hoc sul piano urbanistico, in particolare per quanto riguarda il caso specifico, visto che a Concorezzo è in discussione il nuovo PGT. Un altro intervento – ha detto – potrebbe riguardare delle incentivazioni alla delocalizzazione. Villa ha poi affermato che per il momento le misure possibili sono controlli seri e periodici.  
La ricostruzione dettagliata fatta dal Vicesindaco è abbastanza coerente con quanto diciamo da tempo. Per cui sorvoliamo. Villa ha fornito qualche dettaglio in più sul sopralluogo eseguito recentemente dalla Polizia locale di Concorezzo che ha verificato la mancata esecuzione di quanto previsto dalla ordinanza comunale di novembre che aveva imposto ad Asfalti Brianza di sgomberare i rifiuti entro il 22/1/2020. L’esito deludente delle operazioni di smaltimento – ha detto - ha prodotto la notifica da parte del Comune di Concorezzo alla Procura cui spetterà il compito di definire la relativa notizia di reato.
Rispetto al tavolo organizzato dalla Prefettura Villa ha osservato che purtroppo in questi anni i controlli di ATO ed ARPA sono stati i punti dolenti che sollevano molti interrogativi. Del resto solo qualche giorno fa l’Assessore all’ambiente Sassoli, a Sant’Albino, aveva espresso pubblicamente le sue critiche all’operato della Provincia in questi anni.
Il tavolo della Prefettura ha anche dato incarico ad ATS di svolgere una indagine epidemiologica.
Poi Villa ha accennato all’avvio da parte dei Comuni toccati dalle “molestie olfattive” della procedura a fasi prevista dalla DGR. 3018, procedura che poi l’Architetto Nizzola (Settore Ambiente del Comune di Monza) ha precisato per ora sospesa dato il contesto (produzione ridotta, finestre chiuse, inquinamento diffuso ecc.).
Particolare spazio Villa ha dedicato alla questione del pozzo di Brianzacque che sta in prossimità di Asfalti Brianza. Villa ha letto il comunicato con cui Brianzacque ha comunicato che “al momento” e “nell’immediato” si escludono problemi di inquinamento, anche per via del fatto che “il pozzo è a monte” dell’impianto e che comunque Brianzacque oltre ai soliti strumenti in questo caso ha messo in opera anche “filtri ai carboni attivi”. Il pozzo poi non servirebbe S. Albino ma Concorezzo. Precisazioni e chiarimenti che in realtà hanno sollevato diversi commenti critici.
L’Architetto Nizzola ha poi spiegato l’iter delle Conferenze di servizi che avrebbero dovuto riconoscere ad Asfalti Brianza una nuova AUA (autorizzazione unica ambientale) per “modifiche non sostanziali”. Oltre alla mancata presentazione di documenti probanti e alle notevoli discrepanze fra quanto dichiarato dall’azienda e quanto effettivamente verificato, cosa che ha causato tre rinvii, secondo Nizzola già il 10/1/2020 è emerso il fatto che non si potesse trattare di “modifiche non sostanziali”.  E’ arrivata poi a sorpresa la rinuncia di AB che ha comunicato di voler rilanciare poi con una richiesta di AUA per modifica sostanziale. Ora AB non è autorizzata al ritiro e al trattamento dei rifiuti e neppure allo scarico in fognatura
Giustamente la consigliera Pontani ha chiesto chi verifichi queste prescrizioni, specie lo scarico in fognatura, dato che ogni processo industriale utilizza inevitabilmente un sacco di acqua.
Il consigliere Piffer ha poi chiesto come mai il comune di Monza non siede al tavolo della Prefettura e se riceve almeno dei verbali. Villa ha risposto che Allevi aveva chiesto di partecipare ma è la Prefettura che decide e Monza riceve solo comunicazioni dal comune di Concorezzo. Piffer ha chiesto se non sia opportuno avere una posizione più informata e trasparente anche in vista degli sviluppi futuri (chiusura, possibile ripresa a pieno regime ecc.). Villa ha risposto dicendo che in passato, di fronte ad un problema “vero e certificato” come la presenza di colibatteri fecali nell’acqua di S. Albino si era intervenuti completando la rete fognaria. Ora il tema è – dice Villa – quello delle “molestie olfattive” che non ha le stesse caratteristiche anche se sicuramente può avere ricadute anche gravi sul benessere delle persone.
La consigliera Pontani ha rilevato che rispetto a questa azienda inadempiente i controlli messi in atto con  produzione ridotta, finestre chiuse e occhi puntati potrebbero portare a risultati non veritieri che poi rischiano di diventare definitivi. Osservazione condivisa da molti altri consiglieri. Il consigliere Monguzzi ha suggerito che occorre uscire dalla vaghezza delle interpretazioni per accedere a dati certi. Anch’egli si è associato alla richiesta di partecipare al tavolo del Prefetto. Anche il consigliere Adamo ha chiesto di chiarire una volta per tutte il quesito sul rischio cancerogeno.
A questo punto ci è stata data la parola. Abbiamo chiarito che la nostra priorità non è necessariamente la chiusura di AB. Basterebbe che, come ogni ditta seria, si dotasse di filtri adeguati, come quelli ai carboni attivi che, guarda caso, Brianzacque usa per il pozzo del Malcantone. Invece AB ha un filtro a manica che trattiene solo elementi grossolani, non le emissioni gassose (cancerogene). Abbiamo accennato al “curriculum” non proprio rassicurante della proprietà di AB. Abbiamo ricordato “la scoperta” di una ditta fantasma, la W.BAU, nella stessa sede. La singolare situazione per cui AB ha capitale sociale di 10.000 e debiti con INPS e INAIL mentre W.BAU ha bilanci in regola e vince appalti milionari per le asfaltature di Linate, Expo ecc.
Come già Piffer abbiamo commentato che la montagna di fresato è un’arma di ricatto che AB può costantemente agitare nei confronti del comune di Concorezzo.
Abbiamo chiesto al Sindaco di Monza di recarsi in Procura, come promesso nel caso di ulteriori manchevolezze da parte di AB che si sono immancabilmente verificate. E di chiarire la “ratio” della riapertura “parziale e sperimentale” che comunque consente all’azienda di produrre emissioni con un bruciatore non autorizzato e non messo a regime e senza nessuno degli interventi di mitigazione promessi. Abbiamo per l’ennesima volta ribadito che le emissioni cancerogene sono certificate dalla stessa relazione Osmotech finanziata da AB su richiesta di ARPA. Emissioni verificate poi, ma con impatto assai più pesante, dal consulente de “Le Iene”.
Abbiamo ricordato che la falda è a soli tre metri e che il sopralluogo dei Carabiniri del 25/9/2019 aveva rilevato la presenza di rifiuti pericolosi e percolato.
La riunione si è chiusa formalizzando la messa a verbale di una richiesta ufficiale da parte della commissione affinché il Comune di Monza cerchi di partecipare al Tavolo della Prefettura per seguirne gli sviluppi informando costantemente e in tempo reale consiglio comunale e cittadini monzesi.   

venerdì 7 febbraio 2020

7/2/2020 - ASFALTI BRIANZA - LETTERA DI ALLEVI E SASSOLI ALLA PREFETTA


giovedì 13 febbraio 2020


Va bene, ma su questo tipo di controlli abbiamo già espresso il nostro parere: produzione ridotta e notturna, consapevolezza di essere controllati, additivi, finestre chiuse, inquinamento diffuso da traffico e riscaldamenti. Campionatori esposti a troppe variabili (vento, clima, umidità  ecc.). Conseguente difficile imputazione ad Asfalti Brianza. Non ne caveremo molto, come già evidenziato dal crollo delle segnalazioni da noi raccolte: quasi mille a luglio e agosto contro le due o tre di questo periodo.
Anzi l'effetto sarà di azzittirci per sempre.
Nessuno che proponga le vere procedure da imporre:
1) controllo nel camino con impianto a massimo regime. Magari fatto con la supervisione del NOE dei Carabinieri.
2) se proprio deve continuare a produrre occorre imporre ad Asfalti Brianza di utilizzare filtri ai carboni attivi al posto del'inadeguato filtro a manica che usa attualmente.